Le sorprese annunciate del fotovoltaico italiano - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Le sorprese annunciate del fotovoltaico italiano

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Le sorprese annunciate del fotovoltaico italiano

    Le sorprese annunciate del fotovoltaico italiano.

    Riporto questo articolo da greenreport.it che spiega quanta potenza fotovoltaica e' stata incentivata finora e quanta ha chiesto di usufruire della legge 129/2010, legge che permette agli impianti ultimati nel 2010 ma non ancora allacciati alla rete, di allacciarsi entro il 30 giugno 2011 e avere gli incentivi in vigore per gli impianti installati fino al 31 dicembre 2010.

    La potenza gia' incentivata e' 2.800 MW. La potenza per la quale e' stata chiesto di usufruire della legge 129/2010 e' 4.000 MW. Probabilmente una parte di questi impianti ha fatto la richiesta di usufruire della 129/2010, richiesta che poteva essere fatta dal 1 al 31 dicembre 2010, ma non e' riuscita a ultimare i lavori o non riuscira' ad effetture gli allacci nei tempi previsti, quindi azzardo una mia previsione: usufruiranno dei primo e secondo conto energia impianti per una potenza totale di 5.000/6000 MW. Un esperto della Confindustria ha ipotizzato 6.000 MW incentivati e questa affermazione, che ho sentito prima di leggere l' articolo che segue, mi aveva colpito.

    Riporto di seguito una tabella che indica le diverse previsioni che sono state fatte per il fotovoltaico italiano e quanto queste siano state sottostimate, e' necessario quindi, era gia' evidente ma ora e' dimostrato in modo clamoroso, cambiare il modo di prevedere gli sviluppi futuri.

    Conto energia del 2005 previsione/obiettivo 500 MW nel 2015 (potenza totale in Italia)

    Conto energia del 2006 previsione/obiettivo 1.000 MW nel 2015

    Conto energia del 2007 previsione/obiettivo 3.000 Mw nel 2016

    Obiettivo/Previsione ufficiale per il 2020 8.000 MW

    Potenza gia' incentivata al 25 gennaio 2011 2.800 MW

    Potenza che ha chiesto la 129/2010 4.000 MW

    La 129/2010 permette incentivi del II C.E (2007) per impianti ultimati nel 2010 ma allacciati alla rete dal 1 gennaio al 30 giugno 2011.

    Stima prudente di potenza incentivata con I e II C.E.(impianti installati entro 2010) 5.000/6000 MW

    Nei prossimi 10 anni saranno installati quindi solo 2.000 MW di potenza totale per arrivare nel 2020 all' obiettivo di 8.000 MW incentivati ? No, e' evidente che saranno molti di piu', di conseguenza e' necessario rivedere subito le stime e soprattuto il modo di calcolarle.
    pamarco

    da greenreport
    Fotovoltaico: nel 2011 già raggiunto il target che il Piano di azione nazionale ha previsto per il 2020?

    FIRENZE. Il Gestore servizi energetici conferma l'exploit del solare registrato nell'anno 2010. La potenza complessiva degli impianti fotovoltaici in esercizio, che a oggi hanno fatto domanda di ammissione agli incentivi è pari a 2.800 MW su oltre 140.000 impianti. Inoltre, considerando le domande relative all'anno scorso che continueranno ad arrivare al gestore entro fine febbraio, è stato stimato che la potenza complessiva a fine 2010 potrebbe aver raggiunto il valore di 3.000 MW su 150.000 impianti.

    La notizia è stata resa nota dal Gse durante un'audizione davanti alla X Commissione del Senato nell'ambito dell'acquisizione dei pareri relativi allo schema di Decreto legislativo, approvato lo scorso 30 novembre dal Consiglio dei Ministri, che recepisce la Direttiva 28/2009 CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili. Quindi la nuova potenza fotovoltaica installata nel 2010 sarebbe pari a 1.850 MW, con un incremento del 160% rispetto alla potenza entrata in esercizio nell'anno precedente (711 MW). Inoltre il Gestore servizi energetici ha fatto sapere che gli sono pervenute comunicazioni per circa 55.000 ulteriori impianti per una potenza di 4.000 MW, in aggiunta agli impianti in esercizio sopra citati, a seguito della legge 129/2010 che prevede di riconoscere le tariffe 2010 agli impianti fotovoltaici che entreranno in esercizio entro giugno 2011 purché abbiano comunicato la fine dei lavori entro il 31 dicembre 2010.

