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Generazione elettrica alimentata a biomasse

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  • #31
    Per finire e sperando che il padrone del vapore da legna smetta di riempirci di post pubblicitari, Rifkin è apprezzato molto come uomo di rottura ma dal punto di vista tecnologico e strategico è meno preparato di Beppe Grillo il quale ammette sempre di essere un comico e non uno scienziato o un politico. Scommettiamo che se inviti Rifkin a mangiare la casoela a Monza e gli garantisci un gettone di presenza viene a dire che Monza e la Brianza sono l&#39;Arabia Saudita dell&#39;Italia?<br><br><span class="edit">Edited by sulzer - 29/11/2007, 14:07</span>

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    • #32
      Per Sulzer<br>Scusa ma tu in che regione d&#39;Italia vivi? se posso chiedere?<br><br>BGF<br>

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      • #33
        Renewable energy is a key part of our energy policy. The UK Government aims for 20% of electricity generation from renewable energy by 2020. This should reduce carbon emissions from fossil fuel by 60% by the year 2050. The Welsh Assembly Government has set a target of a 10% increase in clean energy generation by 2010, and is committed to making Wales a showcase for clean energy production. The Assembly woodland strategy (&#39;Woodlands for Wales&#39 supports the development of renewable energy from wood fuel.<br><br>Wood fuel is a key emerging technology. It is predicted that by 2010 biomass (predominately wood fuel) will contribute 26% of the total renewable electricity and up to 225000 MWh of renewable heat in Wales. Wood fuel is economically effective when transport costs are minimised. This means that most small – medium sized projects will be fuelled with wood grown within about twenty miles – often much closer. Wales is an ideal setting, with a plentiful supply of sustainably grown wood and villages and towns surrounded by countryside.<br><br>Of all the clean energy technologies, wood fuel has the most significant positive effect on employment and labour gain. Generating electricity and heat from wood has benefits such as providing jobs and income for rural communities, and promoting sustainable woodland management. Welsh Assembly policy emphasises the need for renewables to benefit local communities: wood fuel is a perfect example of how this can be achieved.<br><br><br> Wood Energy Business Scheme, Penrhyncoch, Brogerddan, Aberystwyth, SY23 3ED. Tel: 01970 821219 .<br> Email: woodenergybusiness@forestry.gsi.gov.uk<br><br><br> <br>-wales uk<br><br><br>italia copia il galles<br><br>robin<br>wooooood <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/90fec729b904aed16f8f9f1155b8798e.gif" alt=":P"><br><br><span class="edit">Edited by robinwood - 30/11/2007, 13:15</span><br><br><center><b>Attached Image</b></center><br><table class="fancyborder" style="width:50%" align="center" cellpadding="4" cellspacing="0"><tr><td align="center"><img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/cc1f7c6ecfa8263ca6cd52dc920c7af0.gif" alt="Attached Image"></table><p>

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        • #34
          per bgf,<br>Piemonte

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          • #35
            vantaggi delle biomasse<br>Gli impianti a biomasse emettono anidride carbonica in misura 25 volte inferiore rispetto a un impianto a gasolio, non incidono sul patrimonio forestale (si utilizzano solo residui di lavorazione o tutt&#39;al più ramaglie), anzi valorizzano materie prime presenti sul nostro territorio. E per di più costano meno: per riscaldare un appartamento di 100 metri quadri a gasolio o Gpl ci vogliono almeno 1.000 euro l&#39;anno, col metano almeno 600, mentre col cippato di legno se ne spendono 350 euro e il rendimento termico è pressoché identico. Certo, l&#39;impianto è ancora più costoso (la tecnologia è evoluta), ma in 5-6 anni le spese possono essere totalmente ammortizzate per il risparmio che si ha nei consumi.<br><br>Attualmente la quantit&agrave; di biomassa legnosa che potrebbe essere destinata a uso energetico senza impoverire minimamente le nostre foreste supera il milione di tonnellate annue. Con queste cifre potrebbero essere realizzati impianti capaci di produrre oltre 2 milioni e mezzo di Megawatt di energia, con cui servire oltre 125mila abitazioni (pari a circa 500mila abitanti) risparmiando, rispetto ai costi attuali, 200 milioni di euro annui e evitando l’immissione nell’aria di quasi 2 milioni di tonnellate di anidride carbonica.<br><br>Fonte: Agenzia informativa Regione Toscana<br><br><br>27.11.2007<br><br><br>TOSCANA E LIGURIA<br><br>ALL AVANGUARDIA<br><br>

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            • #36
              Robin hai gi&agrave; provato a chiedere una autorizzazione per un impianto a biomassa in una delle provincie di Toscana e Liguria ? O anche solo l&#39;autorizzazione per la connessione alla rete?<br>Sai quante ne hanno autorizzate in liguria?

