Siamo tutti daccrodo che un pilotaggio in PWM sarebbe il meglio per pilotare la bobine. Qui però il problema parrebbe essere un altro, cioè che le sovratensioni che si originano quando apro i mosfet danneggiano i mosfet stessi. Non è quindi la corrente che passa nei mos, ma Lenz che li uccide.
Il problema qua è che se metto le bobine in corto ho:
+ tanta corrente e poca tensione : OTTIMO
- il rotore si inchioda perchè il flusso magnetico rimane dov'è e fa da freno : NO BUONO
Se le tengo aperte, staccando l'alimentazione avrò:
+ Flusso che ritorna immediatamente nello zaino: OTTIMO
- KV sui mosfet, che scoppiano spaventando un po tutti :-) : NO BUONO
Sembrerebbe che per pilotare il mostro serva una elettronica particolarmente raffinata. mi spiego:
PWM per il circuito di alimentazione (ma questo può anche essere aggiunto in un secondo tempo) ma soprattutto un circuito di recupero dei Lenz che mi mantenga questa condizione:
1.Massima energia estratta (tanta tensione, poca corrente per non inchiodare il rotore)
2.Salvaguardia dei mosfet (tensione non troppo elevata sul source quando sono aperti)
Quindi si potrebbe pensare ad una elettronica di recupero dei lenz che si occupi di ottenere una tensione di ritorno dalle bobine costante, agendo in PWM su altri mosfet che si aprono e chiudono per limitare il passaggio di corrente (il parametro di controllo rimane la tensione di ritorno dalle bobine).
Faccio un esempio: chiamiamo i mosfet A quelli di alimentazione e R quelli di recupero.
Ora: io chiudo A e alimento le bobine. Apro A. Arriva il picco di Lenz, e siccome R in questo momento sono aperti, non c'è passaggio di corrente e la tensione sale.
Si giunge a Vr_on (200V? 300V?) a questo punto si chiudono R e c'è estrazione di potenza.
La tensione del picco scende e la corrente sale. Quando la V arriva ad un determinato valore, apro R. Corrente nulla e tensione in salita. Si ripete il tutto finchè il flusso non è completamente ritornato a casa...
E' un casino ma potrebbe essere la soluzione.
Il problema qua è che se metto le bobine in corto ho:
+ tanta corrente e poca tensione : OTTIMO
- il rotore si inchioda perchè il flusso magnetico rimane dov'è e fa da freno : NO BUONO
Se le tengo aperte, staccando l'alimentazione avrò:
+ Flusso che ritorna immediatamente nello zaino: OTTIMO
- KV sui mosfet, che scoppiano spaventando un po tutti :-) : NO BUONO
Sembrerebbe che per pilotare il mostro serva una elettronica particolarmente raffinata. mi spiego:
PWM per il circuito di alimentazione (ma questo può anche essere aggiunto in un secondo tempo) ma soprattutto un circuito di recupero dei Lenz che mi mantenga questa condizione:
1.Massima energia estratta (tanta tensione, poca corrente per non inchiodare il rotore)
2.Salvaguardia dei mosfet (tensione non troppo elevata sul source quando sono aperti)
Quindi si potrebbe pensare ad una elettronica di recupero dei lenz che si occupi di ottenere una tensione di ritorno dalle bobine costante, agendo in PWM su altri mosfet che si aprono e chiudono per limitare il passaggio di corrente (il parametro di controllo rimane la tensione di ritorno dalle bobine).
Faccio un esempio: chiamiamo i mosfet A quelli di alimentazione e R quelli di recupero.
Ora: io chiudo A e alimento le bobine. Apro A. Arriva il picco di Lenz, e siccome R in questo momento sono aperti, non c'è passaggio di corrente e la tensione sale.
Si giunge a Vr_on (200V? 300V?) a questo punto si chiudono R e c'è estrazione di potenza.
La tensione del picco scende e la corrente sale. Quando la V arriva ad un determinato valore, apro R. Corrente nulla e tensione in salita. Si ripete il tutto finchè il flusso non è completamente ritornato a casa...
E' un casino ma potrebbe essere la soluzione.
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