Mi permetto di aprire questa nuova discussione riguardo questo favoloso generatore di idrogeno che corrisponde al nome di cella di Mayer
ok è giunto il momento di fare sul serio...
La cella di Mayer è costituita da due cilindri.
Il volume dell'acqua che rimane imprigionata dentro è : 326.17 mm3
la velocità di propagazione in acquaa 25°C è : 1430 m/s
La frequenza di risonanza del cilindretto d'acqua è : 12,913 KHz ma questo più di tanto non
interessa perche quello che è importante è la distanza tra le placche che crea la capacità del
condesatore...
la distanza tra le placche è : 1,5875 mm
la costante dielettrica relativa dell'acqua è 78,54 a 20°C
la capacità del condensatore è : 1,809 nF
La prima induttanza essendo costruita da 100 spire filo 24AWG su un diametro di 25,4mm il suo
valore è : 107,37 uH
La frequenza di risonanza di tale circuito sembrerebbe e dico sembrerebbe essere : 898KHz !
infatti questo conto lascia il tempo che trova per un semplicissimo motivo....
per prima cosa c'è la seconda induttanza per accordare il tutto e come seconda cosa c'è il diodo. Varrebbe la pena casomai interpretarlo come un risuonatore coassiale o un filtro passa banda e qui ci vorrebbe un perfetto o meglio un radioamatore con i controca..i che riesca a calcolare il tutto....
Comunque al dilà di ciò tutto il segreto della cella di Mayer non è nella cella ma bensì nel collegamento o meglio nell'alimentazione. Per quanto sopra ho scritto si può benissimo capire che (come scrive Mayer) è possibile far risuonare qualsiasi tipo di elettrodi salvo che la distanza sia contenuta per non dover accordare il tutto a frequenze relativamente basse in cui il materiale del toroide non riuscirebbe a dare ottimi valori di Q .
A proposito del toroide, il suo ruolo è importantissimo. Otre a disaccoppiare i due circuiti fa si che l'uscita sia aumentata in tensione e che la forma d'onda risultante sia diciamo così una quadra tendente ad un dente di sega. Questo tipo di onda quando entra nella prima bobina crea uno sfasamento di 90° della tensione che arrivata al "condensatore"
Ricreare questo tipo di onda via pc o altro ed iniettandolo alla cella non darebbe nessun risultato, come non darebbe nessun risultato un toroide con materiale ferroso o magnetico o adirittura con polveri di metallo non rientrante nelle frequenze a cui tutto risuona.
A volte sembra lo schema di un trasmettitore Hf, a volte sembra un filtro passa basso Lc, a volte sembra un risuonatore di linea, a tutti sembra un'elettrolisi, ma qui dentro succedono cose ben diverse...
Wow ho scritto troppo!!!!
Infine tutto l'ambaradan o meglio il "casino" stà nel far risuonare il tutto con i mezzi che abbiamo.....
Dopo questo post, penso di poter dare un suggerimento a tutti riguardo questa Cella :
Meglio per prima cosa costruirsi il Toroide (e qui cerco qulcuno che conosca un'azienda con bobinatrice automatica su TOROIDE specificando che il nucleo non è di ferro ma di Ferrite! e che il diametro interno è di soli 2cm! )
poi meglio costruire la cella partendo dalla geometria della cella ( rigorosamente con acciaio inox 304 (non pensate di usare altri acciai inossidabili o con indio radioattivo))
e poi serve tanti calcoli.........
Buon Lavoro......
------------------------------------------------------------------
ps
la prossima volta vediamo di spiegare come fanno ad arrivare da 36V quei maledetti 1000V alla cella....
Edited by brunovr - 15/2/2006, 21:54
ok è giunto il momento di fare sul serio...
La cella di Mayer è costituita da due cilindri.
Il volume dell'acqua che rimane imprigionata dentro è : 326.17 mm3
la velocità di propagazione in acquaa 25°C è : 1430 m/s
La frequenza di risonanza del cilindretto d'acqua è : 12,913 KHz ma questo più di tanto non
interessa perche quello che è importante è la distanza tra le placche che crea la capacità del
condesatore...
la distanza tra le placche è : 1,5875 mm
la costante dielettrica relativa dell'acqua è 78,54 a 20°C
la capacità del condensatore è : 1,809 nF
La prima induttanza essendo costruita da 100 spire filo 24AWG su un diametro di 25,4mm il suo
valore è : 107,37 uH
La frequenza di risonanza di tale circuito sembrerebbe e dico sembrerebbe essere : 898KHz !
infatti questo conto lascia il tempo che trova per un semplicissimo motivo....
per prima cosa c'è la seconda induttanza per accordare il tutto e come seconda cosa c'è il diodo. Varrebbe la pena casomai interpretarlo come un risuonatore coassiale o un filtro passa banda e qui ci vorrebbe un perfetto o meglio un radioamatore con i controca..i che riesca a calcolare il tutto....
Comunque al dilà di ciò tutto il segreto della cella di Mayer non è nella cella ma bensì nel collegamento o meglio nell'alimentazione. Per quanto sopra ho scritto si può benissimo capire che (come scrive Mayer) è possibile far risuonare qualsiasi tipo di elettrodi salvo che la distanza sia contenuta per non dover accordare il tutto a frequenze relativamente basse in cui il materiale del toroide non riuscirebbe a dare ottimi valori di Q .
A proposito del toroide, il suo ruolo è importantissimo. Otre a disaccoppiare i due circuiti fa si che l'uscita sia aumentata in tensione e che la forma d'onda risultante sia diciamo così una quadra tendente ad un dente di sega. Questo tipo di onda quando entra nella prima bobina crea uno sfasamento di 90° della tensione che arrivata al "condensatore"
Ricreare questo tipo di onda via pc o altro ed iniettandolo alla cella non darebbe nessun risultato, come non darebbe nessun risultato un toroide con materiale ferroso o magnetico o adirittura con polveri di metallo non rientrante nelle frequenze a cui tutto risuona.
A volte sembra lo schema di un trasmettitore Hf, a volte sembra un filtro passa basso Lc, a volte sembra un risuonatore di linea, a tutti sembra un'elettrolisi, ma qui dentro succedono cose ben diverse...
Wow ho scritto troppo!!!!
Infine tutto l'ambaradan o meglio il "casino" stà nel far risuonare il tutto con i mezzi che abbiamo.....
Dopo questo post, penso di poter dare un suggerimento a tutti riguardo questa Cella :
Meglio per prima cosa costruirsi il Toroide (e qui cerco qulcuno che conosca un'azienda con bobinatrice automatica su TOROIDE specificando che il nucleo non è di ferro ma di Ferrite! e che il diametro interno è di soli 2cm! )
poi meglio costruire la cella partendo dalla geometria della cella ( rigorosamente con acciaio inox 304 (non pensate di usare altri acciai inossidabili o con indio radioattivo))
e poi serve tanti calcoli.........
Buon Lavoro......
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ps
la prossima volta vediamo di spiegare come fanno ad arrivare da 36V quei maledetti 1000V alla cella....
Edited by brunovr - 15/2/2006, 21:54
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