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Impianto a pellet per villa

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  • Impianto a pellet per villa

    buongiorno e buona domenica a tutti, vi leggo con interesse da un po di tempo e vorrei presentarvi il mio ‘caso’. Scusandomi
    in anticipo per la filippica…

    villa anni 80 a Viterbo (zona D) con area potenzialmente da riscaldare 300mq (di cui 50mq taverna che magari avrebbe bisogno di meno ore/frequenza di riscaldamento).
    La casa sebbene età sembrerebbe isolata discretamente (mura di 40cm di cui 10cm riempiti di lana di vetro e infissi in legno, un bel duglas con vetro doppio sicuramente da revisionare magari cambiando anche delle guarnizioni etc - sto valutando anche completa sostituzione ma vorrei evitare ).

    nella centrale termica c’è una mostruosa caldaia marina a gasolio, il metano non arriva, ho cisterna di gpl ma la voglio togliere e cmq la sala termica e’ sotto livello campagna…quindi mi sembra che unica soluzione viabile sia impianto a pellet.
    Avevo pensato a PdC+pannelli+batterie+riscaldamento a pannelli radianti ma credo, sebbene il confort tutto l’anno, sia una spesa molto elevata che ci mette troppi anni a ripagarsi (fuori dal 110% ovvio).

    Vivendo all’estero, ed essendo a
    Viterbo le opzioni/proposte limitate, vi chiedo consiglio su schema ideale operativo e dimensionamento indicativo. Anche per avere qualcosa super partes da confrontare con quello che magari mi verrà proposto.

    Mio suocero e’ un bruciatore seriale di gusci di nocciole, molto facili da reperire nel viterbese, ma preferirei pellet per una questione di manutenzione ordinaria, che mi sembra di capire sia minore bruciando pellet (e anche lo spazio necessario per lo stoccaggio se non erro), ma invece ho scritto qualcosa di non corretto, saro’ felice di considerare soluzioni multi-combustibile

    A mio suocero hanno consigliato (rivenditore plurimarche) una laminox idro termoboiler 33 maxi.
    a parte che ha 4 stelle e non 5
    (non so impatto su conto termico), non capisco questo da descrizione: “Grazie alla gestione intelligente dell'accumulo di acqua tecnica integrato (150l), la caldaia è subito in grado di fornire calore e acqua calda sanitaria, minimizzando il consumo di combustibile e assi­curando il massimo confort di utilizzo”. Mi chiedo come avvenga abbinamento ad eventuale puffer avendo questa caldaia un accumulo integrato.
    Io in generale sto cercando una caldaia che minimizzi la manutenzione ordinaria, e comprerei anche un serbatoio aggiuntivo per minimizzare anche la frequenza di ricarica.
    Avevo visto online Nordica PR30…casualmente il rivenditore dell’area e’ lo stesso che vende la Laminox, ma ovviamente ha proposto laminox perché e’ l’unica che ha in stock.
    Ci sono marche/modelli specifici adatte alle mie esigenze di volume/acs e manutenzione?

  • #2
    dipende se vuoi andare su prodotti di fascia alta o mediocre
    E questo dipende dal tuo budget

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    • #3
      Direi intorno ai 10,000 euro? Ma e’ tutto
      relativo, alla fine e’ un investimento

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      • #4
        Originariamente inviato da GiorgioF Visualizza il messaggio
        ...

        Mio suocero e’ un bruciatore seriale di gusci di nocciole, molto facili da reperire nel viterbese, ma preferirei pellet per una questione di manutenzione ordinaria, che mi sembra di capire sia minore bruciando pellet (e anche lo spazio necessario per lo stoccaggio se non erro), ma invece ho scritto qualcosa di non corretto, saro’ felice di considerare soluzioni multi-combustibile

        A mio suocero hanno consigliato (rivenditore plurimarche) una laminox idro termoboiler 33 maxi.
        a parte che ha 4 stelle e non 5
        (non so impatto su conto termico), .....
        Benvenuto su EA!

