Dice ENERGO:
> Caro Battaglia, adesso che hai finalmente ammesso che non sono confuso
mi ero illuso. Lei continua a confondere. Guardi qui:
>Nella zona (nord Italia) il sole trasmette in un anno poco più di 14.160.000 kWh, (poco meno di 3,9 kW/m2/anno)
cosa càspita è il kW/anno? Un’energia divisa per un tempo dà una potenza, ma cos’è una potenza divisa per un tempo?
E qui:
>se tutto il petrolio estraibile in un anno ha la potenza di uno schiaffo il vento utilizzabile che soffia in un anno ha la potenza di un pugno,
la potenza è la velocità con cui si trasferisce (produce o consuma) energia. La sua frase sopra non significa niente: la potenza generata dal petrolio che si estrae in un anno dipende dalla velocità con cui noi decidiamo di bruciarlo; quella del vento, invece, è indipendente da noi (come lo è quella del sole). Dire che “il vento DI UN ANNO ha la potenza di un pugno” è una frase senza senso, come senza senso è il suo kW/anno.
E ancora:
> Per capire bisogna quantificare l'energia in … energia.
Questo lo dice lei che non ha capito la differenza tra energia e potenza (tant’è che s’è inventato il kW/anno) né ha capito come funziona l’energia che ci viene dal sole e l’energia come la usiamo noi. Colpendo trilioni di volte la sua auto con una pallina da tennis, può trasferirle l’energia necessaria per andare da roma a milano; peccato che la sua auto non si muoverà di un millimetro. Per muoversi ha bisogno della POTENZA di, che so, 100 kW.
Tornando alla biomassa:
Nel mio articolo sul Giornale ho indicato 0.5 W/mq come potenza specifica tipica di qualunque biomassa. Ad es., la potenza specifica dalle foreste canadesi è 0.2 W/mq, quella di una coltivazione a canna da zucchero (zone tropicali) sarà magari 2 W/mq. Che col pioppo si arrivi a 1.5 W/mq ho deciso di crederle sulla parola, ma non cambia una virgola nella valutazione dell’energia ricavabile dal sole (pensi che 1.5 W/mq è 1/20 della potenza erogabile da pannelli FV; anzi, 1/60 se distingue tra potenza elettrica e termica, cosa che fa diventare 0.5 We/mq i suoi 1.5 Wt/mq). Gli amici nel FV – che già hanno i loro guai con la loro potenza di 30 W/mq e vorrebbero tanto aumentarla almeno del quadruplo - apprezzeranno meglio questo “record” del pioppo.
>Quindi: un m2 coltivato a pioppo mi dà 14 kWh/anno, adesso devo trasformarlo in energia secondaria
No: prima deve sottrarre l’energia spesa per tutto il processo agricolo, inclusa quella spesa per la produzione di fertilizzanti (se si usano), e per il processo industriale di produzione del combustibile finale. (Comunque, vedo che è nell’elenco delle sue domande. Cominciamo con questa allora: quanta energia spendo per ogni kWh ottenuto?
Io le ho già risposto in due casi:
- la produzione del biodiesel (citando non solo Pimentel ma – cosa importante – un organo collegiale: l’NRC Usa): il responso è stato che il biodiesel non conviene.
- la produzione di bioetanolo da mais (citando dabroski e coll.) e la risposta è stata: ottengo 1.24 kWh per ogni kWh speso. Da cui il mio frigo o, più precisamente, la lampadina da 125 W che il bioetanolo da un ettaro di mais permette di tenere accesa. Lei mi ha fatto osservare che è stata corretta in 1.67 kWh per ogni kWh speso. Accettata la correzione: 2 lampadine.
