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Caldaia pellet, meglio sempre accesa, o per fasce orarie?

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  • Caldaia pellet, meglio sempre accesa, o per fasce orarie?

    Impianto con caldaia pellet – puffer pipe in tank – 3 zone riscaldamento (una per piano) con termo alluminio e valvole termostatiche. (la caldaia pellet “sostituisce” calderina gpl che rimane utilizzabile solo per emergenza)
    E’ più corretto far funzionare l’impianto gestito dalla scheda caldaia impostando fasce orarie, temp. caldaia, temp. puffer e potenza a seconda del clima esterno oppure demandare il tutto a 3 termostati/cronotermostati sulle varie zone lasciando la caldaia sempre accesa?
    grazie

  • #2
    Seconda ipotesi, o meglio sono due passaggi diversi: un discorso è il lato riscaldamento, e un'altro il lato caldaia/puffer.Sono due cose distinte.
    riscaldamento a biomassa e PDC
    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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    • #3
      scusa dott non ho ben capito. voul dire che per una miglior resa del riscaltagetio Wwwne tramite la sua schedamento è meglio la soluzione termostati e invece per la caldaia sarebbe meglio la gestione tramite la sua scheda ou

      scusate gli errori sto usando un telefono
      Ultima modifica di nll; 08-11-2013, 06:39. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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      • #4
        esatto, la scheda caldaia lavora tra caldaia/puffer
        il riscaldamento lavora con i suoi termostati ambiente
        riscaldamento a biomassa e PDC
        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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        • #5
          quindi cosiderato che ogni.termo è regolato da una termostatoca potrebbe essere corretto comandare sia il primario caldaia puffer che il secondaro con la schedati caldaia

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          • #6
            dipende da che scheda ha
            in qualsiasi caso, a che pro far lavorare i termosifono con scheda caldaia?
            riscaldamento a biomassa e PDC
            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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            • #7
              premetto che sono inesperto nel settore. ho fatto la scelta di installare una pellet x non svenarmi con gpl.
              La caldaia è una logika red 25 kw con secondo display per controllo remoto
              L'installazione è in fase di realizzazione e vorrei avere le idee + chiare per i collegamenti elettrici delle pompe del secondario.
              Partendo dal presupposto che la caldaia funzionerebbe sulla sonda ntc del puffer il mio dubbio riguarda appunto se conviene sia da un punto di vista della gestione che dei consumi avere la caldaia accesa h 24 demandando ai 3 termostati/cronotermostati il comando dei circolatori oppure gestire le accensioni e regolazione dei parametri in fasce orarie dal display remoto o da quello caldaia la quale comanderebbe anche le pompe.
              Nel secondo caso comanderei il tutto da un'unico display. Nel primo caso invece dovrei intervenire sulla scheda caldaia per i parametri temp. caldaia/ puffer , potenza etc e sui termostati/cronoterm. ubicati in tre piani diversi per le regolazioni del circuito secondario. Considerato che qui (liguria ponente a 4 km dal mare) l'inverno non è certo rigido magari la scelta di un tipo di gestione rispetto ad un'altro potrebbe risultare + conveniente.

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              • #8
                aggiungo

                In sostanza se devo "manovrare" io vanno bene entrambe le soluzioni ma se devono intervenire le donne di casa sarebbe un problema.
                Altro particolare: la caldaia è montata su un impianto esistente (oltre 25 anni) e gli elementi radianti sono stati installati secondo le conoscenza dell'idraulico senza nessun calcolo termotecnico x cui non vorrei che dovendo comandare le 3 pompe singolarmente con 3 termostati venga "chiusa" la zona anche quando le termostatiche su qualche termo ( di un vano dove non c'è temostato) chiedono ancora acqua.
                E' per questo motivo che chiedevo conferma se la mia idea di funzionamento di tutto l'impianto dalla sola scheda caldaia sia una cosa da scartare a priori o se ha un minimo di fondamento (logicamente il tutto "a regime" dopo aver trovato la giusta ricetta giusta tra i vari settaggi - temp caldaia/puffer, potenza, pellet etc).

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                • #9
                  Un sistema semplice di gestione del tuo impianto potrebbe essere:

                  1- la caldaia tramite sue sonde tiene carico il puffer, in modo da minimizzare le ripartenze continue della caldaia e massimizzare i periodi di funzionamento a piena potenza
                  2- i cronotermostati di zona attivano i circolatori corrispondenti quando le zone chiedono calore. Se su ogni termosifone hai delle valvole termostatiche devi utilizzare circolatori per le zone elettronici che si autosettano, oppure, ma non è consigliabile, delle apposite valvole di by-pass. Le valvole termostatiche vanno installate su ogni termosifone. Se la zona dov'è installato il cronotermostato è troppo calda ed il crono chiude, si deve regolare l' impianto, attraverso la valvolina inferiore dei termosifoni, strozzando l' acqua nelle stanze calde, ed aprendola in quelle fredde.

                  La centralina della caldaia avrà poi un contatto per attivare la caldaia a gpl, in caso sia finito il pellet o in emergenza.

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                  • #10
                    Ciao giampi63 , sarebbe interessante conoscere la caldaia che hai installato . Se la centralina caldaia può gestire tutto il tuo sistema sicuramente e' preferibile utilizzare questa per una migliore logica di funzionamento caldaia e impianto .

