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interveniamo sugli elettrodi

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  • produzione hho

    buona sera io uso elettrodi carbone (i carboncini dei vecchi motori a corrente alternata)li uso su una cella montata su un camper motorizzato iveco 2.8 td con fitro antidetonante.Ho sperimentato celle di vari tipi ragazzi che esplosioni ,con vari metalli tra cui alluminio, acciaio di vari spessori e forme con tensioni da 12V a 36V con i carboni ho avuto il miglior risultato il motore gira meglio meno fumosita' allo scarico la resa è aumetata di circa il 12 % . ora sto testando una cella ad ammoniaca con elettrodi in alluminio spessore 4mm intervallo 3 mm 13 piastre vediamo i risultai
    .grazie per l'attenzione
    d b

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    • Dear Alex90 hai ragione se il tuo intento era quello di affermare che l' assorbimento di corrente è la causa,
      il riscaldamento è l'effetto. L'acqua, con le sue sostanze disciolte è una resistenza elettrica e funziona
      in elettrolisi, esattamente come il filamento di una stufa elettrica se sottoposta ad attraversamento
      di correnti elettriche assorbe tanta corrente sino alla fusione del filamento (della stufa elettrica se non
      avesse una pastiglia termostatica che è un'interruttore normalmente chiuso che si apre e stacca
      l'alimentazione al raggiungimento d'una temperatura per la quale è tarata la pastiglia o la termocoppia).
      Nell'acqua della vasca elettrolittica avvengono migrazioni galvaniche che si depositano tra un'elettrodo
      e l'altro creando una forte resistenza sino a creare il cortocircuito e lebollizione dell'acqua. Ora, non
      voglio riprendere un discorso polemico di qualche tempo fa in cui alcuni affermavano che la resistenza
      da 1ohm era minore di quella da 10Mohm ed in quel frangente dissi che la resistenza di 1ohm può
      mandare in corto un dispositivo, non voglio ripetermi. Io nella mia vasca in plexi utilizzo una pastiglia-interruttore
      normalmente chiuso (ovvero lascia passare la corrente sino a quando l'acqua non raggiunge i 40°C max.)
      non stacca l'alimentazione degli elettrodi ma attiva delle pompe di sentina che rimandano in vasca acqua
      fresca e filtrata attraverso un circuito complesso e creato ad oc. Lupino la tua analisi è perfetta, ci metto
      la firma. Uso costantana ed argentana da anni per saldare rame non l'ho mai provato in tea ball comunque
      ho usato dei pellets separati di rame, zinco, nickel, alpaca, c'è da sbizzarrirsi a raccogliere dati ambiziosi
      con due soli tea ball e pellets movimentati. Regards.

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      • Buongiorno a tutti .....!!!!! sono non nuovo,ma nuovissimo a questo mondo direi vergine !!! ho appena finito di leggermi circa 7 anni di post e ho vistto tutte le evoluzione che siete riusciti a creare in tante sperimentazioni.... mi permetto di intervenire in questo post per porre alla vs attenzione due idee che mi sono venute leggendo un po tutto.

        1) se ho capito bene il problema principale sono gli elettrodi che non producono sufficente elettrolisi dovuto alla resistenza elettrica che questi hanno, per cui consumo energetico maggiore, però ho anche notato che se l'elttrodo risultasse di materiale poroso la produzione aumenterebbe.... quindi sicuramente sto per dire una assurdità e vi prego in aticipo di perdonarmi ... ma se si pensasse di sabbiare (esistono diversi tipi di sabbiatura che variano a seconda del materiale utilizzato) le piastre queste diverebbero porose in superficie !!! ma con quale risultato ? potrebbe essere una idea ?

        2) sempre leggendo i post avete dimostrato che la produzione aumenta se l'elettrolita è piu caldo e se circola in maniera forzosa all'interno della cellula... la mia idea era quella di creare un serbatoio utilizzando il vaso di espansione del radiatore... e cioè un serbatoio bubbler con all'interno il vaso di espansione del radiatore in modo che lo steso senza ulteriori sprechi d energia possa riscaldare per effetto termico anche l'acqua per la ns. elettrolisi.

        spero che nella mia superficialità di ragonamento ci possa essere spunto per qualche idea, altresi spero di venire smentito da voi luminari, onde evitarmi perdite di tempo nel tentativo di mettere in pratica idee strampalate.

