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Stufette a biomassa e biochar

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  • [QUOTE=MAXTHEBOSS;119066994]Bio, vedo che cominci ad apprezzare l'idea degli incontri "de visu" io se Carlo ci ospita mi propongo chiaramente per la fornitura del buon vino siciliano (senza offesa)

    Se porti il marsala io non mi offendo..........

    Per Lino, hai visto il pirolizzatore di Cagliari ?? qualche tuo commento opinione critica ??

    Non conosco quella macchina, le informazioni che ho sono quelle date dal video, troppo poco per esprimere un giudizio.


    il tuo progetto risulta essere simile a quello di Cagliari, o più somogliante ad una Lucia Stove più grande ??


    Nei precedenti post ho gia' spiegato il funzionamento.Trattasi comunque di un sistema totalmente diverso.

    Hai già prodotto qualche disegno del prototipo da mostrarci ??

    Si,c'e' uno studio che mostrero' esclusivamente ai componenti del gruppo di lavoro.

    presto avremo altri tuoi colleghi ingegneri che potranno esserti d'ausilio per quanto riguarda la parte tecnica, mentre alcuni agronomi e biologi mi hanno dato riscontro dimostrandosi disponibili..........

    Potrebbe essere interessante, in quanto lo sviluppo costruttivo del sistema richiede un notevole impegno.

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    • bravo Lino cosi mi piaci, io sono un caparbio, e sebbene qualcuno ci critica dandoci dei sognatori dai voli pindarici, sono convinto che se riusciamo a creare lo zoccolo duro dei sostenitori il gruppo di lavoro vero lo facciamo partire realmente.
      CREDERCI SEMPRE
      max

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      • "...esclusivamente ai componenti del gruppo di lavoro...."

        peccato!

        nonostante che biomassoso ti piglia a pesce in faccia non rinuncierei a posto tuo di provocarlo con i dettagli dell tuo studio. Ne puoi solo trarre vantaggi.

        Quello che a me manca di vedere chiaro qui e il punto di partenza. La definizione degli obiettivi da raggiungere. Requisiti ai quali il prodotto debba rispondere. Solo di fronte a quei propositi mi pare possibile verificare ed identificare eventuali punti deboli.

        saluti

        Frank
        ??????
        ?????????????
        ????????????

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        • [QUOTE=Il Crucco;119067488]"

          peccato!

          nonostante che biomassoso ti piglia a pesce in faccia non rinuncierei a posto tuo di provocarlo con i dettagli dell tuo studio. Ne puoi solo trarre vantaggi.


          Ciao Frank e benvenuto.Non mi risulta pero' che sia stato preso a "pesci in faccia" come affermi.La persona a cui ti riferisci ha esposto "a parole" le sue perplessita' sul sistema proposto.
          Che poi abbia omesso di giustificare le sue perplessita' con delle argomentazioni tecniche condivisibili e' un'altro discorso.
          In quanto alle provocazioni,non mi interessa trarre vantaggio in questo modo.
          Io sono interessato allo sviluppo tecnico del sistema,se vorrai partecipare ti ripeto sei il benvenuto.


          Quello che a me manca di vedere chiaro qui e il punto di partenza. La definizione degli obiettivi da raggiungere. Requisiti ai quali il prodotto debba rispondere. Solo di fronte a quei propositi mi pare possibile verificare ed identificare eventuali punti deboli.


          Se leggi tutti i miei precedenti post,troverai le risposte alle tue domande sul punto di partenza e sull'obiettivo finale.
          Comunque in breve:Pirolisi in continuo con produzione di biochar, energia termica utilizzata per riscaldare una abitazione ( o abitazioni) e produzione di acs.
          Ultima modifica di lino49; 16-05-2010, 18:32.

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          • Per quello che mi riguarda non rinuncerei mai ad un buon giudizio critico, quindi benvenuto a biomassoso trall'altro adoro i suoi interventi per così dire al peperoncino e sempre ben pieni di contenuti, serve sempre qualcuno che bilanci le idee.

