biodiesel artico , biodiesel invernale, kit antigelo e additivi - EnergeticAmbiente.it

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biodiesel artico , biodiesel invernale, kit antigelo e additivi

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  • #31
    Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio
    Grazie del complimento Bob , ma l'unico a cui puoi rivolgerlo è Mr. Hide, io l'ultimo esame di chimica l'ho sostenuto 35 o 36 anni fa e oramai vado a orecchio .... Sistemi di riscaldamento dei filtri che utilizzino resistenze elettriche ne conoscevo alcuni perchè nel periodo in cui il gasolio aveva una composizione completamente diversa e automobili diesel ne esistevano pochissime erano indispensabili d'inverno per i mezzi movimento terra e gli autocarri. Non avevo mai visto i sistemi che hai postato a circolazione di liquido di raffreddamento in intercapedini di gomma al silicone. Hanno tutti l''handicap della partenza a freddo, come dici giustamente sono adatti a veicoli che possono partire da una temperatura media oppure avviarsi a gasolio e fare il pieno di bio caldo una volta che il motore sia in temperatura.
    Per motivi ambientali lascerei perdere le miscele con gli aromatici ( benzene e toluene) . Entrambi sono stati esclusi dall'utilizzo come carburanti nonostante abbiano ottime caratteristiche antidetonanti perchè sono conclamati agenti cancerogeni.
    Per fare un esempio , i carburanti avio italiani della seconda guerra mondiale arrivavano a contenere il 30% di benzene e il 30% di metanolo per superare i 100 ottani . Le stesse miscele con l'aggiunta di nitrometano, usate nelle gare automobilistiche hanno avvelenato Nuvolari, Nardi e altri piloti...
    secondo me senza arrivare alla complicazione di un sistema elsbett che è ideato per andare a olio vegetale, bisognerebbe arrivare a riscaldare il serbatoio. Si tratterebbe di inserire all'interno un fascio tubiero in cui far circolare una parte del fluido di raffreddamento. Viste le temperature e i volumi in gioco non si tratterebbe di grandi superfici e neanche di grandi quantità di fluido. Il problema sarebbe sempre l'avviamento con i primi minuti.... magari si potrebbe iniziare con una resistenza....
    occhio, la fascia attorno al filtro scalda con resistenza elettrica 12v, a parte si può installare il supporto del filtro che scalda sia la parte alta del filtro sia il circuito del ritorno utilizzando il calore del circuito di raffreddamento .

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    • #32
      Originariamente inviato da M-ad Visualizza il messaggio
      L'unica soluzione secondo me e' un webasto che tiene caldo il fluido di raffreddamento, (che lo si puo' alimentare a bioD) con tubazioni aggiuntive che scaldano il contenuto del serbatoio.
      WEBASTO,
      non sono sicuroche il webasto possa andare o che lo garantiscono con il bioD. per via delle parti in gomma, guarnizioni , tubi ecc... ma comunque ci vogliono circa 900 euro per il pezzo, piu installazione.
      pare esistano dei kit svedesi , per scaldare il corpo motore e filtro a 220v , da collegare quindi alla rete...

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      • #33
        Ho visto su Youtube un video dove alimentavano un webasto a biodiesel, se trovo il link lo posto.
        Se ne trovano tranquillamente in demolizione a 250-300€, molte vetture lo montano di serie, altre come optional (vedi fiat ulisse - lancia zeta prime serie).
        Sulla tenuta delle guarnizioni pero' non ne so niente...
        I kit svedesi bisognerebbe conoscerne i prezzi ma comunque sei vincolato ad una presa di corrente, se andiamo in montagna e lasciamo la macchina in un piazzale purtroppo non ci servono a niente...
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        • #34
          Ecco il link:

