da diversi post in qua e in la ho trovato diversi ragionamenti dedicati con diversi risultati....! quindi ho pensato di fare un post unico con una raccolta di risposte per tirare un po le fila una volta per tutte !!!!! il quesito è il seguente..... si consuma di più a mantenere una casa a 21 gradi 24 ore su 24 , oppure fare su e giu con il crotermostato e tenere caldo solo nelle ore di presenza???? (secondo la rivista altroconsumo si consuma di meno a fare su e giu!!)
annuncio
Comprimi
Ancora nessun annuncio.
come consumare meno !!!
Comprimi
X
-
come consumare meno !!!
Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.htmlTag: Nessuno
-
Anche secondo me si risparmia di più a fare su e giù per il seguente motivo: quando la casa è sempre a 21°C e fuori ci sono 5°C, le mura gli infissi il tetto ecc... cedono inevitabilmente calore all'esterno. Lo scambio termico aumenta esponenzialmente con la differenza di temperatura. Quindi 21°C-5°C = 16°C di differenza termica. Se si fa su e giù, quando non siamo a casa, diciamo che la temperatura scende a 16°C, quindi 16-5=11°C di differenza termica, scambio termico nettamente inferiore.
In quest'ultimo caso la casa cede meno calore all'ambiente esterno.
Ciao"Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]
-
sono del parere che fare su e giù non è proficuo, soprattutto con la biomassa che ha tempi più lunghi x arrivare a temperatura. perciò se si tratta di abbassare di 1° max 2° ok ma spegnere completamente non se ne parla proprio. ho fatto la prova: 21° dalle 4 alle 22, 19.5° dalle 22 alle 4, consumo 3 sacchi di pellet; 21° dalle 4 alle 22, spento dalle 22 alle 4, consumo 3 sacchetti ma alle 7 avevo 19.5° anzichè i 21° del giorno precedente. temperatura nelle 48 ore della prova pressoche identiche. meditate.
Commenta
-
Concordo con fabry. E' un pò lo stesso concetto dello scaldabagno elettrico... Se lo spengi e lo fai raffreddare completamente, ci metterà una vita ad arrivare alla temperatura impostata, se invece lo lasci sempre acceso lui scalda solo quando cala di poco la temperatura e iimpiega pochissimo tempo a riportarlo alla temperatura impostata. Per la caldaia vale lo stesso discroso: se in casa lasci il termostato ambiente a 17°, lui ti parte pochissimo per fare 2/3 decimi di grado, invece se lasci calare la temperatura, la caldaia dopo impiegherà una vita per riportare la temperatura desiderata...
Commenta
-
Forse il giusto, come al solito sta' in mezzo!
Per ridurre i consumi la soluzione migliore potrebbe essere quella di modificare la temperatura interna in base alle zone e all' ora, attraverso la suddivisione della casa in varie zone: giorno, notte e bagni. Se c'è la taverna o una zona similare che viene utilizzata solo occasionalmente.
Inoltre nella stessa zona ad esempio la camera, la notte è preferibile una tremperatura piu' bassa di uno-due gradi, rispetto al mattino, o meglio al momento del risveglio, etc etc
La casa, o meglio le varie zone si comportano in maniera diversa e rispondono diversamente al "riscaldamento" Magari per avere 21 gradi in cucina la sera alle 19,30 quando si rientra bisogna attivare il termostato (meglio cronotermostato) alle 17. Personalmete creo sui vari cronotermostati di casa mia una curva, come l' equalizzatore di un tempo! con i picchi di temperatura anticipati di 1 ora rispetto al voluto.
In tutto questo bisogna tener conto anche del tipo di impianto, di quale caldaia e quanto tempo riesce a portare in temperatura puffer e altro.
Voglio dire, che alla fine l' impianto di riscaldamento va "condotto" con esperienza e ogni casa, riscaldamento, stanza ha le sue caratteristiche.
