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ricerca cella hho più efficiente al mondo

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  • venom
    ha risposto
    Ok.. Io siccome sono più sul pratico... Per intenderci... Possiamo partire da una cella tipo? Io direi una 21 piastre acciaio inox 316 di 20X10... Ok? Disposizione delle piastre?

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  • Lupino
    ha risposto
    Su, su, stavamo andando bene, non riprendiamo a scaldare gli animi.
    @venom
    Non posso che dar ragione a quanti mi hanno preceduto, oltre alla pericolosità intrinseca di una corrente con d.d.p. elevata (anche se in realtà per dirlo bisognerebbe valutare anche l'intensità di questa... vedi "paravacche" per capirci), a meno che tu non intenda effettuare esperimenti col plasma elettrolitico, è inutile; molto meglio mantenere una bassa tensione lavorando su intensità (magari relazionandola alla superficie degli elettrodi), frequenza, numero di piastre, materiali delle stesse, conformazione della cella, concentrazioni e tipologia degli elettroliti.
    P.S.
    Ovviamente l'avvertimento è dato senza conoscere la tua preparazione in tal campo, ricordiamoci sempre che EA è un forum pubblico, meglio non abusare con la pericolosità di certi esperimenti senza specificare le dovute prescrizioni.

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  • venom
    ha risposto
    Per adesso non è esploso nulla... Ma la produzione non mi convince.. Sembra che produca meno che con la stessa potenza a 12 volt... Scusa zagami ma ormai ci volevo sbattere la testa... Mi sa che si dovrà modificare l'alimentazione... Scusate ma il circuito di mayer dove laggava? C'è qualche buon samaritano che mi delucida?

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  • experimentator
    ha risposto
    Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio

    LAVORARE A TENSIONI ELEVATE COMPORTA RISCHI CONSISTENTI DI FOLGORAZIONE
    Non solo folgorazione MA ANCHE ESPLOSIONE ....

    Come avevo detto a VENOM : Osserva questa formula alta_tensione+altafrequenza+scintille+HHO=esplosio ne_sicura .

    Venom mi aveva risposto che c'era bisogno di aria ..., ma quale aria ? C'è già combustibile e comburente H2 e O2 . Esplosione sicura .

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  • experimentator
    ha risposto
    Infatti io avevo sconsigliato ai due amici Daniele e Venom di non utilizzare l'alta tensione

    Originariamente inviato da tonino50 Visualizza il messaggio
    Perché si dovrebbe usare l'alta tensione per dissociare l'acqua ? Cosa ci azzecca ? Forse pensate di risparmiare energia ?
    Basta una corrente di 2 volt per dissociare l'acqua .

    Ma dopo ecco che critiche mi ritrovo .

    Originariamente inviato da Furio57 Visualizza il messaggio
    Ciao a tutti
    Ciao tonino è proprio la tua una discussione inutile...solo tu misuri la corrente in volt e hai pure il coraggio di criticare!
    Vai a studiare prima di fare commenti balenghi.

    Molto gentile , il bello è che cancelli tu stesso quando uno protesta .
    Io sto parlando di corrente non di intensità di correte .

    Originariamente inviato da Al Mizar Visualizza il messaggio
    Volt, tensione!
    STACK
    Corrente, ampere!
    Bravo Tonino. E quanto è la minima tensione per dissociare l'acqua?
    2 volt
    SBAGLIATO!!! è 1,299 volt! Ma lasciamo correre; questi fatti cosa comportano?

    Ancora sbagliato , devi considerare la sovratensione che porta la ddp a 1.6-1.8 volt; poi ho detto che BASTA una corrente con la ddp di 2 volt , non che ci vuole .
    Come dire che è sufficiente 2 volt e non 400 volt .
    Ma ragioniamo un po .