        Per quanto riguarda la caldaia..... basta scegliere il modello corretto:

        https://laminox.com/prodotti/caldaie...er-omnia-32-cp

        https://laminox.com/ajax/page/doFile...ev.12-2022.pdf

        e da quanto leggo è pure 5 stelle.



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        • #5
          Originariamente inviato da GiorgioF Visualizza il messaggio
          Direi intorno ai 10,000 euro?
          intendi al netto del conto termico o al lordo ?
          se al netto, puoi già aspirare a impianti di fascia alta austrici, tutt'altra storia rispetto ai prodotti italiani o dell'est........

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          • #6
            Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio

            Benvenuto su EA!

            Per quanto riguarda la caldaia..... basta scegliere il modello corretto:

            https://laminox.com/prodotti/caldaie...er-omnia-32-cp

            https://laminox.com/ajax/page/doFile...ev.12-2022.pdf

            e da quanto leggo è pure 5 stelle.


            Grazie mille, si 5 stelle e leggo che prenderebbe anche gusci di nocciole…per la felicità del suocero ahah.

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            • #7
              Originariamente inviato da GiorgioF Visualizza il messaggio
              Direi intorno ai 10,000 euro? Ma e’ tutto
              relativo, alla fine e’ un investimento
              ho letto il primo post. 300mq non sono uno scherzo da riscaldare.
              valuta bene quanto sei comodo a portare pellet - gusci, perchè la biomassa è un attimo che ti si rigira contro come gestione.

              comunque sia io non escluderei assolutamente la possibilità di bruciare gusci di nocciola. la pulizia non è così mal gestire, sopratutto con una caldaia autopulente.
              in oltre, accensione e tutte le regolazioni rimangono come andassi a pellet. anche la resa in kcal è molto simile, ma il prezzo è mooolto inferiore.


              io opterei per:

              -caldaia con possibilità di funzionare anche a gusci di nocciole. tipo la laminox omnia (ma ce ne sono anche altre)
              -assolutamente autopulente e con compattatore cenere
              -tank di accumulo pellet - gusci da almeno 4-500kg.
              -puffer ben dimensionato per fare anche acs (quanti siete in casa) . 800-1000 litri massimo
              -centralina climatica per la regolazione del riscaldamento.
              -canna fumaria


              note:

              io stesso ho una laminox termoboiler del 2016 (e uso anche gusci di nocciola, nonostante non sia la omnia) e va un gran bene.
              non spendere soldi per schermi e lucine varie...non servono a nulla.
              la climatica prendi un modello "basico". anche qua, non farti abbindolare da cose inutili che ne fanno solo salire il prezzo.


              detto ciò, preventiva una spesa per il tutto tra i 12 e i 18 mila euro.

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              • #8
                Originariamente inviato da GiuseppeRG Visualizza il messaggio

                intendi al netto del conto termico o al lordo ?
                se al netto, puoi già aspirare a impianti di fascia alta austrici, tutt'altra storia rispetto ai prodotti italiani o dell'est........
                si...anche altra storia sulla gestione però: lo scorso inverno col pellet a 12€ al sacco non era il massimo avere la modella teutonica in casa che gradisce solo ostriche e champagne ...

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                • #9
                  Originariamente inviato da GiuseppeRG Visualizza il messaggio

                  intendi al netto del conto termico o al lordo ?
                  se al netto, puoi già aspirare a impianti di fascia alta austrici, tutt'altra storia rispetto ai prodotti italiani o dell'est........
                  Idealmente 10k lordi.
                  Mi sono dato un occhiata alle austriache ma non ho le competenze per giudicare, a occhio mi sembra che la parte di elettronica/controllo sembri piu’ evoluta, la pulizia minima su tutti i modelli e efficienza energetica sembra piu alta? Ma una domanda ingenua…a parità di potenza e funzionalità, cosa mi da’ in più una austriaca rispetto a una buona italiana? E’ qualcosa di quantificabile per capire quanto tempo avrei bisogno per recuperare eventuale investimento extra?

