Ciao,
da molti giorni sto seguendo il forum e traendo tanti spunti per la nuova ristrutturazione della mia villetta su 3 piani (caldaia in taverna).
Installerò una caldaia a condensazione da 30/35Kw per alimentare un impianto di riscaldamento a termosifoni in alluminio; da considerare una casa per 5 persone.
Ora il mio dubbio è sul se installare o meno una caldaia con un accumulo da 40/60lt (avrei trovato a tal proposito la Beretta Exclusive Boiler Green, che mi piace molto per i circolatori modulanti e per la modulazione 1:10).
Sapreste dirmi quanto effettivamente la caldaia consuma in più accumulando acqua a una temperatura normale? (penso intorno ai 50°). Per consuma in più intendo il consumo di elettricità e gas quando non si usa l'acs. Immagino che quando la caldaia deve reintegrare pochi gradi non parta subito al massimo, ma moduli per partire a minimo e ottimizzare i consumi, giusto?
Se volessi installare anche un impianto di ricircolo (che ha forse senso per evitare spreco di acqua e tempo) mi conviene una caldaia con accumulo o senza? da un altro post del 2010 su questo forum ho letto che senza accumulo ci sono molti più cicli on/off, quindi immagino anche maggiori consumi.
Pensavo di far controllare la pompa di ricircolo alla centralina domotica e farla attivare solo ogni tot minuti quando c'è qualcuno in casa usando dei sensori di movimento, oppure quando si accende ad esempio la luce del bagno.
Oggi un termotecnico che ho incontrato mi suggeriva di prendere caldaia senza accumulo e di fare l'accumulo esterno, in modo da poterlo integrare un giorno eventualmente anche con altre fonti energetiche (es solare termico, termocamino che già ho ma che accendo raramente etc). Cosa ne pensate? mi convince poco perché secondo me in questo modo si spreca un sacco di energia quando il solare in inverno fa poco per tenere l'accumulo in temperatura; inoltre dialogando peggio con la caldaia secondo me si rischia che quest'ultima parte poi a palla anche per fare piccoli reintegri, no?
Ciao e grazie,
Tommaso
da molti giorni sto seguendo il forum e traendo tanti spunti per la nuova ristrutturazione della mia villetta su 3 piani (caldaia in taverna).
Installerò una caldaia a condensazione da 30/35Kw per alimentare un impianto di riscaldamento a termosifoni in alluminio; da considerare una casa per 5 persone.
Ora il mio dubbio è sul se installare o meno una caldaia con un accumulo da 40/60lt (avrei trovato a tal proposito la Beretta Exclusive Boiler Green, che mi piace molto per i circolatori modulanti e per la modulazione 1:10).
Sapreste dirmi quanto effettivamente la caldaia consuma in più accumulando acqua a una temperatura normale? (penso intorno ai 50°). Per consuma in più intendo il consumo di elettricità e gas quando non si usa l'acs. Immagino che quando la caldaia deve reintegrare pochi gradi non parta subito al massimo, ma moduli per partire a minimo e ottimizzare i consumi, giusto?
Se volessi installare anche un impianto di ricircolo (che ha forse senso per evitare spreco di acqua e tempo) mi conviene una caldaia con accumulo o senza? da un altro post del 2010 su questo forum ho letto che senza accumulo ci sono molti più cicli on/off, quindi immagino anche maggiori consumi.
Pensavo di far controllare la pompa di ricircolo alla centralina domotica e farla attivare solo ogni tot minuti quando c'è qualcuno in casa usando dei sensori di movimento, oppure quando si accende ad esempio la luce del bagno.
Oggi un termotecnico che ho incontrato mi suggeriva di prendere caldaia senza accumulo e di fare l'accumulo esterno, in modo da poterlo integrare un giorno eventualmente anche con altre fonti energetiche (es solare termico, termocamino che già ho ma che accendo raramente etc). Cosa ne pensate? mi convince poco perché secondo me in questo modo si spreca un sacco di energia quando il solare in inverno fa poco per tenere l'accumulo in temperatura; inoltre dialogando peggio con la caldaia secondo me si rischia che quest'ultima parte poi a palla anche per fare piccoli reintegri, no?
Ciao e grazie,
Tommaso
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