Il pioppo l’ha suggerito lei, e francamente non possiedo alcuna valutazione dell’energia spesa: mi dia lei una risposta (e che sia da organi collegiali indipendenti, non dai “diretti interessati” o da chi lavora per loro). Io posso però calcolare un estremo superiore a partire dalle sue informazioni: SE l’energia spesa per produrre il combustibile da pioppo fosse nulla, allora, assumendo vero il suo 14 kWh/anno/mq per coprire col pioppo la sola importazione d’energia elettrica italiana bisogna coltivare a pioppo 10.000 kmq. Attualmente, quell’importazione viene da reattori nucleari che occupano, tutti insieme, 1 kmq.
Alle altre sue domande ci pensiamo dopo, se le sta bene.
QUANTO ALLA FACCENDA DEL RISPARMIO
>ENERGO dice: è chiaro che per risparmio energetico in questo forum intendiamo "uso razionale dell'energia e utilizzo delle tecnologie efficienti".
Condivido con voi del forum che bisogna promuovere un "uso razionale dell'energia e utilizzo delle tecnologie efficienti". Siete però ingenui a identificare ciò col “risparmio”: aumento di efficienza e di razionalità d’uso implicano immancabilmente maggiore domanda e quindi maggiori consumi, cioè MINORE risparmio.
Qualcuno dice che sulla faccenda del risparmio l’ho fatta “troppo semplice”. Effettivamente sono un “semplice”. Fatela voi più “complicata”. Comunque la facciate rimane il fatto che SE il petrolio finisce fra 50 anni e SE il mondo decide (non ha importanza come: con 4 kyoto, col kWh a 10 euro, etc.) di risparmiarne il consumo in ragione di un improbabilissimo 10% l’anno, ALLORA il petrolio finirà fra 55 anni. Sarà semplice ma è vera. Com’è vero che alla gente piace bere un sacco di fandonie: ad es., che il sole possa contribuire significativamente all’energia del mondo, che bisogna risparmiare energia, che sia possibile lo sviluppo “sostenibile”, etc. etc.
Forse può interessarvi il mondo capovolto di prodi:
http://www.galileo2001.it/materiali/docume...0_battaglia.php
e, sulla sciocchezza dello sviluppo sostenibile, vedete se apprezzate qui:
http://www.galileo2001.it/materiali/docume...1_battaglia.php
Quanto a RIK: guardi che la fusione fredda fu (ed è) un colossale granchio (spiacente per la buonanima di giuliano preparata).
E sulle scorie del nucleare che tutti temete, mi permetto di consigliarvi l’agile libretto di un vero esperto:
piero risoluti, I rifiuti nucleari, armando editore (pochi euri), tradotto anche in inglese dalla springer-verlag.
Una sola nota: se tutte l’elettricità che ciascuno di voi consuma fosse da nucleare, le scorie di un’intera vita starebbero dentro un bicchiere.
Comunque, lo ripeto (e mi perdonerete la ripetizione): ognuna delle vostre attivita’ (biomassa, fv, eolico) ha la propria dignita’ ed e’ giusto che abbia il proprio spazio. Venderle pero’ come strumenti per - non dico risolvere - ma anche solo affrontare la situazione energetica italiana o la riduzione dei gas-serra e’ una grande bugia che non fa onore a chi la dice. come se un venditore di caviale volesse far credere che e’ con quello che si affronta la fame. e’ questa la grande bugia di prodi, pecoraro scanio e compagni.
Qualcuno ha chiesto:
>In Germania nel 2004 si sono consumati oltre 750 bilioni di kwh?
I dati del 2004 non li conosco. Gli ultimi definitivi forniti dall’IEA sono per il 2003. Nel 2003 in D si sono prodotti 558 miliardi di kWh così ripartiti:
349(da fossili)+157(da nuke)+21(da idro)+31(da altro)
“altro” quindi conta per il 5.5%. In “altro” c’è, in ordine d’importanza:
rifiuti+biomassa (legna principalmente)+geotermico+vento+FV
Infine: c.d. significherebbe “così detto”.
Qualcuno mi dice che significa OT?
Vado ad allestire l’albero di Natale assieme a mia figlia.
Saluti a tutti,
f.b.