Forse invece che spegnere il riscaldamento, nelle ore vuote basta semplicemente abbassare le temperature delle zone di un paio di gradi!!!!
Commenta
-
Originariamente inviato da atomax Visualizza il messaggioIn quest'ultimo caso la casa cede meno calore all'ambiente esterno.
Naturalmente si parla di vero riscaldamento, che NINO tra i cammelli farebbe meglio a tenerla spenta che assolutamente non può fare testo dal momento che il suo consumo odierno è solamente per vincere le inerzie e per un pò di ACS.
Obbligatoriamente si devon conteggiare le inerzie termiche di tubazioni e lamierati, e nel vero freddo queste son calorie sprecate e disperse ogni volta, poi certo che si giostra su diversi range di T° a seconda se si è in casa o meno, ma tutto l'accrocchio completo col suo pentolone è sempre "quasi" in T°.OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
Commenta
-
Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggioForse il giusto, come al solito sta' in mezzo!
Per ridurre i consumi la soluzione migliore potrebbe essere quella di modificare la temperatura interna in base alle zone e all' ora, attraverso la suddivisione della casa in varie zone: giorno, notte e bagni. Se c'è la taverna o una zona similare che viene utilizzata solo occasionalmente.
Inoltre nella stessa zona ad esempio la camera, la notte è preferibile una tremperatura piu' bassa di uno-due gradi, rispetto al mattino, o meglio al momento del risveglio, etc etc
La casa, o meglio le varie zone si comportano in maniera diversa e rispondono diversamente al "riscaldamento" Magari per avere 21 gradi in cucina la sera alle 19,30 quando si rientra bisogna attivare il termostato (meglio cronotermostato) alle 17. Personalmete creo sui vari cronotermostati di casa mia una curva, come l' equalizzatore di un tempo! con i picchi di temperatura anticipati di 1 ora rispetto al voluto.
In tutto questo bisogna tener conto anche del tipo di impianto, di quale caldaia e quanto tempo riesce a portare in temperatura puffer e altro.
Voglio dire, che alla fine l' impianto di riscaldamento va "condotto" con esperienza e ogni casa, riscaldamento, stanza ha le sue caratteristiche.
Forse invece che spegnere il riscaldamento, nelle ore vuote basta semplicemente abbassare le temperature delle zone di un paio di gradi!!!!
Sono d'accordo, basta abbassare al massimo un paio di gradi la temperatura (rispetto a quella che desideriamo) sul termostato nelle ora i cui non siamo in casa... E poi guardiamo quanto tempo impiega per arrivare alla temperatura desiderata, e le sere successive ci adeguiamo di conseguenza. Cioè: se per fare 2 gradi ci mette 2 ore, impostiamo la partenza del termostato 2 ore prima del nostro rienro a casa. Ma mai fare scendere troppo la temperatura, sennò ci vuole una vita a farla tornare su... Esperienza personale...
Commenta
-
Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggioguarda che lo scambio termico continua imperterrito con qualsiasi temperatura, e cosa avrai risparmiato lo dovrai spendere dopo.
delta Q = h*S*deltaT*delta t
dove: delta Q è il calore scambiato, S è la superficie di scambio, delta T è la differenza di temperatura e delta t è il tempo [s]
Prendiamo in esame la nostra casa. Questa avrà una superficie di scambio di tot m^2 e un coefficiente di scambio ben determinato, poco ci importa quanto valgono tali valori perchè sono costanti. Supponiamo che il loro prodotto sia pari a 100. Il calore (delta Q) che la casa scambia con l'esterno che si trova, ad es. a 0°C è dato dal prodotto 100*delta T per delta t. Se la casa sta a 20°C, dopo il primo secondo avrà ceduto 100*20*1=2000 J. La sua temperatura si abbasserà, diciamo a 19°C (accelero!!!).
