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puffer esterno e necessità cappottatura in muratura

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  • #31
    Vabbè... l'importante è che il signore è riuscito a farsi un opinione sua...

    Credo tu sia un installatore o qualcosa del genere...ti chiedo una cosa...devo orientarmi su degli elementi per un impianto..
    In particolare una caldaia a gas che sappia gestire un puffer esterno con una tre vie in funzione delle temperature del puffer. Sai indicarmi qualcosa?

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    • #32
      purtroppo no, non tratto caldaie a gas, ma solo biomassa e solare termico.
      nella mia firma sotto vedi chi sono.
      riscaldamento a biomassa e PDC
      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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      • #33
        Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
        purtroppo no, non tratto caldaie a gas, ma solo biomassa e solare termico.
        nella mia firma sotto vedi chi sono.
        Ma con quali regolatori coordinate l'approvvigionamento energetico da più fonti, valvole, etc?

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        • #34
          dipende.... da come si impronta l'impianto

          o il puffer al centro del sistema e tutte le fonti scaricano dentro

          o la fonte principale prima scalda la casa e il surplus si riversa nel puffer


          inoltre, dipende sempre da che fonti e con che precedenza voglio impostarle (come regola prima si dà precedenza sempre alla fonte col combustibile più economico, se presente...)
          riscaldamento a biomassa e PDC
          Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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          • #35
            Non è il fatto di voler fare i professoroni però mettere un puffer in esterno ha poco senso, non per la coibentazione dello steso che può disperdere più o meno calore, ma tutti gli elementi che possono disperdere come le tubazioni, le valvole a sfera, tutti gli attacchi degli stessi perché comunque di difficile coibentazione. Poi preservare lo stesso dalle intemperie sarebbe cosa buona e giusta (con gli sbalzi di caldo e freddo fra puffer e coibentazione non si forma condensa che magari potrebbe creare danni allo stesso?), dagli UV ecc ecc. Di regolatori o centraline elettroniche per gestire una caldaia a gas o una a biomassa ce ne sono di svariati modelli e tipi. Su un impianto di una caldaia a gas cosa prevedete voi?

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            • #36
              Il problema è trovare quella che rieca a gestirti il tuo schema di impianto. Programmare una da zero ti costerebbe un bel po credo...

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              • #37
                Quasi tutte le caldaie a biomassa sono già dotate di centraline a bordo che gestiscono l'intero impianto. Ma esistono anche in commercio centraline che senza spendere degli spropositi ti permettono di gestire varie uscite relè, ingressi e uscite di segnali ecc ecc. Poi se si vuole fare un lavoro certosino si può avere anche la gestione da remoto delle stesse. Oppure ancora affidarsi ad un PLC della Siemens che è di facile comprensione e programmazione. Ovviamente anche le nuove caldaie a gas hanno delle centraline abbastanza sofisticate che ti permettono di gestire impianti più o meno articolati come climatica, gestione solare ecc ecc

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                • #38
                  Originariamente inviato da FaGa86 Visualizza il messaggio
                  Quasi tutte le caldaie a biomassa sono già dotate di centraline a bordo che gestiscono l'intero impianto. Ma esistono anche in commercio centraline che senza spendere degli spropositi ti permettono di gestire varie uscite relè, ingressi e uscite di segnali ecc ecc. Poi se si vuole fare un lavoro certosino si può avere anche la gestione da remoto delle stesse. Oppure ancora affidarsi ad un PLC della Siemens che è di facile comprensione e programmazione. Ovviamente anche le nuove caldaie a gas hanno delle centraline abbastanza sofisticate che ti permettono di gestire impianti più o meno articolati come climatica, gestione solare ecc ecc
                  Ok. Ma concretamente come avviene la programmazione? Con un pc, con dei cavi, ecc? Hai un manuale x la programmazione di un plc siemens ?