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              • #37
                L IMPORTANTE è LA STRATEGIA REGIONALE,IL PUNTO è SBLOCCARE LE AUTORIZZAZIONI,SI FARANNO,TUTTE.<br>POSITIVITA&#39; ED OTTIMISMO,<br><br>ITALETTA PER ORA<br><br>Anno: Universit&agrave;: Relatore:<br>2004-05 Universit&agrave; degli Studi di Firenze Enrico Cini<br><br>Area: Facolt&agrave;: Corso:<br> Agraria Scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali<br><br><br>Abstract:<br><br>L’obiettivo principale perseguito in questa ricerca è stato quello di offrire un inquadramento generale, con tutti i limiti del caso, dell’odierno impiego del legno a fini energetici. A tale scopo sono stati individuati i seguenti obiettivi particolari:<br>- Fornire un quadro il più possibile esaustivo della consistenza delle risorse agricole e forestali regionali;<br>- Favorire la diffusione di un linguaggio specifico chiaro ed efficace tra gli attori della filiera;<br>- Riassumere le caratteristiche tecniche ed economiche dei combustibili legnosi;<br>- Fornire una panoramica sulle principali tecnologie impiegate per la combustione del legno;<br>- Proporre un approccio progettuale al caso di studio di un modello aziendale di rilevanza regionale.<br>Il lavoro svolto ha avuto inizio con un’analisi quantitativa e qualitativa delle risorse forestali regionali, per cercare di comprendere quali fossero le reali potenzialit&agrave; di questo patrimonio. Nell’ambito delle risorse agricole si è cercato di stimare la consistenza dei residui di manutenzione delle colture di vite e olivo, vista la loro rilevanza e diffusione territoriale.Dopo aver illustrato le principali caratteristiche tecniche del legno ai fini della combustione, l’attenzione si è spostata sui combustibili legnosi in quanto tali, fornendo un quadro riassuntivo sia per gli aspetti tecnici che economici.Per quanto riguarda l’impiantistica sono state passate in rassegna le principali tipologie di caldaie, i requisiti tecnici, gestionali e normativi degli impianti.Nell’ultima parte è stata svolta l’analisi del caso di studio: un’azienda agroforestale legata alle prime lavorazioni del legno, intenzionata a cambiare la propria forma di riscaldamento, attiva nella produzione di legna da ardere, paleria, travature e tavolame di castagno. Dopo aver illustrato le principale lavorazioni e i relativi macchinari, è stata stimata la consistenza dei residui di lavorazione e la potenza termica necessaria nelle condizioni di progetto. L’ultima fase ha riguardato la stima delle spese di installazione e i tempi di recupero dell’investimento. In appendice, per completezza, sono state riportate ulteriori caratteristiche dei combustibili, legnosi e non, e i precisi riferimenti normativi vigenti per gli impianti a biomassa. Le conclusioni a cui siamo giunti mostrano come sia possibile concepire e realizzare un modello di impresa agroforestale, collegato alla prima trasformazione del legno, autonomo da un punto di vista energetico. Il vantaggio economico ottenibile producendo energia termica dai residui delle lavorazioni, oltre a migliorare i margini di profitto dell’azienda, potrebbe rappresentare anche un incentivo a valorizzare la qualit&agrave; del legname regionale, dando una giustificazione economica alle operazioni di diradamento dei popolamenti forestali, altrimenti non remunerativi. Meritano attenzione inoltre i benefici occupazionali, ambientali, forestali e per le comunit&agrave;.<br><br>Hanno consigliato la consultazione di questa tesi:<br>L&#39;elenco che segue contiene i nominativi delle persone che, avendo consultato integralmente questa tesi, hanno scelto di consigliarla alle persone interessate all&#39;argomento che vi è trattato. Per contattarle, è sufficiente fare clic sul loro nome.<br><br>» Livio Tonello<br><br>L&#39;autore di questa tesi ha inserito le seguenti parole chiave:<br>biomassa caldaia a fiamma inversa caldaie a cippato<br>caldaie a legna in pezzi caldaie a pellet caratteristiche tecniche combustibili legnosi<br>cippato cippatrice combustibili legnosi<br>densit&agrave; energetica fattibilit&agrave; impianti a biomasse impiantistica nella combustione del legno<br>legna da ardere legno energia normativa combustione biomasse<br>pellet qualit&agrave; delle emissioni recupero investimento<br>risorse forestali smaltimento della cenere<br><br><br><br>TOSCANA TERRA DI DANTE<br>E DI GENTE IN GAMBA.<br><br><span class="edit">Edited by robinwood - 30/11/2007, 13:16</span><br><br><center><b>Attached Image</b></center><br><table class="fancyborder" style="width:50%" align="center" cellpadding="4" cellspacing="0"><tr><td align="center"><img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/b1bedcd5d631b3a975752edf437f97dd.gif" alt="Attached Image"></table><p>

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                • #38
                  Toscana terra di Baroni di Randazzo che sembra faccian e non fan mai un *****.<br>era una licenza poetica

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                  • #39
                    bastian contrari e brontoloni, <span style="color:red"><i>(parte del messaggio rimosso)</i</span>><br><br><span style="color:red">***<br>MODERAZIONE<br>Certe parole NON SONO ASSOLUTAMENTE PERMESSE, anche se troncate o con lettere sostituite da tanti &quot;*&quot;<br>Grazie<br><br>Leptone</span><br><br><span class="edit">Edited by leptone - 5/12/2007, 13:51</span><br><br><center><b>Attached Image</b></center><br><table class="fancyborder" style="width:50%" align="center" cellpadding="4" cellspacing="0"><tr><td align="center"><img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/6b8fb7adf3e100ab7b9ab1c274700eeb.jpg" alt="Attached Image"></table><p>

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                    • #40
                      va beh robin , hai ragione tu, ci dai però qualche dato che non sia la propaganda politica di qualche ente pubblico. Non so , quanta legna sai che si raccoglie nella realt&agrave; in Toscana dalla garfagnana al casentino. Quante centrali sono state presentate nelle provincie di Livorno, Pisa, Firenze, Lucca ,Pistoia. Quante ne sono state approvate , quante stanno gi&agrave; producendo energia utilizzando tutto sto ben di dio che ci dici? Qualcosa che non sembri la pubblicit&agrave; della giunta regionale, qualcosa di concreto insomma&#33;&#33;&#33;

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                      • #41
                        LA TOSCANA HA LA MAGGIOR POTENZIALITA&#39; DI BIOMASSE DA LEGNO IN ITALIA.<br><br>PARTIAMO DAL 2002<br><br><a href="http://209.85.129.104/search?q=cache:JUvVSck0woQJ:www.rete.toscana.it/sett/pta/7a_conferenza_ambiente/documenti/passalacqua.pdf+RACCOLTA+DI+LEGNA+IN+TOSCANA+PER+B IOMASSE&amp;hl=it&amp;ct=clnk&amp;cd=6&amp;gl=it" target="_blank">http://209.85.129.104/search?q=cache:JUvVS...clnk&cd=6&gl=it</a><br><br>POI 2003/2206<br><br>Raccolta di “Short Rotation Forestry” di pioppo<br>Progetto Woodland Energy. La filiera Legno-Energia come strumento di valorizzazione delle biomasse legnose d&#39;origine agricola e forestale nelle regioni italiane<br><br><br>Data e luogo<br>3 marzo 2006<br>Centro Interdipartimentale di ricerche agro-ambientali “Enrico Avanzi”<br>San Piero a Grado, Pisa<br><br>Presentazione<br>ARSIA - Regione Toscana coordina il progetto interregionale Woodland Energy “La filiera Legno-Energia come strumento di valorizzazione delle biomasse legnose d&#39;origine agricola e forestale nelle regioni italiane” . Vi partecipano, oltre alla Toscana, le regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sicilia e Umbria.<br>Il progetto, cofinanziato dal programma PROBIO del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali (MiPAF) e dalle 9 Regioni coinvolte, prevede la realizzazione e il monitoraggio di modelli replicabili di legno energia e l&#39;attuazione di varie azioni dimostrative nelle nove regioni coinvolte, con l&#39;obiettivo di illustrare agli operatori alcuni sistemi razionali di raccolta e gestione delle biomasse legnose agro-forestali per fini energetici.<br>Le biomasse agro-forestali per la produzione di energia<br>Il progetto Woodland Energy prende in considerazione le biomasse legnose provenienti dal comparto forestale, agricolo (potature di oliveti e vigneti) e da colture dedicate ad uso energetico. Le colture per la produzione di biomassa – siano esse specie erbacee o arboree – risultano oggi di grande interesse sia per i possibili benefici ambientali che derivano dal loro impiego sia perché possono costituire una valida alternativa per l&#39;imprenditore agricolo rispetto alle colture tradizionali.<br>Le colture per la produzione di biomassa legnosa: la Short Rotation Forestry<br>La Short Rotation Forestry è la coltivazione in impianti fitti o ultrafitti di specie arboree a rapido accrescimento, dotate di elevata capacit&agrave; pollonifera, ripetutamente ceduate a intervalli variabili da 1 a 4-5 anni nell&#39;arco della vita utile della piantagione. La Short Rotation Forestry (SRF) di pioppo è una coltura potenzialmente interessante per i nostri territori in quanto presenta produzioni di elevato livello quantitativo e qualitativo.<br>La giornata dimostrativa al Centro “Enrico Avanzi”<br>Nel corso della giornata dimostrativa saranno valutate alcune macchine specifiche per la raccolta meccanizzata della SRF di pioppo in un impianto messo a dimora nel 2000. Tale impianto appare di elevato interesse dato che, dopo il taglio effettuato nel 2002, sono stati programmati due differenti turni di ceduazione, uno quadriennale e l&#39;altro biennale.<br>Gi&agrave; a partire dal 1996 sono stati testati, presso i campi sperimentali del Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro- Ambientali “Enrico Avanzi” dell&#39;Universit&agrave; di Pisa, differenti alternative di conduzione tecnica ed agronomica della SRF di pioppo (variando densit&agrave; e modalit&agrave; di impianto, turni di ceduazione, cloni, ecc.).<br>Tali ricerche e sperimentazioni sono state condotte con la collaborazione scientifica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.<br><br>Programma<br>Ore 10.00<br>Arrivo dei partecipanti presso la sede del Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro-Ambientali “Enrico Avanzi” (CIRAA),<br>Via Vecchia di Marina n. 6, San Piero a Grado (Pisa)<br><br>Ore 10.15<br>Registrazione dei partecipanti<br><br>Ore 10.30<br>Trasferimento presso i campi sperimentali e illustrazione delle macchine e dei cantieri specializzati per la raccolta di SRF di pioppo<br><br>Ore 10.45<br>Inizio delle operazioni in campo e delle prove<br>dimostrative di raccolta<br><br>Ore 12.45<br>Buffet<br><br>Ore 14.30<br>Visita alla piattaforma di conferimento del cippato<br>presso la Cooperativa Agricola Le Rene<br><br>Ente organizzatore<br>Centro Interdipartimentale di ricerche agro-ambientali “Enrico Avanzi”<br><br>Per maggiori informazioni<br>Dott. Marco Ginanni (CIRAA) 338.2708571<br>Dott. Emiliano Piccioni (SSSUP) 338.9903241<br>Per l&#39;iscrizione dei partecipanti:<br><a href="http://www.arsia.toscana.it/forms/formwe03032006.htm" target="_blank">www.arsia.toscana.it/forms/formwe03032006.htm</a><br><br>Ultimo aggionamento documento: 12-Jul-2006<br><br><br><br>OTTIMO DR SPINELLI:<br><a href="http://209.85.129.104/search?q=cache:0Hfa7zDjs8EJ:www.biomassaforestale. org/ivalsa/file/CVRaffaeleSpinelli.pdf+RACCOLTA+DI+LEGNA+IN+TOSCAN A+PER+BIOMASSE&amp;hl=it&amp;ct=clnk&amp;cd=3&amp; gl=it" target="_blank">http://209.85.129.104/search?q=cache:0Hfa7...clnk&cd=3&gl=it</a>