In questa situazione la casa scambierà con l'esterno,sempre in un secondo, una quantità di calore pari a: 100*19*1=1900J. 100 J in meno rispetto a prima. Continuando si può notare come la quantità di calore scambiato con l'esterno diminuisce sempre di più, man mano che la temperatura della casa si avvicina a quella esterna. Si ci accorge quindi che la quantità di calore scambiata con l'esterno non varia linearmente con la differenza di temperatura, ma segue una legge iperbolica! Se la legge fosse stata lineare allora ciò che risparmi spegnendo la caldaia, dovrai rimettercelo dopo, ma trattandosi di una legge esponenziale, ciò che dovrai rimetterci sarà meno di quanto avresti dissipato tenendo la casa sempre alla massima temperatura."Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]
Commenta
-
atomax sarà l'ora ma mi sono perso... quindi secondo te si spende meno a fare su e giù??? per gli altri ..... sono daccordo sull'inerzia biomassa che sarebbe da risolvere cono cronotermostati, ma se uno ha un puffer questo non avviene(nella caldaia).... daccordo che per portare su la temperatura ci vuole tempo ma anche questo è risolvibile cono crotermostato(se io vado a letto alle 23,00 e mi sveglio alle 7.00 punterò il crono che si spenga alle 22.00, e si accenda alle 6.00,in fondo l'inerzia funzionerà anche al contrario!!!!)).....la domanda però rimane ,come si consuma meno?, a persone diverse opinioni diverse! ma per adesso la risposta più scientifica l'ha data atomax... per il resto ho solo intravisto problemi di confort, non di consumoFaccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html
Commenta
-
Io ho il metro della realtà........non sono un indovino......spiego subito il senso:
Contrariamente a quello che sostiene biomassoso , quando fa freddo a casa mia si arriva anche a 2-3 °C (esterno), che non sono i -20°C di Parigi ma neanche i 50°C di Las Vegas.
Nei giorni feriali accendo e spengo la caldaia, in pratica funziona dalle 5:00 alle 7:30 e dalle 19:00 alle 24, i giorni festivi la tengo accesa tutto il giorno, dalle 05:00 alle 24:00, quindi ho il polso della situazione.
Premetto che la casa non è coimbentata ed è esposta su 4 lati, pertanto dalle 7:30 alle 19:00 disperde da 4 a 6 gradi in funzione della temperatura esterna, detto ciò parliamo di consumi:
Andando solo a pellet, senza usare legna, la caldaia consuma con T esterna a 3 °C 2 sacchi di pellet da 15 Kg al giorno nei giorni feriali, 3 sacchi nei festivi, quindi se la matematica non è un opinione, la caldaia consuma molto di più a lasciarla accesa che non a spegnerla e riaccenderla al bisogno, come credo sia logico, anche la mia automobile consuma meno quando la spengo di quando la lascio accesa al minimo.
C'è da dire che la maggior parte del consumo avviene nella prima ora di accensione, ossia nella fase in cui la caldaia deve riscaldare se stessa e la casa, la caldaia a regime riesce a riscaldare la casa di 6 °C l'ora, pertanto recupera i 6°C persi durante il giorno in un ora, poi mantiene la temperatura di 20°C con un'accensione di circa 10 minuti l'ora.
Il problema che hanno in molti (secondo me) e che hanno caldaie dimensionate al pelo, quindi non riescono a recuperare velocemente il calore perso dalla casa, da qui la necessità di tenerla sempre accesa o di usare il puffer, un pò come certe vecchie automobili diesel che avevano motori sottodimensionati e se perdevano velocità in salita in autostrada dovevano aspettare la discesa per recuperare.
Commenta
-
Io sono un profano.
Eppure nel mio piccolo ho fatto le mie prove che posto nuovamente.
Ho tenuto sempre accesa la mia kalorina facendola funzionare 24h di cui 19h in mantenimento (T° 70°) e 5 ore con termostato in casa attivato e quindi circolatore in moto, (17.00/22.00) tanto siamo in casa, consumo 20kg nocciolino.