    Se si avvicinano due conduttori carichi, tra i quali vi sia una differenza di potenziale, si produce un flusso di cariche elettriche negative dal conduttore a potenziale minore verso il conduttore a potenziale maggiore (o un flusso di cariche elettriche positive in senso contrario). Il flusso di cariche elettriche costituisce la corrente elettrica e ha lo scopo di ristabilire l'equilibrio elettrico tra i due conduttori; tale flusso si arresta quando questi hanno raggiunto lo stesso potenziale.
    Le cariche elettriche in moto possono essere di diversa natura. Nei liquidi e nei gas la corrente elettrica è costituita da cariche positive e da cariche negative (ioni positivi e ioni negativi), mentre nei conduttori metallici la corrente è dovuta alle sole cariche negative, gli elettroni. Per convenzione, il verso positivo della corrente elettrica è quello in cui si muovono le cariche positive, perciò la corrente procede dai punti a potenziale maggiore verso quelli a potenziale minore.

    Le caratteristiche e le misure sulla corrente elettrica sono sia l'intensità in amper , sia la tensione o voltaggio o ddp in volt , sia i watt prodotti .

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  • renatomeloni
    ha risposto
    Ciao a Tutti...

    Ottimo avviso Riccardo......E per gli sperimentatori amanti della corrente continua, aggiungo che:
    Sebbene la pericolosità di uno shock elettrico sia definita dall'intensità della corrente elettrica, ai fini pratici si preferisce definire soglie di tensione di rischio. In base alla norma tecnica IEC 60479-1 la soglia di tensione minima considerata pericolosa è di 120 V in corrente continua e 50 V in corrente alternata.
    Fonte: Wikipedia

    EFFETTI FISIOPATOLOGICI DELLA CORRENTE ELETTRICA SUL CORPO UMANO

    Sicurezza elettrica


    Saluti

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  • richiurci
    ha risposto
    Originariamente inviato da venom Visualizza il messaggio
    Aumentando la tensione si diminuisce la potenza...
    Originariamente inviato da nextage Visualizza il messaggio
    C'e' un brevetto di un americano che affermava di riuscire a dissociare l'acqua con una frequenza opportuna e una tensione alta
    ...
    Non so se funziona ma visto che il tipo ha fatto una brutta fine è probabile di si.
    Ho letto un po' di corsa questi e altri interventi.

    NON RISPONDO RELATIVAMENTE ALL'ELETTROLISI ma solo riferendomi agli aspetti elettrotecnici.

    Come ho scritto ripetutamente nella sezione veicoli elettrici (tanto per risparmiarvi eventuali risposte sarcastiche o sprezzanti) e vista la scarsa conoscenza della materia

    LAVORARE A TENSIONI ELEVATE COMPORTA RISCHI CONSISTENTI DI FOLGORAZIONE

    La battuta sulla fine che ha fatto l'americano verrebbe facile e scontata, ma a me premeva giusto far presente a tutti voi che vanno prese le opportune precauzioni e che per lavorare a queste tensioni bisogna essere tecnicamente preparati.

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  • Avatar ospiti
    Replica dell'ospite
    Aggiungerei che fare le misure solo una volta, porta a errori di valutazione spesso consistenti... consiglio agli sperimentatori di fare almeno tre prove (di cui volendo si possono pubblicare i risultati, con beneficio d'inventario) ma di considerare validi i valori medi di almeno tre prove sulla stessa cella.
    Sconsiglio inoltre di usare tester digitali cinesi, che a causa dell'alta impedenza di misura introducono errori notevoli alla basse tensioni. Meglio un tester di marca, o un vecchio analogico... insomma, specificare che strumento si usa permette di giudicare l'affidabilità della misura.

    Lascia un commento:


  • Avatar ospiti
    Replica dell'ospite
    Originariamente inviato da livingreen Visualizza il messaggio
    ... se si devono fare i confronti, non ci si deve riferire al "valore tipico", ma semplicemente mettere i risultati ottenuti...
    Per me va bene anche come dici tu; se i risultati comunicati sono molto più favorevoli del "valore tipico", che ormai conosciamo e che è già prossimo al 100% della efficienza faradica, c'è materia di indagine.

    A zagami rappresento che la pressione e la temperatura normali sono riferite al gas, non all' acqua dalla quale esso proviene.

    Da notare, come già ci notiziò livingreen in tempi non sospetti, che non basta dire "condizioni standard", in quanto
    Pare che negli States le unità di misura vengano decise dai singoli stati, e che quindi ognuno abbia le sue particolari "condizioni standard" di pressione e temperatura, ovviamente tutte diverse una dall'altra
    (da: http://www.energeticambiente.it/fisi...#post118927290).

