Ciao a tutti,
mi è stata proposta una modifica del mio impianto.
Situazione odierna: Caldaia a pellet che lavora su serpentine in parallelo su 2 puffer, caldaia di soccorso a gasolio che lavora in serie alla mandata dei puffer direttamente sull'acqua tecnica.
Quindi la caldaia scalda tutto il volume del puffer non prediligendo la mandata come farebbe in un impianto "alla tedesca".
Una soluzione propostami sarebbe quella di far lavorare le caldaie sulla stessa acqua adeguando progetti e dispositivi di sicurezza. Questa la ritengo la soluzione migliore ma è anche la più costosa.
Una soluzione alternativa, ed è quella di cui vorrei capire i pregi e i difetti, sarebbe quella di fare l'impianto "alla tedesca" ma usando uno scambiatore per separare i liquidi. Quindi lato pellet la caldaia lavora su uno scambiatore a piastre che alimenterebbe la mandata, poi un tee per privilegiare l'impianto prima e i puffer sulo con il surplus.
Un impianto così:

Ma con uno scambiatore lato caldaia.
Questo abbatterebbe di molto costi e invasività dell'intervento, non richiedendo modifiche a progetti INAIL.
Tra l'altro mi hanno proposto eventualmente di sovradimensionare lo scambiatore mettendone uno con kW dopi o tripli rispetto alla caldaia. Ci sono controindicazioni in merito?
Spero si capisca qualcosa
Grazie
MP
mi è stata proposta una modifica del mio impianto.
Situazione odierna: Caldaia a pellet che lavora su serpentine in parallelo su 2 puffer, caldaia di soccorso a gasolio che lavora in serie alla mandata dei puffer direttamente sull'acqua tecnica.
Quindi la caldaia scalda tutto il volume del puffer non prediligendo la mandata come farebbe in un impianto "alla tedesca".
Una soluzione propostami sarebbe quella di far lavorare le caldaie sulla stessa acqua adeguando progetti e dispositivi di sicurezza. Questa la ritengo la soluzione migliore ma è anche la più costosa.
Una soluzione alternativa, ed è quella di cui vorrei capire i pregi e i difetti, sarebbe quella di fare l'impianto "alla tedesca" ma usando uno scambiatore per separare i liquidi. Quindi lato pellet la caldaia lavora su uno scambiatore a piastre che alimenterebbe la mandata, poi un tee per privilegiare l'impianto prima e i puffer sulo con il surplus.
Un impianto così:

Ma con uno scambiatore lato caldaia.
Questo abbatterebbe di molto costi e invasività dell'intervento, non richiedendo modifiche a progetti INAIL.
Tra l'altro mi hanno proposto eventualmente di sovradimensionare lo scambiatore mettendone uno con kW dopi o tripli rispetto alla caldaia. Ci sono controindicazioni in merito?
Spero si capisca qualcosa
Grazie
MP
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