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                        • #42
                          Parco Naturale Regionale dell&#39;Aveto<br><br><br> Novit&agrave;<br><br><br>Concorso &quot;Mieli dei Parchi della Liguria&quot; - Edizione 2007<br>Il concorso &quot;Miele dei Parchi della Liguria&quot;, giunto quest&#39;anno alla quinta edizione, è frutto di un&#39;intesa sempre più ampia fra enti locali (Regione Liguria, Province di Genova, Spezia e Savona, il Parco Nazionale delle Cinque Terre, i Parchi Naturali Regionali Antola, Aveto, Beigua, Montemarcello - Magra, Piana Crixia, Portofino, Portovenere ).<br>Quest&#39;anno il Parco dell&#39;Aveto ha avuto il ruolo di capofila e ospiter&agrave; domenica prossima, 2 dicembre, presso il Teatro Comunale di Borzonasca il convegno conclusivo la premiazione degli apicoltori.<br><br>Convegno<br>&quot;L&#39;apicolt ura ha un futuro in questo contesto agricolo e ambientale?&quot;<br> Domenica 2 Dicembre 2007<br>Teatro Comunale, Comune di Borzonasca (Parco Naturale Regionale dell&#39;Aveto)<br>Programma<br><br>Ore 9.00 Saluti delle Autorit&agrave;<br><br>Ivo Pattaro - Sindaco di Borzonasca<br>Giuseppino Maschio - Presidente Ente Parco dell&#39;Aveto<br>Marina Dondero - Assessore all&#39;Agricoltura (Provincia di Genova)<br>Federico Barli - Assessore all&#39;Agricoltura (Provincia della Spezia)<br>Franco Zunino - Assessore all&#39;Ambiente (Regione Liguria)<br>Dario Franchello - Presidente Coordinamento Regionale Aree Protette Liguria<br>Ore 10.00 Relazioni<br><br>Roberto Barbero - Aspromiele Piemonte<br>Allarme moria api: cause e rimedi<br><br><br>Mauro Pinzauti - Universit&agrave; di Pisa<br>Risultati del Congresso di Apimondia - Melbourne, settembre 2007<br><br><br>Enrico Taggiasco - ApiLiguria<br>Storia dell&#39;associazionismo apistico in Liguria<br><br><br>Paolo Cresta - Ente Parco dell&#39;Aveto<br>Il miele e gli ambienti del Parco<br>Dibattito<br><br>Premiazione dei migliori mieli e consegna Attestati di qualit&agrave; agli apicoltori<br>Al termine si svolger&agrave; il &quot;Pranzo dell&#39;Apicoltore&quot; presso il ristorante &quot;Zia Maria&quot; a Levaggi (Borzonasca)<br><br><br>--------------------------------------------------------------------------------<br><br>Progetto Interreg III C Mediterritage per la valorizzazione economica del patrimonio naturale e culturale delle montagne mediterranee<br> Il giorno 15 Novembre alle ore 14.30 presso il teatro Comunale di Borzonasca (GE) si terr&agrave; il convegno internazionale di chiusura del progetto Mediterritage, sottoprogetto biomass &quot;Valorizzazione della filiera bioenergetica&quot;.<br>Convegno<br>&quot;Biomasse agricole e forestali: un&#39;opportunit&agrave; di sviluppo per la montagna mediterranea&quot;<br>Tale progetto ha visto coinvolto il Parco Naturale Regionale dell&#39;Aveto in unione con altri partners nazionali ed internazionali quali: Basilicata, Calabria, West Macedonia, Tessaglia e Corsica, nel portare avanti le tematiche correlate all&#39;utilizzo di biomasse locali di origine vegetale come fonte di energia rinnovabile.<br>L&#39;obiettivo generale del sottoprogetto BIOMASS è quello di proporre ed incentivare la creazione di un corretto modello di gestione ed utilizzo delle biomasse di origine forestale o agricola per la produzione di energia. A tal fine, tutti i partners coinvolti, caratterizzati da differenti problematiche e realt&agrave; territoriali, hanno sviluppato una serie di studi per definire la quantit&agrave; di biomassa disponibile sul proprio territorio e la tipologia di impianto alimentabile attraverso la filiera corta. La Corsica, in riferimento al comprensorio di Corte, costituito da numerosi paesini montani, mira allo sviluppo di piccoli impianti a biomassa forestale locale per il loro teleriscaldamento, andando ad incentivare un modello di gestione forestale che porti al miglioramento dei boschi del comprensorio ormai in stato di abbandono. Il Comune di Castronuovo Sant&#39;Andrea (Basilicata) ha stimato la quantit&agrave; di biomassa disponibile ed individuato un potenziale bacino di approvvigionamento per l&#39;alimentazione di un impianto di teleriscaldamento di media potenza a biomassa forestale, che andr&agrave; ad alimentare il capoluogo utilizzando a tale proposito il legname proveniente da lavorazioni forestali locali. La Comunit&agrave; Montana Alto Sinni (Basilicata) ha valutato la biomassa disponibile ed i fabbisogni delle imprese agricole locali, finalizzati ad uno studio di fattibilit&agrave; per l&#39;implementazione di un distretto agro-energetico.<br>La Comunit&agrave; Montana Silana (Calabria) ha progettato un impianto di teleriscaldamento a biomassa forestale che alimenta un rifugio montano utilizzato per lo sci di fondo posto in una zona a forte vocazione turistica. Tale impianto, di ridotte dimensioni, mira principalmente a promuovere una filiera corta sostenibile a livello locale, in alternativa alle grandi centrali a cippato della zona che presentano numerosi problemi di reperimento della biomassa di provenienza locale. La Tessaglia e la Macedonia, disponendo quasi esclusivamente di aree a forte vocazione agricola, hanno sviluppato uno studio volto a quantificare la disponibilit&agrave; di biomassa derivante dalle coltivazioni praticate, al fine di stabilire le potenzialit&agrave; degli impianti realizzabili. Il Parco dell&#39;Aveto, viste le caratteristiche del territorio prevalentemente boscato, valutata la quantit&agrave; di biomassa disponibile, ha progettato e promosso sul territorio impianti di ridotta potenza che utilizzino biomassa forestale locale a servizio di strutture turistiche ed edifici pubblici, incentivando così la realizzazione di una filiera corta del legno. Per non tralasciare alcun possibile utilizzo della risorsa biomassa, è stato anche redatto un progetto preliminare relativo ad un impianto di pellettizzazione della sansa di oliva, che andr&agrave; a risolvere il problema dello smaltimento di questo prodotto di scarto dei frantoi oleari, presenti nelle basse valli del Parco e nel comprensorio. Tale impianto, in grado comunque di lavorare anche biomasse di origine forestale, contribuir&agrave; a convertire in risorsa economica gli scarti di lavorazione, andando ad incrementare il mercato del pellet ed incentivando così l&#39;installazione di caldaie che lo utilizzano. L&#39;insieme di tutte queste esperienze e le varie soluzioni, creeranno un modello di riferimento per l&#39;utilizzo delle biomasse a fini energetici ripetibile in tutte le realt&agrave; mediterranee.