        grazie e mi scuso in anticipo se ho arrecato disturbo

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        • Ciao coppa75 e benvenuto su EA, vado nell'ordine:
          1) Si e no, mi spiego meglio, mai provato a fare un esperimento di elettrolisi? Anche semplice, semplice? Vedrai che a seconda dell'elettrolita usato, chi più chi meno, si forma una marea di schifezze. Elettrodi porosi, ottenuti tramite sabbiatura o altro, ma allo stesso modo reticolati con maglie eccessivamente fini o anche elettrodi semplici ma posti molto vicini tra loro (1 mm) sarebbero ottimi ma altrettanto difficili da mantenere puliti. Nulla vieta comunque di provare ovviamente impiegando, onde evitare sprechi, il minimo delle risorse.
          2) Immagino ti riferisca al mio/miei post precedenti. Si il ragionamento in linea di massima è corretto, considera però queste cose:
          - inserire il vaso di espansione del radiatore dentro un bubbler non è sicuramente cosa semplice visto che quest'ultimo dev'essere a tenuta ermetica.
          - la temperatura è comunque limitata a quella normale del radiatore: max 100 - 130°C al limite della fusione della guarnizione, normalmente siamo sugli 80°C
          - ultimo ma da non sottovalutare, un radiatore è dimensionato in base alla quantità di acqua da raffreddare, se la aumenti...
          Credo, come è anche visibile dal mio disegno che per scaldare l'acqua la soluzione più semplice sia una serpentina avvolta attorno al collettore di scarico, il più vicino possibile alla testata, o, meglio ancora un doppio tubo (uno dentro l'altro); nella camicia che si verrebbe a formare circola l'acqua.
          In tal senso tieni comunque presente almeno queste due cose:
          - almeno che io sappia nessuno ha mai provato un sistema del genere.
          - elettrodi in primis, ma anche, ovviamente, tutto il resto (tolto forse il PWM) vanno studiati ad ok per questo sistema
          Domotica: schemi e collegamenti
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          • Ciao lupino,
            mi sa che qui urge un piccolo manualetto come creare un generatore di HHo e tutte le sue problematiche, e innanzitutto la pericolosità di questo gas e come lavorare in sicurezza, in infine spiegare in grande linee la produzione ideale per non incappare in falsi miti.
            Oggi un generatore fatto con tutti i criteri deve generare circa 10 litri a minuto con 500W con circuiti risonati.
            Usando tecnologie o direi PWM che si trovano in giro, la produzione si attesta 3 litri minuto, e solo con la batteria meno di mezzo litro.
            Poi ci sono dei generatori che producono 60 litri ed oltre con sofisticati circuiti elettronici molto costosi e con materiali di qualità elevate si possono raggiungere quantità interessanti, ma non ancora scientificamente approvati dai fisici o sperimentatori, perché? non si trova una soluzione matematica che attesti la veridicità dei questi generatori, e anche vero che girarono tante buffale sulla rete che generano tanta confusione.

            Attenzione con un sistema classico si in perdita, cioè si una più energia per un tot di gas, ma anche vero che questi mini generatori posso aiutare notevolmente sui consumi dei carburati anche con modelli amatoriali.

            Ciao Giulio

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            • Coppa75 benvenuto nella nostra discussione. Ho letto la tua e-mail privata, purtroppo per motivi
              noti di pc non ho potuto risponderti per ricambiare la tua attenzione nei riguardi della nostra stanza.
              Ti partecipo che sperimentatori come te ne vorremmo a iosa tutti i giorni con le idee più peregrine
              esistenti ma, sempre frutto della fervida fantasia costruttiva che ognuno di noi serba nella propria mente
              aperta al mondo ed atta a cogliere le sottigliezze altrui ed entrare nello spirito della collaborazione.
              Devo dire Coppa75 che la sabbiatura delle piastre elettrodiche sarebbe controproducente rispetto
              ad una lieve e semplice scartavetrata in acqua, per il semplice motivo che creerebbe dei microcrateri
              di silice talvolta definitivamente inamovibili. Lupino docet, elettrodi troppo porosi son più rognosi
              da pulire anche con ultrasuoni ed acido muriatico od acetico. In buona sostanza la lieve scartavetrata
              serve solo per offrire all'acqua una maggiore superficie elettrodica, questo fù un suggerimento di Lorenz
              a suo tempo che, io provai notando sostanziali differenze di produzione di HHO. Io seguo tutti con
              grande interesse e sopprattutto quelli che escono dal coro con fantasticherie che potrebbero apparire
              strampalate di primo acchito e poi si rivelano come starter per aprire quei famosi cassettini della
              mente sopiti. Per natura son molto riflessivo e, benchè talvolta amo sorridere ed ironizzare su un
              determinato post, traendone solo il lato comico, colgo con serietà la parte semantica che, lo stesso
              postatore non ha percepito come imput utile per poter procedere in una ricerca non semplice ma,
              col fiato sul collo. Distinti saluti.

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              • Originariamente inviato da shardanaelettronica Visualizza il messaggio
                In buona sostanza la lieve scartavetrata
                serve solo per offrire all'acqua una maggiore superficie elettrodica, questo fù un suggerimento di Lorenz
                a suo tempo che, io provai notando sostanziali differenze di produzione di HHO. .
                Ciao Carlo alias shardanaelettronica, e qui di devo fare un piccolo appunto credo che lorenz abbia avuto una soluzione sbagliata in merito alla famosa scartavetrata perché?.

                Cosa succede ad una superficie che sembra liscia occhio nudo ma non lo e, in sostanza creando delle incisioni si creano delle micron fenditure che impedisco alle bolle di ossigeno di attaccarsi sulle pareti.
                In sostanza effetto ventosa non può più crearsi perché delle micron crepe o direi spuntoni che impedisco la formazione, ma non finisce qua il secreto della produzione e tutto li. Se sai il comportamento dell'elettrone saprai che in natura elettricità cerca sempre la via breve la meno resistiva.

                Noi sappiamo che l'acciaio e un pessimo conduttore elettrico, in più se aumentiamo il volume aumenta la resistenza del materiale, allora perché funziona? semplice elettricità viaggia sulla superficie della piastra."effetto pelle"

                Quando noi la scartavetriamo si creano delle linee che diventato un autostrada per elettrone più se ne creano di linee più energia viaggia sulla piastra trovando meno ostacoli perché si creano dei avvallamenti di pochi micron dove elettrone li usa come condotti naturali,ma non pensare nel solco ma nella parte alta direi nella cresta del l'avvallamento, in parole povere come se viaggiassero sulle punte di una montagna, invece noi cerchiamo di penetrare la montagna ecco perché ci vuole tanta energia."elettrone è una particella ma anche un onda"

                Spero che sono stato abbastanza chiaro Italiano non è il mio punto di forza.