    Complessivamente quindi «la potenza complessiva degli impianti installati, se pure non ancora tutti collegati alla rete elettrica, potrebbe essere pari, a fine 2010, a 7.000 MW su 200.000 impianti contro i 1.142 MW di fine 2009 e nel corso del 2011 potrebbe essere già raggiunto il target di 8.000 MW che il Piano di azione nazionale sulle fonti rinnovabili ha previsto per l'anno 2020 per gli impianti fotovoltaici» ha concluso il Gse.

    Fonte www.greenreport.it

    Torna in cima





  • #2
    L' offensiva contro le rinnovabili mentre arrivano catastrofi.

    Quello che segue e' un articolo di oggi( 27 gennaio) del sito www.sole24ore.com, di proprieta' della Confindustria, dove si racconta l' intervento dell' Authority Energia dopo che il GSE in un comunicato stampa (25 gennaio) ha fatto una stima di 7.000 MW di potenza fotovoltaica installata al 31 dicembre 2010.


    Innanzi tutto vediamo cosa dice il Gse, ne avevo gia' scritto il 25 gennaio stesso nel post "Le sorprese annunciate del fotovoltaico italiano".
    Il Gse dice che 2.800 Mw allacciati nel 2010 sono stati gia' incentivati.
    Scrive che altri 200 MW allacciati nel 2010 saranno incentivati nelle prossime settimane.
    Inoltre 4.000 Mw hanno chiesto di usufruire della legge 129/2010, legge che permette a impianti installati nel 2010 ma allacciati nei primi sei mesi del 2011 di usufruire degli incentivi 2010, cioe' del secondo conto energia del 2007.
    La cifra di 2.800 MW e' vera, e' riportata dal contatore situato nella Home Page del sito www.gse.it, che viene aggiornato in tempo reale.
    La stima di soli altri 200 MW installati allacciati nel 2010 che usufruiranno degli incentivi la vedo piuttosto azzardata. Gli impianti allacciati entro il 31/12/2010 hanno 60 giorni di tempo per chiedere gli incentivi, quindi il numero delle domande presentate non sara' noto al Gse fino ai primi di marzo. Senza entrare in un mare confuso di cifre sono convinto che saranno almeno 600 MW gli impianti allacciati nel 2010 che usufruiranno degli incentivi oltre i 2800 MW gia' ufficiali.
    Sicuramente azzardato anche sostenere che i 4.000 MW che hanno fatto domanda avranno tutti gli incentivi 2010. E' vero che per fare la domanda hanno dovuto presentare una asseverazione di fine lavori di un tecnico abilitato, ma credo che qualche domanda di usufruire della 129/2010 non arrivera' alla convenzione per gli incentivi. Per esempio per il primo conto energia 2005-2006 sono state ammesse 12.000 domande per una potenza di 387 MW, risultano in esercizio 5.000 impianti per 163 MW.
    Ma quello che un po' mi irrata e' quello che ho visto, sentito e letto in questa settimana e ho riportato, sicuramente in maniera confusa, su i forum di questo sito.
    Fino a lunedi' 24 la previsione piu' elevata per gli incentivi 2010 era del Gse e di 3.000 Mw. Nella sede CGIL nella Conferenza introdotta da Rifkin che metteva in guardia da catastrofi in arrivo (nel Forum dal Mondo si puo' leggere una intervista a Rifkin postata da Tao), il rappresentante della Confindustria ha parlato di 6000 MW fotovotaici incentivati e sparava sugli incentivi. Il giorno 25 e' uscito il comunicato del Gse, reso noto in una audizione in una commissione parlamentare, dove si parla per la prima volta di possibili 7.000 Mw fotovoltaici incentivati. Oggi 27 gennaio il Sole24ore pubblica questo articolo su carta e su Web. Si sa, il mondo e' piccolo ma l' Autority per l' Energia e la Confindustria mi sembrano troppo vicini...... e non e' lontano da loro neanche il nucleare.
    Non so se qualcuno e' riuscito a leggermi fino a qui, quello che segue e' comunque quello che pubblica il sito del sole24ore.