            Credo sia stato lo stesso biomassoso che ha parlato di nat indicando che aveva scomodato la serie di fibonacci per creare la fiamma e per quello che mi riguarda potrei essere daccordo in parte con biomassoso, unico appunto dettato dalla mia misera esperienza è che creando un vortice (io lo fatto curvando i fori di uscita all'estremità superiore) la fiamma risulta più stabile, nulla di sconvolgente ma sicuramente da una bella mano per fare in modo che tutto funzioni in modo migliore

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            • Pirolisi.

              [QUOTE=Folder;119068351]Per quello che mi riguarda non rinuncerei mai ad un buon giudizio critico, quindi benvenuto a biomassoso trall'altro adoro i suoi interventi per così dire al peperoncino e sempre ben pieni di contenuti, serve sempre qualcuno che bilanci le idee.



              Ma infatti, io non ho notato niente di scorretto negli interventi citati.
              Nei prossimi giorni mi verra' a trovare un "espertissimo" della "Lucia Stove",vi terro' informati sugli sviluppi.
              Max, hai notizie sugli eventuali incentivi ?

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              • Originariamente inviato da Folder Visualizza il messaggio
                ..... èche creando un vortice (io lo fatto curvando i fori di uscita all'estremità superiore) la fiamma risulta più stabile,
                molto interessante, potresti dettagliare di più cosa hai fatto?
                per il momento io non ho contributi da portare, leggo attentamente e cerco di capire.
                una lucia stove un pò più artigianale potrò cercare di costruirla appena ne saprò abbastanza, per ora ho molte lacune sull'effetto venturi che estrae il gas dal crogiolo e sul (forse altro effetto venturi) che miscela il gas estratto a livello della fiamma per formare l'effetto tappo al comburente.
                grazie a tutti.

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                • [QUOTE=lino49;119068362]
                  Originariamente inviato da Folder Visualizza il messaggio
                  Nei prossimi giorni mi verra' a trovare un "espertissimo" della "Lucia Stove",vi terro' informati sugli sviluppi.
                  Max, hai notizie sugli eventuali incentivi ?
                  Ottimo Lino perchè non provi a coinvolgerlo nella nostra idea ?? io di mio sto cercando di smuovere molte persone e sono sicuro che presto potremo iniziare a considerare realmente fattibile il gruppo reale.
                  per quanto riguarda i finanziamenti mi stanno indirizzando verso la ricerca e l'innovazione e forse è la via giusta.... dobbiamo cominciare a mettere giù qualche bozza di progetto su cui lavorare per essere maggiormente concreti
                  mi hanno parlato anche del Bando Enama che in effetti sembrerebbe fruibile per il nostro progetto se diventiamo veri
                  ecco il link
                  http://www.enama.it/it/pdf/biomasse/...aio%202010.pdf

                  intanto ben arrivato a finalel il gruppo che stiamo cercando di creare non sarà soltanto tecnico ma anche propositivo (io se avrai letto i miei post appartengo soltanto a quest'ultimo hahahahah)
                  per cui sei il benvenuto

                  due begli argomenti trattati in altri 3D sono la pirogassificazione della pollina e quella delle vinacce Lino il tuo impianto pensi possa avere difficoltà in tali applicazioni ???
                  qualcuno ha la possibilità di provare queste biomasse nel Pirogassificatore per analizzare poi le caratteristiche del Biochar ottenuto ? e se lo stesso tale è ?

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                  • Originariamente inviato da finalel Visualizza il messaggio
                    molto interessante, potresti dettagliare di più cosa hai fatto?
                    per il momento io non ho contributi da portare, leggo attentamente e cerco di capire.
                    una lucia stove un pò più artigianale potrò cercare di costruirla appena ne saprò abbastanza
                    Posso provare a spiegarmi meglio ma credo che qualche foto spiegherebbe il tutto in modo più esaustivo, vedo di postarle.
                    E ti assicuro che più artigianale della mia sarà veramente difficile