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                  • #39
                    Se si tratta di centraline a bordo caldaia o centralina esterna la programmazione la fai al primo avvio perché il software che precaricano sulla centralina ha già tutte le impostazioni utili all'impianto. Per il PLC della Siemens esistono i vari manuali di programmazione il base al modello se così vogliamo chiamarlo (ad esempio il Logo!). Per la visualizzazione da PC solitamente si utilizza un router collegato tramite cavo CAN BUS e poi tramite software specifici avrai la remotizzazione sul PC dei dati visualizzati anche su centralina.

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                    • #40
                      Grazie a tutti per le risposte .. molto tecniche a dire il vero che non riesco completamente a seguire .. intimamente io penso che la coibentatura a sandwich (avete una foto che non ho ben chiaro cosa è ??) sia utile .. ma il termotecnico mi ha spiazzato !!

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                      • #41
                        ecco cos'è
                        riscaldamento a biomassa e PDC
                        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                        • #42
                          cmq onestamente a noi sembra che il puffer perda calore velocemente .. mi spiego maccheronicamente.. pensavamo che una volta portato a regime il puffer a 80° circa poi questo, se non usato (cioè se il riscaldamente è spento) avrebbe mantenuto il calore prossimo a 80° (cioè tra 70 e 80°) almeno per un po' di tempo; invece nel giro di una mezza giornata se non c'è l'apporto della caldaia (che è una 130.000 kcal) questo scende rapidamente di 20/25 gradi se nn piu .. e adesso non fa molto freddo ... non oso pensare inverno pieno ! .. puo essere che cio sia dovuto al fatot che sto benedetto puffer è esterno anche se su tre lati protetto da muri ?? .. appena riesco posto qualche foto ...

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                          • #43
                            se scende così velocemente senza prelievi, due sono i motivi:

                            - o coibentazione non adeguata

                            - o circolazioni parassite



                            ah... è fuori senza protezione isolante? ma il termotecnico..... non aveva conteggiato che anche fuori senza protezione disperdeva pochissimo?
                            riscaldamento a biomassa e PDC
                            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

                            Commenta


                            • #44
                              Ma il collegamento tra caldaia e puffer com'è stato fatto?

                              Commenta


                              • #45
                                Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
                                se scende così velocemente senza prelievi, due sono i motivi:

                                - o coibentazione non adeguata

                                - o circolazioni parassite



                                ah... è fuori senza protezione isolante? ma il termotecnico..... non aveva conteggiato che anche fuori senza protezione disperdeva pochissimo?
                                Ok .. rigiro la domanda .. è possibile conoscere (anche a spanna) qUANTI gradi dovrebbe
                                perdere nel giro di 24 ore un puffer sistemato esternamente e opportunamente coibentato considerando che
                                la temperatura esterna oscilla tra 6/16 gradi e viene alimentato da una caldaia a pellet come
                                sopra indicato quando non viene utilizzato per il riscaldamento ??


                                I collegamenti tra puffer e caldaia sono stati fatto con tubi idraulici dirrei piuttosto grossi e sono stati coibentato con della guanina protettiva
                                ma i dettagli non li so dire

                                Scusate .. ma io di mestiere faccio altro ..

                                p.s.1 mi dite quale è il materiale ottimale da usare per una cappottatura a sendwich drevole ??

                                Millegrazie a tutti

                                Commenta


                                • #46
                                  Se il puffer si scarica così in fretta a mio avviso non c'è il sistema anticondensa cioè un bulbo o una miscelatrice che garantisca un ritorno di Y minima in caldaia.

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                                  • #47
                                    Sicuramente quelle perdite non sono normali, un buon puffer, ben isolato, collegato con tubazioni isolate, a quelle temperature, non dovrebbe perdere più di 5 gradi in 24 ore.
                                    Sicuramente avrai delle circolazioni parassite nell'impianto (hai valvole di non ritorno sulle mandate al riscaldamento e carico bollitore?).