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                • No problem... credo che ciò a cui tu alluda sia il famoso "effetto punta" che, in quest'ambito, si potrebbe ribattezzare come "effetto crinale"
                  Domotica: schemi e collegamenti
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                  • Originariamente inviato da archimede1972 Visualizza il messaggio
                    elettricità cerca sempre la via breve la meno resistiva.
                    È vero solo in continua.

                    se aumentiamo il volume aumenta la resistenza del materiale,
                    Non del tutto vero: dipende dalla sezione.

                    elettricità viaggia sulla superficie della piastra."effetto pelle"
                    L'effetto pelle si può quantificare. Tu lo sai fare?

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                    • buongiorno a tutti....!!! Vi ringrazio stupito per l'attenzione rivoltami con le vs risposte alle mie idee, e per questo devo dire che siete veramente delle belle persone.

                      1) so ho capito bene quindi gli elettrodi dovrebbero avere delle fenditure verticali, dove le bolle creatisi potrebbero incanalarsi meglio, ma si tratterebbe di scanalature nell'ordine dei micron. Bisognerebbe studiare un sistema in grado di crearle.... conosco un azienda che fa lavorazioni laser e so di certo che fa delle lavorazioni con il laser e tratta del materiale riuscendo a lavorare anche in micron.

                      Archimede la tua idea del manuale sarebbe per me entusiasmante, in manieraparticolare appunto per quello che riguarda la sicurezza cosa che attualmente mi impedisce di sperimentare, prima di aver appreso molticoncetti base.

                      Lupino...!!! quale sarebbe la miglior temperatura per una buona produzione gli 80° sono pochi ? Se volete costruirvi i vs serbatoi e magari vi servono particolari, nn è difficile, la plastica si puo saldare con ottimi risultati utilizzando scarti dello stesso materiale e saldatore a stagno, io ci ho riparato molti serbatoi di benzina ed ne ho costruiti asemblandone due (tipo lavavetri) facendone uno particolare per le mie esigenze.

                      un'altro punto che non ho visto invece scritto da nessuna parte.... avete mai provato ad implementare il tutto con un microcontrollore es arduino ?... di facile programmazione con consumi estremamente limitati ed al quale si puo collegare tutto tipo sensori, rilevatori, e comunque controlli in grado di farlo adattare in base alle varie esigenze. es. al verificarsi di determinate condizioni aumentare o diminuire il carico di corrente, tipo giri motore, e indicargli date e scadenze per invertire gli elettrodi, insomma le possibilità sarebbero infinite, avete gia molti studi con i quali calibrare almeglio lo strumento.
                      Ultima modifica di coppa75; 23-01-2012, 11:10.

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                      • Bravo Lupino sei la mia meta mancante .
                        X BesselKn
                        se aumentiamo il volume aumenta la resistenza del materiale,


                        Non del tutto vero: dipende dalla sezione.

                        Giusto per i materiali conduttori, ma devi vedere sotto un altro punto di vista pensa acciaio come un pezzo di legno anche aumentare la sezione non e mai un conduttore elettrico!, si ti faccio un esempio un po banale ma serve per farti capire il mio concetto di volume e la distanza tra due punti, un po come accadeva sulle prime centrali dc dopo pochi kM l'energia diminuiva notevolmente anche con sezioni notevoli, invece corrente alternata viaggiava per centinaia di chilometri.
                        Se noterai con la sola potenza della batteria avrai un effetto sull'elettrolisi quasi nullo, devi usare un onda pulsante che aiuta nella propagazione dell'energia in parole povere cosa succede? che l'energia diventa un onda che si propaga dove trova meno impedimenti cioè sulla superficie questo fenomeno si può vedere con altissime tensioni ma succede anche con voltaggi molto bassi si creano delle onde "radiofrequenza" che tendono per natura viaggiare sulla superficie .
                        Spero di non creare confusione sono tanti concetti fisici diversi tra loro ma concatenati, Lupino sicuramente sarà più' bravo di me spiegare, io spero con il mio italiano spiccicato di spiegarti il concetto di base.


                        X coppa75 se vuoi cimentarti in questa impresa puoi contattarmi in privato per tel posso spiegare come realizzare una cella spendendo il meno possibile e creati un prodotto di qualità.
                        Ultima modifica di archimede1972; 23-01-2012, 19:17.