Diversamente poi ho fatto provando a staccare il crono alle 22,00 e riaccendendolo alle 15.00, partenza da +/- 30° dalle 15,00 alle 23.00, risultato tanto calore in casa 8 ore e consumo sempre 20Kg al gg.
Altra cosa di cui sono scettico é per es. anche l'abbinamento di un puffer, chiaramente sempre nelle mie condizioni. senza ACS, in cui alla partenza avrei la condizione in cui oltre a scaldare la caldaia interna dovrei scaldare anche il puffer, per poi avere una autonomia superiore che compenserebbe quello speso inizialmente.
Stavo invece valutando un termoboiler di quelli con la serpentina interna da utilizzare per ACS (la caldaia lo sriscalderebbe come un termosifone).
saluti
frack
Commenta
-
Originariamente inviato da frack71 Visualizza il messaggioStavo invece valutando un termoboiler di quelli con la serpentina interna da utilizzare per ACS (la caldaia lo sriscalderebbe come un termosifone).
saluti
frack
Se poi vuoi strafare, puoi dare priorità alla pompa del boiler rispetto a quella del riscaldamento, in modo da rendere l'acs disponibile già dopo pochi minuti dall'accensione della caldaia e reintegrarla più rapidamente quando la consumi.
Io ho fatto così, e praticamente con un boiler da 100 litri ho acqua calda in continuo, puoi stare tutto il giorno sotto la doccia (anche due doccie in conteporanea) e l'acs (con caldaia accesa e a regime) viene prodotta più velocemente di quanto riesci a sciuparla.
Commenta
-
conto della serva
Originariamente inviato da atomax Visualizza il messaggioSe la legge fosse stata lineare allora ciò che risparmi spegnendo la caldaia, dovrai rimettercelo dopo, ma trattandosi di una legge esponenziale, ciò che dovrai rimetterci sarà meno di quanto avresti dissipato tenendo la casa sempre alla massima temperatura.
Credo sia pacifico che scendendo il gradiente termico nell'unità di tempo cosa viene rilasciato successivamente sarà sempre minore fino ad arrivare ad un equilibrio, ma se per riportare in temperatura iniziale quanto disperso bastassero meno calorie sarebbe troppo bello, che non si possono tralasciare le inerzie termiche in gioco almeno per chi la caldaia la usa per riscaldare veramente per contrastare T° esterne di tutto rispetto.
Nel calcolo della trasmissione di calore attraverso le pareti manca un dato fondamentale che è il coefficiente di trasmissione globale in W/(m2K)
Tralasciando la conduttività termica delle pareti che sarebbe anch'esso un volano termico di accumulo che si lascia disperdere, facendo un conto della serva su una casa fluttuante nello spazio fatta da un parallelepipedo di 10x10X3 metri avremo come superficie di dispersione 320 m2 che inell'unità di tempo perderà calore espresso in Joule/s ma meglio tradurlo direttamente in dispersione oraria che risulta di più semplice comprensione.
Convenzionalmente si può ipotizzare un coefficente di 0,5 Watt/m2 per un normale muro.
La quantità di calore trasmesso in Joule in un'ora sarà quindi uguale a:
Q= 0,5x320x16°(AT21-5)x3.600= 9.216.000 Joule cioè 2,55 kWh oppure 2.200 kcal che rappresenta mezzo kg di pellet da bruciare successivamente per ripristinare solo la perdita non conteggiando le inerzie perse di muri, tubazioni e caldaia se la si lascia spegnere.
Naturalmente nell'ora successiva i calcoli cambieranno che fatta salva la T° esterna costante, quella interna si sarà invece abbassata per quanto ha ceduto al corpo più freddo, e così via fino all'equilibrio totale.
