Mandata con regolazione climatica - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Mandata con regolazione climatica

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Mandata con regolazione climatica

    Ciao a tutti, rieccomi con un nuovo quesito.
    Come funziona di preciso un gruppo di mandata all'impianto con miscelatrice provvista di centralina di regolazione climatica con sonda esterna? Quanto è efficace e quanto conta in un buon impianto rispetto ad uno a punto fisso?? Parliamo di impianto a pavimento.
    Mi trovo da una parte il termotecnico che lo consiglia caldamente, mentre il mio installatore (che lo monterebbe tranquillamente) ritiene che sono "soldi sprecati", perché secondo lui è poco efficace, in quanto troppo instabile al variare delle situazioni esterne.
    Illuminatemi vi prego!

  • #2
    Se è a pavimento è consigliabile, è l'unico modo per fare andare davvero bene il tutto (a patto di dedicare un po' di tempo i primi mesi per regolarla). L'idraulico non ha interesse a montarla perchè lui probabilmente preferisce meteere un sistema a punto fisso con termostati (quindi on-off), così lui una volta girata la rotella del termostato se ne può andare a casa senza dover regolare nulla (il sistema a temperatura scorrevole invece richiede regolazione della curva climatica e del flusso sulle singole chiocciole del pavimento radiante). Il costo non è esagerato (http://www.energeticambiente.it/cald...#post119509196), io consiglierei di usare climatica, anche perchè risparmi tutto il costo dei termostati nell varie stanze (tra tutto probabilmente 60-100euri a termostato, considerando che ci sono anche testine, scatole, corrugati etc.). Se però hai zone molo grandi (o più piani su una sola pompa) diventa più difficile gestire bene il tutto con un'unica curva climatica (e quindi tornanoo i termostati, o un secondo ruppo a t scorrevole separato). Va detto che su un impianto a legna (dove comunque accensione e funzionamento sono indipendenti dalal richiesta istantanea dell'impianto), parte dei vantaggi della gestione climatica vanno persi (con la legna tenere 45°C o 28°C cambia poco, con una PDC conta molto di più).

    Commenta


    • #3
      Non sò se il mio termotecnico è una mosca bianca ma......., nel mio impianto dotato di regolazione climatica motorizzata la centralina di controllo l'ha programmata lui in una sua visita all'impianto prima dell'accensione, senza mettere in difficoltà nè l'idraulico nè il proprietario alle "prime armi", poi una volta impostata correttamente, la centralina, permette infine da parte del conduttore una regolazione facilitata di massima + e - per variare la curva climatica alla bisogna.

      Commenta


      • #4
        Ma la regolazione avviene una sola volta inizialmente e stop oppure va effettuata in base al mutare delle condizioni esterne??Non vorrei dover essere sempre li a regolare il tutto..
        Io avrei due piano (giorno e notte). Come dovrei fare??

        Commenta


        • #5
          La "programmazione", che alla fine significa variare 2 parametri (intercetta e pendenza della curva climatica, oppure scegliere da una lista di curve), va fatta cercando di imbroccare la curva giusta. Una volta trovata la giusta curva, almeno in teoria, non occorre più toccare nulla. Sono operazioni semplici (cambiare qualche parameto sulla centralina, eventualmente regolare un po' le valvole sui collettori per uniformare la temperatura tra le stanze), che può fare l'utente, solo che se potrebbe servire qualche settimana per arrivare al giusto equilibrio (comunque cambiando le impostazioni una volta ogni 2-3 giorni, il massetto ha tempi di reazione molto lunghi). Se la centralina ha dei sensori ambiente poi si arrangia a correggere la T di mandata in base a quella ambiente, quindi non devi imbroccare perfettamente la giusta mandata (tanto c'è la correzione con feedback). Se hai due piani la cosa migliore in termini di comfort sarebbero due gruppi di pompaggio, ognuno collegato al collettore del piano, certo se sono piani da 40mq una pompa in più è un po' sprecata (anche se, come detto, mettere termostati in giro per l evarie camere non è meno costoso). Se la casa è bene isolata tutto diventa più facile...

          Commenta


          • #6
            Ok..si è il mio caso!! Due piano da 48mq, in una casa ben nuova direi ottimamente isolata.
            Scusatemi se chiedo cose così basilari ma...con questo sistemo potrei poi differenziare la T nei vari locali? Per interderci, ciò che vorrei sarebbe: piano giorno costantemente 20/21°, piano notte costantemente 17/18° mentre i due bagni (uno al piano giorno ed uno al piano notte) anche loro fissi sui 20/21°. Avrei bisogno comunque di quattro termostati, giusto?

            Commenta


            • #7
              Ma la casa è di nuova costruzione? In che classe sei? Una casa costruita da 0 oggi dovrebbe essere quasi passiva... il che non giustifica la caldaia a legna! Se vuoi tenere temperature differenziate (che comunque ha poco senso se la casa è davvero bene isolata: rischi di tenere accese sempre e solo le stanze calde, non sfruttando gli impianti di quelle fredde che comunque si riscaldameno passivamente... meglio tenere 20° dappertutto, o 18, dato che con i muri caldi anche temperature più basse sono più comfortevoli). A questo punto puoi anche buttari sul sistema a T fissa e termostati... però ti consiglio di cominciare a pensare di più all'isolamento e meno all'impintistica: se in una casa nuova hai finito per mettere una caldaia a legna c'è qualcosa che non va (o i consumi saranno minimi e non ammorterai mai la caldaia, o i consumi sono troppo alti per una casa nuova)!