    AM

    --------------
    -----------------

    PS: la vogliamo smettere di rimuginare sul fatto che qualcuno preferisce presentarsi con un nickname invece che con nome e cognome?
    E' legale, ed è ammesso dalle regole del Forum, quindi per piacere piantiamola di perdere tempo con questa pinzillacchera.
    O qualcuno si sente di sostenere che livingreen, per dire, o BesselKn o mostromagnetico o Al Mizar scrivono minkiate a causa del fatto che hanno un nickname?

    Lascia un commento:


  • Lupino
    ha risposto
    Concordo con tutti..
    personalmente, per una valutazione veloce, ho sempre utilizzato il valore indicato da livingreen
    ...?H = -286 kJ/mol. ...
    Desumibile appunto dal P.C.S. dell'idrogeno (141,8 MJ/kg) diviso per il numero di moli dello stesso presenti nel kg di riferimento (496,032 mol) dopodichè, come giustamente affermate, se la misurazione avviene in l/min, è dovuto l'adeguamento applicando l'equazione di stato dei gas perfetti.... l'efficienza così ottenuta và comunque valutata come puramente teorica, sovratenzioni anodiche e catodiche e cadute ohmiche sono infatti quasi inevitabili.

    Qualche tempo addietro per velocizzare i calcoli ho creato un piccolo foglio excel che tiene conto di pressione, temperatura, volt, ampere e l/min per dare (basando il paragone col valore teorico appena espresso) il rendimento della cella. Lo allego al post, se lo ritenete valido/opportuno, adottandolo in toto o modificato potremmo avere una base da cui partire.
    File allegati
    Ultima modifica di Lupino; 09-03-2015, 11:03.

    Lascia un commento:


  • venom
    ha risposto
    Ottime basi di calcolo... Direi anche io di cominciare da qua...

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  • Avatar ospiti
    Replica dell'ospite
    Originariamente inviato da Al Mizar Visualizza il messaggio
    ... propongo che da qui in avanti usiamo il termine "efficienza", se non altrimenti specificato, per indicare "efficienza energetica"; oppure troviamo un altro termine, che indichi per tutti, sempre, la stessa cosa, in modo da evitare di ripartire tutte le volte dagli Orazi e Curiazi che per indicare la quantità di un gas in volume è necessario specificare anchei valori di pressione e di temperatura.
    Sono completamente d'accordo.

    Originariamente inviato da Al Mizar Visualizza il messaggio
    Direi inoltre che, per essere discutibile in modo serio, qualunque metodo/apparecchio proposto si debba confrontare con quanto segue, preso dal doc suddetto: "Tipicamente occorrono 4.5 kWh per produrre 1 m3 di idrogeno in condizioni normali di temperatura e pressione (T=0°C, p=1 atm)"
    Ecco, su questo invece non sono d'accordo: se si devono fare i confronti, non ci si deve riferire al "valore tipico", ma semplicemente mettere i risultati ottenuti.
    Il "valore tipico " va a finire che scatena dei flame, perchè cambia da testo a testo e verrebbero fuori i soliti che lo prenderebbero per una vera e propria legge, insultando chi ottiene risultati diversi. Se vado sui testi che usavo a scuola, l'efficienza era del 40%... e il 60% si fa in fretta a definirlo fantascienza.

    D'accordo anche ad usare le STP a 25° e 1013,25 mbar, ma bisogna anche spiegare agli sperimentatori come si fa a ricondurre alle STP il loro esperimento che hanno fatto a 19° quando piove e ci sono 960 mbar... ricordiamoci che è gente che usa i litri per minuto misurati con una bottiglia, e che pensa che bisognerebbe LIQUEFARE l'idrogeno per misurarne la quantità... (sic)

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  • experimentator
    ha risposto
    Originariamente inviato da Al Mizar Visualizza il messaggio
    Tipicamente occorrono 4.5 kWh per produrre 1 m3 di idrogeno in condizioni normali di temperatura e pressione (T=0°C, p=1 atm)
    Sulle condizioni normali o standard io starei attento a come definirli , nel caso della cella in oggetto , trattandosi di H2O liquida i 0 gradi C ,mi sembrano meno indicati sceglierei le condizioni standard di 25 C.