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                  • #10
                    Originariamente inviato da athxp Visualizza il messaggio
                    non era il massimo avere la modella teutonica in casa che gradisce solo ostriche e champagne ...
                    Dipende dalla modella pero'....
                    [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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                    • #11
                      Originariamente inviato da athxp Visualizza il messaggio

                      ho letto il primo post. 300mq non sono uno scherzo da riscaldare.
                      valuta bene quanto sei comodo a portare pellet - gusci, perchè la biomassa è un attimo che ti si rigira contro come gestione.

                      comunque sia io non escluderei assolutamente la possibilità di bruciare gusci di nocciola. la pulizia non è così mal gestire, sopratutto con una caldaia autopulente.
                      in oltre, accensione e tutte le regolazioni rimangono come andassi a pellet. anche la resa in kcal è molto simile, ma il prezzo è mooolto inferiore.


                      io opterei per:

                      -caldaia con possibilità di funzionare anche a gusci di nocciole. tipo la laminox omnia (ma ce ne sono anche altre)
                      -assolutamente autopulente e con compattatore cenere
                      -tank di accumulo pellet - gusci da almeno 4-500kg.
                      -puffer ben dimensionato per fare anche acs (quanti siete in casa) . 800-1000 litri massimo
                      -centralina climatica per la regolazione del riscaldamento.
                      -canna fumaria


                      note:

                      io stesso ho una laminox termoboiler del 2016 (e uso anche gusci di nocciola, nonostante non sia la omnia) e va un gran bene.
                      non spendere soldi per schermi e lucine varie...non servono a nulla.
                      la climatica prendi un modello "basico". anche qua, non farti abbindolare da cose inutili che ne fanno solo salire il prezzo.


                      detto ciò, preventiva una spesa per il tutto tra i 12 e i 18 mila euro.
                      Grazie per in consigli!, siamo in 4.
                      Nella provincia di VT i gusci di nocciola stanno a 18 euro al quintale, e se mi dici che il potere calorifico e’ simile, e quindi anche l’ingombro, allora e’ sicuramente un alternativa interessante al pellet

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                      • #12
                        Questo e’ l’animale che ho al momento in centrale termica
                        Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   IMG_4605.jpeg 
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ID: 2264549​​​​​​​

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                        • #13
                          Originariamente inviato da athxp Visualizza il messaggio

                          si...anche altra storia sulla gestione però: lo scorso inverno col pellet a 12€ al sacco non era il massimo avere la modella teutonica in casa che gradisce solo ostriche e champagne ...
                          beh, ora lo trovi a 5 euro......
                          anche il metano l'inverno scorso è arrivato a 2 euro e più al mt3.....
                          quindi ?
                          PS: non tutte le teutoniche gradiscono solo ostriche e champagne, non lo sapevi ?

