Qualcuno sa come va il pellet di miscanto? Qualcuno di voi lo ha provato ad usare su stufe o caldaie ?
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pellet di miscanto?
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lascia perdere che ti si inchioda tutto, per questo ci vanno caldaie a griglia mobile o caricatori-bruciatori-movimentatori speciali; nel classico eruttivo dovresti farlo bruciare di continuo, il che non è facile con pentole che normalmente vengono "proposte" surdimensionate per togliersi d'impiccio.OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
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ci sono caldaie austriache certificate per la combustione del miscanto, ovviamente bisogna capire qualè l'esigenza (quanto devo scaldare) perche sono caldaie che richiedono una centrale termica un po piu grande di una caldaia classica a legna, ma se si hanno i requisiti strutturali ci sono caldaie che vanno benissimo a miscanto, autopulenti e con una gestione molto semplice.
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Originariamente inviato da ale82 Visualizza il messaggioma se si hanno i requisiti strutturali ci sono caldaie che vanno benissimo a miscanto, autopulenti e con una gestione molto semplice.
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Originariamente inviato da Integrav Visualizza il messaggioNomi?
Anche nella griglia mobile AGROECO di bergoserenissima si può bruciare, sempre si riesca a trovare ad un prezzo interessante
<iframe src="http://www.youtube.com/embed/yNYi4OmEbhg?rel=0" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" width="420"></iframe>OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
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Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggiolascia perdere che ti si inchioda tutto, per questo ci vanno caldaie a griglia mobile o caricatori-bruciatori-movimentatori speciali; nel classico eruttivo dovresti farlo bruciare di continuo, il che non è facile con pentole che normalmente vengono "proposte" surdimensionate per togliersi d'impiccio.
qualcuno sa indirizzarmi per acquistare il pellet di miscanto?
Grazie
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Che sappia solo hargassner aveva caldaie adatte al epllet di miscanto (forse sono stati i primi a lanciare l' idea 10.15 anni fa) e comunque su macchie particolari, allora senza utilizzo di sonde lambda ma solo con controllo preciso della combustione tramite rilevamento delle T in diverse zone della caldaia.
Il problema è la grossa quantità di silice, e cenere nera molto unta simile alla polvere delle mine della matita quando fai le punte.....
Quindi ok, ma con caldaie dedicate!
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Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggiociao
su che impianto intendi usarlo e con che consumi ?
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Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggiociao
su che impianto intendi usarlo e con che consumi ?
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Originariamente inviato da Fantinato Visualizza il messaggioIntendiamo creare una caldaia dedicata 15-30 KW
magari sarebbero ben volentieri interessati, che adesso quel pellet a qualcuno bisognerà pur venderlo
OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
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opinione personale: su caldaie di piccola potenza, non ha nessun senso logico/economico usare sottoprodotti del genere......
i bassi consumi non compensano il maggior sporco, i maggiori problemi, le difficoltà di trovare il combustibile (anche se costa meno), ecc ecc
si sono visti innumerevoli tentativi con sottoprodotti di lavorazione, ma sempre senza successo commerciale...
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Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggioopinione personale: su caldaie di piccola potenza, non ha nessun senso logico/economico usare sottoprodotti del genere......
i bassi consumi non compensano il maggior sporco, i maggiori problemi, le difficoltà di trovare il combustibile (anche se costa meno), ecc ecc
si sono visti innumerevoli tentativi con sottoprodotti di lavorazione, ma sempre senza successo commerciale...
Condivido con lei alcune delle osservazioni che ha fatto, soprattutto per la difficoltà attuale di diffusione dovuta alla mancanza di una filiera produttiva stabile, questo tuttavia non significa mancanza di interesse di mercato per un prodotto che può essere economico, italiano e sostenibile rispetto al tradizionale (e prevalentemente importato) pellet di legno. L'agripellet da sottoprodotti agricoli (scarti) può essere una valida ottimizzazione in un'ottica di economia circolare, ma non è sufficiente a garantire quella stabilità produttiva per il consumatore finale.
L'agripellet per sua caratteristica produce più ceneri (con caratteristiche basso-fondenti), e al momento potrebbe essere problematico su un'importante parte dei dispositivi domestici, ma sul settore residenziale (> 35 kw), che ha comunque un mercato in Italia di oltre 300.000 ton. vi è sempre più una maggiore diffusione di impianti dotati di sistemi autopulenti (es. griglie mobili) che ottimizzano la combustione di agripellet e simili come nocciolino.... Tornando sul domestico, ci sono una serie di produttori che dichiarano compatibilità con agripellet ed è in atto un sempre maggiore interesse per l'omologazione con combustibile alternativo.Ultima modifica di eroyka; 03-10-2018, 07:09.
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La griglia mobile non è sempre garanzia di poter bruciare miscanto. A parte l'elevato contenuto di cenere il problema è la silice e le relative ceneri bassofondenti. Per bruciare quel tipo di biomassa, che ha anche un contenuto idrico molto basso, è necessario raffreddare la camera di combustione per evitare che le ceneri fondano e blocchino l'impianto. Per fare questo alcuni produttori (ad es. Froling) hanno come optional il ricircolo dei gas combusti proprio per questo scopo.
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Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggiosecondo la EN ISO 17225-6 che si riferisce agli agropellet si possono utilizzare diversi additivi inorganici da miscelare alla biomassa per innalzare la temperature di fusione delle ceneri di combustione
Magari il testo normativo che abbiamo sottomano non è aggiornato (in allegato), ma a noi ci risulta che nella normativa 17225-6 la voce "Additives" è un "type and amount to be stated" e quindi ancora non sia sa quali additivi e in che termini si possano aggiungere.
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