alternatore / alternatori / dinamo auto (ad uso automobilistico): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

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alternatore / alternatori / dinamo auto (ad uso automobilistico): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

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  • Guarda che l'attacco personale lo hai fatto tu, mettendo in dubbio quello che io avevo scritto, e vedo che continui a farlo sensa motivo. Fartuna che chi legge sa capire e valutare da se..... Direi da tagliarla quì.....

    P.s. é mia norma scrivere e trattare argomenti tecnici supportato da esperienza che non tutti hanno....
    Saluti

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    • gentili Tizzy e gattmes ho letto la vostra diatriba.
      Non agitatevi più del solito,non tutti siamo bravi e sapienti nelle cose siamo tutti qui per imparare qualcosa dagli altri,non certo in questo modo scontrandoci.
      In quanto alle batterie delle auto tizzy ha detto giusto la 55A e la capacità che ha una batteria che collegata ad un carico di 55A dura per un ora, se il carico fosse di un amper durerebbe 55 ore, queste batterie esistono in commercio.

      In quanto al discorso di gattmes sugli alternatori non l'ho compreso bene forse perchè non conosco a fondo la loro struttura.
      Sono pienamente d'accordo sul fatto che l'alternatore dell'auto è completo nel suo stato strutturale,avvolgimento ,induttore ponte diodi e regolatore di tensione.
      Ma attenzione il suo funzionamento sulle automobili è molto diverso dall'utilizzo che se ne potrebbe fare con un generatore eolico.
      Caro gattmes forse tu nella discussione ti riferivi all'autoeccitazione ,la quale io ho fatto prove avviene ad alta velocità,ma nel caso in discussione io ho bisogno di eccitare l'alternatore appena sopra la soglia dei 1000 g/m.
      Da non trascurare il fatto che per la funzione l'alternatore d'auto ha bisogno che ci sia sempre collegata la batteria in tampone e all'occorrenza,quando il generatore eolico comincia a funzionare deve ricevere il cosiddetto più sotto chiave all'apposito morsetto,altrimenti non comincia a generare.
      Il mio problema è lo ripeto chi mi aziona questo contatto ogni volta?
      Altrimenti la batteria continua a cedere corrente all'alternatore scaricandosi.
      se avete ancora qualche idea la gradirei!

      Saluti a tutti.

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      • A quest'ora mi viene in mente questo sistema...
        Io metterei un piccolo magnete sopra la puleggia dell'alternatore. Fissa sull'alternatore metterei una piccola bobina avvolta su un nucleo in ferro (un tondino in ferro). Quando il magnetino passa vicino ad una estremità del tondino, ai capi della bobina si genera un tensione. Con un diodo e un condensatore (con in parallelo una resistenza di carico) ottieni un segnale continuo, la cui ampiezza è proporzionale al numero di giri della puleggia. Più gira veloce, più volte passerà il magnete vicino alla bobina nell'unità di tempo e maggiore sarà la tensione prelevata. Un comparatore ad isteresi (magari realizzato con un LM358) tarato sulla tensione generata dalla bobina a 1000RPM piloterà un interruttore elettronico (BJT o MOSFET) attraverso il quale la corrente potrà fluire dall'accumulatore al "sotto-chiave".
        Potrebbe anche funzionare...
        "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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        • Grazie atomax la tua può essere una soluzione.
          Ho tuttavia ho qualche difficoltà a realizzare il circuito completo come me lo hai descritto.
          Potresti cortesemente mandarmi uno schema,io conosco i mosfet e come collegarli nella loro giunzione per fungere da interruttore, ma ma non ho dimestichezza con i comparatori,e come realizzare il tutto.
          In passato ho realizzato un piccolo alternatore a magneti p. e l'ho collegato in modo coassiale ottenendo così una tensione a 1000g/m di circa 6v con apposito ponte diodi andavo a pilotare un relè in continua.
          Per un po ha funzionato fintanto che mi ha bruciato il regolatore di tensione che avevo posto per l'occasione.
          Considerando che il mio impianto eolico cosi come strutturato potrebbe superare i 10000/12000 g/m.
          Una perplessità sorge anche perché il magnete che tu dici posizionare sulla puleggia potrebbe sbilanciare la massa rotante con conseguenze disastrose.
          Capisco che alla una di notte si è stanchi, grazie ancora per l'impegno.