    Condizioni standard - Wikipedia


    Nell'uso dei flussimetri si indicano anche le condizioni di "volumi di gas standard per unità di tempo" riferendosi a 25 °C anziché 0 °C.

    Condizioni normaliCon l'indicazione condizioni normali (abbreviato in c.n. o NTP, dall'inglese Normal Temperature and Pressure), vengono intese delle condizioni convenzionali di temperatura e pressione. Esse tuttavia possono variare, a seconda della fonte consultata; valori comunemente impiegati sono 293,15 K (20 °C, 68 °F) e 101,325 kPa (1 atm) o 273,15 K (0 °C, 32 °F) e 101,325 kPa (1 atm).

    Standard Ambient Temperature and Pressure

    Con il termine Standard Ambient Temperature and Pressure (o SATP), utilizzato in chimica, si indicano le condizioni a temperatura di 298,15 K (25 °C) e pressione di 100 kPa (1 bar).

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  • Avatar ospiti
    Replica dell'ospite
    Grazie livingreen.

    In base a quanto scrivi e al documento collegato, propongo che da qui in avanti usiamo il termine "efficienza", se non altrimenti specificato, per indicare "efficienza energetica"; oppure troviamo un altro termine, che indichi per tutti, sempre, la stessa cosa, in modo da evitare di ripartire tutte le volte dagli Orazi e Curiazi che per indicare la quantità di un gas in volume è necessario specificare anchei valori di pressione e di temperatura.

    Direi inoltre che, per essere discutibile in modo serio, qualunque metodo/apparecchio proposto si debba confrontare con quanto segue, preso dal doc suddetto:

    Tipicamente occorrono 4.5 kWh per produrre 1 m3 di idrogeno in condizioni normali di temperatura e pressione (T=0°C, p=1 atm)

    -------------------
    -----------------------
    BesselKn:
    "Io userei l’equazione di Nernst ..."
    E ci perderesti (quasi) tutti per la strada ... per tenere insieme il branco ti ci vorrebbe una pazienza che non so se ce l'hai ... oltre a voglia da parte del branco stesso di imparare qualcosa, prima di tutte a non tirare in ballo i gomblotti e i poteri occulti.


    Saluti.


    AM
    Ultima modifica di Al Mizar; 09-03-2015, 09:42.

    Lascia un commento:


  • BesselKn
    ha risposto
    Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggio
    qual'è il minimo fabbisogno di energia (J) per effettuare l'elettrolisi?
    Io userei l’equazione di Nernst, dal momento che tra il potenziale di cella e ?G esiste una relazione molto semplice: ?G = -n F E.

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  • eroyka
    ha risposto

    Note di Moderazione:
    Ho eliminato 25 messaggi di OT e flame... e mgc per 10 giorni si prende una vacanzina forzata visto che ad alimentare il flame si è stancato troppo.
    Cercate di continuare su aspetti tecnici e gli attacchi personali lasciamoli alle trasmissioni televisive.
    Grazie.
    Eroyka

    Lascia un commento:


  • Avatar ospiti
    Replica dell'ospite
    @ AlMizar

    Il rendimento dell'elettrolisi si può calcolare in divesi modi, dipende da quel che vogliamo sapere: per esempio, possiamo fare il confronto tra la massa di sostanza effettivamente depositata e quella che si produrrebbe per le leggi di Faraday,ottenendo il rendimento di corrente, o calcolare l'efficienza faradica; oppure, ed è il nostro caso, grazie al fatto che il prodotto è idrogeno combustibile, si ricorre al calcolo dell'efficienza energetica nel, cioè la parte di energia elettrica che si è convertita in energia chimica in idrogeno gassoso.
    L'energia elettrica consumata è V*I*tempo, mentre l'energia chimica è il prodotto delle moli di idrogeno per il calore di combustione dell’idrogeno ?H = -286 kJ/mol.

    Bisogna ricordarsi anche la legge dei gas, percè per considerare quanto idrogeno si è prodotto bisogna metterlo in relazione con una temperatura standard.