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                                    • #48
                                      Il mio puffer da 800 Lt , in estate (ancora devo mettere i pannelli solari) lo portavo a circa 80° in 2 giorni arrivavo a 45° ovviamente facendoci anche le docce.
                                      Il puffer è all'interno del locale caldaia.
                                      Impianto fotovoltaico connesso il 09-novembre-2012 nel V contro Energia. Impianto da 2.96Kwp, n°16 moduli Sunerg, inverter POWER-ONE. Provincia di Forli-Cesena, C, 800mt s.l.m. Inclinazione 28°, orientamento -90 (EST).
                                      Caldaia a legna fiamma rovesciata UNICAL , Piren 30Kw + Puffer 800Lt. Scambiatore a piastre per produzione ACS.

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                                      • #49
                                        Originariamente inviato da FaGa86 Visualizza il messaggio
                                        Se il puffer si scarica così in fretta a mio avviso non c'è il sistema anticondensa cioè un bulbo o una miscelatrice che garantisca un ritorno di Y minima in caldaia.
                                        per quel che ne so io non non c'è .. ma a cosa serve ?

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                                        • #50
                                          a cosa serve l'anticondensa :

                                          serve a far lavorare la caldaia in modo ottimale favorendo il ritorno appunto in caldaia almeno sopra ad una certa temperatura ( quella della valvola anticondensa - termostatica o miscelatrice ) , lavorando da chiusa quando la caldaia parte da freddo e aprendosi man mano per favorire la temperatura di ritorno , in pratica ricircola una parte di acqua all'interno caldaia , al superamento temperatura della valvola questa si apre permettendo di caricare il puffer fino a D impostato . quando il puffer raggiunge la T la caldaia si ferma e il circuito precedente si chiude e la pompa si ferma , evitando rimescolamenti che potrebbero velocemente abbassarti la T del puffer .

                                          senza la valvola e a seconda di come lavora la caldaia probabilmente hai un continuo rimescolamento dell'acqua all'interno del bidone che , se poi non è a stratificazione , perde ancora più velocemente .

                                          cosa vuol dire stratificazione ? un sistema banale all'interno del puffer che permette rallentamenti dei flussi in movimento in modo da permettere un riscaldamento graduale del tutto , spiego ancora meglio , come mettere tante coperte una sopra all'altra lentamente .

                                          ciao

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                                          • #51
                                            Originariamente inviato da badboy25 Visualizza il messaggio
                                            per quel che ne so io non non c'è .. ma a cosa serve ?
                                            molte ditte costruttrici di caldaie, non fanno neppure la garanzia se non viene montato un sistema anticondensa
                                            riscaldamento a biomassa e PDC
                                            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                            • #52
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                                              ok, d'ora in poi tutti i puffer a cielo aperto, tanto conviene..... "il punto di vista del termotecnico è più che legittimo" certo, se visto dal punto di vista di un tecnico che di impianti non ne fa e legge solo la carta, è più che legittimo....P.S.: pensi che una cosa così costi milioni di euro e non convenga farla?
                                              e secondo te quella sarebbe una coibentazione che farebbe risparmiare dei soldi?Io non lo lascerei all'aperto, ma piuttosto che coibentati la "casetta" aggiungerei altra coibentazione attorno al pufferQuell genere di coperture non tengono niente, avevo un ufficio da cantiere realizzato a quel modo, una ghiacciaia d'inverno ed un forno d'estate, soldi buttati se l'intento è di coibentare meglio

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                                              • #53
                                                certo, tu puoi fare come meglio credi, anche metterci la sciarpa !!!
                                                forse però dimentichi del principio di isolamento tramite cuscinetto d'aria......
                                                o forse non tutti i pannelli isolano nello stesso modo.....
                                                o forse mi spieghi cosa intendi dicendo "Io non lo lascerei all'aperto, ma piuttosto che coibentati la "casetta" aggiungerei altra coibentazione attorno al puffer" : ma lo lasceresti all'aperto o no?
                                                Ultima modifica di Dott Nord Est; 21-11-2014, 14:25.
                                                riscaldamento a biomassa e PDC
                                                Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                • #54
                                                  Ciao a tutti....