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                        • In verità, Archimede conforterei con te se l'acqua da scindere fosse immobile e alimentata in cc ovvero
                          con un comune elettrolizzatore Hoffmann. Parlate di formazione di bolle, secondo me le bolle non si
                          devono formare poichè son indice d'acqua già non più utilizzabile per essere elettrolizzata in quanto
                          significa che si sono accostate fra loro molecole impure tanto da formare una patina galleggiante
                          di fanghi ed alghe che, ahimè, si depositano anche sulle superfici degli elettrodi isolandoli parzialmente.
                          Da ciò ne deriva un maggiore assorbimento di corrente, poichè alla resistenza dell'acqua si aggiunge
                          anche uno schermo semiconduttore agli elettrodi con conseguente iperriscaldamento dell'acqua che
                          di per sè non sarebbe nocivo se non fosse accompagnato dal formarsi di questo condensato. Per
                          dirla in breve ed in termini assimilabili, l'acqua calda filtrata da queste impurezze scinde più facilmente
                          che l'acqua fredda tuttavia l'acqua calda non deve essere l'effetto dell'assorbimento massivo di
                          corrente che si verificherebbe a nostro danno e discapito. E' preferibile immettere acqua preriscaldata
                          anche con serpentine varie o con la fiamma del gas o col sole. Vi dissi prima d'ora che in estate,
                          la pruduzione di HHO si accentua notevolmente. Riguardo alla scartavetrata agli elettrodi l'amico
                          Archimede ha riportato una notizia che, teoricamente gli da ragione, dal punto di vista pratico però
                          ha torto marcio poichè in una piastra metallica scartavetrata, elettrolitticamente fanno superficie
                          utile sia le creste che gli avvallamenti sia verticali che orizzontali. Una mia personalissima osservazione
                          ad Archimede che considero oltre che amico, anche serio ed evoluto sperimentatore, le bollicine
                          di hho non devono aderire agli elettrodi ma, devono liberarsi subito come un'Alka Seltzer in sottili
                          bollicine, per cui occorre una superficie preferibilmente ruvida in maniera tale che non vadano ad
                          aderire ed assopirsi in attesa di un nuovo evento che le faccia crepare e liberare hho. Questo l'ho
                          provato sulla mia pelle con 36 elettrodi di molibdeno puro 5x5, la produzione si triplicava con una lieve
                          scartavetrata in acqua con cartavetro da carrozzieri "0". Ormai quella dry ce l'ho in disarmo nel senso
                          che ho regalato la vasca ad un'amico ma che farò in modo da rimontare nella nuova vasca a tea ball
                          tutt'ora sottoposta a rigide analisi. Energeticamente, son indipendente e ne avrei da
                          vendere e non la sfrutto poichè son incontentabile, smonto e rimonto, miglioro o peggioro. La vera
                          fermezza la conquisterò con un viaggio senza ritorno di trucciolare nobilitato al cimitero ehehehehehe
                          nell'ottica che dovevo andare in pensione quest'anno grazie a Berlusconi (che s'ha da dimettee)
                          la mia pensione è prorogata al 2019 e non è sicuro che funzionerà, sono di quella classe del 1952.
                          Voglio che vivano i vostri figli senza miserie umane. Regards.

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                          • Ciao Archimede, come va? Non so se dopo qualche Km l'energia in cc diminuisca e perchè, ma so che l'energia viene trasportata in C.A. perchè con la trifase in configurazione a tringolo hai bisogno di soli tre cavi per trasportare l'energia, mentre in c.c. hai il polo positivo ed il polo negativo, quindi hai bisogno di più cavi per trasportare la stessa energia.Concordo con te sull'effetto pelle, hai fatto bene a metterlo in evidenza, su wilkipedia vi è anche descritto che l'effetto pelle aumenta all'aumentare della frequenza.

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                            • Caro dott shardana sono in disappunto con lei per i seguenti motivi:

                              1) le bolle, Elettrolisi dell'acqua si creano per i due gas idrogeno e ossigeno, per forza si formano delle bolle.

                              In sintesi la gassificazione si crea nella acqua sotto forma di micron bolle che poi risalendo in superficie rilasciando i due gas, il problema è si crea una eccessiva fonazione sulle pareti delle piastre creando di fatto una perdita di superficie. Come ovviare a questo problema? creando delle increspature, cioè scartavetrando la parete delle piastre, e su questo siamo concordi, attenzione io non indento le bolle sulla superficie dell'acqua ma quella tra due elettrodi, comunque la formazione di sostanze che inquinano la soluzione quella resterà sempre con ogni tipo di acqua che usi, certo se usi un acqua bi distillata e poi trattamento di osmosi allora otterrai dei residui quasi nulli ma che prezzo?
                              Io sono del parere di usare acqua nere per elettrolisi cosi si ottengono molteplici effetti sia inquinati che dello sfruttamento delle risorse, ma un processo molto complesso da attuare per ovvi motivi.

                              2) temperatura, e qui mi viene in aiuto la legge di faraday, si sa che aumentato la temperatura di un liquido elettrolizzato aumenta la capacita di esso, e come se fosse un enorme condensatore elettrolitico, ecco perché aumentando la temperatura si ottiene un incremento della produzione ma attenzione se paragonabile a liquido freddo, in parole povere con una soluzione fredda e una capacita inferire si otterrà una certa quantità di energia che poi viene trasferita nel liquido caricandolo e aumentato il calore , ma questo procedimento e ingannevole perché al dalla soluzione fredda e poi calda e solo un passaggio di energia, come un condensatore si avrà un picco iniziale per la carica e poi un assettamento.

                              Comunque sempre un piacere discutere con te ciao .


                              Ciao wfcross,
                              tutto bene si va avanti,
                              be direi che non si tratta di fasi ma di modulazione, la corrente alternata viaggia meglio nei cavi, una perdita di energia c'è ma dipende dal materiale dei cavi che su lunga distanza tendono a mangiare un po di corrente, questo ostacolo si superata aumentando il voltaggio con dei trasformatori poi iniettato nei cavi dell'alta tensione, e poi viene calata con dei trasformatori 380 trifase 220V monofase per nostre esigenze.
                              Te la spiego semplice, ma la cosa un po più complessa .

                              Ciao a presto.

