CITAZIONE (francobattaglia @ 8/4/2007, 11:03)
caro BE lei s'illude.
nel caso del FV non di un (già colossale) fattore 2 si tratta, ma di un fattore 100 (pensi che già col CE è necessario un prezzo quadruplo per sperare di recuperare in 15 anni gli investimenti, un CE reso possibile solo perché pochissimi si arricchiscono moltissimo con un furto a danno di moltissimi per ciascuno di piccola entità.
La ragione è semplice: l'unica cosa che fa il FV (e l'eolico) è far risparmiare combustibile (cioè non aggiungono capacità al sistema). 700 mld spesi sul FV fanno risparmiare in 20 anni meno di 10 mld di combustibile nuke (il cui prezzo, anche se raddoppiasse oggi, inciderebbe per il 5% sul costo del kWh da nuke).
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nel caso del FV non di un (già colossale) fattore 2 si tratta, ma di un fattore 100 (pensi che già col CE è necessario un prezzo quadruplo per sperare di recuperare in 15 anni gli investimenti, un CE reso possibile solo perché pochissimi si arricchiscono moltissimo con un furto a danno di moltissimi per ciascuno di piccola entità.
La ragione è semplice: l'unica cosa che fa il FV (e l'eolico) è far risparmiare combustibile (cioè non aggiungono capacità al sistema). 700 mld spesi sul FV fanno risparmiare in 20 anni meno di 10 mld di combustibile nuke (il cui prezzo, anche se raddoppiasse oggi, inciderebbe per il 5% sul costo del kWh da nuke).
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Mi trovo costretto a ripetere che quella cifra di 700 miliardi non può essere usata come continuate ad usarla. Il costo da considerare, visto che l'installazione viene scaricata sui privati, è il costo di tariffa. Che a sua volta deriva primariamente dai consumatori. Lo stato non investe nulla. Cercare di far passare il concetto che con quei soldi ci si potrebbe fare 10 centrali (non lo so, sparo a caso) è corretto da un punto di vista puramente matematico, ma è del tutto aleatorio nella realtà. La quota di incentivazione per il fotovoltaico deriva da una quota in bolletta che la gente può accettare ed accetta se è orientata appunto alle rinnovabili.
Mi permetta di prevedere che la stessa quota avrebbe vita brevissima se domani qualcuno decidesse di stornarla a qualche azienda estera per costruire una bella centrale nucleare.
Il costo di investimento in una o più centrali nucleari invece è materia di politica energetica. Non voglio approfondirla, ma mi preme sottolineare che continuare a paragonare le mele del conto energia con le noci della politica di produzione di potenza non paga.
Escludendo il settore della produzione industriale, è evidente che l'inevitabile maggior costo delle scelte di produzione da FER dovrà essere sopportato dai privati. Se si dovesse un giorno arrivare a produrre il 10% (anche qui dati a casaccio, solo come esempio) della produzione totale da fotovoltaico il costo del kWh così prodotto dovrà essere tale da rendere interessante l'investimento da parte di qualcuno in una struttura di produzione energetica di questo tipo. Non voglio gettarmi in analisi difficoltose sulla bontà delle scelte del passato... ma quelle scelte sono state fatte e l'unica strada per essere coerenti è accettarne le conseguenze.
O in alternativa fare retromarcia e ributtarsi sul nucleare, è verissimo. Ma qui è delle FER che vogliamo occuparci. ">
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