                    Se sai comè fatta una lucia stove avrai notato le scanalature che nat ha fatto nella piastra superiore per curvare i gas di uscita in modo da dare un moto vorticoso alla gas e quindi alla fiamma (lui parla di una serie di fibonacci su cui si sviluppa la fiamma)
                    io non ho fatto scanalature sulla piastra superiore ma ho solamente fatto molti fori nel cilindro esterno e nella parte alta in modo che da li esca il gas da bruciare, bucando semplicemente il cilindro in questo modo le fiamme si sarebbero accese dal cilindro al centro della camera ma facendo leva su ogni foro singolarmente ho forzato tutti i fori in modo da arcuarli, insomma fatto il buco ho piegato lateralmente la punta su un lamierino fino non è difficile farlo ma con le foto ti sarà tutto più chiaro

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                    • Intanto vi faccio vedere uno schema di come ho realizzato la stufetta
                      la parte rossa è quella fotografata
                      e la foto della sezione che ho tagliato per fare meglio le foto

                      non so se dalla foto si riesce ad apprezzare o meno i fori con tanto di bozzetti fatti torcendo la punta in modo da deviare leggermente il flusso dei gas

                      mando anche un'altra foto sperando che sia più chiara o chiarificante
                      File allegati

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                      • foto interessanti, osservazioni:
                        - la corona forata immagino sia poi collocata in cima al cilindro del fornello, (che io erroneamente ho definito crogiolo nel post precedente).
                        - dalla foto sembra essere di forma tronco-conica, è così?.
                        - la piastra di chiusura superiore pare avere il foro di uscita-fiamma più piccolo del diametro interno del cilindro-fornello, per quale motivo?.
                        - il fornello è un bicchiere chiuso al fondo oppure ha anche una corona di fori presso il fondo?, quanto è alto rispetto al diametro?
                        grazie, ciao.

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                        • Originariamente inviato da finalel Visualizza il messaggio
                          foto interessanti, osservazioni:
                          - la corona forata immagino sia poi collocata in cima al cilindro del fornello, (che io erroneamente ho definito crogiolo nel post precedente).
                          - dalla foto sembra essere di forma tronco-conica, è così?.
                          - la piastra di chiusura superiore pare avere il foro di uscita-fiamma più piccolo del diametro interno del cilindro-fornello, per quale motivo?.
                          - il fornello è un bicchiere chiuso al fondo oppure ha anche una corona di fori presso il fondo?, quanto è alto rispetto al diametro?
                          grazie, ciao.
                          Esatto il pezzo è tronco conico, all'inizio ho pensato di usarlo così cioè incastrarlo nel cilindro interno, ma nelle versioni successive ho preso un cilindro intonso e ho effettuato i fori direttamente insomma un corpo unico.

                          Per la piastra superiore ho visto il filmato di nat e ho visto che comunque era più piccola e così a spanne l'ho riprodotta, anche se io non ho una piastra in alto ma è lo stesso cilindro esterno che si richiude verso il cilindro interno.

                          Per le misure invece non sono critiche almeno dalle mie esperienze ho fatto vari modelli di varie dimensioni, unico appunto che potrei fare è che se fai troppo piccola la camera di pirolisi hai 2 inconvenienti
                          1) poca autonomia per lo scarso volume di stoccaggio dei materiali da pirolizzare (ho si scrive da pirolisi?)
                          2) la stufetta risulta un po meno stabile

                          Ti do le misure dalla mia che è veramente piccola ma comunque abbastanza stabile, il cilindro interno è di 5 Cm di diametro e circa 11 Cm di altezza, il mio consiglio è di non scendere mai sotto queste misure, tranne se come me vuoi sperimentare un po con varie dimensioni, la parte alta oramai la conosci anche se oramai uso un corpo unico la parte bassa puoi vederla come un bicchiere cioè chiusa ma ha dei fori che servono per l'estrazione dei gas, ma qui viene il bello visto che visto che l'estrazione si fa con un flusso d'aria che per effetto venturi crea una depressione, io che sono un accroccone l'ho risolta in un modo un po anomalo anhe qui servirebbero delle foto ma la vedo dura spiegarla anche con quelle perchè parte del trucco rimane all'interno di un altro cilindro, comunque vedo di fare delle foto per chiarire un po, il cilindro esterno invece è poco più grande ne uso un paio uno da 6 e l'altro da 6,5 Cm la parte alta come ti spiegavo va a richiudersi sul cilindro interno e ne lascia un foro di poco più piccolo del cilindro interno e nella parte bassa cè una piccola ventola che crea il flusso d'aria uso un un potenziometro di potenza per dosare al meglio il flusso dell'aria, anche se al minimo è praticamente perfetta spero di chiarire con qualche altra foto l'importante è che non ridiate perchè è veramente fatta con materiali di uso comune :-)

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                          • Incontro.