                          in qualsiasi caso.....
                          PREZZI E CONSIGLI PER SCEGLIERE IL PELLET PER IL RISCALDAMENTO DOMESTICO
                          Una breve guida per acquistare il pellet con la qualità più elevata, oltre ai prezzi indicativi.
                          Chi utilizza il pellet per scaldarsi deve approfittare di offerte prestagionali abbastanza convenienti rispetto alla vigilia della stagione invernale.
                          Nel corso dei mesi e andando verso i mesi autunnali il costo del pellet è destinato a salire, quindi conviene non attendere oltre per rimpinguare le scorte di combustibile per il riscaldamento domestico per stufe e caldaie.
                          Vediamo più in dettaglio come scegliere i prodotti di qualità migliore, anche con il contributo dell’Associazione Italiana Energie Agroforestali (AIEL).
                          Il consiglio, per chi ha la possibilità di stoccare il combustibile per tutto l’inverno, è acquistare in primavera la fornitura annuale. Oltre alla possibilità di spuntare un prezzo più competitivo, acquistando una stessa partita di prodotto di solito si ottiene una qualità più omogenea del pellet.
                          Poi è bene ricordare che le quotazioni del pellet possono essere volatili essendo condizionate da diversi fattori climatici (le temperature medie nei mesi più freddi) e dai costi dei carburanti fossili concorrenti, in particolare il metano. Ad esempio, se l’inverno sarà freddo e il metano sarà più caro, il consumo di pellet – di conseguenza il suo costo – potrebbe aumentare (prezzi comunque meno variabili di quelli di gpl, gasolio e metano).
                          Quando si sceglie il tipo di pellet è bene preferire quello certificato, cosa che tra l’altro è obbligatoria in diverse Regioni da ottobre 2018 (il pellet è tracciato lungo tutta la filiera).
                          Meglio comunque evitare le offerte low cost di prodotti che potrebbero avere caratteristiche molto più scadenti e quindi compromettere la qualità della combustione. Il pellet ENplus è certificato dal primo agosto 2015 e fa riferimento alla norma ISO 17225-2:2014.
                          Importante notare che il colore, la specie legnosa o la provenienza geografica non sono sinonimo di qualità. L’unico modo per essere sicuri dell’elevata qualità di ciò che si acquista è che il pellet sia certificato.
                          Ecco le raccomandazioni per leggere bene l’etichetta sui sacchi di pellet e accertarsi che il prodotto sia certificato secondo le norme di legge:
                          Devono essere indicati tutti i riferimenti per contattare il produttore o il rivenditore.
                          Deve essere riportata la dicitura “pellet di legno” accompagnata dalla classe di qualità del prodotto in base alla norma di riferimento (ISO 17225-2).
                          Deve essere riportato il marchio di certificazione ENplus completo di numero identificativo.
                          Il numero identificativo deve corrispondere a un’azienda effettivamente in possesso della certificazione.
                          Deve essere riportato il marchio di qualità con la classe corrispondente.
                          Deve essere riportato il peso venduto (in kg o tonnellate).
                          Il pellet acquistato deve essere idoneo all’apparecchio termico cui è destinato, stufa o caldaia.
                          Altri aspetti da valutare
                          In particolare, conviene sempre controllare il fondo del sacchetto, scartando le confezioni che presentano un elevato contenuto di polveri.
                          Il contenuto di ceneri non dovrebbe mai superare l’1% del peso su sostanza secca; per una corretta combustione, è preferibile impiegare un prodotto in classe di qualità ENplus A1, che ha un contenuto di ceneri massimo pari allo 0,5%.
                          Per scegliere il pellet nel modo corretto, inoltre, bisogna valutare il suo potere calorifico, cioè l’energia termica che riesce a fornire: di solito siamo tra 4,7-5 kWh/kg.
                          Un altro aspetto da considerare è che il pellet per poter essere venduto deve essere prodotto con materia prima vergine e non trattata chimicamente (decreto legge 152/2006). Per fare aderire la segatura nel cilindro di pellet durante la lavorazione la segatura viene pressata raggiungendo alte temperature che sciolgono la lignina, componente naturalmente presente nel legno, che funge così da collante. Inoltre, se il pellet è certificato ENplus si ha una doppia sicurezza, poiché da disciplinare della certificazione ENplus il prodotto certificato è fatto solo ed esclusivamente con segatura di legno vergine.
                          Esiste poi anche pellet fatto con biomasse varie: ad esempio segatura di legno mischiata a scarti di mais. I tecnici non lo bocciano, ma lo consigliano solo per grandi caldaie e non per le caldaie “domestiche”: ha un residuo di cenere relativamente alto che sporca braciere e canna fumaria.
                          Ultima modifica di GiuseppeRG; 14-01-2024, 14:40.

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                          • #14
                            Originariamente inviato da GiorgioF Visualizza il messaggio
                            in più una austriaca rispetto a una buona italiana? E’ qualcosa di quantificabile per capire quanto tempo avrei bisogno per recuperare eventuale investimento extra?
                            ti faccio un semplice esempio che calza a pennello
                            una panda e una mercedes hanno entrambe 4 ruote, ma sono uguali ?
                            logicamente per strada vedrai girare sia panda che mercedes, perchè ogni persona ha il proprio budget.....
                            inoltre non è che la differenza economica tra un'austriaca e un'italiana sia così elevata..... a parità di centrale termica, anzi........