    Dal sito sole24ore, in Home Page, con caratteri un po' piu' vistosi.

    Zavorra «verde» da 4 miliardi. L'Authority chiede misure anti-speculazione per le energie rinnovabili

    Una superbolletta 2011 da 4 miliardi di euro solo per incentivare le energie rinnovabili. Esosa, iniqua e soprattutto impiegata male. L'accusa, infiocchettata di proposte, viene dall'Authority per l'Energia. Che non ha perso tempo dopo l'ultima diagnosi sull'accelerazione all'energia solare che il nostro paese ha però ottenuto a carissimo prezzo (si veda Il Sole 24 Ore di ieri).


    La reazione è tempestiva anche perché siamo alle ultime battute nel confronto tra il Governo e le categorie coinvolte nella riforma degli incentivi prevista dal decreto legislativo «che sarà approvato a breve» ha affermato proprio ieri il ministro dello Sviluppo, Paolo Romani.


    Attutire e rimodulare gli incentivi tenendo conto dell'evoluzione tecnologica (che consentirebbe sussidi sempre più lievi) e delle esigenze di trasparenza nella loro erogazione? Belle parole, da tutti condivise. Sta di fatto che il confronto conferma una grande divaricazione di tesi e interessi. Le associazioni degli operatori si battono per attenuare gli aiuti il meno possibile. Se ne fa interprete l'Assosolare, che plaude per l'obiettivo dei 7 gigawatt di energia fotovoltaica raggiunta a fine 2010 e invita a raddoppiare il target nazionale (praticamente già raggiunto) degli 8mila megawatt al 2020.

    Intanto gli amministratori locali rivendicano se non altro regole chiare e tempestive: proprio ieri il governatore della Puglia, Niki Vendola, ha protestato contro i ritardi del Governo nel comunicare i nuovi obiettivi da assegnare in maniera differenziata alle regioni. Le associazioni ambientaliste più vivaci, come gli Amici della Terra, invitano invece a premere con maggiore decisione sull'efficienza, chiudendo ancora di più il rubinetto dei sussidi agli impianti.


    Tutto ciò incalza l'Authority per l'energia. Che in una segnalazione al Governo e Parlamento chiede opportuni «correttivi» allo schema dell'ultimo decreto legislativo sui sussidi. Il costo totale per incentivare le sole rinnovabili vere (escluse le "assimilate") è passato - puntualizza l'Authority – dai 2,5 miliardi di euro 2009, ai 3,4 miliardi 2010 fino a superare quest'anno i 4 miliardi.


    Come promuovere bene le rinnovabili tenendo fede agli obiettivi europei senza pesare eccessivamente sulle bollette? Con «regole certe, misure anti-speculazione e meccanismi di mercato» sintetizza l'Authority. In particolare occorre «limitare drasticamente il rinvio a futuri decreti attuativi per garantire agli operatori norme e tempi certi per gli investimenti». Bisogna inoltre privilegiare «strumenti di mercato» (come le aste per tutti i tipi di fonti), evitando «l'eccessivo ricorso a meno efficienti incentivi amministrati» (i sussidi diretti e indiscriminati).
    Torna in cima




    Ultima modifica di pamarco; 27-01-2011, 17:50. Motivo: mancanza di un titolo che spiegasse il pezzo

    Commenta


    • #3
      A me la storia dei 4000 MW in attesa di allaccio ed incentivazione sembra incredibile, c'e' qualcosa di troppo strano.
      Possibile che si sia accumulato un ritardo negli allacci per 4000 MW nel 2010 ? E se e' cosi' come mai se ne accorgono solo adesso ? 4000 MW non si installano in un giorno.

      Poi se fosse vero sarebbe effettivamente un disastro. Tutti sappiamo che il mercato dell'energia FV vive perche' incentivata altrimenti ci sarebbe un installato di qualche decina di MW all'anno a dire tanto.
      Gli incentivi hanno un costo elevato e devono essere governati con cautela, avendo ben chiaro il loro scopo, che e' quello di spingere lo sviluppo di una tecnologia ritenuta utile, e le risorse economiche che si ritengono disponibili.

