Riporto un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno sulla delusione totale dell'eolico sulla cittadinanza molto significativo, tra l'altro su di una zona molto ventilata.
FAETO (Foggia) : DELUSIONE PER GLI EFFETTI ECONOMICI DELLE 82 PALE SULLA PICCOLA COMUNITÀ
venerdì 20 marzo 2009
«Qui l’eolico è improduttivo» L’opposizone: «Neanche un occupato»
A Faeto, secondo il gruppo di minoranza, nonostante l’ingente presenza di torri che producono energia elettrica, l’eolico non ha avuto nessun risvolto positivo. Le opposizioni lo definiscono «il deserto del progresso eolico a Faeto: la grande illusione di uno sviluppo che non c'è».
«Dalle 42 pale eoliche di San Vito, alle 13 di Niola Frasinelle, alle 9 della località Pescara Scavo Vadovico e, se come molto probabilmente avverrà, alle 18 in località Difesa ovvero la riserva agricola del nostro paese, la zona in cui durante la guerra ogni famiglia coltivava le patate e poteva sopravvivere - afferma il consigliere Enzo Tommasone - hanno prodotto il nulla. Insomma, 82 pale eoliche per un piatto di lenticchie o meglio per un piatto vuoto per i cittadini. Ai faetani - precisa Tommasone - nessun posto di lavoro, nessun indotto collegato al settore eolico, nessun risparmio sulla bolletta energetica, nessuna riduzione od eliminazione di tasse locali, nessuna borsa di studio per gli studenti, nessun bonus per le giovani coppie per fargli scegliere di restare e di non espatriare in città, nessun bonus ai neonati per invogliare un’urgente risalita demografica, nessuna incentivazione all’agricoltura, nessun progetto di agro-energia, nessun tentativo di conciliare la presenza di tali impianti con la tutela dell’ambiente tenendo in considerazione gli equilibri ambientali e l’ar monia del nostro meraviglioso paesaggio, nessuno sviluppo sostenibile, nessuna abitazione alimentata ad energia eolica. Nessun beneficio neanche per i proprietari terrieri che per le pale attualmente presenti percepiscono 400 euro all’anno! Una presa in giro». A livello di esempio la forza politica evidenzia che neanche l’edificio scolastico appena concluso possiede alcuna traccia di ecoedilizia o di pannelli solari.
La Gazzetta del Mezzogiorno.
Se le cose stanno in questi termini, aggiungo io, è un pò preoccupante.
FAETO (Foggia) : DELUSIONE PER GLI EFFETTI ECONOMICI DELLE 82 PALE SULLA PICCOLA COMUNITÀ
venerdì 20 marzo 2009
«Qui l’eolico è improduttivo» L’opposizone: «Neanche un occupato»
A Faeto, secondo il gruppo di minoranza, nonostante l’ingente presenza di torri che producono energia elettrica, l’eolico non ha avuto nessun risvolto positivo. Le opposizioni lo definiscono «il deserto del progresso eolico a Faeto: la grande illusione di uno sviluppo che non c'è».
«Dalle 42 pale eoliche di San Vito, alle 13 di Niola Frasinelle, alle 9 della località Pescara Scavo Vadovico e, se come molto probabilmente avverrà, alle 18 in località Difesa ovvero la riserva agricola del nostro paese, la zona in cui durante la guerra ogni famiglia coltivava le patate e poteva sopravvivere - afferma il consigliere Enzo Tommasone - hanno prodotto il nulla. Insomma, 82 pale eoliche per un piatto di lenticchie o meglio per un piatto vuoto per i cittadini. Ai faetani - precisa Tommasone - nessun posto di lavoro, nessun indotto collegato al settore eolico, nessun risparmio sulla bolletta energetica, nessuna riduzione od eliminazione di tasse locali, nessuna borsa di studio per gli studenti, nessun bonus per le giovani coppie per fargli scegliere di restare e di non espatriare in città, nessun bonus ai neonati per invogliare un’urgente risalita demografica, nessuna incentivazione all’agricoltura, nessun progetto di agro-energia, nessun tentativo di conciliare la presenza di tali impianti con la tutela dell’ambiente tenendo in considerazione gli equilibri ambientali e l’ar monia del nostro meraviglioso paesaggio, nessuno sviluppo sostenibile, nessuna abitazione alimentata ad energia eolica. Nessun beneficio neanche per i proprietari terrieri che per le pale attualmente presenti percepiscono 400 euro all’anno! Una presa in giro». A livello di esempio la forza politica evidenzia che neanche l’edificio scolastico appena concluso possiede alcuna traccia di ecoedilizia o di pannelli solari.
La Gazzetta del Mezzogiorno.
Se le cose stanno in questi termini, aggiungo io, è un pò preoccupante.
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