                                                  Tornando in topic......anche io ho accumulo all'esterno (Sanicube SCS538/16/0 500lt) e per proteggerlo dagli elementi ho realizzato un telaio in ferro (di recupero) e piazzato dei pannelli in policarbonato alveolare da 1cm. All'interno, siccome mi avanzavano, ho messo i pannelli in XPS da 5cm di spessore residuo della coibentazione del sottotetto.
                                                  Si possono utilizzare anche degli sfridi di polistirolo o materiale simile e per il telaio, oltre al ferro, va bene anche legno, alluminio, pvc, ecc. In tal modo è garantita una buona protezione termica e quella dai raggi UV. Come spesa, comprando tutto il materiale, siamo attorno ai 200€, se invece si va al ferro vecchio, sito di riciclaggio e/o in qualche cantiere........ non avete idea cosa si recupera....e li si va a costo zero, manodopera franca, ovviamente......
                                                  PS: ricordo al nostro amico che : con un pufferone da 5000lt ci va un vaso d'espansione XXL di circa 500lt + il 10% del volume d'acqua presente nelle tubazioni, termosifoni, radiante, ecc.,ecc.

                                                  Saluti
                                                  Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

                                                  Commenta


                                                  • #55
                                                    Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
                                                    certo, tu puoi fare come meglio credi, anche metterci la sciarpa !!!forse però dimentichi del principio di isolamento tramite cuscinetto d'aria......o forse non tutti i pannelli isolano nello stesso modo.....o forse mi spieghi cosa intendi dicendo "Io non lo lascerei all'aperto, ma piuttosto che coibentati la "casetta" aggiungerei altra coibentazione attorno al puffer" : ma lo lasceresti all'aperto o no?
                                                    Farei una copertura ed altra coibentazione attorno al puffer, i pannelli di cui parli sono due lamiere da 0.6 mm con poliuretano da 4 a 8 cm, più non ne ho trovato, è comunque una coibentazione esigua, meglio di niente,certo, ma insignificante, ben altra cosa sarebbe aggiungere altri 150 mm di lana di roccia ed una copertura per non lasciare alle intemperie, oppure interrare direttamenteUna soluzione veramente efficace sarebbe quella usata per i serbatoi di azoto liquido, una specie di tank in tank in cui tra serbatoio del gas ed atmosfera estera c'è il vuoto spinto, ossia la miglior coibentazione possibile. Perché non lo fanno? Questione di costi! L'isolamento è il migliore possibile, l'unico modo di condurre calore nel vuoto è per irraggiamento, cosa facilmente risolvibile...

                                                    Commenta


                                                    • #56
                                                      perchè non lo fanno? prova a vendere un puffer che costa 800 euro a 3000 euro, e poi mi dici......
                                                      una cosa è la fantasia e un'altra la realtà.....
                                                      vuoi una bella cosa? fai così..... ma non tutti possono permetterselo (allegato)
                                                      riscaldamento a biomassa e PDC
                                                      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                      • #57
                                                        oltre al bollitore ad accumulo devo posizionarte fuori casa anche l'unità "interna" della pompa di calore e tutto ciò che ci sta intorno, perciò sto realizzando una "baracca termica" in lamellare con tamponature in OSB da 18mm, e vorrei minimizzare le dimensioni. Sul manuale di installazione del Daikin EKHWP500 consigliano una distanza dalla parete di almeno 20 cm.

                                                        - Quale è il motivo per lasciare tale spazio intorno al bollitore?
                                                        - confermate EKHWP500 ha una serpentina grande e flessibile tale da rendere inutile un vaso di espansione?
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