                              Commenta


                              • Grazie per il dottore, Archimede eheheheheh. E' un'attributo che non ho ed a cui non tengo essere
                                caratterizzato ho mancato 2 lauree: ingegneria elettronica e giurisprudenza per mia negligenza e per
                                sentire non solo il solito docente palloso ma, tutti quelli come te di avveniristiche idee e formarmi
                                una cultura autoditattica che commista all'esercizio pratico vale più di quel pezzo di cartone infiorettato
                                appeso in sala da pranzo, potenzialmente, spolverabile.
                                Archimede anch'io pensavo come te: "bene che le bollicine di HHO si attacchino alle pareti lisce degli elettrodi,
                                poi, salgono in superficie e vengono a formare bolle più grandi imprigionate in melma". Intanto le bollicine
                                che aderiscono agli elettrodi come tu ben dici son di hho e non di ossigeno come dicesti per svista,
                                precedentemente. Per staccarsi occorre un evento ovvero un lavoro, quindi energia. Cosa fanno queste
                                bollicine? avvolte pur esse da un'involucro immiscibile, salgono in superficie a formare bolle più grosse.
                                Per il poco di latino che mi ricordo: "similia similibus" un antico concetto alchemico che, per dirla in breve,
                                tutte quelle bollicine di hho tendono ad emulsionarsi fra loro per un bacio fatale dell'involucro che lo contiene
                                ovvero, quando gli involucri "polarizzati" si incontrano ognuno di essi offre il suo punto positivo a quello
                                negativo dell'altra bollicina e da qui un'orgasmo che gli fa scoppiare di gioia e foraggiare le grosse bolle
                                che vedete voi ed io non vedo da qualche tempo. Vediamo di ragionare tutti insieme in maniera concreta,
                                se io devo estrarre da un fiore il suo olio essenziale, parto dal concetto che è un'olio quindi una sostanza
                                grassa, quindi procedo all'estrazione con un grasso per il soppraddetto "similia similibus" oppure,con un diluente
                                del grasso che potrebbe essere etanolo, propanolo od altri alcool. Bossi, ricordando un'aneddoto di sua nonna
                                che diceva: "Chi s'assomiglia si piglia", ho simpatia per la nonna di Bossi.
                                Abbiamo avuto modo di leggere i post di stanze adiacenti alla nostra definita controversa, confesso sia il
                                brodo ideale per tuffarmi. Personaggi da pedana come li abbiamo incontrati noi non li hanno incontrati in altre
                                stanze ad incominciare da Lorenz che io ho conosciuto quì e sono orgoglioso d'essermi intrattenuto con lui
                                anche in ambiente molto polemico. Distinti saluti.

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                                • Quantum Leap nelle sue brevi escursioni di saggezza e scientificità ci ha offerto un programma difficilmente
                                  replicabile, in esperimento zero. Ci ha detto in maniera chiara, per chi lo avesse assunto nella sua integrità
                                  che, il 13% dell'idrolisi avviene spontaneamente senza apporti esterni di correnti. Non ho motivi sensati per
                                  non credere ad uno scienziato italiano come Quantum anzi, avvaloro carte in mano il suo esperimento per
                                  ora costituito da elettrodi in nafion che io non ho provato e mi riportano mnemonicamente alle bollicine
                                  naturali di hho che si formano sugli elettrodi lucidati con cui discorrevo con Archimede e mi riportano anche
                                  al fatto divertente che un posterman disse a Quantum: "se metessi al posto del nafion le calze di Nylon
                                  di mia sorella?" ehehehe, in effetti aveva ragione quell'avventore e non l'ingenuo ma non sprovveduto
                                  Quantum a quel punto. Il nafion è costosissimo ed il gioco non è abbordabile poi, se non erro lo hanno
                                  inventato i francesi della "Du Pont". Invece avrei avuto piacere di annusare feticisticamente i collants
                                  in nailon della sorella di quell'avventore benchè affetto da rinite saprei distinguere il sacro dal profano
                                  ahahaha. Saluti cari.