                            Ho parlato con quella persona che conosce dal lato costruttivo le "Lucia Stove".
                            Ho esposto sommariamente l'idea,e per quello che puo'competergli, e per quelle che sono le sue conoscenze, ha concordato con me sulla sua fattibilita'.
                            Mi ha descritto le difficolta' di sviluppo della "Lucia", le varie prove e tentativi eseguiti, pur restando sempre dentro i limiti della correttezza professionale,ricordo che il sistema e' coperto da brevetto.Tanto dovevo.

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                            • Salve a tutto il forum, osservando attentamente le varie strutture della stufetta, da profano, mi è sorta una domanda.
                              La struttura della parte superiore dove alla fine fuoriesce il syngas, non può essere un sistema di ugelli convergenti, che sfrutta la pressione del gas, trasformandolo in velocità, tale da migliorare la combustione all'atto del suo innesto con l'atmosfera circostante?
                              Mi sembra strano che si usi un sistema cosi complesso per far uscire semplicemente il gas per bruciarlo.
                              Ringrazio a tutti per la cortese attenzione.
                              Saluti Giovanni.

                              Commenta


                              • [QUOTE=russo giovanni;119071263]
                                La struttura della parte superiore dove alla fine fuoriesce il syngas, non può essere un sistema di ugelli convergenti, che sfrutta la pressione del gas, trasformandolo in velocità, tale da migliorare la combustione all'atto del suo innesto con l'atmosfera circostante?
                                Mi sembra strano che si usi un sistema cosi complesso per far uscire semplicemente il gas per bruciarlo.


                                No, perche' vanificheresti l'effetto Venturi appena creato.
                                Il sistema che hai visto, serve solo a creare uniformita' nella fiamma.
                                Ai fini pratici non e' indispensabile.

                                Commenta


                                • Grazie Lino per l'intervento.
                                  dalla struttura esposta nelle foto, mi chiedevo, sè invece di convogliare il gas verso l'interno della struttura, si incanalasse il flusso di gas verso l'esterno, ed una parte di syngas prodotto si utilizzi per autoalimentare il riscaldamento della biomassa ( dall'esterno del cilindro e non dall'interno), non si riuscirebbe a rendere il sistema più variabile?
                                  Saluti Giovanni

                                  Commenta


                                  • Scusa Giovanni,
                                    sara' l'ora tarda,ma non ho capito molto della tua domanda.
                                    Potresti allegare uno schizzo,un disegno, per renderla piu' chiara?
                                    Ciao

                                    Commenta


                                    • [QUOTE=russo giovanni;
                                      dalla struttura esposta nelle foto, mi chiedevo, sè invece di convogliare il gas verso l'interno della struttura, si incanalasse il flusso di gas verso l'esterno, ed una parte di syngas prodotto si utilizzi per autoalimentare il riscaldamento della biomassa ( dall'esterno del cilindro e non dall'interno)


                                      Fuochino , fuochino , adesso ci vuole un motore perchè l'anello di venturi non basta più.....

                                      Commenta


                                      • [QUOTE=Sulzer1


                                        Fuochino , fuochino , adesso ci vuole un motore perchè l'anello di venturi non basta più.....[/QUOTE]



                                        Molto ermetico,ci puoi illuminare?

                                        Commenta


                                        • Ciao lino, mi scuso a priori della forma della domanda, il concetto è quello di sfruttare lo stesso principio della stufetta, ma il gas prodotto invece di alimentare la fiamma verso l'interno del cilindro a coprire la biomassa, ma viene incanalato esternamente alla struttura per poi essere utilizzato fuori.
                                          Si verrebbe a creare un recipiente interno dove viene posizionata la biomassa ( renderlo il più ermetico possibile)esternamente questo verrebbe riscaldato, con una stessa parte di gas prodotto.
                                          In sintesi l'idea è questa, con molte domande e poche risposte.
                                          Vi posto uno schizzo appena possibile.