    Ho trovato anche un riferimento al limite del 94%:
    http://lem.ch.unito.it/didattica/inf.../idrogeno2.pdf

    ELETTROLISI ALCALINA
    Il prodotto iniziale è una soluzione acquosa al 25% di potassa caustica (KOH) che sviluppa ossigeno molecolare (O2) all’anodo ed idrogeno molecolare (H2) al catodo a spese dell’acqua della soluzione.
    Il potassio rimane in circolo e funge da catalizzatore della reazione (trasporto ionico della carica). Con questa tecnica si produce circa il 5% dell’idrogeno su scala mondiale ed è indicata in quei casi dove è richiesta un’elevata purezza di partenza dell’idrogeno.
    Tipicamente occorrono 4.5 kWh per produrre 1 m3 di idrogeno in condizioni normali di temperatura e pressione (T=0°C, p=1 atm).
    Dal momento che dall’ossidazione di 1 m3 di idrogeno si ottiene energia per 3.5 kWh, se ne deduce un’efficienza pari al 77%.
    Non è comunque difficile ottenere efficienze prossime all’80%. In generale, l’efficienza aumenta a basso regime di produzione (bassa densità di corrente con conseguente bassa dissipazione ohmica).

    ELETTROLISI TRAMITE PEM (POLYMER EXCHANGE MEMBRANE)
    Viene utilizzata la tecnologia di base delle membrane di polielettrolita sviluppata per le celle a combustibile. L’efficienza teorica del processo è alta e raggiunge il 94%. Attualmente, i prototipi prodotti raggiungono efficienze ben al di sotto di quelle basate sull’elettrolisi alcalina. Il processo è oggetto di ricerche tendenti ad ottimizzarne l’efficienza

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  • Lupino
    ha risposto
    Ohh, vedo che è tornato Al Mizar ..... ciao ben rientrato e un saluto a tutti....

    ...ma come si definisce esattamente "efficienza dell' elettrolisi"...
    Perfetto, io partirei proprio da questa affermazione: qual'è il minimo fabbisogno di energia (J) per effettuare l'elettrolisi?
    P.S. OT
    ... ma uno che si presenta come falegname e poi ti fa una dissertazione di chimica , tu come lo consideri ?...
    Perché centra qualcosa il lavoro che si fa, con le proprie conoscenze scientifiche? Io faccio l'autista quindi dovrei limitarmi a forum di automobilismo e mezzi d'opera?

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  • Avatar ospiti
    Replica dell'ospite
    Tonino! Metti le mani sul banco!

    STACK!

    Volt, tensione!

    STACK

    Corrente, ampere!

    STACK!

    Hai capito mò? Rifai il discorso.

    ...

    Il maggior rendimento di elettrolisi si ottiene con la minima tensione; mentre la maggior produzione si ottiene massimizzando la corrente.

    Bravo Tonino. E quanto è la minima tensione per dissociare l'acqua?

    2 volt

    SBAGLIATO!!! è 1,299 volt! Ma lasciamo correre; questi fatti cosa comportano?

    Comportano che aumentando la tensione si aumentano le perdite per riscaldamento della soluzione.

    MA QUALE SOLUZIONE! Stiamo parlando di acqua!

    Sì, ma per aumentare la corrente si usano degli elettroliti.

    E quindi?

    E quindi non è possibile ottenere il 100%, per via che la soluzione si scalda e quel calore è perso per sempre.

    Bene, bravo Tonino, ora vediamo chi è che ci parla degli elettroliti, peresempio peresempio ce ne parleràààà

    DRRRRIIIIINNNNNNNN

    Ochei, è finita l' ora, se ne ragiona domani, ora fate la cartella e levatevi di torno.


    -----------------
    ------------------

    venom: "Ben tornato!"

    Oh! Grazie!
    Ultima modifica di Al Mizar; 09-03-2015, 00:33.

    Lascia un commento:


  • venom
    ha risposto
    Ciao al mizar! Ben tornato!

    Lascia un commento:


  • venom
    ha risposto
    Tranquilli io parlavo in generale... Non perché le devo provare tutte... Non avrei i mezzi necessari... Provo solo le più citate... Per caso si trova qualcosa approposito delle celle abb?