<br><br>Programma:<br><br>Ore 14.30 - Introduzione al Convegno<br>- Presidente del Parco dell&#39;Aveto Giuseppino Maschio<br>- Assessore all&#39;Agricoltura Regione Liguria Giancarlo Cassini<br>- Assessore all&#39;Ambiente Regione Liguria Franco Zunino<br><br><br>Ore 15.15 - Progetto Mediterritage sottoprogetto Biomass<br>- Regione Basilicata Dipartimento Agricoltura e Risorse naturali<br>- Regione Liguria Dipartimento Agricoltura e Turismo<br><br><br>Ore 15.45 - Le realt&agrave; stagionali, i progetti di utilizzo delle biomasse con efonte di sviluppo locale<br>- Comunit&agrave; Montana Alto Sinni - Basilicata (I)<br>- Comune di Castronuovo di S. Andrea - Basilicata (I)<br>- Associazione dei Comuni forestali - Corsica (FR)<br>- Comunit&agrave; Montana Silana - Calabria (I)<br>- Agenzia di sviluppo di Mouressi - Tessaglia (GR)<br>- Agenzia di sviluppo di Florina - Macedonia Occidentale (GR)<br>- Parco dell&#39;Aveto - Liguria (I)<br><br><br>Ore 18.30 - Conclusioni<br>Assessore all&#39;Agricoltura Regione Liguria Giancarlo Cassini<br><br><br>--------------------------------------------------------------------------------<br><br>Educare all&#39;Ambiente A.S. 2007/2008<br> Corso di Aggiornamento per insegnanti<br>Come ogni anno il Parco dell&#39;Aveto, per mezzo del Centro di Educazione Ambientale, organizza presso la propria sede di Borzonasca un corso d&#39;aggiornamento rivolto ad insegnanti e persone interessate dal titolo &quot;Educare all&#39;Energia&quot;, tema di grande interesse di attualit&agrave;. Tale argomento costituir&agrave; poi il tema sviluppato dalle classi nel programma di educazione ambientale per l&#39;anno scolastico in corso. Le lezioni si svolgeranno presso la sede del Parco dell&#39;Aveto, in via Marrè 75/a, a Borzonasca.<br>La partecipazione al corso è gratuita.<br>Al termine del corso verr&agrave; rilasciato un attestato di partecipazione.<br><br>&quot;Educare all&#39;Energia&quot;<br><br>Martedì 13 Novembre<br>Introduzione al corso<br>Paolo Cresta - Direttore del Parco dell&#39;Aveto<br>L&#39;energia rinnovabile e le opportunit&agrave; per il cittadino<br>Carlo Marzani - Regione Liguria, Dipartimento Ambiente<br><br><br>Lunedì 19 Novembre<br>Efficienza energetica degli edifici: inquadramento generale<br>Marina Bo&#39; - Studio ECOARTEC<br><br><br>Martedì 27 Novembre<br>Efficienza energetica degli edifici: modelli applicati nel Parco<br>Marina Bo&#39; - Studio ECOARTEC<br><br><br>Giovedì 6 Dicembre<br>Energia a scuola: esperienze di educazione ambientale sul tema energia<br>Michele Cillario - Animatore scientifico<br><br><br>Lunedì 10 Dicembre<br>Energie rinnovabili: le esperienze nel Parco dell&#39;Antola<br>Massimo La Iacona - Centro di Esperienza del Parco dell&#39;Antola.<br>E&#39; prevista un&#39;escursione a tema che verr&agrave; concordata durante il corso.<br><br>Iscrizioni: Per informazioni e iscrizioni telefonare al n. 0185/343370 e chiedere delle dott.ssa Annalisa Campomenosi e Maria Sciutti. Le lezioni si terranno presso la sede dell&#39;Ente Parco Aveto, in Via Marrè 75/A, a Borzonasca dalle ore 17.00 alle ore 19.00<br><br><br>--------------------------------------------------------------------------------<br><br>Convegno internazionale<br>&quot;Gestione forestale sostenibile e sviluppo dell&#39;industria del legno&quot;<br><br> Rezzoaglio, Centro Visite del Parco<br>Giovedì 27 Settembre 2007<br>Il progetto Robinwood promuove lo sviluppo sostenibile nelle aree rurali di alcune regioni europee attraverso la valorizzazione della risorsa legno. Il comune di Mula (Murcia), il Coed Cymru (Galles) e il Parco dell&#39;Aveto hanno aderito al progetto, creando un partenariato da cui è scaturito, grazie al lavoro di studio, di intensa collaborazione e di scambio di esperienze, il sottoprogetto SFMID (Sustainable Forest Management and Industry Development), che promuove la gestione forestale sostenibile e lo sviluppo dell&#39;industria del legno attraverso politiche di filiera. Il comune di Mula ha studiato la miglior gestione forestale nei SIC Rio Mula e Rio Pliego, per la salvaguardia dell&#39;ambiente e il contenimento dei problemi idrogeologici.<br>Il Coed Cymru ha progettato una macchina in grado di produrre pellets per uso aziendale e condotto studi per valorizzare il legname di conifere di piccolo diametro. Il Parco dell&#39;Aveto infine ha prodotto un modello di gestione forestale che integra la protezione della natura con le attivit&agrave; del bosco e che prevede l&#39;avvio di una filiera locale del legno.<br>Il convegno organizzato dal Parco dell&#39;Aveto, capofila del sottoprogetto, ha lo scopo, tra l&#39;altro, di far conoscere potenzialit&agrave; e opportunit&agrave; di sviluppo di questa filiera agli operatori del settore, con particolare riguardo alle imprese locali.<br><br>Convegno pubblico<br>&quot;Gestione forestale sostenibile e sviluppo dell&#39;industria del legno&quot;<br><br>Ore 9.30 inaugurazione nuova pavimentazione in legno del Centro Visite del Parco e benvenuto (Giuseppino Maschio, Presidente del Parco e Franco Zunino, Assessore all&#39;Ambiente Regione Liguria)<br><br><br>Ore 10.00 introduzione al convegno<br><br><br>Ore 10.15 Plan de Gestiòn Forestal Sostenible del LIC &quot;Rìos Mula y Pliego&quot;<br>a cura del Ayuntamiento de Mula (Murcia, E)<br><br><br>Ore 11.00 Developing a small-scale and low-cost pelleter and improving joinery grade timber<br>a cura del Coed Cymru (Wales, UK)<br><br><br>Ore 11.45 Modello di gestione forestale sostenibile nelle valli del Parco<br>a cura del Parco dell&#39;Aveto (Liguria, I)<br><br><br>Ore 12.30 approfondimenti tematici<br>- Valutazione qualit&agrave; legnami delle Foreste del Parco<br>prof. Marco Togni, DISTAF, Universit&agrave; di Firenze<br>- Valutazione costi filiera legno-energia: produzione del &quot;cippato&quot;<br>geom. Bruno Bono, Biosystem, Chiavari<br>- Indagine sul mercato locale del legno<br>dott. Davide Cella, Parco dell&#39;Aveto<br>- Manufatti e arredi in legno: materiali per un abaco del Parco<br>prof. Enrico Bona, POLIS Universit&agrave; di Genova<br>- Una serie di poster illustrer&agrave; i risultati delle indagini naturalistiche condotte dal Parco sull&#39;ecosistema delle foreste<br><br><br>Ore 13.30 buffet a base di prodotti tipici locali<br><br><br>Ore 15.30 visita ai cantieri forestali e bioedilizi del Parco che valorizzano il legname locale<br>*sar&agrave; attivo un servizio di traduzioni<br> Scarica il programma in formato PDF (440Kb)<br><br>Su richiesta può essere inviato il cd che contiene i risultati del progetto.<br><br><br>--------------------------------------------------------------------------------<br><br>Inaugurazione del nuovo Centro Visite e Punto Informativo del Parco dell&#39;Aveto a Rezzoaglio<br><br> Lunedì 23 Luglio 2007<br>Rezzoaglio, Via Roma 47<br>Lunedì 23 luglio 2007 l&#39;Ente Parco dell&#39;Aveto inaugurer&agrave; la nuova sede di Rezzoaglio che ospiter&agrave; un centro visite dedicato alle tematiche del bosco, un punto informativo per il pubblico e che svolger&agrave;, alcuni giorni la settimana anche la funzione di uffici distaccati dell&#39;Ente Parco.