                                          Per Sulzer: fuochino, fuochino..... vuol dire che sono nella direzione giusta????
                                          Saluti Giovanni

                                          Commenta


                                          • Era fuochino ma adesso è tornata acqua.... la pirolisi per lambimento da gas roventi sul principio della Lucia è probabilmente il processo più efficiente . Se osservi il risultato di un incendio " senza fiamma " quando i giornalisti scrivono che il calore è stato così forte che tutti gli oggetti negli ambienti sono carbonizzati senza bruciare , si tratta proprio di quel tipo di pirolisi , la prima fase dell'incendio consuma tutto l'ossigeno contenuto nell'ambiente e le fiamme continuano al piano superiore alimentate dai gas di pirolisi di quello inferiore . In questi casi di solito il ritorno dei gas roventi nella " camera di pirolisi " ( magari è un soggiorno ) avviene tramite un condotto tecnologico, un vano scale , un vano ascensore ....
                                            Senza divagare troppo come è mio solito , nella Lucia i gas di pirolisi sono estratti dalla camera di pirolisi dall'effetto venturi determinato dall'aria del ventilatore che passa attraverso la strozzatura determinata dall'anello . Lo stesso flusso che è in pressione ( qualche mm. di mercurio ) uscendo dagli ugelli superiori si mescola con l'aria atmosferica e brucia . Tutto il resto di conseguenza . In una macchina di dimensioni maggiori si dovrebbe ripetere l'effetto sopra illustrato in maniera più facilmente regolabile , penso che difficilmente il meccanismo ventilatore - anello sia utilizzabile su una macchina più grande . Ma occupandomi di motori diesel sto p.......o fuori dal secchio .......

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                                            • Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio
                                              Era fuochino ma adesso è tornata acqua....
                                              Senza divagare troppo come è mio solito , nella Lucia i gas di pirolisi sono estratti dalla camera di pirolisi dall'effetto venturi determinato dall'aria del ventilatore che passa attraverso la strozzatura determinata dall'anello . Lo stesso flusso che è in pressione ( qualche mm. di mercurio ) uscendo dagli ugelli superiori si mescola con l'aria atmosferica e brucia . Tutto il resto di conseguenza . In una macchina di dimensioni maggiori si dovrebbe ripetere l'effetto sopra illustrato in maniera più facilmente regolabile , penso che difficilmente il meccanismo ventilatore - anello sia utilizzabile su una macchina più grande . Ma occupandomi di motori diesel sto p.......o fuori dal secchio .......

                                              Forse......
                                              L'effetto Venturi e' creato proprio grazie alle differenti sezioni dell'anello, per cui il gas nella parte bassa della camera di combustione ,dopo aver attraversato la strozzatura dell'anello,perde parte della sua velocita' ma incrementa la pressione.Il gas quindi fuoriesce naturalmente dai passaggi inferiori,(la Lucia dovrebbe funzionare in modo ridotto anche senza ventilatore).L'afflusso regolabile di aria nell'intercapedine crea un effetto "eiettore" sui gas in uscita e nella camera di combustione , quindi regolandone il flusso si dovrebbe regolare la quantita' di gas "aspirato".
                                              Credo comunque che anche le sezioni di uscita gas e combustione siano molto importanti, anche li c'e' un fluido che attraversa degli spazi..........
                                              Occupandomi anch'io di tutt'altro, probabilmente la storia del secchio riguarda anche me.

                                              Commenta


                                              • Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio
                                                penso che difficilmente il meccanismo ventilatore - anello sia utilizzabile su una macchina più grande . Ma occupandomi di motori diesel sto p.......o fuori dal secchio .......
                                                SULZ...se provieni dalla motoristica l'effetto venturi è stra-usato in carburazione.
                                                Comunque nello specifico della stufetta da voler a tutti i costi fare in taglia gigante qualcuno mi dovrebbe solo spiegare perchè non fare carbonella allora dai copertoni da discarica dal momento che il char di risulta può essere attivato come potabilizzatore dell'acqua che ci beviamo.....tutto ciò naturalmente solo nell'ottica di stare coi piedi per terra che personalmente tengo sempre d'occhio prima di tutto il portafogli: i sogni di gloria da simposio e conferenze li lascio volentieri ad altri.
                                                La base è sempre comunque che nulla si crea e nulla si distrugge ma si trasforma.......per moltiplicazioni di pani e pesci siamo in un altro campo, quindi se c'è pirolisi una grande parte del potere calorico di qualsiasi biomassa sarà consumato per il suo auto sostentamento, e per l'acqua degli spaghetti si userà quindi solo il restante....
                                                OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                                • *** Citazione superfla rimossa (il messaggio è appena qui sopra e tutti lo hanno appena letto). Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***