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          • Gentile gattmes:
            volevo sapere da te cosa sono i DC/DC per veicoli elettrici ibridi.
            Che caratteristiche hanno sono motori/generatori?
            Sarei grato di una tua spiegazione visto che sei ben afferrato nel campo.
            Mi veniva in mente ancora la conversazione animata fra te e il collega tizzy.
            La dicitura 55,65 70 0ppure 90 A non sono amper ma sono AH amperora riferiti alla capacità della stessa,invece gli Amper di spunto ,cioè quelli relativi all'erogazione di corrente sono molti di più pensa che una batteria di auto può erogare da 200 fino a più di 400A trattasi di batt. di furgoni diesel.

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            • Originariamente inviato da Crea58 Visualizza il messaggio
              Una perplessità sorge anche perché il magnete che tu dici posizionare sulla puleggia potrebbe sbilanciare la massa rotante con conseguenze disastrose.
              Ciao Crea58, un magnetino del genere l'ho posizionato sul volano del motore di uno scooter da gara, quando speriventavamo le centraline ad anticipo variabile. Il volano arrivava a 15000 RPM e il mezzo grammo del magnetino non influiva minimamente sul bilanciamento del volano stesso, pensa che li incollavamo con l'attack e reggevano... Domani mattina se riesco ti posto uno schemino...
              "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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              • Originariamente inviato da Crea58
                Gentile gattmes:
                volevo sapere da te cosa sono i DC/DC per veicoli elettrici ibridi.
                Gentile Crea58 ho dei dubbi che una mia risposta sia d'utilità.. infatti anche tu non leggi quello che scrivo!

                Quando scrivi:
                Originariamente inviato da Crea58
                In quanto alle batterie delle auto tizzy ha detto giusto la 55A e la capacità che ha una batteria che collegata ad un carico di 55A dura per un ora, se il carico fosse di un amper durerebbe 55 ore, queste batterie esistono in commercio.
                1) stai intanto sbagliando anche tu, confondendo capacità con corrente.. incurante anche di tutte le mie sottolineature precedenti, ma soprattutto dei rimandi alle parti del forum dove è spiegata la cosa
                2) asserendo che una batteria,... che supponiamo tu intenda da 55Ah e non da 55A.., duri un'ora se collegata ad una carico con assorbimento di 55A, sei nuovamente in errore, ma soprattutto dimostri di NON aver letto le FAQ sulle batterie e i miei inviti plurimi a farlo nei precedenti messaggi (gli hai letti/visti?)

                Nonostante tutte le mie spiegazioni e rimandi snobbati allego in fondo una parziale foto di batteria di una nota casa che sancisce la cosa (e pregerei Tizzy e Crea58 di fare altrettanto in suffragio di quanto affermano in contrasto con quanto sopra) che riporta i seguenti dati (casomai non si .. "leggessero"..):
                12V 55Ah 510 A EN; L1 55 +; 555 114 051; 063FP
                e come si vede non c'è nessun 55A.
                (collegamento/link al sito del produttore per chi si ostina a non credermi: cliccare qua)

                Io non avrò moltissima esperienza.. ma un pochino ce l'ho.. inoltre ho anche perso moltissimo del mio tempo nel tentativo di togliere "il prosciutto dagli occhi" della gente
                .. tuttavia se quel mio lavoro/contributo viene snobbato non chiedetemene altro.