          Biodiesel heater - YouTube
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          • #35
            Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio
            Anni fa , oramai sono più di 5 e il documento di riservatezza che firmai mi impegnava per 3 , una compagnia americana mi sottopose un blend composto da grassi animali e vegetali in proporzioni differenti che sperimentammo con successso sui motori lenti. Inizialmente cercarono di nascondere la formula dietro una sigla senza rivelarne la composizione. Furono costretti a dichiararare come lo producevano quando capirono che ogni centrale ad energia rinnovabile in Italia è autorizzata a bruciare determinati tipi di combustibile e la mancata conoscenza della composizione degli stessi ne blocca il funzionamento e gli incentivi.
            Le mie prove iniziali ( mi avevano impegnato a non effettuare analisi chimiche ma non avevano citato analisi fisiche )avevano confermato ottimi risultati per quanto riguardava i test sulla corrosione : Copper strip corrosion D130 e Steel corrosion LP 2902 e l'acidità in mg/KOH/g era sempre 5 secondo ASTM D664 .Ma la cosa più stupefacente era la viscosità, K/Vis 40°C 7.6 ma li manteneva in maniera quasi costante sino a -1°
            Quando arrivarono le analisi del prodotto misterioso ci accorgemmo che nella realtà era composto al 75% da grassi animali, 23 % oli vegetali ( olio di mais denaturato e pigmentato di rosso). La differenza la facevano due composti chimici ciascuno presente al'1% 2ethylhexylsulfate e
            Ethyleneglycol mono methyl ether. Tutte le conferenze dei servizi che esaminarono il combustibile lo bocciarono non considerandolo rinnovabile ( qui non commento) , i due additivi sono utilizzati abitualmente nelle operazioni cicliche di manutenzione degli impianti di alimentazione delle grandi macchine termoelettriche ( grandi turbogas e grandi diesel) . Chissà come andrebbero come additivo da biodiesel?
            Salve Sultzer,
            quindi che facciamo? cosa mi consigli di aggiungere al mio bioD per la stagione invernale? un mix al 25% di diesel invernale che vendono in tutte le pompe in alto adige e poi??
            nessuna dato su toluene allo 0.1% ??

            a presto g.

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            • #36
              Bob, forse non hai seguito tutta la discussione. Io non produco biodiesel e sono molto più interessato ai motori diesel che ai combustibili. Il mio post era una testimonianza e un suggerimento per chi qui sta facendo sperimentazione. Per altro le soluzioni biodiesel - diesel invernale non sono difficili da sperimentare, in via empirica sono sufficienti : un freezer, una pesa, un viscosimetro e dei contenitori graduati. Avrai qualche problema nella costanza dei risultati se adoperi oli differenti.

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              • #37
                Buonasera. Io premetto che non so niente di biodiesel, sto cominciando ora. Pero le macchine moderne, anno sopra il filtro carburante un riscaldatore, anche la mia bravo del 2001 c'è l'ha. In pratica se la temperatura non è ottimale si attiva all'accensione dell'auto finché il motore non scalda. Ci sono degli additivi che si mettono nel serbatoio, per non fare congelare il gasolio. Costa intorno hai 16 euro.
                Piccolochimico

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                • #38
                  Originariamente inviato da Piccolochimico Visualizza il messaggio
                  Buonasera. Io premetto che non so niente di biodiesel, sto cominciando ora. Pero le macchine moderne, anno sopra il filtro carburante un riscaldatore...
                  Ciao piccolochimico purtroppo gli additivi antigelo per il gasolio non vanno bene per il biodiesel. a 5-7°C il biod comincia a non passare piu' dal filtro e quindi la macchina non si avvia.
                  Il riscaldatore che tu accenni, funziona solo con vettura calda e in movimento, mi spiego meglio:
                  se lasci la macchina con il biod nel sebatoio in montagna a -20°C, anche con il filtro scaldato elettricamente avreai i tubi, la pompa e i tubi iniettori contenenti biod gelato e quindi solido, per cui la macchina non partira' mai. l'unico sistema e' tenere il motore in temperatura anche quando e' spento, nonche' il serbatoio e le tubazioni.
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                  • #39
                    Un bel problema, che affliggerà anche me.
                    Piccolochimico