                                                  Tengo anch'io famiglia,e i "piccioli" hanno la loro importanza, quindi tutte le idee fattibili sono benvenute.
                                                  Non conosco assolutamente il processo di pirolisi delle "frattaglie" di pneumatico.
                                                  Considerando di poter ottenere una pirolisi continua.
                                                  Cosa succede durante il processo?
                                                  Cosa viene immesso in atmosfera?
                                                  Grazie
                                                  Ultima modifica di nll; 12-07-2013, 22:09.

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                                                  • *** Idem come sopra, citazione superflua rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***

                                                    QUI è in linee generali ben spiegato....
                                                    oppure nel PDF dell'ENEA in allegato....
                                                    File allegati
                                                    Ultima modifica di nll; 12-07-2013, 22:10.
                                                    OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                                    • Non dimentichiamo che certi pneumatici sono ancora composti da una frazione importante di gomma naturale ( anche il 30%) e potrebbero essere considerati fonte di cocogenerazione ....

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                                                      • Salve a tutti
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                                                        la mia idea è quella di sfruttare il calore prodotto dalla combustione di una parte di gas ( questo si era capito), e rendere il sistema in alimentazione continua.
                                                        Spero che lo schizzo allegato possa chiarire il concetto in questione. Non ho avuto il tempo di farlo dettagliato.
                                                        Sè riscaldiamo in un ambiente chiuso, la biomassa, questa forma dei gas. Sè sfruttiamo il principio dei digestori anaerobici, il gas prodotto si accumulerà nella parte superiore, e da questo punto si estrarrà con degli aspiratori. L'effetto venturi in questo caso non ci serve, perche sarà la pressione stessa del gas più l'aspirazione degli aspiratori a tirare fuori il syngas prodotto.
                                                        Riscaldando la biomassa dall'esterno del cilindro, non aggiungiamo aria al processo, proprio come nella stufetta, quindi "penso" di essere in piena pirolisi.
                                                        Al termine del processo, sè la bimassa non diventa cenere, ma rimane carbone, si potrebbe sfruttare per alimentare , in combustione normale, una piccola caldaia per altri scopi.
                                                        Rimango in attesa di risposte "anche critiche" sull'idea esposta.
                                                        Saluti Giovanni
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                                                          oppure nel PDF dell'ENEA............


                                                          Ottima l'idea e tecnicamente percorribile, ma ho l'impressione che richieda l'impiego di discreti capitali.
                                                          Ultima modifica di nll; 12-07-2013, 22:10. Motivo: Riparato tag QUOTE

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                                                          • pirolisi

                                                            Guardate che volendo le macchine a pirolisi di questo tipo esistono già.....Il principio della Lucia era solo più interessante
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                                                            • Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio
                                                              Guardate che volendo le macchine a pirolisi di questo tipo esistono già.....
                                                              bah....ho scritto mezz'ora e poi si è mangiato l'intervento che non ero collegato.....

                                                              quindi sintetizzo: SULZ, mai messo in dubbio, se si vuol fare biochar si usa un reattore, la stufetta/stufona la considero personalmente una perdita di tempo.

                                                              L'ultimo impiantino che "pirolizza" scarti agricoli che ho visitato è QUESTO, oltretutto FAVRE figlio è una persona gentilissima, ed il biochar che producono lo vendono a prezzi stratosferici, naturalmente per i ricchi.......chiedete a lui i problemi che ci sono se la biomassa non è condizionata nei migliori dei modi....se devo mettere del pellet in una stufa per tirarci fuori del simil-char mischiato alla cenere preferisco usarlo direttamente in altro modo....
                                                              OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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