Pochini, per darti una risposta occorre sapere anche il tipo di stabulazione e la possibilità di avere altri materiali da inserire nel fermentatore. Per realizzarlo e avere dei tempi di ritorno economico accettabili non sono sufficienti.
Il primo impianto realizzato in Valle d'Aosta e' di Ennio Pont, allevatore di Nus che spiega: ''"Nella mia azienda e' in funzione dal 2001 un impianto pilota per la produzione di biogas; con il letame di 50 bovini produciamo 10,5 Kw/h. Inoltre il liquame fermentato si trasforma in un ottimo concime per i prati che e' altamente assimilabile e privo di cattivo odore''. (ANSA) YU4-MIZ/FCO
Inoltre il liquame fermentato si trasforma in un ottimo concime per i prati che e' altamente assimilabile e privo di cattivo odore''. (ANSA) YU4-MIZ/FCO
Questa frase non mi piace tanto. Prima di buttare liquami nel prato bisogna prima fare qualche considerazione, prima tra tutte il contenuto di azoto.
Inoltre il liquame fermentato si trasforma in un ottimo concime per i prati che e' altamente assimilabile e privo di cattivo odore''. (ANSA) YU4-MIZ/FCO
Questa frase non mi piace tanto. Prima di buttare liquami nel prato bisogna prima fare qualche considerazione, prima tra tutte il contenuto di azoto.
Ely
innanzi tutto non si tratta più di liquami ma di digestato. inoltre bisogna verificare come questo signore distribuisce il digestato sui prati (esistono vari modi..) e se dispone di un piano di smaltimento approvato naturalmente dalla provincia e supervisionato dalla G.F. Il piano smaltimento considera la supericie da concimare in relazione al contenuto di azoto e di conseguenza la quantità massima di prodotto spandibile per ha.
innanzi tutto non si tratta più di liquami ma di digestato.
Si sorry, il tuo termine è più corretto. Ogni tanto faccio confusione In ogni caso il senso del mio discorso è ancora quello che hai spiegato tu. Ovviamente non conosco la normativa italiana ma il problema dello smaltimento è ormai cosa mondiale.
innanzi tutto non si tratta più di liquami ma di digestato.
Si sorry, il tuo termine è più corretto. Ogni tanto faccio confusione In ogni caso il senso del mio discorso è ancora quello che hai spiegato tu. Ovviamente non conosco la normativa italiana ma il problema dello smaltimento è ormai cosa mondiale.
Ely
La normativa italiana è molto precisa e ki sgarra paga delle multe molto salate. i nitrati sono 1 problema mondiale certo, ma anke politico. nell'UE non si sa come abbiano fatto il conto dei limiti... considerando tutte le realtà presenti, delle tecnologie e delle ricadute. sembra ke abbiano privilegiato certe zone... http://www.regione.veneto.it/Notizie/Comun...io+2007/297.htm
Il motore a cogenerazione deve essere alimentato sempre, quando si dimensiona un impianto si calcola anche la struttura di stoccaggio del biogas prima di venire inviato al motore (gasometro). Sullo spandimento del digestato oltre alla normativa si deve stare attenti anche ai danni sanitari che si possono causare. Ad esempio il digestato ottenuto da discarica deve essere sanitizzato prima di essere impiegato per altri scopi. Il biodigestore resta una grande coltura di batteri, chi può garantire che tutti loro siano innocui per uomini, animali e piante? Faccio un esempio: i nematodi, pur non essendo batteri, sono in grado di sopravvivere come cisti anche alle temperature che si raggiungono nei biodigestori detti "termofili", normalmente fanno fatica a espandarsi o insediarsi (diciamo che sono lenti) e spandendoli li dai una mano.