Ognuno se la deve vedere come crede e farsi le proprie valutazioni sul campo come ha fatto questo:
Come regolare il riscaldamento della propria abitazione.OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
Commenta
-
Io purtroppo sono un povero ignorante e dei vostri discorsi astratti ho capito poco e niente, il mio metro rimane la realtà dei fatti, e la realtà e quella che la caldaia accesa consuma più della caldaia spenta.
Secondo me il problema di fondo, sta nella convinsione che dobbiamo recuperare tutto il calore perso, in realtà non è così, perchè proviamo ad estremizzare la cosa, supponiamo che a noi interessa riscaldare la casa solo un giorno la settimana, secondo voi si consuma di più ad accendere la caldaia una volta la settimana o a lasciarla accesa sempre?
Secondo me si consuma di più a tenerla sempre accesa, per il semplice motivo che non ho interesse a tenere la casa calda quando non ci sono, quindi, ritornando al mio caso, nelle 12 ore che sono fuori la casa può in teoria perdere tutto il calore raggiungere la temperatura esterna e non perdere più nulla (in realta, nella casa di campagna dei miei suceri, anche con spegnimenti prolungati di 2 mesi, la T interna non scende mai sotto i 10 gradi, anche con T esterna di 3 °C, questo probabilmente perchè c'è sempre un minimo di irraggiamento diurno che mantiene questa T minima). Al mio ritorno non devo recuperare il calore che non ho perso, se invece la tengo sempre a temperatura devo recuperare comunque tutte le dispersioni.
Questo ovviamente si applica se la casa è abitata 12 ore su 24 come nel mio caso, se invece la casa è sembre abitata, uno spegnimento di poche ore in effetti deve essere recuperato per intero e potrebbe essere più conveniente non spegnere mai.
Rischiamo il paradosso del il tizio che si reca in tipografia e chiede quanto costa un biglietto da visita, il tipografo risponde "più ne fà e meno le costano", e il cliente risponde:"me me faccia così tanti che alla fine vengano gratis"Ultima modifica di NinoS; 29-12-2009, 13:35.
Commenta
-
Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggio...ma se per riportare in temperatura iniziale quanto disperso bastassero meno calorie sarebbe troppo bello, che non si possono tralasciare le inerzie termiche in gioco almeno per chi la caldaia la usa per riscaldare veramente per contrastare T° esterne di tutto rispetto.
Per quanto riguarda il coefficiente di trasmissione globale, quello rientra nell' "h" della mia formula precedente.
Se vogliamo parlare invece di come risparmiare di più avendo il grado di confort desiderato e avendo installato una determinata caldaia, allora il miglior metodo è quello di provare e trovare sperimentalmente la migliore impostazione del timer e della temperatura. Considerando questo caso ognuno avrà il suo settaggio, sia perchè ognuno di noi ha il confort preferito, sia perchè non tutti vivono a casa per lo stesso numero di ore al giorno e sia perchè non tutte le nostre case dissipano in maniera uguale con l'esterno. In questo caso sono daccordo con quanto da te scritto."Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]
Commenta
-
Facendo riferimento alla casa "sospesa nel vuoto" è evidente che passando da 15 C a 8 C di gradiente in pratica lo scambio termico/unità di tempo si dimezza e andando al limite, la casa non può diventare più fredda dell'ambiente esterno (mentre purtroppo in estate può diventare diventare più calda e nelle stagioni intermedie "restare" più calda o più fredda dell'esterno).
Prendendo invece in esame il successivo riscaldamento, va tenuto conto che in realtà non si va a scaldare solo l'aria ma, anzi si vanno a scaldare i muri interni e il lato interno dei perimetrali cedendo per lo stesso principio tanto più calore quanto essi sono freddi.