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                                  • Signori siete eccezionali, l'Italia intera avrebbe bisogno di maggiori teste come le vostre sono sicuro ne guadagneremmo tutti.
                                    Vorrei spezzare una lancia, manco ci fosse il bisogno di farlo (in tal senso Shardana, dottore a parte, non può che far scuola), sull'uso di circuiti vari di filtrazione e purificazione dell'acqua. Il nostro buon sardo ci indirizzo al tempo sull'uso di magneti in grado di apportare benefici nella produzione di HHO.... ve ne aggiungo un pezzo; mai sentito parlare di generatori MHD (magnetoidrodinamica)?
                                    La faccio breve ma con google potrete sbizzarrirvi sino a scoprire che è una tecnologia tutt'ora in via di sviluppo per quanto concerne i sistemi di propulsione spaziale e (già realizzata) motori ad uso marino (Yamato 1); la tecnologia di cui parlo tratta i fluidi CONDUTTORI (mi ripeto sto semplificando mooolto le cose) alla strenua dei normali fili rame da cui: cosa succede se "immergo" un filo in un campo magnetico? Si genera una d.d.p.! Allo stesso modo, a mio parere (mi piacerebbe in tal senso avere un riscontro sulla cosa, soprattutto dal caro Shardana) è possibile recuperare parte dell'energia impiegata nell'impianto di filtrazione proprio grazie a magneti opportunamente posizionati.
                                    L'esperimento per verificare la cosa è relativamente semplice e ben illustrato dal disegno presente in questa pagina di wikipedia MHD generator - Wikipedia, the free encyclopedia.
                                    Aggiungo solo una cosa a quanto detto da Archimede concernete la trifase o monofase, wfcross non considerare il numero di cavi che ti entrano in casa come il reale fabbisogno della linea elettrica in realtà il neutro sia nel monofase che nella trifase corrisponde all'impianto di terra della cabina di trasformazione.
                                    Per quanto riguardo la C.C. non vorrei dire eresie ma, se non ricordo male, anche le vecchie, ormai direi antiche, linee del telegrafo sfruttavano lo stesso "trucco" ovvero il negativo era la terra
                                    Ultima modifica di Lupino; 25-01-2012, 17:06.
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                                    • Esatto Lupino, l'idroelettromagnetismo lo suggerii io e, non giusto per raccontarvi una sorta di storiella.
                                      Ne parlai tempo fa con l'amico romagnolo-emiliano Gianfranco, molto più giovane di me e futuro papà
                                      avrei voluto essere io il futuro figlio di Gianfranco purtroppo la mia strada ha connotati cimiteriali. Sia
                                      invece fortuna e benedizione per il figlio/a di Gianfranco che stimo moltissimo.
                                      Con mia grossa meraviglia, Gianfranco conosceva il progetto da me realizzato del magnetometro- cercametalli
                                      pubblicato su una vecchia rivista di CQ ELETTRONICA, parliamo anni 70 era intitolato "Cercametalli ad
                                      assorbimento protonico". Segno evidente che Gianfranco aveva fatto incetta delle riviste collezionate
                                      dal babbo. In sostanza questo progetto che, già descrissi è costituito da due bottigliette plastiche d'acqua
                                      distillata issate in antipodia su un manico di scopa con avvolto stesso numero di spire di filo di rame
                                      smaltato sia in una che nell'altra bottiglietta con i codoli collegati ad un generatore di BF che tramette
                                      un'impulso ai filamenti che attirano i protoni dell'acqua contenuta nelle bottigliette, al rilascio del pulsante
                                      immissivo di dette onde in bf i protoni delle due bottigliette tendono a riallinearsi e riacquisire il proprio
                                      spin sotto il controllo di un bilanciatore operazionale. Però se una delle bottigliette a causa di una parete
                                      riflettente (metallica) si sbilancia rispetto all'altra trasmette induttivamente al filamento la presenza di una moneta
                                      o di qualcosa di metallico fosse anche l'alluminio di un pacchetto di sigarette. Vi pregherei di osservare
                                      che il filamento di rame smaltato riceve per induzione il rilassamento dell'acqua e quantificare gli agenti
                                      di disturbo di detto rilassamento. Premetto che è acqua distillata. Il protone come già mi pronunciai è
                                      sensibilissimo all'attrazione magnetica, in termini pratici un magnete allinea i protoni in una situazione
                                      processionale ed isola parzialmente gli elettroni. Non consiglio a nessuno di costruire questo magnetometro-
                                      cercametalli poichè non è molto sensibile e risente molto anche di derive termiche e spettrali. Ho voluto
                                      solo significarvi del fatto che l'acqua distillata ionizzata ha capacità di trasmettere induttivamente i suoi assetti.
                                      Interessantissimi i linck inviatici dal nostro Lupino che erano di mia completa sconoscenza e che, apportano
                                      tanto foraggio al nostro fienile. Sò di certo che, molti adottano e son in vendita dei collari di magneti al
                                      neodimio da sistemare sul tubo del carburante delle auto, forse nello stesso intento di cui sopra allineamento
                                      protonico. Saluti cari.

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                                      • Ciao Lupino, le linee di media e alta tensione sono tutte in configurazione trifase a triangolo senza neutro (n. 3 cavi) con in cima, per quelle aeree, la fune di guardia che è colegata a terra e serve per scaricare sovratensioni dovute a fulmini o guasti a terra.
                                        Ripeto, per trasportare la stessa energia sono necessari 3 cavi in c.a., altrimenti in cc. sarebbero necessari 6 cavi che moltiplicati per tutte le lunghezze coperte da tali linee si avrebbero dei costi raddoppiati, con quello che costa il rame.
                                        Saluti.

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                                        • Si wfcross, concordiamo perfettamente sulla c.a. è sulla continua che ho dei dubbi. Sono andato a controllare, Telegrafo - Wikipedia , ed effettivamente ciò che mi ricordavo corrisponde alla realtà. Da qui non vedo il perché nel caso di ipotetiche linee C.C. in alta tensione si dovrebbe usare 2 cavi per fase visto che il neutro (nel caso il polo negativo) è comunque sempre lo stesso della C.A. ovvero la cara madre terra
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                                          • Le linee ad alta tensione in CC non sono "ipotetiche": sono una realtà fin dagli anni '60, e ce ne sono parecchie anche in Italia.
                                            Ha l'unico neo di essere conveniente solo sulle grandi distanze (minimo 500km per le linee aeree e 50km per i cavi sottomarini) e non per la distribuzione locale, a causa dell'alto costo delle stazioni di conversione (che quindi devono essere ridotte al minimo possibile).
                                            Viene utilizzata per esempio per fornire energia elettrica alla Sardegna, e per le interconnessioni con gli stati esteri.
                                            L'uso di una o più coppie di cavi dipende solo dalla potenza della linea.

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                                            • Corrente alternata : Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

                                              Vai a: navigazione, cerca

                                              Corrente alternata (in verde). L'asse orizzontale misura il tempo; l'asse verticale misura la tensione.


                                              La corrente alternata (CA o AC dall'inglese: Alternating Current) è caratterizzata da un flusso di corrente variabile nel tempo sia in intensità sia in direzione.

                                              Funzionamento : In Europa l'energia elettrica viene distribuita sotto forma di corrente alternata sinusoidale a frequenza costante di 50 Hz (la polarità si inverte 50 volte al secondo).
                                              L'utilizzo della corrente alternata deriva dal fatto che:
                                              Ragassiiii....scherziamo......
                                              Ultima modifica di Quantum Leap; 29-01-2012, 11:53. Motivo: formattazione caratteri errata

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                                              • Non ho capito se pensi che sia uno scherzo ... beh, non lo è.