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                    • #11
                      le pompe sono elettroniche wilo pico e le termostatiche sono gia montate sui termo.
                      la caldaia a parte l'allaccio acs è gia installata e martedi prossimo viene l'elettricista con l'idraulico per i collegamenti elettrici.
                      la cosa che mi preme quindi è avere un riscontro da voi professionisti del settore , anche indipendentemente dal tipo di gestione del secondario, sapere se è più logico/conveniente far funzionare l'impianto h 24 o a fasce orarie (anche una sola nei giorni + freddi). in sostanza quale è il metodo migliore per evitare il più possibile frequenti accensioni della caldaia nonostante la presenza del puffer.

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                      • #12
                        il metodo migliore è lasciare la caldaia accesa che si "arrangia" a mantenere il puffer alla T° impostata.
                        i termostati ambiente agiranno sulle rispettive pompe.
                        riscaldamento a biomassa e PDC
                        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                        • #13
                          Le esigenze della caldaia sono diverse da quelle del confort delle persone!

                          Se vuoi che la caldaia lavori bene, senza ripartenze continua a puffer freddo, deve rimanere sempre accesa, magari puoi utilizzare due termostati posizionati sul puffer, uno alto ed uno basso ( si accende o si risveglia dal mantenimento quando il termostato alto dice che l' acqua è troppo fredda, e si spegna o va in mantenimento quando il termostato basso dice che l' acqua è abbastanza calda), ma potrebbe avere anche una centralina, con due sonde, oppure una sonda sola da posizionare in fondo al puffer, che indica alla caldaia se andare a piena potenza (la sonda rileva una temperatura distante dal setup) oppure a minima potenza quando la temperatura è vicina a quella impostata per l' acqua del puffer.

                          Cioè ci sono moltissimi metodi di gestione di questo particolare aspetto, e dipendono dal tipo di caldaia ( a legna o a triti) dalla sua centralina (on-off, a due stadi di potenza, con PID .....), o se gestita da semplici termostati!

                          Il confort: di solito i cronotermostati ti permettono di definire 3 temperature diverse per ogni ora o quarto d'ora. C' anche da dire che spesso spegnere il riscaldamento di giorno per accenderlo 1 ora prima del rientro dal lavoro non sempre corrisponde ad un vero risparmio. Anche il confort peggiora, perché i termosifoni devono pompare a piena temperatura per poco tempo......

                          Una soluzione intermedia al sempre acceso, e quella di variare di soli pochi gradi fra la temperatura minima e max, cioè 2-3 gradi, e riscaldamento sempre acceso!

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                          • #14
                            ok. grazie per le risposte opterò quindi per la gestione con crono sulle tre zone (anche se dovrò spostare la posizione di uno perchè vicino ad una porta finestra dalla quale usciamo in giardino).
                            A questo punto dovrò trovare i giusti settaggi per quanto riguarda la temp caldaia temp puffer
                            La sonda puffer e nella parte bassa: a che temperatura conviene impostare la caldaia e sonda puffer?
                            Visto che la caldaia è provvista di sonda lambda vanno ugualmente fatti settaggi ricetta pellet e potenza o il tutto è "automatizzato"? (o più autogestito)

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                            • #15
                              Se fra puffer e termosifoni non hai un sistema di regolazione della temperatura acqua (valvola miscelatrice termostatica) è chiaro che non puoi settare la caldaia a 80 gradi. Chiunque toccherebbe i termosifoni si ustionerebbe !!

                              Normalmente si setta a 60-65 gradi, non tanto alta da ustionare, ne tanto basa da far funzionare male la caldaia per problemi di condensa.

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                              • #16
                                non c'è una miscelatrice termostatica, c'è solo l'anticondensa tra caldaia e puffer.
                                dimenticavo un particolare: siccome l'impianto nel funzionamento a gas era comandato secondo fasce orarie, per raggiungere più velocemente la temp erano stati installati nel 2008 (quando è stata sostituita la caldaia gpl) due ventilconvettori nel vano cucina pranzo soggiorno (il vano è quindi ora riscaldato da due termo int 70 da complessivi 26 elementi oltre ai ventil).
                                Con temp caldaia 65° a quanto normanlmente si setta la sonda ntc sul fondao puffer?
                                grazie

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                                • #17
                                  Devi semplicemente fase delle prove, e piccoli aggiustamenti del tutto. E' chiaro che devi settare la temperatura di off sul fondo del puffer, un po' di meno che quella di setup della caldaia. Poi c'è l' errore delle sonde, ma 5 gradi dovrebbero andare bene, credo 60!

                                  Credo che il dott sia la persona adatta a darti dei valori piu' precisi, se non sbaglio conosce molto bene la tua caldaia, il tipo di centralina e la gestione della stessa!!

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                                  • #18
                                    con T° caldaia a 65°, la sonta NTC fondo puffer a 62/63°.
                                    io però metterei caldaia a 70° e fondo puffer a 65/67°.
                                    riscaldamento a biomassa e PDC
                                    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                    • #19
                                      per ora grazie. vi renderò partecipi sull'evoluzione dell'impianto. Sicuramente avrò bisogno di voi quando sarà alle prese con le regolazioni.

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