Il primo impianto realizzato in Valle d'Aosta e' di Ennio Pont, allevatore di Nus che spiega: ''"Nella mia azienda e' in funzione dal 2001 un impianto pilota per la produzione di biogas; con il letame di 50 bovini produciamo 10,5 Kw/h. Inoltre il liquame fermentato si trasforma in un ottimo concime per i prati che e' altamente assimilabile e privo di cattivo odore''. (ANSA) YU4-MIZ/FCO
con 50 bovini 10.5 kw/h
per quanti ore al giorno?
cerca il suo numero di telefono sul sito pagine bianche e chiamalo per avere info,non ha detto esattamente quanto produce,detta così non si capisce se indica la potenza,cioè 10,5 kw in un ora,o se è la produzione giornaliera di 10,5kwh. Oppure è stato uno sbaglio del giornalista,che sicuramente non ci capisce un ***** di quello che ha scritto,lo ha scirtto l'articolo perchè lo hanno mandato la.
KW è un'unità di misura di potenza (KJ/s). Una potenza di 10,5 KW in un'ora (o meglio per un ora) è un'unità di misura di energia: il KWh KW/h non vuol dire niente (o almeno niente di sensato) Nel caso siano KW bisognerebbe sapere per quante ore anno
Scusate se mi intrometto ma a scuola il mio prof di Elettrotecnica mi dava 2 se sbagliavo un'unità di misura (mai preso): Potenza: W, kW (k minuscolo) Energia: kWh Per le unità di misura ho mandato una mail di bonario rimprovero alla rivista nazionale degli Energy Manager che in un numero hanno sbagliato 7 volte le unità di misura, tra le tante il fantomatico kw/h ...la variante Kw/h è ancora peggiore. Se questa è la rivista degli Energy Manager figuriamoci gli altri giornalisti. Ciao a tutti Buona fine e buon inizio anno Rem
"E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
(v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
Leggete il regolamento del Forum EnergeticAmbiente.it
Sì forse è vero, siamo troppo esigenti nel pretendere che i giornalisti facciano bene il loro lavoro....
Buon Anno a tutti
P.S. Rem secondo me il K o k sono fisime da prof. di Elettrotecnica (o Fisica nel mio caso) complessato ... forse dai 2 presi a suo tempo a scuola. L'importante è non sbagliare l'unità di misura e al limite il maiuscolo di W, J, ecc. perché sono iniziali di nomi propri....
"E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
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Ragazzi la produzione di biogas da digestione anaerobica non è un processo stabile come credete voi, dipende da molte variabili, dipende dal tipo di processo che si utilizza, dalla temperatura, dalla composizione dei substrati, dalla quantità di acqua, da cosa mangiano le mucche, da con cosa si integra con il letame bovino ecc......Non si può dire quanto biogas si produce da 30 o 50 mucche, così su due piedi come se si stesse parlando di un rendimento di un pannello fotovoltaico o di un motore a c.i. specialmente per numeri così piccoli dove l'aleatorietà del processo si sente maggiormente. è vero che se si spulcia su internet ci sono tabelle, grafici, e chi più ne ha più ne metta, ma bisogna fare molta attenzione in quanto sono tutti valori che vanno estrapolati e nessuno fornisce le condizioni reali di lavoro del proprio impianto, specialmente i costruttori che riempiono la rete di tabelle per far vedere come sono belli e come funzionano bene i loro impianti, ma poi nella realtà dei fatti i rendimenti sono ben lontani da quelli dichiarati da loro.....come accade per i consumi dichiarati dalle case automobilistiche!
Solo per 30 capi il gioco non vale la candela! se si vuole parlare anche in termini economici, se si vuole fare un impianto pilota o campione allora il discorso cambia cmq solo con 30 capi otterrai molto spannometricamente circa qualche mc di biogas al giorno, con sistema wet in mesofilia.
I liquame solo produce poco gas!
Secondo i miei calcoli avresti bisogno di ca. 200 capi e un digestore con ca. 450 m³ e una vasca di stoccaggio del digestato di 900 m³.
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