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Nuovo impianto per ristrutturazione, consigli ed esperienze di vita

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  • Nuovo impianto per ristrutturazione, consigli ed esperienze di vita

    Buongiorno a tutti, mi trovo a dover affrontare una ristrutturazione a breve e volevo chiedervi qualche consiglio ma sopratutto qualche esperienza di vita vissuta.Inizio descrivendo la situazione attuale, la ristrutturazione interesserà due alloggi, uno è una taverna semi interrata e l'altro è un appartamento appena sopra la stessa e con lo stesso perimetro, la casa è di vecchia costruzione, ristrutturata una prima volta negli anni 70 e si trova a Courmayeur quindi in un comune freddino diciamo ,( per un totale di circa 130mq )Nel progetto fatto dal geometra e dal termotecnico hanno previsto una coibentazione interna con riscaldamento a pavimento ed una pompa di calore ad integrazione di una caldaia a pellet (con relativo puffer da non ricordo quanti litri di preciso, 300lt credo). Io non ne capisco davvero niente, quindi ho preso per buono quello che mi hanno detto, ma un paio di domande mi sono sorte lo stesso, la prima riguarda la validità del riscaldamento a pavimento in queste località, chi lo ha mi dice di trovarsi bene ma d'altro canto per l'oste il vino è sempre ottimo, la seconda riguarda se vale la pena prevedere un serbatoio di pellet interrato esternamente od una caldaia con serbatoio maggiorato (tipo 3/400kg) (non avendo giardino sarei costretto a fare il serbatoio nel parcheggio davanti casa e credo che la spesa tra scavo, creazione e coibentazione struttura, e ripristino parcheggio no valga il vantaggio che avrei nel farmi portare il pellet con autobotte, anche perchè si tratterebbe cmq di un serbatoio da 15q al massimo (non credo avrei spazio per uno più grande) ed in tutti i casi i costi dell'impianto aumenterebbero).Quindi volevo chiedervi intanto qualche consiglio su quale caldaia montare, le uniche termostufe che ho avuto sono quelle della edilkamin e non mi sono trovato particolarmente bene, quindi se necessario preferisco spendere qualcosa di più sulla caldaia ma avere certezza che funzioni come si deve, sopratutto dato che per lavoro sono lontano anche diverse settimane consecutive, ho necessità di qualcosa che richieda meno manutenzione possibile, sia come pulizia che come aspirazione ceneri (meno incombenze lascio alla moglie, più comodo è per tutti). Ma sopratutto se qualcuno di voi ha avuto esperienze simili (come tipologia abitazione e quota) con il riscaldamento a pavimento gli sarei grato per qualche consiglio, i lavori inizieranno a marzo quindi ho ancora tempo per mettere mano alla parte termoidraulica e vorrei evitare di fare errori di cui mi pentirei dopo, in linea di massima resto sempre dell'idea che i lavori "grandi" non vadano mai fatti la risparmio

  • #2
    per consegne di 15 ql alla volta con botte, le spese forse superano il costo del pellet.
    quando si prevedono serbatoi esterni da caricarsi con autobotte, bisogna considerali almeno di 30/50 ql, altrimenti il gioco non vale la candela, conviene comprare i sacchetti.
    riscaldamento a biomassa e PDC
    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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    • #3
      Domanda, la casa dunque può rimanere anche settimane senza nessuno ?
      Il riscaldamento a pavimento impiega parecchio ad andare a regime ed è forse più adatto per chi abita la casa in modo cntinuativo , ma è solo una mia impressione , magari dico una sciocchezza.

      Il consiglio che mi sento di darti è di investire il più possibile nella coibentazione , riducendo il fabbisogno di Kw riduci di parecchio il problema ed hai molte più soluzioni tra cui scegliere.
      E un risparmio sicuro ed aumenti , migliorando la classe energetica dell'abitazione, anche la sua vendibilità se non il suo valore.
      Caldaia Lazar Smartfire 22kw , sonda lambda,240 lt serbatoio pellet, modulo Econet300 , Puffer Galmet multiinox 600 lt, Collettori solari Ksg21.

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      • #4
        No sono solo io che mancò per settimane, mia moglie ed il piccolo la vivono giornalmente. È già previsto un cappotto interno come coibentazione

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        • #5
          da almeno 12 anni riscaldo 400 mq con radiatore pavimento in un comune altrettanto freddo come il tuo; il confort è innegabile ed è facile mantenere la T°, per il deposito esterno lascia perdere, 4-5 sacchetti al giorno da 15 kg massimo (vado a spanne, ma forse te la cavi con 2-3) può caricarli anche tua moglie visto che lo faceva anche mia madre di 80 e passa anni a casa sua di 120 mq, l'unico accorgimento che ti consiglio è di prendere una policombustibile che vada anche ad altri triti e non solo a pellet
          OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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          • #6
            draliko , in questo post dò delle indicazioni numeriche sul fabbisogno di pellet per un utente che necessitava di 3,6 tonnellate anno.

            Se la casa è sempre abitata il riscaldamento a pavimento dà sicuramente il miglior confort.

            Valuta con attenzione la qualità delle acoibentazione interna che vai a fare.
            In che classe enrgetica è adesso l'edificio ? il
            Che classe energetica acquisisce dopo i lavori di coibentazione ?
            Fallo mettere per iscritto prima di iniziare i lavori e verificalo dopo .
            Sapendo quanti Kw anno per m2 necessita l'abitazione puoi stimare il fabbisogno annuo di combustibile.

            Ci sono caldaie a pellet autopulenti e pellet che fanno poca cenere, le due cose riducono di parecchio la necessità di metter mano alla caldaia.
            Se acquisti una caldaia con un serbatoio maggiorato e la casa necessita di pochi kw , grazie ad una classe energetica favorevole, per rimanere calda, allora il caricamento del pellet può essere fatto poche volte al mese.
            Ultima modifica di Lucamax; 17-09-2015, 02:26.
            Caldaia Lazar Smartfire 22kw , sonda lambda,240 lt serbatoio pellet, modulo Econet300 , Puffer Galmet multiinox 600 lt, Collettori solari Ksg21.

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