> Caro Battaglia, adesso che hai finalmente ammesso che non sono confuso
mi ero illuso. Lei continua a confondere. Guardi qui:
>Nella zona (nord Italia) il sole trasmette in un anno poco più di 14.160.000 kWh, (poco meno di 3,9 kW/m2/anno)
cosa càspita è il kW/anno? Un’energia divisa per un tempo dà una potenza, ma cos’è una potenza divisa per un tempo?
E qui:
>se tutto il petrolio estraibile in un anno ha la potenza di uno schiaffo il vento utilizzabile che soffia in un anno ha la potenza di un pugno,
la potenza è la velocità con cui si trasferisce (produce o consuma) energia. La sua frase sopra non significa niente: la potenza generata dal petrolio che si estrae in un anno dipende dalla velocità con cui noi decidiamo di bruciarlo; quella del vento, invece, è indipendente da noi (come lo è quella del sole). Dire che “il vento DI UN ANNO ha la potenza di un pugno” è una frase senza senso, come senza senso è il suo kW/anno.
E ancora:
> Per capire bisogna quantificare l'energia in … energia.
Questo lo dice lei che non ha capito la differenza tra energia e potenza (tant’è che s’è inventato il kW/anno) né ha capito come funziona l’energia che ci viene dal sole e l’energia come la usiamo noi. Colpendo trilioni di volte la sua auto con una pallina da tennis, può trasferirle l’energia necessaria per andare da roma a milano; peccato che la sua auto non si muoverà di un millimetro. Per muoversi ha bisogno della POTENZA di, che so, 100 kW.
Tornando alla biomassa:
Nel mio articolo sul Giornale ho indicato 0.5 W/mq come potenza specifica tipica di qualunque biomassa. Ad es., la potenza specifica dalle foreste canadesi è 0.2 W/mq, quella di una coltivazione a canna da zucchero (zone tropicali) sarà magari 2 W/mq. Che col pioppo si arrivi a 1.5 W/mq ho deciso di crederle sulla parola, ma non cambia una virgola nella valutazione dell’energia ricavabile dal sole (pensi che 1.5 W/mq è 1/20 della potenza erogabile da pannelli FV; anzi, 1/60 se distingue tra potenza elettrica e termica, cosa che fa diventare 0.5 We/mq i suoi 1.5 Wt/mq). Gli amici nel FV – che già hanno i loro guai con la loro potenza di 30 W/mq e vorrebbero tanto aumentarla almeno del quadruplo - apprezzeranno meglio questo “record” del pioppo.
>Quindi: un m2 coltivato a pioppo mi dà 14 kWh/anno, adesso devo trasformarlo in energia secondaria
No: prima deve sottrarre l’energia spesa per tutto il processo agricolo, inclusa quella spesa per la produzione di fertilizzanti (se si usano), e per il processo industriale di produzione del combustibile finale. (Comunque, vedo che è nell’elenco delle sue domande. Cominciamo con questa allora: quanta energia spendo per ogni kWh ottenuto?
Io le ho già risposto in due casi:
- la produzione del biodiesel (citando non solo Pimentel ma – cosa importante – un organo collegiale: l’NRC Usa): il responso è stato che il biodiesel non conviene.
- la produzione di bioetanolo da mais (citando dabroski e coll.) e la risposta è stata: ottengo 1.24 kWh per ogni kWh speso. Da cui il mio frigo o, più precisamente, la lampadina da 125 W che il bioetanolo da un ettaro di mais permette di tenere accesa. Lei mi ha fatto osservare che è stata corretta in 1.67 kWh per ogni kWh speso. Accettata la correzione: 2 lampadine.
