Ciao a tutti,
ho letto diversi post di questo forum che trovo davvero molto utile per chi, come me, è in procinto di progettare e/o rifare un impianto di riscaldamento + ACS.
Veniamo al dunque.
Io e mia moglie abbiamo acquistato lo scorso anno una villetta di 200mq su due piani (più 100mq di soffitta non abitabile, almeno per il momento) , libera su tutti e quattro i lati ed in zona climatica E.
L'abitazione risale agli anni 70, quindi direi per nulla coimbentata, ed ovviamente in classe energetica G.
Al momento, riscaldamento e acs ci viene fornito da una caldaia a condensazione Vie ssmann Vitopend 111-W WHSB , con l'impianto diviso in due anelli (PT e PP) che alimentano dei termosifoni in ghisa disposti in serie. Al momento abitiamo al piano terra (il primo piano sarà pronto questa estate).
Le nostre abitudini sono quelle di una coppia giovane che lavora, per cui la caldaia viene accesa dalle 17 alle 22 lun-ven, mentre nel fine settimana al bisogno. Nella situazione attuale, all'interno della casa non raggiungiamo MAI i 16 nella stanza con il primo termosifone dell'anello e 13,5 nella stanza con l'ultimo termosifone dell'anello, temperature rilevate ovviamente dopo 5 ore di esercizio, il tutto per una spesa di metano che si aggirerà intorno ai 1000 euro per la sola parte di riscaldamento. Ho anche provato a fare un calcolo per vedere se i termosifoni fossero correttamente dimensionati e dai risultati che ho sembra che siano sottodimensionati.
E' presto detto. Dobbiamo trovare una soluzione, specie perchè pensiamo di allargare la famiglia con tutto quello che questo comporta in termini di gestione dell'impianto di riscaldamento.
Al momento, quello su cui siamo più orientati è una soluzione con termocamino combinato legna/pellet, in quanto ci piace l'idea di poter far partire il tutto anche a distanza con il pellet e integrare poi con la legna quando siamo a casa. Reduce dalla lettura dei vostri post, ovviamente metterei un puffer con predisposizione per il solare, che vorrei fare in un secondo momento. Non abbiamo un budget, o meglio, vogliamo fare le cose per bene quindi se non dovessimo arrivarci con i soldi per quest'anno, faremo tutto il prossimo anno.
La mia preoccupazione più grande è il corretto dimensionamento dell'impianto per evitare di passare al freddo un altro inverno. Ho macinato talmente tanti di quei post e manuali che ho bisogno che qualcuno mi chiarisca le idee...domani andrò a progetto fuoco per vedere cosa offre il mercato, ma spero che possiate darmi qualche dritta cosi da vedere i prodotti di persona.
Grazie mille a chiunque parteciperà a questa discussione salva inverno 2018/19, se avete bisogno di altri dati sarò felice di darveli.
ho letto diversi post di questo forum che trovo davvero molto utile per chi, come me, è in procinto di progettare e/o rifare un impianto di riscaldamento + ACS.
Veniamo al dunque.
Io e mia moglie abbiamo acquistato lo scorso anno una villetta di 200mq su due piani (più 100mq di soffitta non abitabile, almeno per il momento) , libera su tutti e quattro i lati ed in zona climatica E.
L'abitazione risale agli anni 70, quindi direi per nulla coimbentata, ed ovviamente in classe energetica G.
Al momento, riscaldamento e acs ci viene fornito da una caldaia a condensazione Vie ssmann Vitopend 111-W WHSB , con l'impianto diviso in due anelli (PT e PP) che alimentano dei termosifoni in ghisa disposti in serie. Al momento abitiamo al piano terra (il primo piano sarà pronto questa estate).
Le nostre abitudini sono quelle di una coppia giovane che lavora, per cui la caldaia viene accesa dalle 17 alle 22 lun-ven, mentre nel fine settimana al bisogno. Nella situazione attuale, all'interno della casa non raggiungiamo MAI i 16 nella stanza con il primo termosifone dell'anello e 13,5 nella stanza con l'ultimo termosifone dell'anello, temperature rilevate ovviamente dopo 5 ore di esercizio, il tutto per una spesa di metano che si aggirerà intorno ai 1000 euro per la sola parte di riscaldamento. Ho anche provato a fare un calcolo per vedere se i termosifoni fossero correttamente dimensionati e dai risultati che ho sembra che siano sottodimensionati.
E' presto detto. Dobbiamo trovare una soluzione, specie perchè pensiamo di allargare la famiglia con tutto quello che questo comporta in termini di gestione dell'impianto di riscaldamento.
Al momento, quello su cui siamo più orientati è una soluzione con termocamino combinato legna/pellet, in quanto ci piace l'idea di poter far partire il tutto anche a distanza con il pellet e integrare poi con la legna quando siamo a casa. Reduce dalla lettura dei vostri post, ovviamente metterei un puffer con predisposizione per il solare, che vorrei fare in un secondo momento. Non abbiamo un budget, o meglio, vogliamo fare le cose per bene quindi se non dovessimo arrivarci con i soldi per quest'anno, faremo tutto il prossimo anno.
La mia preoccupazione più grande è il corretto dimensionamento dell'impianto per evitare di passare al freddo un altro inverno. Ho macinato talmente tanti di quei post e manuali che ho bisogno che qualcuno mi chiarisca le idee...domani andrò a progetto fuoco per vedere cosa offre il mercato, ma spero che possiate darmi qualche dritta cosi da vedere i prodotti di persona.
Grazie mille a chiunque parteciperà a questa discussione salva inverno 2018/19, se avete bisogno di altri dati sarò felice di darveli.
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