                Ripeto: Tizzy e Crea58 siete liberissimi di applicare tutte le unità di misura.. vere, inventate, storpiate, scambiate, ecc.. ma non potete pretenderne l'impiego da parte di altri e soprattutto del sottoscritto, in quanto siamo anche noi liberi di seguire quelle canoniche.. e così pure siamo liberi di seguire i dati di catalogo che dicono, specialmente per le batterie "al piombo" uso auto, che una batteria scaricata a "C" non dura un'ora, ma molto meno (e non parliamo di "percento" ma quasi la metà, come potreste verificare e comprendere leggendo le FAQ bat.. ma probabilmente non vi va di farlo.. e anche in questo siete "liberissimi".. con le limitazioni già abbondantemente scritte sopra/in precedenza)


                ------------------------------

                Ps il mio non è da intendersi come attacco personale, ma piuttosto una difesa dei diritti allo conoscenza e alle verità "tecniche" da parte degli utenti:
                in quanto amministratore (ma vale anche per i moderatori) sono tenuto a correggere/chiarire i concetti tecnici non del tutto corretti, quando di mia conoscenza/competenza.
                Se non ne potete fare a meno di consideralo tale.. io non posso fare a meno (l'ho appena spiegato) d'intervenire (per le opportune correzioni/specificazioni, fornendone i riferimenti per le opportune verifiche, come mia consuetudine) chiarendo contestualmente che non è l'attacco personale la mia intenzione/scopo..
                Di più non posso fare.. o non saprei come fare per convincerVi della cosa.

                Nota Bene.. per tutti:
                quanto ho riportato sulle batterie (compreso il contenuto delle FAQ e/o delle altre sezioni a cui ho rimandato per la lettura) può facilmente essere verificato in internet (che non la "scrive" il sottoscritto...) o anche nei cataloghi dei produttori di batterie (che, nuovamente, non "scrivo" io...), spesso consultabili e/o scaricabili (sempre via internet) nei/dai loro siti....
                Da uno di questi ho appunto "estrapolato" le immagini qua sotto riportate
                File allegati
                Ultima modifica di gattmes; 12-04-2010, 10:58.
                Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                • Originariamente inviato da Crea58 Visualizza il messaggio
                  ...tuttavia ho qualche difficoltà a realizzare il circuito completo come me lo hai descritto.
                  Potresti cortesemente mandarmi uno schema
                  Questa mattina ho trovato un pò di tempo per realizzare l'intero sistema. Di sotto allego lo schema elettrico e qualche foto.
                  In pratica ho ricavato una bobina da un relè a 24V. Ho preso un magnetino (puoi vedere dalla foto quale sia la sua grandezza) e l'ho incollato sopra un dischetto di ottone che facevo girare con un trapano, che alla max velocità compie 1200RPM. La tensione generata alla massima velocità era pari a 0,9V. Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Eccitazione.JPG 
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                  Se non vuoi usare un solo magnetino, puoi metterne 2 diametralmente opposti, ottieni più tensione, quindi dovrai agire sul trimmer per far intervenire il mos al numero di giri da te voluto.
                  Se i magnetini non ti piacciono, un'altra alternativa è quella di usare le plastoferriti, (quelle che si trovano dietro i pupetti da attaccare al frigo), puoi recuperarle facilmente da una ventola dell'alimentatore di un vecchio computer da buttare. Sono flessibili e sottili e puoi incollarle facilmente.
                  Per il mosfet a canale P, puoi scegliere qualsiasi tipo che sopporti una tensione di almeno 20V e una corrente almeno il doppio di quella massima richiesta dall'eccitazione. Io ho usato un ZXM64P035.

                  Spero di essere stato utile.
                  Saluti
                  "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                  • aggiunte/osservazioni
                    Se il mosfet indicato è un P (e sembrerebbe esserlo vista la "freccia" uscente) allora risulta (nello schema) collegato con il Drain al "+ batteria 12V" , mentre il source risulterebbe all'uscita sul filo solitario denominato "All'eccitazione"

                    In tal caso se il ritorno dell'eccitazione non è ad una tensione maggiore del "+ batteria 12V", c'è sempre passaggio di corrente nel mosfet per via del diodo interno (body diode)


                    Presumo quindi che nello schema ci sia una svista .. e che in realtà sia il drain collegato al filo "All'eccitazione" , mentre il source è al "+ batteria 12V" (e in tal caso va "girato" il simbolo sullo schema), ovvero la R5 si trova in realtà tra gate e source (e non tra gate e drain)

                    (NB questo è il link al datasheet del modello di mos suggerito da atomax della Zetex .. ora Diodes Incorporates: http://www.diodes.com/datasheets/ZXM64P035L3.pdf
                    [si nota anche il body diode da me citato])