In sintesi il calcolo totale è complesso e non proprio lineare. Nel mio piccolo per assenze di 3-4 gg o più preferisco spegnere il riscaldamento dato che la casa cede rapidamente calore portandosi sui 15-16 C e poi si ferma (in fondo il sole splende anche d'inverno e talvolta la temperatura esterna sale). Poi prima del ritorno provvedo all'accensione automatica un 7-8 ore prima del ritorno a casa. Troverò l'aria calda e in 1-2 gg si riportano in temperatura anche i muri...
Commenta
-
Originariamente inviato da NinoS Visualizza il messaggioIo purtroppo sono un povero ignorante e dei vostri discorsi astratti ho capito poco e niente, il mio metro rimane la realtà dei fatti, e la realtà e quella che la caldaia accesa consuma più della caldaia spenta.
Secondo me il problema di fondo, sta nella convinsione che dobbiamo recuperare tutto il calore perso, in realtà non è così, perchè proviamo ad estremizzare la cosa, supponiamo che a noi interessa riscaldare la casa solo un giorno la settimana, secondo voi si consuma di più ad accendere la caldaia una volta la settimana o a lasciarla accesa sempre?
Secondo me si consuma di più a tenerla sempre accesa, per il semplice motivo che non ho interesse a tenere la casa calda quando non ci sono, quindi, ritornando al mio caso, nelle 12 ore che sono fuori la casa può in teoria perdere tutto il calore raggiungere la temperatura esterna e non perdere più nulla (in realta, nella casa di campagna dei miei suceri, anche con spegnimenti prolungati di 2 mesi, la T interna non scende mai sotto i 10 gradi, anche con T esterna di 3 °C, questo probabilmente perchè c'è sempre un minimo di irraggiamento diurno che mantiene questa T minima). Al mio ritorno non devo recuperare il calore che non ho perso, se invece la tengo sempre a temperatura devo recuperare comunque tutte le dispersioni.
Questo ovviamente si applica se la casa è abitata 12 ore su 24 come nel mio caso, se invece la casa è sembre abitata, uno spegnimento di poche ore in effetti deve essere recuperato per intero e potrebbe essere più conveniente non spegnere mai.
Rischiamo il paradosso del il tizio che si reca in tipografia e chiede quanto costa un biglietto da visita, il tipografo risponde "più ne fà e meno le costano", e il cliente risponde:"me me faccia così tanti che alla fine vengano gratis"
Commenta
-
Originariamente inviato da NinoS Visualizza il messaggioil mio metro rimane la realtà dei fatti, e la realtà e quella che la caldaia accesa consuma più della caldaia spenta.
°°°°°°°° supponiamo che a noi interessa riscaldare la casa solo un giorno la settimana, secondo voi si consuma di più ad accendere la caldaia una volta la settimana o a lasciarla accesa sempre?
Altro discorso è da me o per la stragrande maggioranza qui al Nord con T° notturne sempre sotto lo zero e diurne invernali di 4/5 gradi o 10 quando va bene.......poi certo che anche il sole invernale mi porta l'interno a 25° che le vetrate fanno da serra e quindi i circolatori dei piani stan fermi, ma non posso per questo permettermi di spegnere la caldaia o lasciar raffreddare l'accumulo o ancora qualche decina di metri di tubazioni o la parte interna del muro perimetrale doppio.......ognuno deve farsi i conti a casa propria, certo che se "abbandonassi" la casa per un mese anch'io abbasserei di molto la T° senza per questo comunque lasciar spegnere il pentolone.OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
Commenta
-
Originariamente inviato da stipes Visualizza il messaggiola pensi cosi' anche per me che ho un boiler tank in tank da 1000 litri 200 acs e restanti 800 scorta per i termosifoni??
Per biomassoso: La mia amica che abita nel lato francese delle alpi, accende il suo camino il pomeriggio e lo lascia fino a sera, poi lo lascia e lo fa spegnere ad esaurimento della legna.
Sono stato da lei il Natale scorso, la sera c'erano 22°C, l'indomani mattina 18°C, uscivano la mattina e rientravano il pomeriggio e non c'erano mai meno di 15°C, fuori c'erano -20°C.