<br>I nuovi locali si trovano all&#39;interno del Centro Polifunzionale, recentemente realizzato dalla ASL 4 Chiavarese con il concorso del Parco dell&#39;Aveto e del Comune di Rezzoaglio. L&#39;allestimento del centro visite è stato realizzato con il contributo della Regione Liguria e dell&#39;Unione Europea (fondi FESR) nell&#39;ambito di un progetto di valorizzazione della Rete Natura 2000.<br><br>Programma<br><br>Ore 11.00 Inaugurazione della struttura<br>Ore 11.30 Benedizione della nuova sede<br>Ore 12.00 Aperitivo<br><br><br>--------------------------------------------------------------------------------<br><br>Primo Bando di Concorso<br>&quot;Parchi cum laude - Una tesi per i parchi&quot;<br> Edizione 2007<br>Per l&#39;assegnazione di 6 premi per tesi di laurea (brevi o specialistiche) e di dottorato aventi ad oggetto aspetti ambientali, naturalistici, architettonici, e di cultura del territorio delle Aree Protette Liguri<br><br> Testo integrale del Bando (PDF - 136Kb)<br> Modulo di Adesione (PDF - 48Kb)<br>Le domande di ammissione al concorso, redatte in lingua italiana in carta libera sul modulo fac-simile, dovranno essere spedite a mezzo raccomandata A/R entro il 30 giugno 2007, (far&agrave; fede il timbro postale).<br><br>Per informazioni contattare la dott.ssa Susanna Mozzatto scrivendo a biblioteca@parcoportofino.it oppure telefonando al numero 0185/289479 oppure la dott.ssa Paola Carnevale scrivendo a parchi@regione.liguria.it o telefonando al numero 010/5484086 .<br><br><br>--------------------------------------------------------------------------------<br><br>Novit&agrave; Editoriale del Parco dell&#39;Aveto: una nuova guida pratica<br> E&#39; appena stata ultimata la nuova collana delle &quot;Guide Rapide&quot; dei Parchi e delle Aree Protette della Liguria a cura di Stefano Ardito, il più noto escursionista pubblicista italiano, (Erredi-Galata Edizioni). Le guide sono state realizzare come&quot;un&#39;iniziativa di sistema&quot; dei Parchi Liguri con il coordinamento della Regione Liguria e rappresentano un ottimo prodotto per chi vuole avere rapide e sintetiche, ma complete, notizie sulle nostre aree protette.<br>Ciascuna Guida descrive le peculiarit&agrave; naturalistiche e storico-culturali dell&#39;area protetta e alcuni itinerari escursionistici; inoltre nell&#39;aletta di copertina si trova la carta generale del Parco. La descrizione dei sentieri è corredata da box di approfondimento e dalla cartina descrittiva.<br>La guida rapida del Parco dell&#39;Aveto verr&agrave; proposta in abbinamento al Secolo XIX a partire dal 28 giugno p.v. ad un prezzo aggiuntivo di 1,50 Euro. Si potr&agrave; poi acquistare presso il Punto informativo e nei punti vendita del Parco dell&#39;Aveto.<br><br><br>--------------------------------------------------------------------------------<br><br>Certificazione Ambientale ISO 14001<br> In data 27 gennaio 2006 si è concluso positivamente il progetto di Certificazione Ambientale ISO 14001 dei Comuni di Rezzoaglio, Santo Stefano d&#39;Aveto e del Parco Naturale Regionale dell&#39;Aveto, con l&#39;ambito riconoscimento da parte del RINA, Ente Certificatore di rilievo internazionale, della conformit&agrave; alla norma ISO 14001 del Sistema di Gestione Ambientale sviluppato dei tre Enti.<br>La Certificazione Ambientale ISO 14001, marchio di qualit&agrave; riconosciuto a livello europeo, contraddistingue gli Enti che adottano pratiche e procedure volte a favorire la salvaguardia dell&#39;ambiente e lo sviluppo sostenibile.<br>Il successo del progetto è dovuto alla forte volont&agrave; degli Enti di qualificare il proprio territorio sotto il profilo ambientale attraverso programmi di miglioramento per valorizzare le risorse naturali e tutelare il territorio.<br>E&#39; volont&agrave; degli Enti che il Sistema diventi strumento di governo per la programmazione continua e condivisa di azioni di miglioramento ambientale e un efficace mezzo di sensibilizzazione e coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati operanti nel comprensorio.<br> Certificazione Ambientale (PDF - 661 Kb)<br><br><br>--------------------------------------------------------------------------------<br><br>Inaugurazione del Rifugio del Parco &quot;Antonio Devoto&quot;<br> Mercoledì 21 Dicembre 2005<br>Strada Provinciale, 26 bis - Loc. Passo del Bocco - Mezzanego (GE)<br><br>Programma<br><br>ore 10.00 Saluto delle Autorit&agrave;<br>ore 11.00 Benedizione del Rifugio<br>ore 11.15 Inaugurazione e visita della struttura<br><br>Seguir&agrave; degustazione a base di prodotti tipici locali<br>Con l&#39;occasione sar&agrave; possibile effettuare una visita guidata al nuovo Sentiero Natura &quot;Laghetto del Bocco&quot;.<br>Il Rifugio &quot;Antonio Devoto&quot; è stato realizzato dal Parco dell&#39;Aveto mediante il recupero di un vecchio albergo di propriet&agrave; della Fondazione &quot;Antonio Devoto&quot; di Chiavari, da tempo in abbandono, che torna così a rivestire un ruolo e una posizione strategici per il comprensorio. La struttura sorge infatti al Passo del Bocco, importante crocevia tra le province di Genova, Parma e La Spezia, ai piedi della faggeta del Monte Zatta, in una delle aree verdi più significative della Regione, lungo il tracciato dell&#39;Alta Via dei Monti Liguri e dell&#39;Ippovia Veleiate ed è situato a breve distanza dalla Miniera di Gambatesa, altro fiore all&#39;occhiello del Parco dell&#39;Aveto. Il Rifugio, particolarmente attrezzato per l&#39;accoglienza di escursionisti, scolaresche e gruppi organizzati, è affidato in gestione al CAI di Chiavari.<br>L&#39;edificio è stato titolato ad Antonio Devoto, filantropo, nato a Lavagna nel 1832 e morto a Buenos Aires nel 1916, la cui generosit&agrave; e lungimiranza, unite alla determinata volont&agrave; della moglie, permisero la realizzazione dell&#39;albergo e della grande struttura, nota come &quot;Colonia Devoto&quot;, fatta realizzare negli anni ‘30 sulle pendici dello Zatta, adibita in origine all&#39;accoglienza di fanciulli poveri e che, nel dopoguerra ebbe diversi utilizzi, tra cui, per la salubrit&agrave; della zona, anche quello di casa di cura per malattie polmonari.<br><br><br>--------------------------------------------------------------------------------<br><br>Regolamento del parco per la tutela e valorizzazione delle foreste regionali<br> Regolamento per la tutela e valorizzazione delle foreste regionali (PDF - 92 Kb)<br><br><br><br><br><br><br>--------------------------------------------------------------------------------<br><br>Indice dell&#39;area<br><a href="http://www.parks.it" target="_blank">www.parks.it</a><br><br>FORESTE LEGNA ENERGIA