              Commenta


              • #8
                Ciao. A mio avviso il sistema migliore è la sonda climatica esterna. I termostati per ogni stanza sono da escludere. Sono una spesa inutile. Ricordo che il riscaldamento a pavimento ha una forza di inerzia troppo alta e quindi la temperatura ambiente non si può controllare. L'acqua calda deve circolare sempre nel circuito l'unica cosa che deve variare è la temperatura di mandata. Ti fa risparmiare e ti da il benessere in casa. Se ti rimane una zona più fredda, basta agire sulle valvole di flusso. A casa mia, riscaldamento a pavimento, 160 mq consumo nei giorni freddi massimo 1 sacco di pellet. Temperatura ambiente che varia dai 21,6 ai 21,8.
                Ultima modifica di VENTINOVE29; 06-02-2014, 11:27.

                Commenta


                • #9
                  Bello spunto di riflessione..con annessa nuova immersione in forti ed atroci dubbi.

                  Caro yapok, riassumendo:
                  La casa è in costruzione, zona climatica F gradi giorno 3065, a 650 m slm, in alta Lombardia. Sarà una classe B "alta", con cappotto esterno 12cm, e finestre triplo vetro di nuova concezione.
                  Abitazione su due piani di c.a 100mq, per un volume totale al lordo delle strutture di 410mc.
                  Legge 10 alla mano, l'indice di prestazione energetica sarà 41 kWh/mq l'anno per il riscaldamento e 27 kWh/mq l'anno per l'acs. Per i consumi di biomassa, sono stati calcolati 1800 kg di biomassa per il riscaldamento e 1100 per l'acs.
                  Consumi abbastanza ridotti, circa 30 q.li di legna all'anno.

                  Detto questo, la scelta del generatore è determinata da:

                  -mancanza di rete gas metano: è una zona di nuovo ampliamento non ancora servita dalla rete, il quale, da convenzione comunale. Potrei realizzarla a mie spese (spesa circa 12.000€) oppure attendere la costruzione di almeno 5 abitazioni prima che il comune cominci l'iter di appalto.

                  -presenza di bosco a partire da 10 m da casa: le zone di proprietà da tagliare sono molte e disponibili, ci vuole solo la buona voglia ed il tempo per preparare la legna (visto che non è molta però, non ci si dovrebbe mettere molto).

                  -cultura ed abitudini: fin da bambino, sono sempre stato abituato a reperire, lavorare e maneggiare la legna, da utilizzare per scaldarsi d'inverno . Anche a livello ambientale inoltre sono bruciando legna restituisco in qualche modo ciò che ho preso.

                  -ultimo ma non da meno l'indipendenza da gas gasolio gpl e quant'altro comporti aumenti di prezzi, irreperibilità momentanea ecc.

                  La mia è una scelta, forse sbagliata. Sono consapevole che i tempi di ammortamento sono lunghi, e che forse converrebbe guardare ad altri sistemi..ma nessuno fin'ora è riuscito a convincermi in modo pratico. Ecco.

                  Consigli??!??

                  Commenta


                  • #10
                    Anch'io ho una casa in zona F, la tipica "B spinta", o meglio, venduta per tale (ovvero decente ma senza alcuna spinta sopra la norma da parte di chi l'ha progettata), il progetto era vecchio e quando si è cominciato a costruire non me ne intendevo ancora, ma soprattutto ero molto limitato dal fatto che tutto era fatto in cooperativa... quindi potere decisionale =0. Ho una cladaia a pellet, ma solo in grazia di contributi spinti (più di 5000) e del non aver potuto migliorare l'involucro. Il metano non esisteva, unica alternativa gasolio (o gpl, ma lasciamo perdere). Alla fine mi sono ritrovato con un impianto a pavimento, ma con termostati (l'idraulico se n'è fregato di quello che gli si diceva ed ha fatto come ha voluto, in particolare lasciando un gruppo miscelato unico per due piani, cosa che mi ha impedito di fare a meno dei termostati).

                    Posso dire che in realtà con una casa bene isolata anche il sistema on-off+pavimento (ad alta inerzia, non ho di certoun massetto sottile, e per esigenze estetiche rivestito da legno impiallacciato... quindi un disastro in teoria) non funziona così male, direi perfettamente gestibile. Dovendo tornare indietro però rifarei l'involucro spingendo molto di più su quello, metterei la VMC e punterei tutto alla passiva o quasi.

                    Capisco che dovendo spendere per il metano più di quello che spendi per la caldaia a legna tu abbia optato per la seconda (non essendo una zona adatta a PDC), però ti consiglio di rivedere comunque il pacchetto isolante (aumentare costa poco e serve a molto).

                    Commenta


                    • #11
                      Se la legna è gratis concordo che sia la migliore soluzione. Ma l'impianto risulterà troppo costoso!

                      Commenta


                      • #12
                        Originariamente inviato da Possa Visualizza il messaggio
                        Sarà una classe B "alta", con cappotto esterno 12cm, e finestre triplo vetro di nuova concezione.
                        Consigli??!??
                        VMC perchè se il tutto è realizzato a regola ti servirà, oppure dovrai "arieggiare" frequentemente.

                        Commenta

                        Attendi un attimo...
                        X