Se la tua casa perde troppo calore e hai necessità di tenere accesa la caldaia 24 ore al giorno, mi dispiace ma neanche tu fai testo.
Per il resto sono daccordo con frack, ognuno a casa sua è libero di tenere accesa la caldaia 365 giorni all'anno 24 su 24 e di lasciare l'automobile al minimo invece di spegnerla, io spengo entrambi.Ultima modifica di NinoS; 29-12-2009, 16:22.
Commenta
-
x Ninos,
ma quel boiler di cui parlo tu ce lo hai ?
la pompa che consigli dedicata servirebbe comunque con caldaia sempre accesa ? e comunque una buona soluzione.
Attualmente L'ACS la faccio con GPL e caldaia instantanea (che già avevo) con integrazione solare CN. L'anno scorso ho speso poco di GPL ( i 5/6 mesi invernali) quindi a fine anno tiro le somme e vedo.....se vale la pena di inserirlo.
saluti
frack
Commenta
-
Si il boiler l'ho già.
Per riscaldarlo è ovviamente necessaria la caldaia accesa, ma fino a quando non consumi l'acqua che hai scaldato la caldaia può anche rimanere spenta, funziona come il boiler del solare, quando l'acqua è calda il sole può anche andar via.
Per la mia esperienza, l'uso in inverno lo consiglio, hai sempre acqua calda quasi gratis, il consumo supplementare di pellet è irrisorio rispetto al riscaldamemto.
D'estate ti conviene il termico solare al limite la biomassa solo per emergenza.
Commenta
-
nella battaglia ninos vs biomassoso mi vedo dare torto a biomassoso (adesso mi picchia!!!) da come la vedo io il problema di biomassoso non è il consumo ma il comfort! tantè che se va via per 1 mese spegne la caldaia (giustamente). se fosse coerente con il suo ragionamento dovrebbe lasciarla accesa sempre e consumerebbe meno ..... poi è ovvio che quando torna (dalle ferie !!) gli ci vuole 3gg per arrivare in temperatura, e che in quei 3gg consumi come in 6 di mantenimento, ma 30 - 6 fanno sempre 24 gg risparmiati..... parafrasando se ninos parte da casa alle 7 di mattina e torna alle 7 di sera e la sua casa perde 1 grado /ora spegnerà alla mattina alle 5 o 6 e riaccenderà alla sera 2 ore prima , sempre che la sua caldaia sia abbastanza potente da scaldargli casa in 2 ore, ovviamente in quelle 2 ore consumerà per 6 , ma ha sempre 6 ore di vantaggio.... altro discorso è se la sua caldaia è dimensionata al pelo.... e quindi non avendo potenza occorrano 10 ore per arrivare a temperatura , in quel caso (secondo me )ha sempre risparmiato , ma ha un comfort schifoso....Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html
Commenta
-
Originariamente inviato da atomax Visualizza il messaggioLo scambio termico aumenta esponenzialmente con la differenza di temperatura.
Semplificando al massimo:
Te(t): temperatura Esterna all'istante t (fate ogni ora, se preferite)
Ti(t): temperatura esterna
il calore speso è PROPORZIONALE a somma(Ti(t)-Te(t)) per ogni t... ovvero l'integrale, l'area tra la linea di temperatura interna ed esterna.
E' ovvio che somma(Ti(t))/n, la media della temperatura, influenza il calore speso. Se spengo dodici ore al giorno, per avere una media di venti gradi mi serve tenere, supponiamo 12 ore a 18 gradi e 12 ore a 22.
A parità di temperatura media, conviene tenere aperto.
Minore è la media di temperatura, maggiore è il risparmio.
