Ciao a tutti,
ieri sono stato ad un convegno degli amministratori della provincia di Milano che parlava di energia. Molto interessante anche per il fatto che era presente una forte indicazione pro nucleare e una certa ostilità nei confronti del solare.
Come al solito la comunicazione sul solare era piuttosto "di parte" avversa e, dal mio punto di vista, volta più a demotivare che a spiegare. Non so come mai; certo è che chiunque voglia promuovere il nucleare non può fare a meno di un forte controbilanciamento dato dalle rinnovabili... quindi, sinceramente, non capisco l'accanimento sul solare.
Quanto dice il Dott. Battaglia continua a rimanere una posizione preconcetta che non è capace di produrre una corretta interpretazione dei dati: anche a detta di personaggi importanti a guida di noti enti di ricerca.
Una delle cose su cui ci si è soffermati è la quantità di superfice necessaria a sopperire, tramite il solare fotovoltaico, alle necessità elettriche del nostro paese.
Per chiarezza, questa è solo una ipotesi accademica e non potrebbe mai essere realizzata vista la necessità di un equilibrio sostanziale delle reti. Di questo difetto, naturalmente, soffre anche il nucleare che, notoriamente, non è un sistema di produzione elettrica flessibile, quindi, capace di modulare la produzione in base alle richieste.
Anche per questo, negli ultimi due mesi la bilancia import-export dell'energia elettrica tra Italia e Francia ha visto un'insolita situazione: l'Italia, infatti, ha esportato più energia verso la Francia di quanto non ne abbia importata (dati GRTN).
Il nucleare ha bisogno della nostra capacità di flessibilità produttiva e, a quanto pare, la politica industriale dell'ENEL che ha fatto di necessità virtù, incomincia a pagare in termini di bilancia dei pagamenti. Noi, infatti, abbiamo venduto negli ultimi mesi alla Francia energia ad alto valore aggiunto (durante i picchi a maggior costo); e in cambio abbiamo comprato l'energia elettrica della Francia di notte, quando la stessa (non potendo modulare la produzione dei sui impianti nucleari e quindi dovendoli lasciare produrre in continuo) ha un surplus produttivo che è costretta a svendere.
Scusate la lunga spiegazione ma mi sembrava giusto SOTTOLINEARE la cosa!
Dunque, dal mio punto di vista, il solare e le altre energie rinnovabili sono sostanziali ad una politica che mira ad incrementare la produzione elettrica tramite il nucleare in Italia (per sopperire alle difficoltà create dall'aumento dei prezzi del petrolio...)
Per finire ribadisco che in via accademica, è possibile stabilire la quantità (in superfice) di pannelli solari necessari a sopperire ai fabbisogni elettrici della nostra nazione per un anno; sarebbe possibile fare in pianura padane un impianto che misura poco più di 47 kilometri di lato e che in una anno produrrà...
L'anno scorso in Italia sono stati usati 332 miliardi di kilowattora.
332.000.000.000 : 1167 (produzione di un kwp fotovoltaico in provincia di Milano) = 284.490.146 di Kwp x 3.500 € = 995.715.511.000 : 25 anni di ammortamento 39.828.620.440 anno (scusate la semplificazione... ma se ce vo ce vo)
La stessa energia se fosse venduta al prezzo attuale di mercato di circa 0,15 cent di euro porterebbe ad un fatturato di 284.490.146 x 0,15 = 42.673.521.9 ma che cosa? l'energia fotovoltaica senza incentivi e con un costo a 3,5 euro a watt si pagherebbe???? Ebbene SI!
Ciao
f
Edited by FernandoFast - 14/2/2006, 20:27
ieri sono stato ad un convegno degli amministratori della provincia di Milano che parlava di energia. Molto interessante anche per il fatto che era presente una forte indicazione pro nucleare e una certa ostilità nei confronti del solare.
Come al solito la comunicazione sul solare era piuttosto "di parte" avversa e, dal mio punto di vista, volta più a demotivare che a spiegare. Non so come mai; certo è che chiunque voglia promuovere il nucleare non può fare a meno di un forte controbilanciamento dato dalle rinnovabili... quindi, sinceramente, non capisco l'accanimento sul solare.
Quanto dice il Dott. Battaglia continua a rimanere una posizione preconcetta che non è capace di produrre una corretta interpretazione dei dati: anche a detta di personaggi importanti a guida di noti enti di ricerca.
Una delle cose su cui ci si è soffermati è la quantità di superfice necessaria a sopperire, tramite il solare fotovoltaico, alle necessità elettriche del nostro paese.
Per chiarezza, questa è solo una ipotesi accademica e non potrebbe mai essere realizzata vista la necessità di un equilibrio sostanziale delle reti. Di questo difetto, naturalmente, soffre anche il nucleare che, notoriamente, non è un sistema di produzione elettrica flessibile, quindi, capace di modulare la produzione in base alle richieste.
Anche per questo, negli ultimi due mesi la bilancia import-export dell'energia elettrica tra Italia e Francia ha visto un'insolita situazione: l'Italia, infatti, ha esportato più energia verso la Francia di quanto non ne abbia importata (dati GRTN).
Il nucleare ha bisogno della nostra capacità di flessibilità produttiva e, a quanto pare, la politica industriale dell'ENEL che ha fatto di necessità virtù, incomincia a pagare in termini di bilancia dei pagamenti. Noi, infatti, abbiamo venduto negli ultimi mesi alla Francia energia ad alto valore aggiunto (durante i picchi a maggior costo); e in cambio abbiamo comprato l'energia elettrica della Francia di notte, quando la stessa (non potendo modulare la produzione dei sui impianti nucleari e quindi dovendoli lasciare produrre in continuo) ha un surplus produttivo che è costretta a svendere.
Scusate la lunga spiegazione ma mi sembrava giusto SOTTOLINEARE la cosa!
Dunque, dal mio punto di vista, il solare e le altre energie rinnovabili sono sostanziali ad una politica che mira ad incrementare la produzione elettrica tramite il nucleare in Italia (per sopperire alle difficoltà create dall'aumento dei prezzi del petrolio...)
Per finire ribadisco che in via accademica, è possibile stabilire la quantità (in superfice) di pannelli solari necessari a sopperire ai fabbisogni elettrici della nostra nazione per un anno; sarebbe possibile fare in pianura padane un impianto che misura poco più di 47 kilometri di lato e che in una anno produrrà...
L'anno scorso in Italia sono stati usati 332 miliardi di kilowattora.
332.000.000.000 : 1167 (produzione di un kwp fotovoltaico in provincia di Milano) = 284.490.146 di Kwp x 3.500 € = 995.715.511.000 : 25 anni di ammortamento 39.828.620.440 anno (scusate la semplificazione... ma se ce vo ce vo)
La stessa energia se fosse venduta al prezzo attuale di mercato di circa 0,15 cent di euro porterebbe ad un fatturato di 284.490.146 x 0,15 = 42.673.521.9 ma che cosa? l'energia fotovoltaica senza incentivi e con un costo a 3,5 euro a watt si pagherebbe???? Ebbene SI!
Ciao
f
Edited by FernandoFast - 14/2/2006, 20:27
Commenta