Il pioppo l’ha suggerito lei, e francamente non possiedo alcuna valutazione dell’energia spesa: mi dia lei una risposta (e che sia da organi collegiali indipendenti, non dai “diretti interessati” o da chi lavora per loro). Io posso però calcolare un estremo superiore a partire dalle sue informazioni: SE l’energia spesa per produrre il combustibile da pioppo fosse nulla, allora, assumendo vero il suo 14 kWh/anno/mq per coprire col pioppo la sola importazione d’energia elettrica italiana bisogna coltivare a pioppo 10.000 kmq. Attualmente, quell’importazione viene da reattori nucleari che occupano, tutti insieme, 1 kmq.
Alle altre sue domande ci pensiamo dopo, se le sta bene.
QUANTO ALLA FACCENDA DEL RISPARMIO
>ENERGO dice: è chiaro che per risparmio energetico in questo forum intendiamo "uso razionale dell'energia e utilizzo delle tecnologie efficienti".
Condivido con voi del forum che bisogna promuovere un "uso razionale dell'energia e utilizzo delle tecnologie efficienti". Siete però ingenui a identificare ciò col “risparmio”: aumento di efficienza e di razionalità d’uso implicano immancabilmente maggiore domanda e quindi maggiori consumi, cioè MINORE risparmio.
Qualcuno dice che sulla faccenda del risparmio l’ho fatta “troppo semplice”. Effettivamente sono un “semplice”. Fatela voi più “complicata”. Comunque la facciate rimane il fatto che SE il petrolio finisce fra 50 anni e SE il mondo decide (non ha importanza come: con 4 kyoto, col kWh a 10 euro, etc.) di risparmiarne il consumo in ragione di un improbabilissimo 10% l’anno, ALLORA il petrolio finirà fra 55 anni. Sarà semplice ma è vera. Com’è vero che alla gente piace bere un sacco di fandonie: ad es., che il sole possa contribuire significativamente all’energia del mondo, che bisogna risparmiare energia, che sia possibile lo sviluppo “sostenibile”, etc. etc.
Forse può interessarvi il mondo capovolto di prodi:
http://www.galileo2001.it/materiali/docume...0_battaglia.php
e, sulla sciocchezza dello sviluppo sostenibile, vedete se apprezzate qui:
http://www.galileo2001.it/materiali/docume...1_battaglia.php
Quanto a RIK: guardi che la fusione fredda fu (ed è) un colossale granchio (spiacente per la buonanima di giuliano preparata).
E sulle scorie del nucleare che tutti temete, mi permetto di consigliarvi l’agile libretto di un vero esperto:
piero risoluti, I rifiuti nucleari, armando editore (pochi euri), tradotto anche in inglese dalla springer-verlag.
Una sola nota: se tutte l’elettricità che ciascuno di voi consuma fosse da nucleare, le scorie di un’intera vita starebbero dentro un bicchiere.
Comunque, lo ripeto (e mi perdonerete la ripetizione): ognuna delle vostre attivita’ (biomassa, fv, eolico) ha la propria dignita’ ed e’ giusto che abbia il proprio spazio. Venderle pero’ come strumenti per - non dico risolvere - ma anche solo affrontare la situazione energetica italiana o la riduzione dei gas-serra e’ una grande bugia che non fa onore a chi la dice. come se un venditore di caviale volesse far credere che e’ con quello che si affronta la fame. e’ questa la grande bugia di prodi, pecoraro scanio e compagni.
Qualcuno ha chiesto:
>In Germania nel 2004 si sono consumati oltre 750 bilioni di kwh?
I dati del 2004 non li conosco. Gli ultimi definitivi forniti dall’IEA sono per il 2003. Nel 2003 in D si sono prodotti 558 miliardi di kWh così ripartiti:
349(da fossili)+157(da nuke)+21(da idro)+31(da altro)
“altro” quindi conta per il 5.5%. In “altro” c’è, in ordine d’importanza:
rifiuti+biomassa (legna principalmente)+geotermico+vento+FV
Infine: c.d. significherebbe “così detto”.
Qualcuno mi dice che significa OT?
Vado ad allestire l’albero di Natale assieme a mia figlia.
Saluti a tutti,
f.b.
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