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                          • #43
                            Robin hai vinto tu , spero che come me facciano gli altri e non entrino più nella tua vetrina personale

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                            • #44
                              <span style="color:red">*** COMUNICAZIONE DI SERVIZIO ***</span><br><br>Per cortesia, invece di copiare lunghissimi messaggi, segnalate semplicemente il link magari seguito da una breve spiegazione. Messaggi così lunghi, oltre a riempire inutilmente le pagine del forum, possono essere anche noiosi.<br>Grazie per la collaborazione.<br><br>Leptone

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                              • #45
                                Le prospettive di sviluppo del settore agrienergetico (ovvero la produzione di energie rinnovabili derivanti da attivit&agrave; agricole e forestali), le soluzioni gi&agrave; avviate e quelle che presentano le maggiori potenzialit&agrave; nell’ottica della sostenibilit&agrave; ambientale. Tutti questi temi ed altri ancora legati a questo importante settore (soprattutto in una regione come la Toscana dove circa il 47 per cento della superficie è occupata da boschi e dove esistono 170 mila ettari di terreno destinato a vigneti ed oliveti) verranno analizzati nel corso di ‘Agrienergie’, la mostra-convegno che si svolger&agrave; al Centro Affari e Convegni di Arezzo il 26 e 27 maggio prossimi. La rassegna è organizzata da Regione, Arsia (agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione nel settore agricolo e forestale), Provincia di Arezzo, Comunit&agrave; Montane del Casentino, della Valtiberina e del Pratomagno, Camera di Commercio di Arezzo, Comune di Arezzo, MPS Banca per l’Impresa e con il supporto tecnico di Aiel (Associazione Italiana Energia dal Legno).<br>“L’interesse della Regione per questo settore – ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura e foreste Susanna Cenni – è sempre stato grande e testimoniato dalle iniziative intraprese, in collaborazione con l’Arsia, nel corso degli ultimi anni e dalle risorse messe a disposizione. Per quanto riguarda le biomasse, è da considerarsi estremamente positivo un incremento del loro utilizzo, specialmente di quelle di scarto, per la produzione di energia. Si pensi all’utilizzo di biomasse che altrimenti vengono accumulate o bruciate all’aperto, alla possibile riduzione dei rischi da incendi boschivi, alla possibilita’ di favorire la realizzazione di interventi di ripulitura e manutenzione del territorio, alla possibilita’ di creare filiere locali od aziendali con evidenti economie di scala. Per quel che riguarda invece l’uso del biodiesel – ha concluso l’assessore - ci potranno essere ricadute estremamente interessanti per l’agricoltura toscana. La recente riforma della Pac ha reso scarsamente competitive diverse colture alimentari (mais, grano, girasole) che potranno pertanto essere progressivamente sostituite da colture no food energetiche, che si avvalgono tra l’altro di uno specifico premio supplementare. Per tutto questo nel nuovo Piano di sviluppo rurale, al quale stiamo gi&agrave; lavorando, saranno inserite specifiche misure di finanziamento per l’agro-energia, con finanziamenti incrementati rispetto al Piano in scadenza”.<br>“La promozione dell’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia – ha dichiarato l’assessore all’ambiente Marino Artusa - è uno degli obiettivi principali della legge quadro in materia di energia di recente approvazione e del Piano di indirizzo energetico regionale ad essa collegato (ancora da discutere in consiglio), e costituisce uno degli assi portanti della politica energetica toscana. In tale contesto le biomasse rappresentano una fonte rinnovabile di energia ad alto valore ambientale, e in collaborazione con Arsia e con il settore agricoltura intendiamo portare avanti l’impegno assunto per il perfezionamento di filiere che attivino sistemi energetici diffusi alimentati a biocombustibili sia solidi che liquidi, oltre che sistemi di trasporto che utilizzino biocarburanti. La manifestazione Agrienergie si inserisce pertanto in un quadro strategico regionale specifico che punta all’aumento dell’utilizzo di risorse energetiche rinnovabili e, nell’ambito delle biomasse, intende sfruttare tutte le opportunit&agrave; per usare al meglio le risorse agroforestali e gli scarti di lavorazione che ne derivano. La mostra convegno di Arezzo sar&agrave; anche l’occasione per un confronto diretto con gli operatori del settore e per conoscere le innovazioni tecnologiche in grado di migliorare l’utilizzo della risorsa biomassa, limitando le emissioni gassose e il conseguente impatto ambientale”.<br>“Tra gli impegni che dobbiamo assumerci – ha ancora aggiunto l’assessore - c’è anche quello di interloquire col governo per una politica energetica più adeguata alle nuove esigenze che consenta tra l’altro anche ai piccoli produttori di energia di venderla e di immetterla in rete”.<br>“L’impiego di fonti energetiche rinnovabili di origine agro-forestale - afferma Maria Grazia Mammuccini, amministratore dell’Arsia - si sta rivelando come uno degli elementi strategici delle politiche regionali, non solo per il risparmio energetico e per la riduzione dell’inquinamento che ne deriva, ma anche per le grandi opportunit&agrave; che offre in termini di occupazione e di sviluppo dell’economia locale ed agricola in particolare. Gi&agrave; da alcuni anni l’Arsia con le direzioni generali dello sviluppo economico e delle politiche territoriali e ambientali, sta promuovendo il settore delle agrienergie attraverso l’attuazione di progetti e iniziative divulgative e informative come ad esempio i progetti Bioenergy Farm, Woodland energy, Activa (no food compresi i biocarburanti), Proaere, filiera foresta legno nell’ambito del programma LEADER di cooperazione transnazionale, quelli pilota di impianti di teleriscaldamento, la Fiera LegnoEnergia centro Italia (Arezzo 2003), e Bosco Energia Ambiente (Monticiano, 2004)”.<br><br> Federico Taverniti<br><br>SEMPRE IN TOSCANA MAGGIOR FERMENTO ITALIANO

