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Regolazione ottimale impianto radiante a pavimento

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  • Regolazione ottimale impianto radiante a pavimento

    Buonasera,

    vi scrivo per togliermi alcune curiosità riguardo all'impianto della mia nuova casa.
    In particolare si tratta di un impianto radiante a pavimento (con getto di copertura di 3/4 cm e finitura in gress porcellanato) collegato ad una caldaia a pellet (ETA PC 25), sovradimensionata per l'attuale utilizzo, ma predisposta per servire un ulteriore appartamento in un prossimo futuro.
    Il tutto è completato da un puffer di 800lt e una sonda di temperatura esterna mediante la quale la caldaia regola la temperatura di mandata dell'impianto tramite curve di mandata a temperature esterne di 10 C e -10 C. La regolazione della temperatura nelle stanze viene effettuata mediante dei termostati bticino perry (in ogni stanza) collegati alle elettorvalvole del collettore e da qui nasce la mia curiosità: sbirciando tra le impostazioni dei termostati, ho notato che possono funzionare in maniera on/off (regolando il differenziale termico) oppure proporzionale modulante (con cicli fino a 20').

    A grandi linee mi pare di capire che la differenza principale sta nell'attivazione dell'impianto:
    - ON/OFF: si attiva solo sotto la temperatura impostata (secondo il differenziale termico impostato)
    - DIFFERENZIALE MODULANTE: si attiva seguendo cicli più o meno lunghi in cui si alternano accensioni/spegnimenti in funzione della temperatura ambiente impostata e quella attuale.
    Questo è corretto?

    Ora, dalle istruzioni del termostato sembrerebbe vantaggiosa la modalità Differenziale modulante (risparmio e confort). Nel caso del mio impianto, questa modalità porterebbe qualche beneficio o risulterebbe superflua in termini di consumo/benessere?

    Detto ciò la mia è solo una curiosità, l'impianto non ha alcun problema, con i termostati impostati su on/off Attualmente e temperature notturne fino a -8, diurne poco al di sopra dello 0, per riscaldare ca. 150 m di cui un paio di stanze con soffitti molto alti vengono consumati ca. 30/35 kg di pellet al giorno.

    Spero di aver spiegato un po' la mia situazione e la mia curiosità.
    Vi ringrazio!

  • #2
    Setta i termostati di zona della parte giorno e piu' ampia della casa su 25 gradi.
    Setta in modalità proporzionale (o pid) i cronotermostati nella zone notte (e bagni).

    Aggiusta la climatica della caldaia sulla base delle t reali nella zona giorno. Se troppo alte usa una con T di mandata piu' basse, o il contrario.

    In questo modo ottimizzerai la t dell' acqua del radiante alla t minima indispensabile.

    La caldaia falla lavorare ad alte T, ne guadagnerai in pulizia e durata e ottima combustione del pellet.

    Un buon settaggio della climatica ed una attenta equilibratura dell' impianto (portate dei serpentini) rendo del tutto inutili anche i piu' sofisticati termostati di zona! Di sicuro aiutano a settare velocemente l' impianto all' installatore, a correggere alcuni errori di progettazione e "migliorare" i totali ... nelle fatture al cliente!

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    • #3
      Per il massimo comfort ovviamente più costosa la soluzione era montare sempre di eta il modulo per gestione valvole impianto a pavimento VE-C con le sue sonde ambiente
      il sistema funziona modulando apertura e chiusura delle testine dei singoli circuito il tutto per mantenere la temperatura ambiente impostata e correggendo la temperatura di mandata
      Ora nel tuo caso e come ti ha suggerito scresan l'impianto a pavimento deve lavorare il più possibile (sempre acceso) alla giusta temperatura è per quello che ti suggerisce di tenere i termostati alti e di regolare il tutto con la climatica di caldaia
      Sarebbe utile sapere se la regolazione di caldaia sa quando i termostati chiamano o se la regolazione gestisce solo la miscelatrice e la pompa è attivata dalle testine dei circuiti perchè se lavori in on/off continui a fare richieste di attivazione e spegnimento legate al differenziale che imposti, se lavori in modalità modulante dovresti fare meno cicli e avere un comportamento più costante delle temperatura.
      Fai delle prove e tieni controllato quante accensioni fa la caldaia e quanto sta accesa così puoi ottimizzare il funzionamento dell'impianto.

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