      Se qualcuno ha permesso che il mercato esplodesse in pochi mesi a carico della comunita' vuol dire che e' stato commesso un grave errore di valutazione, non certo per colpa degli operatori del ramo o di chi sostiene politicamente le fonti rinnovabili.

      ciao
      Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
      Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

      Commenta


      • #4
        Non la vedo molto sorprendente come cosa. Molti hanno "tirato" fino all'ultimo per approfittare dei cali di prezzo . Possibilissimo che ci siano tanti impianti in attesa.
        Nemmeno vedo sto gran problema sui costi. Pagheremo bollette più salate perchè vogliamo incentivare le rinnovabili. E allora? I tedeschi lo fanno da anni. Son più ricchi certo, ma pagano anche molto di più eh! D'aktronde sono scelte irreversibili se si vuole andare in una certa direzione.

        Piuttosto credo che sarebbe ormai il momento di intervenire normativamente per limitare gli impianti speculativi. Ormai il mercato è maturo e non serve regalare soldi alle grandi imprese che trattano il FV solo come un investimento finanziario.
        Sarebbe il caso di concentrare le risorse incentivando gli impianti di media taglia (non oltre i 300 - 400 kWp), specie quelli degli agricoltori.
        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

        Commenta


        • #5
          Gia' oggi l' energia incentiva da I e II C.E. risulta essere 2.888 MW, la stima di 3.000 Mw allacciati nel 2010 fatta dal Gse in un comunicato ufficiale si rivelera' molto sbagliata e ,se lo dico oggi un mese prima che questo sara' evidente a tutti , significa che e' un errore che con un po' di attenzione poteva essere evitato.
          I 4.000 Mw li vedremo in seguito se saranno confermati in convenzioni attive o meno.
          Gli impianti a terra sono bruttissimi ma non dobbiamo accettare che si parli di sprechi di denaro, questa e' facile propaganda per favorire altri interessi. Bisogna seguire anche questi aspetti della rivoluzione energetica che e' inevitabile.

          Commenta


          • #6
            Non sono gli impianti di terra tout court da contrastare, ci mancherebbe!
            Sono gli investimenti speculativi delle grandi aziende sui mega-impianti.
            Gli impianti di terra professionali a misura di azienda agricola o piccola azienda sono l'obiettivo da raggiungere. Basta un pò di normativa intelligente!
            Altrimenti il rischio è dare argomenti relativi a impatto ambientale, spreco di soldi per foraggiare le multinazionali e quant'altro si stanno studiando per denigrare il CE.
            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

            Commenta


            • #7
              D' accordissimo contro le speculazioni (grandi investimenti, per grandi impianti su terreni agricoli), la mia frase stringatissima non spiega bene la mia posizione ma ero di fretta. Segnalo l' articolo di oggi su Il Manifesto di Nicola Cipolla" Il sole che lotta", riporta molti dei temi di questi miei due post e l' incontro di lunedi 24 gennaio alla CGIL con Rifkin, che ho sintetizzato quasi in tempo reale su altri forum.

              Commenta


              • #8
                Questo articolo di Qualenergia di oggi 31 gennaio conferma qualche mio giudizio sulle cifre fornite dal GSE sugli incentivi 2010 che avevo scritto nei miei post precenti.

                Boom conto energia, il GIFI riflette sugli incentivi

                L’associazione di categoria del fotovoltaico, GIFI-ANIE, ritiene che sia innanzitutto fondamentale verificare che gli impianti che usufruiranno delle tariffe 2010 entro giugno 2011 siano stati realmente installati. Per il GSE potrebbero essere pari a 4 GW. Visto l'improvviso boom in Italia, l’associazione sta lavorando ad una proposta di rivalutazione del sistema incentivante. Ad oggi la potenza complessiva degli impianti fotovoltaici in esercizio, che hanno fatto domanda di ammissione agli incentivi al GSE, risulterebbe pari a 2.928 MW per circa 146.600 impianti (un dato, da contatore GSE, che fa riferimento ancora al periodo pre 31/12/2010). Quasi 1.800 MW per il solo 2010. Come abbiamo scritto pochi giorni fa (Conto energia, già polverizzato il target 2020), il GSE ritiene che le domande relative all’anno scorso, che continueranno ad arrivare al GSE entro fine febbraio, possano portare la potenza complessiva a fine 2010 a circa 3.000 MW, per un totale di 150.000 impianti realizzati, ma forse, riteniamo noi, anche a qualcosa di più.