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                                • #46
                                  Comunque un&#39;anno,o anche meno, di funzionamento di una centrale come questa,inquina più dell&#39;incidente nucleare di Cernobyl.

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                                  • #47
                                    assolutamente no<br>gli inglessi hanno autorizzato<br>nn ci sono rischi<br><br><br>

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                                    • #48
                                      <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (robinwood @ 6/12/2007, 16:16)</div><div id="quote" align="left">assolutamente no<br>gli inglessi hanno autorizzato<br>nn ci sono rischi</div></div><br>KI?<br>Gli stessi inglesi ke davano da mangiare farine animali lavorate con insufficiente trattamento termico? Coi risultati ke si conoscono.<br>Gli inglesi sono molto bravi: parlano meglio di tutti gli altri, spesso gettando fango, ma razzolano peggio di tutti.<br><br>cmq fate tanto parlare di pirolisi, ke sar&agrave; sicuramente una tecnologia promettente ma dalla difficile gestione del processo.<br>Un tecnico mi ha riferito ke se sballi un attimo i valori la probabilit&agrave; di creare diossina è alta.<br>Non sono contro questa tecnologia, ma preferirei vederla impiegata in piccole taglie.

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                                      • #49
                                        Robin, gli Inglesi han fatto gli esperimenti con il tabun nelle ebridi avvelenando tutto ciò che viveva in zona, hanno la concentrazione più elevata di ioni alluminio negli acquedotti ( sembra sia una delle cause scatenanti dell&#39;alzeimer) e mangiano cose che un italiano non userebbe per fare il compost. Che minchia di esempio porti?<br><br>[QUOTE=leptone,5/12/2007, 20:57]<br><span style="color:red">*** COMUNICAZIONE DI SERVIZIO ***</span><br><br>Per cortesia, invece di copiare lunghissimi messaggi, segnalate semplicemente il link magari seguito da una breve spiegazione. Messaggi così lunghi, oltre a riempire inutilmente le pagine del forum, possono essere anche noiosi.<br>Grazie per la collaborazione.<br><br>Leptone<br>In più qualcuno di noi potrebbe essere ipodotato nell&#39;apprendimento della lingua della perfida albione . Metti in imbarazzo un mucchio di gente che frequenta il sito conoscendo solo l&#39;uzbeko e il cazako. Ma tu capisci tutto ciò che posti o bari?<br><br>

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                                        • #50
                                          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (sulzer @ 6/12/2007, 10:49)</div><div id="quote" align="left">Leptone<br>In più qualcuno di noi potrebbe essere ipodotato nell&#39;apprendimento della lingua della perfida albione . Metti in imbarazzo un mucchio di gente che frequenta il sito conoscendo solo l&#39;uzbeko e il cazako. Ma tu capisci tutto ciò che posti o bari?</div></div><br>Scusa cosa voresti dire?<br>La lingua da utilizzare in questo forum è l&#39;italiano. Articoli in lingua inglese sono tollerati.<br>Ci sono utenti in grado di comprendere l&#39;inglese mentre altri no. Non mi sembra corretto nei confronti di questi ultimi scrivere lunghissimi messaggi in altre lingue.<br>Idem per i lunghissimi messaggi scritti anche in italiano.<br><span style="color:red">Adesso basta&#33;<br>O scrivete solo il link seguito da una breve sintesi in ITALIANO o rimuovo tutto.</span>Grazie<br>Leptone

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                                          • #51
                                            <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (leptone @ 6/12/2007, 20:55)</div><div id="quote" align="left"><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (sulzer @ 6/12/2007, 10:49)</div><div id="quote" align="left">Leptone<br>In più qualcuno di noi potrebbe essere ipodotato nell&#39;apprendimento della lingua della perfida albione . Metti in imbarazzo un mucchio di gente che frequenta il sito conoscendo solo l&#39;uzbeko e il cazako. Ma tu capisci tutto ciò che posti o bari?</div></div><br>Scusa cosa voresti dire?<br>La lingua da utilizzare in questo forum è l&#39;italiano. Articoli in lingua inglese sono tollerati.<br>Ci sono utenti in grado di comprendere l&#39;inglese mentre altri no. Non mi sembra corretto nei confronti di questi ultimi scrivere lunghissimi messaggi in altre lingue.<br>Idem per i lunghissimi messaggi scritti anche in italiano.<br><span style="color:red">Adesso basta&#33;<br>O scrivete solo il link seguito da una breve sintesi in ITALIANO o rimuovo tutto.</span>Grazie<br>Leptone</div></div><br>Forse il mio senso dell&#39;umore è di patata ma nel mio post intendevo dire che è inutile postare lunghissimi link in inglese o in altre lingue. Per chi li capisce sono altrettanto noiosi e disorientano chi legge perchè sono troppo lunghi. In più parecchi interventi di Robin sembrano mirati a fare pubblicit&agrave; a un operatore privato. Non penso sia lo scopo di questo forum, altrimenti chi lo gestisce avrebbe gi&agrave; fatto contratti in quel senso con i principali produttori nazionali ed esteri e incassato i soldi della pubblicit&agrave;<br>

