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Consigli su installazione caldaia a pellet +puffer

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  • Consigli su installazione caldaia a pellet +puffer

    Seguo da un po’ questo forum e vista la vostra competenza vorrei chiedervi aiuto/consigli sul mio nuovo impianto termico visto che io sono proprio ignorante in materia e vorrei seguire l’installazione con un po’ più di cognizione.
    Vi avevo già chiesto lumi sull’opportunità o meno di sostituire la vecchia caldaia a pellet e comunque ora ho deciso. Potendo accedere al contributo previsto dal Conto Termico in 2 anni, mi stanno per installare una caldaia Thermorossi Compact 32 in abbinamento ad un puffer Combi 3 mod. 800 con produzione di ACS e con possibilità di ingresso per il solare (che al momento non installerò).
    In primo luogo ho preteso anche l’inserimento di una valvola anticondensa che se non ho letto male sulle varie discussioni dovrebbe essere montata sul ritorno della caldaia; quello che non so è se ha già una temperatura preimpostata o se bisogna impostarla. Eventualmente qual è la temperatura corretta?
    Altro dubbio: il puffer se non erro ha diverse possibilità di impostare le temperature. Quali sono le impostazioni migliori da fare?
    Il sistema dovrà scaldare un’abitazione singola su 2 piani di 80 mq. ciascuno scarsamente coibentata in zona climatica E con termosifoni in alluminio che andrò ad integrare con le testine termostatiche; impianto diviso in due zone (una per ciascun piano, sopra notte e sotto giorno) ognuna comandata da cronotermostato che attualmente dà il consenso direttamente alla caldaia. Come sarà meglio gestire il riscaldamento? Come fatto fino ad oggi (ovvero sfruttando direttamente i cronotermostati che aprono la valvola a zona e che ritengo, con il puffer, daranno il consenso al circolatore) oppure lasciando sempre aperte le valvole e lasciando che le testine regolino in autonomia la temperatura, oppure in quale altro modo?
    Un altro dubbio è sulla caldaia a GPL che ho da sempre e che vorrei mantenere solo per le emergenze. Nel caso di un suo utilizzo come dovrebbe essere collegata: direttamente all’impianto di riscaldamento o passando per il puffer? E per l’ACS con produzione diretta o sempre tramite il puffer?
    Un ultima domanda. Visto che anche nel periodo estivo vorrei utilizzare la caldaia a pellet per la produzione di ACS, nel puffer sarà possibile scaldare solo l’ACS o bisogna continuare a scaldare tutto il serbatoio.
    Vi ringrazio fin da subito per le risposte che mi vorrete dare anche se ritengo che le mie domande saranno ritenute sciocche, ma ribadisco che sono proprio digiuno di questi argomenti.

  • #2
    La caldaia a gas che modello è (oppure, che potenza minima ha)? Produce anche acqua sanitaria? Se si, con scambiatore o con accumulo integrato?

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    • #3
      E' una caldaia ATAG S-HR-35T da 33,6 KW a GPL con produzione di ACS attraverso un piccolo boiler integrato da 14 lt.

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      • #4
        Di schemini sul forum ne trovi tanti, e meglio ancora direttamente sui siti delle case produttrici (termorossi e non, trovi abbastanza facilmente anche sui siti delle caldaie a gas). Io ti do solo qualche consiglio disinteressato ma senza qualifiche.
        -Hai qualcuno di competente che segue il progetto?
        -Nel 2015 non c'è motivo di non usare gestione climatica. Se prima riuscivi a fare tutta la casa con una pompa un gruppo miscelato basta, anche se avendo due piani non sarebbe male separare su due gruppi, ciò vuol dire una pompa in più sempre in funzione e ulteriori costi per il materiale, ma docresti essere più tranquillo sulla gestione
        -avendo gestione più o meno climatica eviterei l'on-off dei termostati... è anche vero che con il puffer ti frega molto poco della discontinuità, il funzionamento della caldaia è slegato dalla richiesta (almeno per la soglia di calore accumulata nel puffer=buffer). Le testite termostatiche secondo alcuni possono creare pendolamenti, le lascerei ma tarate altine per evitare che qualche termosifone ciucci troppo
        -La caldaia a GPL ha un accumulo molto piccolo (quindi tenerlo caldo nei periodi di uso intermittente non è un dramma), se bastava prima del pellet a fare acqua per tutti la metterei in serie al puffer (a valle), eventualmente con kit solare per bypassarla. È vero che se è per le sole emergenze puoi metterla in parallelo (o non collegarla proprio all'ACS) e con due valvole a sfera risparmi il costo del kit integrazione solare (deviatrice+miscelatrice, la miscelatrice ti serve comunque)...
        -Se la caldaia a gpl viene davvero usata solo per le emergenze ti importa poco anche di come è collegata per il riscaldamento: un modo economico per separare i fluidi è collegarla ad una serpentina del puffer, è vero che ti tocca scaldare il puffer, ma se l'uso previsto è 2 volte all'anno puoi convivere con l'inerzia, in questo caso negativa, del puffer. Tra l'altro se il puffer produce ACS devi comunque scaldare la parte alta, ergo...
        -Collegamento "tedesca"/"italiana": ancora una volta, la parte alta del puffer devi sempre e comunque tenerla calda, quindi è abbastanza indifferente quale collegamento usi... se l'idraulico ha voglia faglielo fare alla tedesca. Può darsi che invece preferisca usare sistemi "fisici" per garantire che il puffer rimanga caldo in alto (collegando la mandata riscaldemnto più in basso)... fatti mandare uno schemino dalla termorossi per sicurezza, se compri da loro sicuramente te lo forniscono a gratis e eviti che l'idraulico faccia pastrocchi.

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