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  • experimentator
    ha risposto
    Io ho trovato molto utile questo schema che riporto per capire perché non si possa andare oltre certi limiti, ne produrre energia gratis , argomento tanto amato dai fautori di LXXX.
    File allegati

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  • Avatar ospiti
    Replica dell'ospite
    livingreen,
    magari è già stato detto e ripetuto, mi deve essere sfuggito e chiedo venia per la distrazione, ma come si definisce esattamente "efficienza dell' elettrolisi"?

    Saluti.


    AM

    Lascia un commento:


  • Avatar ospiti
    Replica dell'ospite
    Venom, come ho detto da qualche altra parte NON mi occupo di elettrolisi, mi limito a tenermi informato perchè in fondo fa sempre parte del mondo dell'idrogeno, e in quello ci lavoro. Però, trovo sbagliata la domanda...
    L'elettrolisi va studiata prima, e poi si deve trovare il sistema di metterla in pratica. Ha poca importanza che si generino idrogeno e ossigeno separatamente o insieme come HHO: certo la costruzione di un sistema che non prevede la separazione dei gas è meccanicamente più semplice e quindi meno complicato e costoso, ma l'elettrolisi non cambia.
    Ora, per stabilire quale sia la cella più efficiente bisogna almeno stabilire prima quale sia il protocollo per confrontare i risultati. Poi valutare la fattibilità e poi uscire con un "progetto" di cui abbiamo stabilito almeno i parametri.

    L'alternativa "facciamole tutte e vediamo quale va meglio" è un sistema empirico e costoso, oltre al fatto che se non si conoscono le variabili ambiente si rischia di fare le prove coi valori sbagliati e ottenere risultati contrastanti.

    Fate uno schema di come procedere, poi vediamo...

    P.S.: mi sembra di ricordare (ma vado a spanne) che il limite teorico per l'elettrolisi è un'efficienza del 94%. Vedo se trovo qualcosa.

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  • experimentator
    ha risposto
    Guarda l'elettrolisi ad alta efficienza l'hanno già inventata , basta fare una ricerca su internet , ma per brevità cito quanto pubblicato in questo 3D:

    Originariamente inviato da livingreen Visualizza il messaggio
    Vi ricordo che commercialmente gli elettrolizzatori più scarsi rendono il 65%... ma i migliori superano il 90%, e che il dipartimento per l'energia americano ha fissato nell'83% il rendimento minimo che deve avere un processo di elettrolisi.

    Abbiamo inoltre già parlato dei sistemi ABB con il loro 92% che si usano in Svizzera per il recupero dell'energia nelle discese della ferrovia del Bernina e del prototipo della CEA pronto per la commercializzazione, col suo 90%.

    "Con il 90% di efficienza, si ha un consumo di elettricità di 3,9 kWh/metro cubo (Nm3) di idrogeno, che corrisponde a 40 kWh/kg."
    Oltre il 90 -92 credo sia arduo arrivare . Ma se poi tu vuoi intendere di avere rendimenti del 600 % e produrre energia gratis siamo fuori da qualsiasi contesto scientifico e voliamo nella fantasia o fantascienza pura e semplice .

    Forse il sig. L'innominato dovrebbe fare il disegnino che aveva detto .

    Lascia un commento:


  • venom
    ha risposto
    Ok adesso riprendiamo un po il topic... Altra domanda... Secondo voi conta tanto la forma della cella e se deve essere dry o wet?

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  • Avatar ospiti
    Replica dell'ospite
    Vedo due paginate di flame intorno al nulla... scusate, ma se uno pone una domanda tecnica e non si sa cosa rispondere, non si fa prima a non dire nulla, oppure a dire "non lo so / aspetta che ci guardo / non è il mio campo / ma a me sembra che..."?
    Invece di passare direttamente a comportamenti poco lusinghieri, svisceriamo l'argomento e basta, così è fatto una volta per tutte (e per tutti).
    Se guardiamo a questa discussione, andrebbero cancellati tre quarti dei post.