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                    • #40
                      Fortunatamente in Toscana non è mai freddissimo, la mia auto alimentata ad olio di semi, che quindi tendeva a solidiìficare ancora prima non mi ha mai dato problemi pur dormendo fuori, ma cercavo semrpe posti riparati, dove la mattina c'era mano brina.
                      In estate al 90-100% in inverno al 70 80%, l'olio delle volte era cremoso mentre facevo il pieno.... ma ero giovane e incoscente hehehehe
                      Se partiva male aggiungevo gasolio abbassando la %.
                      usavo olio riciclato, non so se può influire in qualche modo.
                      Avevo un riscaldatore costruito con un radiatore acqua olio di una moto in cui facevo scorrere l'olio di semi da una parte e l'acqua di raffreddamento dall'altra.
                      Iniziamlmente misi anche un riscaldatore elettrico fatto con due termocandele per i primi istanti di funzionamento, ma si bruciò e non lo sostitui...
                      Altra modifica chiusi il circuito di ricircolo subito prima del filtro gasolio per far ritornare subito il combustibile caldo e prelevare dal serbatoio solo quanto veniva a mancare perche effettivamente bruciato.
                      Fra l'altro la mia auto non aveva un pompa di pescaggio nel serbatoio, era direttamente la VP37 (ibiza 1.9tdi 90cv) a succhiare da dentro il cofano al serbatoio... molto noioso quando dovevo cambiare il filtro gasolio perche si riempiva di pangrattato e ci voleva una vita a farlo riempire, per sicurezza avevo sempre qualche litro di olio in bauliera.
                      Inoltre con il riscaldatore non disinbseribikle non potevo piu usare il gasolio puro, quindi nei viaggi lunghi mi portavo le taniche da casa, se mettevo troppo gasolio nel riscaldatore creava delle bolle credo di vapore, si vedeva perche avevo messo tutti i tubi di alimentazione trasoparenti.
                      Certo è un sistema grezzo ma ci sono arrivato a 200.000km sempre promettendomi di mettere due serbatoi per fare la cosa migliore:
                      Si parte a gasolio e si passa ad olio di semi solo a temperatura stabilizzata.

                      Cosi facendo a 200.00km avevo problemi di compressione probabilmente dovuti a questo, ma forse anche a qualche surriscaldata, perche avevo elaborato in maniera altrettanto superficiale il motore, ingannando con delle resistenze o mandandogli una tensione piu elevata il MAf (più presione del turbo), il sensore di temperatura gasolio (se la centralina pensa che il gasolio sia molto caldo e quindi meno denso, per iniettarne lo stesso numero di moli inietta un maggior volume), il debimetro ecc... sballando però i valori di anticipo, con fumate nere che tingevano per terra. Insomma, la gioventu! hehehehe
                      Era un dragone ma con tutti i giochini e schifezze che gli ho fatto bruciare (qualsiasi liquido trovassi, fra cui l'acetone con risultati deludenti)non gli sono stato un grande amico.
                      Però andava veramente veloce!
                      Se invece andavo con calma e spegnavo tutti i marchingegni a fini prestazionali i consumi rimanevano anche ad olio molto buoni!
                      seat ibiza record di consumi - YouTube

                      Sempre con olio puro l'ho provato sul mio attuale (Jaguar X-Type 2.2 d classic, pareri e opinioni) commonrail e già al 5% manifesta diversi problemi (olio motore inquinato in primis)
                      Sull'auto di mio padre sempre un pompa VP44 (a6 2.5tdi 180cv Audi A6 2.5 tdi 180cv tiptronic quattro. Consumi, pareri e opinioni) si va al 30 50% a seconda del clima e siamo a 240.oookm senza modifiche o problemi, ma siccome ora c'è la seconda distribuzione che costa un botto la diamo via... snif snif e con le finirà la mia vita di untore!
                      Ultima modifica di fabio19tdi; 02-10-2013, 16:02.
                      Ecco le mie aventure!
                      Auto a idrogeno HHO fatto in casa
                      Seat ad olio di semi
                      Biodiesel fatto in casa
                      Allevamento alghe per fare biodiesel

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