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                            • #15
                              Originariamente inviato da GiorgioF Visualizza il messaggio
                              Questo e’ l’animale che ho al momento in centrale termica
                              in che zona climatica sei?
                              il conto termico ti permette un ritorno economico ragguardavole, se la zona è favorevole.... e questo ti aiuta ad avere un'impianto molto migliore
                              se ad esempio sei zona Viterbo, una 30 kW sono circa 6.000 euro che ti ritornano direttamente in conto corrente

                              Commenta


                              • #16
                                Originariamente inviato da GiuseppeRG Visualizza il messaggio

                                in che zona climatica sei?
                                il conto termico ti permette un ritorno economico ragguardavole, se la zona è favorevole.... e questo ti aiuta ad avere un'impianto molto migliore
                                se ad esempio sei zona Viterbo, una 30 kW sono circa 6.000 euro che ti ritornano direttamente in conto corrente
                                Si comune di Viterbo, zona D.
                                Quindi mi sembra di capire che la potenza richiesta sarebbe intorno ai 30 kW…giusto per farmi una idea

                                Commenta


                                • #17
                                  diciamo che a spanne 30 kW sono adeguati (poi dipende dalla dispersione dell'abitazione. E quersto, se non hai certificazione, puoi vederlo dallo storico dei consumi passati), abbinati a un puffer dimensionato e ai vari rilanci miscelati
                                  poi, usufruendo di un secondo conto termico, puoi abbinare anche un solare termico dimensionato (che praticamente viene quasi gratis), in modo da soddisfare acs per tutto il periodo caldo e per qual che può fare, anche integrare minimamente sul riscaldamento

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio

                                    ...

                                    e da quanto leggo è pure 5 stelle.
                                    Leggi bene ..... è certificata per utilizzo anche si gusci di nocciole, ovvero puoi avere il premio del CT e usare comodamente i gusci di nocciole che troverai a prezzi concorrenziali nelle tue zone, al contrario del pellet che per arrivare da te deve passare mezza UE su camion a gasolio, con sempre piu' restrizioni per il futuro.

                                    Avere la possibilità di usare combustibili "locali", dalla legna al nocciolino, è sempre un plus rispetto a combustibili che arrivano da lontano.

                                    Caldaia italiana prodotta non distante da te, venditore locale, combustibile del posto......

                                    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   laminoz gusci nociiole.JPG 
Visite: 133 
Dimensione: 92.3 KB 
ID: 2264602

                                    Qui la pagina per il calcolo del massimale che puoi ottenere dal conto termico :

                                    https://laminox.com/conto-termico#calc

                                    Cerca il modello della caldaia laminox , ed inserisci il comune dove l' installaerai.

                                    Considera che questa tabella ti da il premio massimo a seconda della caldaia (potenza) installata, che comunque non puo' superare il 65% della spesa totale dell' impianto, iva compresa.

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                                    • #19
                                      Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio

                                      Leggi bene ..... è certificata per utilizzo anche si gusci di nocciole, ovvero puoi avere il premio del CT e usare comodamente i gusci di nocciole che troverai a prezzi concorrenziali nelle tue zone, al contrario del pellet che per arrivare da te deve passare mezza UE su camion a gasolio, con sempre piu' restrizioni per il futuro.

                                      Avere la possibilità di usare combustibili "locali", dalla legna al nocciolino, è sempre un plus rispetto a combustibili che arrivano da lontano.

                                      Caldaia italiana prodotta non distante da te, venditore locale, combustibile del posto......

                                      Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                      Qui la pagina per il calcolo del massimale che puoi ottenere dal conto termico :

                                      https://laminox.com/conto-termico#calc

                                      Cerca il modello della caldaia laminox , ed inserisci il comune dove l' installaerai.

