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dimenzionamento centrale a biomasse

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  • dimenzionamento centrale a biomasse

    Salve, sono una laureanda in ingegneria meccanica.
    Per la mia tesi stiamo progettando una centrale a cogenerazione a biomasse legnose per la produzione di energia elettrica e termica da circa 900 kW (non possiamo superare il MW per gli incentivi statali).
    Una parte del'energia termica prodotta deve servire per l'essiccazione di pellet proveniente da essenze di castagno, quercia e altri prodotti del sottobosco.
    L'impianto verrà, in un secondo momento, collegato a una piccola azienda rurale, posta nelle vicinanze della centrale, che utilizzerà la restante parte dell'energia termica prodotta.
    La mia domanda è:
    -come devo muovermi per dimensionare la centrale?
    -è possibile avere un elenco dei singoli componenti della centrale e dell'impianto per la produzione di pellet (compreso essiccatore) con dati tecnici e prezzi?
    -dove posso trovare informazioni sull'impianto?
    -informazioni su questa tipologia di pellet?
    Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione.

  • #2
    salve chiari, di che tipo di centrale si vuole discutere.

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    • #3
      E' una centrale a cogenerazione a biomasse legnose a filiera lunga, quindi alimentata dalla pulizia del bosco e sottobosco formato da latifoglie in generale, faggi, querce, castagneti da frutto, carpini.
      Ho abbastanza risorse soprattutto nell'eventualità di uno sviluppo energetico.
      Sto trovando difficoltà nella ricerca degli elementi della centrale come caldaia, alternatore, turbina alimentata a vapore, condensatore... della caldaia, mi hanno consigliato quella a griglia mobile, ma non mi hanno detto nè i prezzi nè le specifiche tecniche.
      Per dimensionare tale centrale devo tenermi al di sotto del megawatt in modo da poter usufruire della tariffa onnicomprensiva.
      Spero di essere stata il più chiara possibile e soprattutto spero di trovare aiuto

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      • #4
        devi cercare aziende in rete, scaricare brochure e inviare tonnellate di email su specifiche tecniche e costi, a cui probabilmente pochi risponderanno!

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        • #5
          Uhm...
          griglia mobile Vincke, caldaia idem (oppure Pensotti-idrotermici)...
          ...gruppo turbina condensatore, vedrei nell'usato... magari una kkk o una tosi.
          Alternatore marelli o siemens, in seconda battuta ABB.

          Però ormai con quelle potenze, se si va sul nuovo si usano degli ORC.

          Hai dimenticato anche tutto il sistema di caricamento caldaia ed evacuazione ceneri, e la depurazione di fumi.

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          • #6
            La più piccola caldaia che personalmente conosco a griglia mobile ha una potenza di 15 T/h di vapore surriscaldato. Potresti usare il rimanente vapore per essiccare la biomassa. Considera che per una caldaia di queste dimensioni occorrono circa in media 2500 Kg/h di combustibile secco. Non s'ho sè possa esserti utile, ma considera il fatto che oltre agli impianti fin'ora citati occorrono anche tutti quelli accessori di automazione che sono fondamentali per il corretto funzionamento della medesima.
            Considera anche la disposizione di una buona fonte di raffreddamento per l'acqua del condensatore, altrimenti dovresi sovradimensionare un buon sistema di torri evaporative, con tutti i problemi che comportano.
            Insomma, fra servizi ausiliari, automazione, pneumatica, chimica dell'acqua, etc. etc. sei solo sulla punta dell'iceberg.
            facci sapere.
            Saluti Giovanni

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            • #7
              Buonasera,
              mi permetto di dire che esistono caldaie a biomassa molto ma molto più piccole delle dimensioni citate da Russo Giovanni!

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              • #8
                E' vero. Ma non sono tante, quelle a vapore surriscaldato...

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                • #9
                  Buongiorno a tutti
                  E sicuramente vero che esistono caldaie a biomassa di dimensioni ridotte, il quesito è sè producono o no vapore surriscaldato ( come afferma giustamente livingreen). Per poter funzionare, una turbina a vapore ha necessità di usare vapore surriscaldato ad elevate pressioni, per poter garantire un perfetto funzionamento ed una completa espansione del vapore. Le piccole caldaie a biomassa non sono adeguate per essere utilizzate su una turbina a vapore ( come da specifica domanda iniziale). Inoltre vi è la necessità di poter essiccare la biomassa. Con una caldaia di medie dimensioni si potrebbe dividere la quantità di vapore per l'uno e per l'altro uso, con una piccola no. A mio parere è ovvio.
                  Saluti Giovanni

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                  • #10
                    Aggiungo: si parla di ottenere circa un megawatt elettrico, e coi rendimenti anche di un ciclo rankine, su quella potenza è difficile che si superi un 20% di rendimento.
                    Sempre andando a spanne, quindi, serviranno almeno 5MW termici...

                    Decisamente, una caldaia da 5MW non è "una piccola caldaia a biomassa"....

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                    • #11
                      Salve, se consideriamo appunto un rendimento del 20% sul ciclo rankine, e non considerando le perdite di carico della caldaia, a spanne occorrono circa 8 T/h di vapore surriscaldato.
                      Considerando oltre : Degasatore, Surriscaldatore, Economizzatore, scambiatori vari, filtri, etc. etc. 10 T/h sono di sicuro utilizzo. Presumendo che la biomassa sia già essiccata.
                      Non so economicamente, ma strutturalmente verrebbe fuori un discreto impianto.
                      Saluti Giovanni

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