                                                Ecco una spiegazione generalista sui sitemi HVDC, e c'è anche una piantina con le principali dorsali in CC installate in Europa:
                                                High Voltage Direct Current - Wikipedia

                                                Altri link divulgativi:
                                                http://www2.internetcad.com/pub/ener...nology_abb.pdf
                                                High Voltage DC Transmission Systems (HVDC) - Siemens
                                                https://www.swe.siemens.com/italy/we...sioneHVDC.aspx (con spiegazioni sul sistema bipolare e quello monopolare citato da Lupino)
                                                http://qui-impresa.ilsole24ore.com/d...one%20HVDC.pdf

                                                Una sintesi sull'elettrodotto SACOI, che fornisce elettricità a Sardegna e Corsica:
                                                HVDC Italy–Corsica–Sardinia - Wikipedia, the free encyclopedia

                                                ... e sull'elettrodotto SAPEI che ha lo stesso compito, oltre che fungere da backup al SACOI:
                                                SAPEI - Wikipedia

                                                ...e sul costruendo elettrodotto di interconnessione “Piemonte-Savoia” che collegherà le esistenti stazioni elettriche di Piossasco, nella provincia di Torino, e Grand’Ile, in Francia, sempre in tecnologia HVDC (High Voltage Direct Current):
                                                Cantieri Italia Francia

                                                E non parlo nemmeno delle enormi opere in costruzione in Cina ed Australia.

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                                                • Intanto bentornato a Livingreen che ci appassiona sempre con le sue competenze e ricerca dell'intelligibile
                                                  ed ha perfetta conoscenza dell'elettrodotto SACOI tra Corsica e Sardegna, confermo in pieno.
                                                  Comunque nei futuri elettrodotti, quelli che conosceranno nostri nipoti, non vi saranno più cavi in rame nè
                                                  aerei nè sotterranei nè sottomarini in quanto l'energia elettrica si trasmetterà per via aerea.
                                                  Avete capito bene, non è una barzelletta: l'energia elettrica sarà wireless, pensate che s**** per le
                                                  cornacchie e gli storni che non potranno posarsi sui cavi a sostare. Pensate ai paraboloidi che dovranno
                                                  issare sui tetti i nostri posteri per captare i 3kw necessari per l'alimentazione domestica con a valle
                                                  il contatore Enel e quanti truffatori si approprierebbero in maniera truffaldina di energia senza adottare
                                                  il contatore e poi gli spot televisivi: "installare il contatore di energia non è solo un dovere, è un'obbligo".
                                                  Gli allacci wireless clandestini prolifereranno. E' vero, dimenticavo, non mi credete, talvolta racconto
                                                  tante cose curiose che suscitano anche ilarità. Il mezzo più idoneo per trasferire energia non sono i
                                                  cavi in rame (che l'uomo ha voluto utilizzare) ma l'etere. Forse Tesla aveva capito qualcosa, anche
                                                  Marconi credo ed anche le odierne compagnie di comunicazioni.
                                                  Non son Diego ma mi spiego. Sappiamo che la corrente elettrica ha una frequenza standardizzata a 50HZ;
                                                  io, voi, con un moltiplicatore di frequenza a valle dello spinotto elettrico, posso aumentarne la frequenza
                                                  di 1000HZ o più, quindi avremmo 50KHZ che rientrano già nelle onde radio di BF quindi tramite un'antenna
                                                  che nel nostro caso è un'induttore ed un'amplificazione lineare creo un master trasmettitore che diffonde
                                                  energia elettrica nell'etere a 50KHZ. Per captare tale energia occorre un'antenna ricevente slave accordata
                                                  a ricevere i 50khz con un circuito idoneo a riportare la corrente e tensione ricevuta ai 50Hz originari, senza
                                                  perdere niente anzi, capterà tutte quelle onde vaganti che entrano in risonanza col circuito ricevente a 50KHZ
                                                  compresi anche fulmini visibili ed invisibili. Un convettore di energia wireless proprio identica a quella che viene
                                                  sfruttata nei cellulari e nei trasmettitori radio e tv che vengono riconvertite in energia sonora e luminosa.
                                                  All'uopo, consiglierei di dare uno sguardo alla rivista "NUOVA ELETTRONICA" N°246, gennaio febbraio 2011
                                                  all'articolo: "caricabatteria wireless" dove viene fornito anche un kit annesso per farvi un concetto obiettivo
                                                  di quanto io vi ho soppraddetto senza alcuna bugia. Potrei invece raccontarvi che l'energia emanata dai
                                                  trasmettiotori può esser riconvertita in energia elettrica. L'energia si può trasformare ma, niente di essa
                                                  si perde. Con oscillatori liberi si può ricaptare l'energia del mondo e non da una sola persona vivente ma,
                                                  da tutti Gli esseri viventi. Anche il nostro stesso pensiero emette delle onde elettromagnetiche a bassissima
                                                  frequenza ed anche il pensiero è energia sotto forma di onde elettromagnetiche a bassissima frequenza
                                                  ma, pur sempre energia che può trasformarsi nell'etere sotto forma di percezione auditiva, visiva, sentimenti
                                                  di amore ed odio, di accidia e dolcezza è questa la vera soppravvivenza alla morte, noi lasciamo qui il bene
                                                  ed il male sotto forma di onde elettromagnetiche che son materia che si trasforma ma non si distrugge.
                                                  Saluti a tutti.

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                                                  • Caspita Shardanaelettronica, mi sei veramente piaciuto e mi hai fatto sognare ad occhi aperti !!!! Se fosse realmente realizzabile tutto ciò....si andrebbe veramente a concludere il sogno del grande Nikola Tesla . Un Saluto.