                                      Considera che questa tabella ti da il premio massimo a seconda della caldaia (potenza) installata, che comunque non puo' superare il 65% della spesa totale dell' impianto, iva compresa.
                                      Ciao e grazie per le considerazioni. il suocero in effetti, quando ero in Italia e gli dissi che pensavo alla biomassa, mi diceva sempre dell’importanza di avere anche un supporto locale per qualsiasi evenienza…ho fatto simulazione con la caldaia laminox suggerita come esempio da Scresan e verrebbe 5,727 euro di CT.
                                      La scheda di questa laminox omnia Five 32 dice area riscaldabile indicativa fini a 800m3…considerando altezza media dei soffitti a spanne ci dovremmo essere.

                                      il discorso dei 130L di accumulo acqua tecnica integrato non mi e’ chiaro, immagino non sostituisca puffer, ma serve a produzione di acqua sanitaria istantanea senza dover mettere altri scambiatori? (scusate l’ignoranza)

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                                      • #20
                                        Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio

                                        Leggi bene ..... è certificata per utilizzo anche si gusci di nocciole
                                        puoi cortesemente postare il certificato ambientale ove si legga la certificazione con gusci di nocciole ?

                                        sarebbe buona cosa non scrivere cose inessatte, e indurre gli utenti che leggono in FALSE opinioni.....
                                        la caldaia è certifiata per il SOLO PELLET, e se si fa il CT2.0 e si usa altro e si ha un controllo, si deve restituire quello avuto + sanzione

                                        Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   ScreenShot002.jpg  Visite: 0  Dimensione: 49.3 KB  ID: 2264624


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                                        a volte lo dicono le ditte (e molte persone poco esperte), ma la realtà è ben diversa........
                                        Ultima modifica di GiuseppeRG; 14-01-2024, 17:51.

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                                        • #21
                                          Ormai due anni fa', a seguito dell'aumento del pellet, nel viterbese i gusci di nocciola spaccati a meta' da 13 €/q.le sono passati a 22 € Q.le e non si trovavano.
                                          Per evitare di trovarsi in queste situazioni, suggerirei di prendere in considerazione anche le caldaie Pellet/legna.
                                          Caldaia D'Alessandro CSI 30 - Pannello solare 300 lt vaillant - fotovoltaico 3 Kw inverter solaredge

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                                          • #22
                                            .... in caso bruci pellet !

                                            La caldaia policombustibile o monocombustibile, alla fine costa uguale, ed è inoltre una 5 stelle ambientali, ovvero riceve piu' incentivo rispetto alla sorella minore/vecchio modello.

                                            Per info sentire i tecnici della laminox.... dite pure che arrivate dal forum EnergeticaAmbiente.

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                                            • #23
                                              Domanda da super principiante abituato a spingere un bottone 2 volte all’anno, leggendo manuale di questa caldaia autopulente, e immagino che valga anche per altre simili, unica manutenzione ordinaria ‘frequente’ sarebbe aspirazione settimanale della camera di combustione, ok ci sta, probabilmente 1 minuto. Leggo che caldaia deve essere spenta e fredda per farlo…ma mi chiedo di inverno, quando la caldaia sarebbe spenta e fredda?!

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                                              • #24
                                                .... naaa ...l' obbligo come per quelle a metano è quello di chiamare l' omino abilitato almeno 1 volta all' anno a fare la manutenzione/pulizia e verifica. Il costo dipende dalla zona, ma considera 100 + iva come minimo.

                                                La cenere va svuotata .... ogni mese ?? dipende da quanto pellet brucerai ...

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                                                • #25
                                                  Originariamente inviato da GiorgioF Visualizza il messaggio
                                                  sarebbe aspirazione settimanale della camera di combustione, ok ci sta, probabilmente 1 minuto.!
                                                  con certi generatori, non fai neppure quello
                                                  Ultima modifica di GiuseppeRG; 14-01-2024, 21:41.

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                                                  • #26
                                                    Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                                                    .... naaa ...l' obbligo come per quelle a metano è quello di chiamare l' omino abilitato almeno 1 volta all' anno a fare la manutenzione/pulizia e verifica. Il costo dipende dalla zona, ma considera 100 + iva come minimo.