Con i sistemi a pavimento, che hanno grossa inerzia, spegnere a 20° vuol dire, per inerzia, arrivare a temperature superiori, scendere sotto i 20° vuol dire continuare a scendere. Immaginate un sistema che oscilla tra 21 e 19, o 20,2 e 19,8. Il primo avrà meno accensioni grandi, il secondo tante accensioni brevi.
Commenta
-
Originariamente inviato da giuggiolo0107 Visualizza il messaggionella battaglia ninos vs biomassoso mi vedo dare torto a biomassoso ....
Commenta
-
i terroni sono a sud della via emilia !! io sono a nord!!!(questa è la battuta che gira dalle mie parti, quando vado a padova da amici , dicono che i terroni sono a sud del po....)Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html
Commenta
-
Originariamente inviato da NinoS Visualizza il messaggioSe la tua casa perde troppo calore e hai necessità di tenere accesa la caldaia 24 ore al giorno, mi dispiace ma neanche tu fai testo.
Casa ai 4 venti di oltre 1.200 m3 in zona climatica F con 3.525 Gradi Giorno.
Ora lascio a te il piacere di conteggiare in che classe di isolamento mi potresti collocare.
Fossi così gentile da indicarmi anche i tuoi GG e zona climatica mi servirebbero per conteggiare a spanne il consumo in Italia Saudita di una PDC per riscaldamento invernale, che sicuramente alcuni che qui scrivono o ancor più tanti che solo leggono "forse" han commesso qualche errore passando a costose e sproporzionate, per il loro fabbisogno energetico mai o mal conteggiato, caldaie a biomasse se poi devono anche acquistare a caro prezzo "simil nordico" il combustibile.
Certo che poi si tende a tenerle spente il più possibile, che solo per il mantenerle in vita passa per il camino una bella quantità di combustibile.
Ho sentito prezzi di 20 euro q.le per il nocciolino, quindi dove sta il risparmio se non solo che si accende per meno giorni e le temperature da contrastare son molto più miti che al Nord?
Ho sempre premesso che mi riferivo al "vero riscaldamento" che solo si può desumere conoscendo GG, zone climatiche ed isolamento, e non voglio assolutamente tentar di aver ragione su una cosa che non me ne può fregare di meno.
Poi mi accodo a cosa dice giustamente il Frack "ognuno si facesse gli affari propri in casa propria e con la propria caldaia" cui aggiungerei solo " e col proprio portafogli".
P.S. GIUGGIOLO, non ti sbagliare, che anche tornando dopo un mese la T° la tiro su in mezza giornata e non in 3 giorni.....dimenticavo di aggiungere che naturalmente ho il riscaldamento a pavimento a BT, termoarredi nei bagni ad AT e ricircolo ACS....e poi attento, che la tua si chiama "intelligenza col nemico"Ultima modifica di biomassoso; 29-12-2009, 17:58.OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
Commenta
-
Allora io non faccio testo perchè terrone, giuggiolo non fa testo perchè simpatizzante del nemico, atomax non fa testo per via delle sue teorie sovversive, Frack si salva perchè neutrale........anche altroconsumo è al soldo dei pellettari.
a quando le liste di proscrizione per chi non si adegua?
Scusate non mi lego a questa schiera, morro pecora nera.
P.S. Giuggiolo non puoi dire che non ti avevo avvertito.......Ultima modifica di NinoS; 29-12-2009, 18:25.
Commenta
-
Originariamente inviato da Smilzo Visualizza il messaggioDavvero? Io dalle tue formule ricavo che è lineare. Come dovrebbe essere.
Di seguito riporto un foglio elettronico dove è possibile vedere qual'è l'andamento della perdita di calore verso l'esterno, in funzione della differenza di temperatura, come si può vedere segue una legge iperbolica e non lineare.File allegati"Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]
Commenta
-
il primo che mi ha definito intelligente.... però mezza giornata per tirare su...... sapevo che ci volesse più tempo! quindi mi dai riconferma del fatto che consumi di più se tieni acceso... !Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html
Commenta
Commenta