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                                            • #52
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                                              • #53
                                                una grossa novit&agrave; nella finanziaria 2008 prevede quanto segue:<br><br>L&#39;articolo 30-septies, ai fini dell&#39;erogazione delle tariffe incentivanti in Conto energia previste dal DM 19 febbraio 2007, prevede che gli impianti fotovoltaici i cui soggetti responsabili sono enti locali, sono considerati alla pari dell&#39;impianto fotovoltaico con integrazione architettonica, beneficiando quindi di una tariffa più alta. Per la costruzione e l&#39;esercizio di questi impianti viene, inoltre, semplificato il procedimento di rilascio dell&#39;autorizzazione unica.<br><br>

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                                                • #54
                                                  Anche io penso che la biomassa dovrebbe provenire esclusivamenti da scarti di lavorazione e/o rifiuti, da qui la lotta contro l&#39;abbattimento degli alberi, e il pellet.<br>

                                                  Commenta


                                                  • #55
                                                    <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (robinwood @ 12/12/2007, 11:10)</div><div id="quote" align="left">una grossa novit&agrave; nella finanziaria 2008 prevede quanto segue:<br><br>L&#39;articolo 30-septies, ai fini dell&#39;erogazione delle tariffe incentivanti in Conto energia previste dal DM 19 febbraio 2007, prevede che gli impianti fotovoltaici i cui soggetti responsabili sono enti locali, sono considerati alla pari dell&#39;impianto fotovoltaico con integrazione architettonica, beneficiando quindi di una tariffa più alta. Per la costruzione e l&#39;esercizio di questi impianti viene, inoltre, semplificato il procedimento di rilascio dell&#39;autorizzazione unica.</div></div><br>Robin, se collabori così mi piaci, non mi ero accorto di ciò che hai postato e che mi risolve un problema. Grazie e a buon rendere<br>

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                                                    • #56
                                                      <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (bioterm @ 12/12/2007, 16:36)</div><div id="quote" align="left">Anche io penso che la biomassa dovrebbe provenire esclusivamenti da scarti di lavorazione e/o rifiuti, da qui la lotta contro l&#39;abbattimento degli alberi, e il pellet.</div></div><br>Perchè bioterm? forse mi sono perso qualcosa, ma perchè non credi nelle produzioni dedicate da SRF?

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                                                      • #57
                                                        non vorrei buttarla sulla politica ma i termovalorizzatori, come quello di brescia, hanno fumi di diossina che dicono non inquinanti ma siccome la temperatura supera a volte il picco consentito escono lo stesso i fumi,ed i bresciani nn sanno nulla...<br>altro che pellet e port talbot.<br><br>italiani,italietta<br><br>come sempre

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                                                        • #58
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                                                          • #59
                                                            Le diossine si formano solitamente quando la temperatura del processo non ha i parametri sotto controllo e comunque a basse temperature. Le alte temperature invece tendono a eliminare la loro emissione anche se esiste un dibattito sulla possibile emissione di nano particelle solide con gli stessi possibili effetti cancerogeni.<br><br>Ely

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                                                            • #60
                                                              [QUOTE=robinwood,13/12/2007, 23:53]<br>non vorrei buttarla sulla politica ma i termovalorizzatori, come quello di brescia, hanno fumi di diossina che dicono non inquinanti ma siccome la temperatura supera a volte il picco consentito escono lo stesso i fumi,ed i bresciani nn sanno nulla...<br>altro che pellet e port talbot.<br><br>italiani,italietta<br><br>come sempre<br>[QUOTE/]<br><br>Robin non puoi generalizzare, effettivamente i vecchi inceneritori a volte erano strutturati in modo da non riuscire a controllare la temperatura dei fumi e di conseguenza dal camino uscivano i prodotti più disparati a seconda dell&#39;alimentazione e delle temperature di combustione ( è ancora un problema sugli impianti che bruciano il prodotto della raccolta indifferenziata ) . Nella realt&agrave; avviene il contrario di ciò che dici del termovalorizzatore di Brescia , all&#39;aumentare della temperatura avviene la distruzione delle diossine. L&#39;unico prodotto che aumenta all&#39;aumentare delle temperature sono gli NOx . E&#39; un problema facile da risolvere e sopratutto limitato perchè più Nox di quanto comburente O immesso nella reazione con l&#39;aria è difficile produrne. Come ti dicono meglio altri è vero che dalla imperfetta combustione della biomassa legnosa si producono tra gli altri prodotti dannosi anche diossine ( prova a leggere l&#39;analisi dei fumi di una sigaretta e non pensare che bruciare male legna dia risultati tanto diversi) . In Italia abbiamo un ulteriore problema . A causa del suolo , del clima e delle diverse essenze endemiche ( pioppo,olmo e tutto ciò che viene coltivato nella SRF) la nostra biomassa contiene più cloro di quella austriaca per esempio. Questo comporta una difficolt&agrave; ulteriore nell&#39;abbattimento dei reflui e nella costruzione delle caldaie che devono essere più resistenti alla corrosione. Che la politica della raccolta dei rifiuti debba essere indirizzata come sta avvenendo a macchia di leopardo nel nostro paese verso la differenziazione e il riciclaggio è ineluttuabile , con una sempre minore importanza dei termovalorizzatori , demonizzarli però non rende un buon servizio all&#39;inderogabile necessit&agrave; di adoperarli ancora nei tempi medi nel nostro paese.<br>Vorrei aggiungere una piccola chiosa . Ti prego di smettere con questa definizione di Italietta, io e molti qui giriamo parecchio il mondo e abbiamo modo di vedere gli altri paesi , ti garantisco che esistono Francette , Inghilterrette , Americhette e Gemaniette , piene di disfunzioni organiche e problemi difficilmente risolvibili. Se non vuoi vivere in una Italietta datti da fare nel tuo piccolo per fare la tua parte e trasformarla in una Italia di cui essere orgoglioso. Il tuo atteggiamento è quello di uno che parla male di sua mamma, alla fine <i>la birba</i> è sempre lui.<br>Leptone non censurarmi perchè stavolta ci voleva.<br><br><i><span style="color:red">****<br>Scusami <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/b062a4d99b9d3198c6423a5d07a8cdad.gif" alt=""> , ma capisci che certe parole è meglio che non siano scritte in un forum. Questione di correttezza verso tutti.<br>Leptone</span></i><br><br><span class="edit">Edited by leptone - 14/12/2007, 12:24</span>

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