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                                                    • Grazie livingreen per i link forniti, da piemontese mi sembrava di aver sentito qualcosa sull'elettrodotto a cui accenni in ultima istanza ma per il resto ne ero veramente allo scuro.
                                                      @lasezioneaurea
                                                      Posso assicurarti che la cosa è realmente realizzabile, chiedi ad un radioamatore cosa succede se si passa sotto i lampioni attivando la portante di un semplice C.B. (27mhz) con annessa "stufetta" alias amplificatore da almeno 100w... si accendono! E ti assicuro che in pieno giorno è veramente divertente. Ovvio non è ciò a cui allude shardana ma il "trucco" è più o meno il medesimo, l'unico interrogativo è cosa succede a noi??? Sarà mica un pochino nocivo alla salute??
                                                      Domotica: schemi e collegamenti
                                                      e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                                                      • Ciao Livingreen, non metto in dubbio l'esistenza di elettrodotti in cc che vengono usati come linee uniche, a lunghe distanze ed in determinate configurazioni di potenza e tensione e con minori dispersioni, ma non possono sfruttare i vantaggi della configurazione trifase in c.a. e cioè l'elevazione o diminuzione di tensione attraverso le centrali di trasformazione e con l'uso di minori numeri di cavi, è anche scritto nell'articolo da te postato.
                                                        Comunque rispetto i tuoi autorevoli interventi.

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                                                        • Come ho già detto, la trasmissione in HVDC offre molti vantaggi, fra cui la drastica diminuzione delle perdite in linea, ma non sono d'accordo con la frase "con l'uso di minori numeri di cavi" riferito alla trasmissione in CA... Nella trasmissione in hvdc si usa addirittura UN SOLO cavo, e di meno non si può (sono appunto citati negli articoli anche i risparmi sul rame dei cavi).

                                                          Se ne usano molti in parallelo solo perchè un solo cavo è insufficiente per raggiungere la potenza prevista dall'elettrodotto, e questo vale sia per la CA che per la CC: basta guardare una linea qualsiasi, anche trifase, per vedere che per ogni fase si usano a volte anche sei cavi.
                                                          E' una pratica comune anche per la bassa tensione: ho collegato molti motori trifase di alta potenza a 400V usando anche tre o quattro corde da 240 mm2 per ogni fase.

                                                          Ecco un esempio di elettrodotto di media potenza, con una terna di cavi doppi, e di un elettrodotto di alta potenza con ben quattro terne di cavi doppi e quadrupli per distribuire il peso sul pilone:
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                                                          Ultima modifica di livingreen; 29-01-2012, 12:18.

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                                                          • I pochissimi interventi di Livingreen son onorati sempre da un deposito di atti e non solo di congetture.
                                                            Possiamo fargli solo domande anche curiose ma, nessuno potrebbe mai incrinare la sua sicurezza di un
                                                            grado contestando i dati di fatto che egli fornisce. Devo essere onesto ad ammettere che certe rilevanze
                                                            riportate da Living non le conoscevo o, quantomeno non me ne occupavo se non in maniera marginale.
                                                            Living ha apportato sempre tasselli di saggezza ai nostri incontri. In una famiglia numerosa come la nostra,
                                                            c'è chi porta a casa un mazzo di asparagi, c'è quell'altro figlio che porta un mazzo di bietole selvatiche
                                                            ed alla fine si mangia. Non so se regge la metafora significante la collaborazione di tutti. Noi siamo come
                                                            Dio: "non abbiamo figli dimenticati". Saluti.

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                                                            • Lupino ed Archimede, certo, molte volte scherzo per non far confondere la seriosità dalla serietà
                                                              che son due aggettivi qualificativi apparentemente similari ma non lo sono e vi lascio definire
                                                              il perchè. All'amico Archimede pare una favola quello che dice con cognizione Lupino che se passi sotto
                                                              un lampione dell'illuminazione pubblica con un baracchino si accende la lampada anche di giorno,
                                                              fuori controllo da cellule fotoelettriche. Tutti, tranne Archimede hanno notato questo fenomeno
                                                              di recupero di energia. Basta pensare ad un'inchiesta aperta su "Radio Vaticana" che nelle vicinanze
                                                              delle sue antenne mette in moto tutti i giocattoli meccanici dei bambini e i citofoni dei padri.
                                                              Un vero e proprio fenomeno di poltergeist che, può succedere anche a casa vostra più sporadicamente.
                                                              Il poltergeist è un fenomeno a cui l'ignoranza attribuisce segnali divini o peggio ancora presenza
                                                              di anime trapassate od extraterrestri (mia moglie docet). Non c'è nulla di fantascientifico, si tratta
                                                              solo ed esclusivamente di un pacchetto di energia libera che entra in risonanza anche con apparati
                                                              inanimati e si manifesta sopprattutto con rumori preoccupanti di ferraglia o biglie di vetro
                                                              stramazzate al suolo. Il segnale di un poltergeist che sta per arrivare è il rumore (chiamiamolo così)
                                                              di un foglio di carta fregato sulle pareti di casa. Dopo, avviene di tutto anche oggetti non metallici
                                                              es. pupazzi in pelusch ti vengono addosso o si animano in maniera divertente o spaventosa a seconda
                                                              dello stato psicofisico del soggetto che subisce questo fenomeno. Vorrei confortare le vittime di questo
                                                              fenomeno occasionale che è un fenomeno di risonanza elettromagnetica. Vorrei scrivere un libro
                                                              dal titolo: "Dove l'energia va a riposarsi", lasciamo perdere i libri, li scrivono persone più autorevoli
                                                              di me. Comunque leggettevi l'articolo di Nuova Elettronica da me citato concernente l'energia
                                                              wireless. regards.

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