                                                    La cenere va svuotata .... ogni mese ?? dipende da quanto pellet brucerai ...
                                                    No non mi riferisco allo svuotamento cenere, che va in un cassetto apposito con avviso quando e’ pieno, ma di aspirazione camera di combustione da fare settimanalmente Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                                    • #27
                                                      Originariamente inviato da GiuseppeRG Visualizza il messaggio

                                                      con certi generatori, non fai neppure quello
                                                      Sicuramente il discorso mi interessa, certo da valutare quanto costa questa comodità extra.
                                                      detto questo mi stò leggendo il lungo thread del 2018 su vantaggi e svantaggi micro accumulo laminox…mi viene da pensare che per il periodo estivo, non volendo avere solare, un puffer ben dimensionato farebbe lavorare la caldaia in modo più efficiente con consumi probabilmente minori rispetto all’utilizzo del solo micro puffere della laminox. Di inverno immagino che questa differenza di efficienza si senta di meno in quanto la caldaia e’ comunque accesa spesso… vi prego correggetemi se scrivo castronerie

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                                                      • #28
                                                        Originariamente inviato da GiorgioF Visualizza il messaggio

                                                        non volendo avere solare, un puffer ben dimensionato farebbe lavorare la caldaia in modo più efficiente con consumi probabilmente minori rispetto all’utilizzo del solo micro puffere della laminox.
                                                        esatto, un grosso problema.....

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                                                        • #29
                                                          Originariamente inviato da GiorgioF Visualizza il messaggio

                                                          Sicuramente il discorso mi interessa, certo da valutare quanto costa questa comodità extra.
                                                          ......, non volendo avere solare, un puffer ben dimensionato farebbe lavorare la caldaia in modo più efficiente con consumi probabilmente minori rispetto all’utilizzo del solo micro puffere della laminox. Di inverno immagino che questa differenza di efficienza si senta di meno in quanto la caldaia e’ comunque accesa spesso… vi prego correggetemi se scrivo castronerie
                                                          Infatti il puffer, sua installazione valvolame e centralina di controllo ... ha i suoi costi.

                                                          La laminox è una caldaia tutto in uno, ora credo utilizzino 2 micropuffer (acqua tecnica e acs) ed un loro sistema particolare per ridurre a pochi secondi la durata della fase di accensione della caldaia.

                                                          Del resto con 6k euro ti porti a casa la sala termica completa e certificata (che è diverso dalla sala termica costruita sul posto con i certificati dei soli componenti!) meno il 65% del conto termico (verifica sul loro sito a seconda del tuo comune)....

                                                          https://trullicamini.com/IT/termoboi...ve-32-cp/14921

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                                                          • #30
                                                            Buongiorno, ok direi che su Laminox pregi e limiti potenziali mi sembrino chiari.
                                                            Che alternative ci sono caldaia automatica autopulente (che possa andare bene anche a gusci di nocciole idealmente) con puffer esterno?
                                                            Lo chiedo anche perché, date le distanza che deve percorrere acqua calda, metterò un sistema di ricircolo come ho già in altra casa che e’ una mano santa, questo ovviamente richiederebbe accensioni un po’ più frequenti, inversamente proporzionali alla dimensione del puffer immagino, quindi credo che il
                                                            micro puffer laminox mi farebbe consumare di più (corretto?) soprattutto nei mesi non invernali dove caldaia lavorerebbe appunto solo per acs. Oppure questo consumo extra e’irrilevante? Mi e’ difficile quantificare, ma non so se questa laminox si addice a questo tipo di utilizzo…oppure basta collegarci un puffer esterno? Ma a questo punto varrebbe ancora la pena Laminox o ci sono alternative migliori circa sulla stesse cifre (escludendo costo e installazione puffer aggiuntivo)

                                                            Vorrei evitare, perlomeno per i primi anni, dato che se non ci vivi in una casa certe cose non le realizzi, di aggiungere altri sistemi (pdc o solare termico per dire)

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