    Lascia un commento:


  • venom
    ha risposto
    Originariamente inviato da zagami
    Guarda mi hai commosso , ti voglio dare una mano , ma lascia prima il tuo recapito con nome e cognome .Osserva questa formula alta_tensione+altafrequenza+scintille+HHO=esplosio ne_sicura .
    Grazie zagami... Ma non ti preoccupare.. Tutte le prove sono fatte in sicurezza e ti dico questa novità... Ti sei dimenticato di mettere nell'equazione l'aria... Se la cella ha le distanze giuste dei piatti e rimane sempre immersa in acqua puoi scongiurare la botta... La scintilla la ottieni quando crei un plasma... Quindi siamo ben lontani ancora...

    Lascia un commento:


  • Avatar ospiti
    Replica dell'ospite
    sig mgc lei è molto abile e molto bravo a confondere le acque( direi anche molto intelligente ) e a far passare gli altri per sprovveduti , meglio di un mazziere da poker nel mischiare le carte!!! .

    Proprio la domanda sulla dissociazione fa nascere molti dubbi. Parliamo di dissociazione elettrolitica o elettrolisi?
    bisognerebbe chiedere (come sto' facendo da 2 giorni ) al sig tonino a cosa alludeva e non a me

    istintivamente visto che il sig tonino50 parlava di dissociazione a 400 volt

    ...quindi ? secondo lei (cosi arguto e sottile come personaggio, addirittura psichiatra ) quale rifermento faceva?
    probabilmente all'elettrolisi e non alla dissociazione elettrolitica( che avviene anche senza elettrodi ) e pensi che io sono un semplice falegname come geppetto .

    ma forse le sfugge questo particolare : il primo messaggio di questo Thread parla di soluzione di idrossido di potassio in acqua distillata .( ma forse lei è + impegnato a confondere le acque e quindi a destabilizzare il 3D di conseguenza le sfuggono i particolari )

    Chiaramente da quel che ho capito grazie alla ricerca su internet , noto che qualsiasi elettrolita sciolto in acqua subisce dissociazione elettrolitica chi + chi - in base alla sua forza (elettrolita forte o elettrolita debole) .. senza bisogno di fornire energia elettrica.

    direi quindi che dissociazione elettrolitica ed elettrolisi non sono la stessa cosa (proprio come dice lei )

    ora , visto che nell'acqua coesistono ioni K+ e ioni OH- dati proprio dalla dissociazione elettrolitica del KOH in acqua ( dissoluzione in acqua dell'elettrolita).

    mi chiedevo quali sono queste altre molecole di cui parla ?(visto che di molecole indissociate non ce ne sono oltre a quelle dell'acqua se mai sono ioni) e che prodotti si formano a 400 volt di differenza di potenziale ?visto che la dissociazione di queste molecole c'è gia' senza fornire energia elettrica?, oppure lui si riferisce alla separazione di potassio metallico ? ...a cosa si riferisce per la miseria ?

    piu' tardi le faccio un disegno per spiegarmi meglio , magari comprende anche lei se si concentra per benino

    p.s. mi ha dato anche dello psicopatico bipolare?, direi che ormai il rispetto verso la persona è scesa sotto le suole delle scarpe

    complimenti a chi l'ha educata , le ha dato proprio un'ottima scuola

    meglio utilizzare la sua intelligenza per altre cose , di offese ne ha già espresse abbastanza

    ecco il messaggio del sig tonino50

    Che discussione inutile ...

    Perché si dovrebbe usare l'alta tensione per dissociare l'acqua ? Cosa ci azzecca ? Forse pensate di risparmiare energia ?
    Basta una corrente di 2 volt per dissociare l'acqua .

    Aumentando i volt non fate altro che dissociare anche altre molecole che sono dentro l'acqua , diminuendo il rendimento anziché aumentarlo , disperdendo molta energia in calore .
    così è più chiaro o vuole il disegnino ?


    saluti
    Ultima modifica di innominato; 08-03-2015, 13:08.

    Lascia un commento:


  • venom
    ha risposto
    Non mi sembra di aver parlato di auto in questo thread... Pensate che abbia solo un singolo progetto in mente? Ma siete pazzi? Hahaha!

    Lascia un commento:

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