Credo che il campo è rappresentabile, nel caso del geoide, come un insieme di vettori radiali che in ogni punto sono all'incirca perpendicolari alla superficie. In realtà per la Terra le stesse piccole variazioni di densità provocano alterazioni del vettore gravitazionale tanto che si usa un valore medio per i calcoli e non un valore ben preciso uguale in ogni punto.
Posso impostare una simulazione che tiene conto di vettori gravitazionali leggermente diversi provocati da "particelle" di diversa massa. Credo che simulando la circuitazione in queste condizioni dovremmo esserci per avere un risultato valido.
Appena mi libero di un pò di impegni magari ne parliamo meglio "> e metto su la simulazione.
Volevo aggiungere un'altra cosa. Il punto fondamentale è che l'energia potenziale varia in quanto tale energia dipende unicamente dall'altezza, dalla massa e dal vettore gravitazionale. Per fare un esempio parallelo possiamo immaginare un resistore variabile a cui applichiamo una certa ddp. La corrente che scorre in esso è dovuta alla resistenza che in quel momento ha, perchè la corrente è conseguenza di quel valore di resistenza. L'esempio non è molto calzante ma serve a capire la relazione che intercorre fra l'energia potenziale e la gravità a parità di altezza. Se l'energia potenziale restasse uguale infatti l'unica cosa che potrebbe compensare la riduzione di g è 'altezza. Cioè il nostro punto subirebbe una variazione di altezza lungo una traiettoria che però era stata scelta apposta in modo che l'altezza un variava.
Non so se sono riuscito a spiegarmi, purtroppo non sono cosi' bravo a parole, però vedrò di simulare la cosa appena posso ">
Riguardo la tua dimostrazione, questo è vero ed è validissimo ma stiamo parlando di un gruppo di punti che generano una risultante che può esser valida tenendo conto di un certo fattore di dimensionalità. Mi spiego. Se tu ti trovi sulla luna, dirai che la gravità della terra è X perchè tu misuri una gravità che a quella distanza è media. Ma se ti trovi sulla superficie terrestre puoi effettivamente notare che ci sono differenze dovute alla locazione geografica. Un tabellone che reca una scritta con dei led è leggibile a 1 metro di distanza, mentre a 100 metri diventa un' unica luce rossa. Questo intendo "> Quindi in prossimità di quelle particelle, siccome la forza di gravità è legata ad una proporzionalità quadratica, la particella che è piu' vicina predomina rispetto le altre rendendo trascurabili le forze da queste generate per distanze abbastanza lunghe. Naturalmente stiamo parlando ma andrebebro fatti dei calcoli ">
Spero che questa discussione possa continuare in modo costruttivo perchè non è una cosa cosi' banale ">
Posso impostare una simulazione che tiene conto di vettori gravitazionali leggermente diversi provocati da "particelle" di diversa massa. Credo che simulando la circuitazione in queste condizioni dovremmo esserci per avere un risultato valido.
Appena mi libero di un pò di impegni magari ne parliamo meglio "> e metto su la simulazione.
Volevo aggiungere un'altra cosa. Il punto fondamentale è che l'energia potenziale varia in quanto tale energia dipende unicamente dall'altezza, dalla massa e dal vettore gravitazionale. Per fare un esempio parallelo possiamo immaginare un resistore variabile a cui applichiamo una certa ddp. La corrente che scorre in esso è dovuta alla resistenza che in quel momento ha, perchè la corrente è conseguenza di quel valore di resistenza. L'esempio non è molto calzante ma serve a capire la relazione che intercorre fra l'energia potenziale e la gravità a parità di altezza. Se l'energia potenziale restasse uguale infatti l'unica cosa che potrebbe compensare la riduzione di g è 'altezza. Cioè il nostro punto subirebbe una variazione di altezza lungo una traiettoria che però era stata scelta apposta in modo che l'altezza un variava.
Non so se sono riuscito a spiegarmi, purtroppo non sono cosi' bravo a parole, però vedrò di simulare la cosa appena posso ">
Riguardo la tua dimostrazione, questo è vero ed è validissimo ma stiamo parlando di un gruppo di punti che generano una risultante che può esser valida tenendo conto di un certo fattore di dimensionalità. Mi spiego. Se tu ti trovi sulla luna, dirai che la gravità della terra è X perchè tu misuri una gravità che a quella distanza è media. Ma se ti trovi sulla superficie terrestre puoi effettivamente notare che ci sono differenze dovute alla locazione geografica. Un tabellone che reca una scritta con dei led è leggibile a 1 metro di distanza, mentre a 100 metri diventa un' unica luce rossa. Questo intendo "> Quindi in prossimità di quelle particelle, siccome la forza di gravità è legata ad una proporzionalità quadratica, la particella che è piu' vicina predomina rispetto le altre rendendo trascurabili le forze da queste generate per distanze abbastanza lunghe. Naturalmente stiamo parlando ma andrebebro fatti dei calcoli ">
Spero che questa discussione possa continuare in modo costruttivo perchè non è una cosa cosi' banale ">
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