                Sulla fondamentale questione relativa alle 55mila domande aggiuntive per 4.000 MW oltre a questi impianti succitati che riceveranno le tariffe 2010 (legge 129/2010, cosiddetta “Salva Alcoa”) , si è espressa con un comunicato il GIFI/ANIE.
                L’associazione di categoria del fotovoltaico ritiene che la potenza ad essi attribuita (4.000 MW) si debba sommare alla potenza elettrica massima prevista dal medesimo conto energia (1.200 MW) visto che, in base a quanto previsto dall’art. 13 del decreto ministeriale del 19 febbraio 2007, hanno diritto alle tariffe incentivanti tutti gli impianti fotovoltaici che entrano in esercizio entro 14 mesi dalla data nella quale viene raggiunto il limite di potenza di 1.200 MW (entro 24 mesi nel caso di impianti FV i cui soggetti responsabili sono soggetti pubblici). Il GSE ha comunicato il raggiungimento dei 1.200 MW a fine giugno 2010. Quindi, per fine giugno 2011, i mesi trascorsi sarebbero 12 e quindi saremmo nella norma.
                Il GIFI ritiene invece che, a questo punto, non sia rilevante il limite di potenza massima incentivabile previsti dall’attuale Conto Energia che era stato indicato pari a 3.000 MW entro il 2016 (articolo 12 del DM 19/2/2007).

                Tuttavia il Presidente del GIFI-ANIE, Valerio Natalizia, ha chiesto cautela nel valutare il dato, ancora ufficioso del GSE: “Prima di esprimere un giudizio finale sul dato – ha spiegato – è importante verificare se si tratti di gigawatt (4, ndr) realmente installati. È indispensabile effettuare i dovuti controlli, anche se, vista la necessaria asseverazione tecnica richiesta, ci auguriamo che si tratti di richieste effettive. Tuttavia, auspichiamo che il GSE, così come dimostrato in passato verifichi con puntualità la veridicità delle dichiarazioni. In tal senso, come GIFI-ANIE, offriamo tutto il nostro supporto qualora il GSE ne ravvisi l’opportunità.”

                Il GIFI non sembra troppo entusiasta di questo boom di richieste di installazioni: “Un impulso alla crescita così improvviso non è sano per il fotovoltaico. Lo dimostrano esperienze analoghe recenti in altri paesi europei che hanno generato improvvisi ripensamenti e modifiche al sistema incentivante”, ha detto Natalizia nel comunicato.

                Alla luce di questa delicata situazione, il GIFI-ANIE sta già lavorando alla preparazione di una proposta di rivalutazione del sistema incentivante per il fotovoltaico, sulla base di quanto previsto dall’art. 22 della bozza di decreto Legislativo di recepimento della Direttiva 2009/28. La proposta di rivalutazione del sistema incentivante dovrebbe poter prevedere entro il breve periodo un adeguamento delle tariffe incentivanti alla luce di un’attenta analisi dei costi di sistema previsti per i prossimi anni.

                La variazione della normativa proposta da GIFI terrà conto degli investimenti in corso da parte di molti operatori, che hanno già comportato degli esborsi spesso anche consistenti. Una eventuale revisione del Conto Energia – si spiega nel comunicato - sarà pertanto ammissibile solo per gli impianti che non abbiano già ottenuto le opportune autorizzazioni.
                All'adeguamento delle tariffe è anche affiancata una proposta di aumento degli obiettivi di potenza cumulata da installare per i prossimi anni, identificata attualmente in soli 8.000 MW al 2020. Lo scopo è di garantire la continuità di sviluppo del mercato e consentire la crescita dei benefici per il Sistema Paese, identificabili in nuovi posti di lavoro, stimabili in circa 80.000 unità entro il 2015, oltre a nuove entrate fiscali per lo Stato.

                a cura della redazione di QualEnergia.it

                31 gennaio 2011

                Commenta

                Attendi un attimo...
                X