                    Predetto e/o appurato ciò .. se è come supposto aggiungo che il mosfet in tensione deve avere una Vgs max (tensione tra gate e source) maggiore di quella di alimentazione ("+ batteria 12V").. ma al netto di tutte le tolleranze e disturbi (se si carica una bat al Pb probabilmente siamo già a 14V e oltre.. più eventuali disturbi, spike, ecc.)
                    Suggerisco quindi la seguente modifica:
                    1) diodo zener in parallelo secco tra gate source (supposto questo al "+ batteria 12V") / R5. Lo zener dovrà essere abbondantemente più basso della Vgsmax (es Vgsmax=20V [es. ZXM64P035] > zener sui 15V; Vgsmax=10V > zener sui 7,5V..)
                    2) evitare il collegamento secco con il collettore del transistor BJT Q1, ma interporre invece una resistenza (il gate non assorbe corrente, se non in commutazione.. ma lo fa R5.. e un poco lo zener da aggiungere).
                    Metterei questa resistenza di valore intorno all'attuale R5 (qualche kohm) e sposterei R5 più su di un ordine di grandezza (decina di kohm)

                    Inoltre eviterei di alimentare direttamente l'OP dalla bat (più che altro perchè ci finisce la tensione del generatore, "sporca") ma tramite R di qualche decina di ohm/centinaio, zener di protezione +-alim e rispettivo condensatore ceramico (tipo 100nF)

                    -----------------------

                    Il circuito proposto da atomax risulta molto utile quando per qualche motivo non si può accedere alla rettificazione, viceversa è preferibile aggiungere i 3 diodi canonici per l'eccitazione, se non già disponibili.

                    Ovviamente si può poi usare sempre il circuito proposto di regolazione (togliendo bobina e magnetino e regolando opportunamente il livello sull'ingresso), specialmente se l'eccitazione ha il ritorno "brasato" alla linea negativa.
                    Viceversa si può riprogettare il tutto per controllare sul negativo (con un mos "n".. usato direttamente al posto di Q1 (con opportune protezioni sul pilotaggio).. o al limite usare un canonico regolatore 14V da "alternatore automobilistico" (per bat al Pb da 12Vnom).
                    Ultima modifica di gattmes; 12-04-2010, 14:31.
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                    • Originariamente inviato da gattmes Visualizza il messaggio
                      Presumo quindi che nello schema ci sia una svista ..
                      Chiedo scusa a tutti per la palese svista. Il source del mosfet va collegato al positivo della batteria e il drain va collegato al "sotto chiave". Nella fretta non ho invertito il mosfet sul disegno. Ringrazio Gattmes per averlo fatto notare.
                      Sottoscrivo anche quanto da lui detto riguardo alle modifiche, soprattutto quella relativa al circuito di protezione del gate.
                      Con il circuito così fatto non dovrebbero esserci grossi problemi di spike e disturbi vari, dal momento che l'alternatore forniche segnali di potenza pressocchè sinusoidali, ma se la batteria dovesse alimentare un inverter, o un carico di natura induttiva (ad es. un motore a collettore) allora le giuste modifiche citate da gattmes dorebbero venir prese in considerazione.
                      Saluti
                      "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                      • Nessun problema.. succede sempre!!.. Più che altro è utile la conferma .. giusto per scongiurare che, per qualche motivo che non avevo intuito in prima analisi, non c'era un funzionamento/uso particolare..
                        grazie e ciao
                        Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                        • Questa tuo atteggiamento mi sembra eccessiva, mi pare che giochi a cercare di bacchettare a tutti i costi gli "sprovveduti" che cadono nel tuo gioco con la tua pignoleria esagerata e gratuita. Volendo giocare così siamo tutti bravi a trovare anche un piccolo neo. Per esempio il condensatore ceramico di 100 nF non hai specificato il voltaggio , non hai specificato i w dello zener ecc ecc
                          Sicuramente hai usato un'atteggiamento molto garbato nei confronti di atomax mettendo in evidenza la sua svista, atteggiamento che invece non hai usato nei nostri confronti. Quindi a torto o a ragione, poco importa ,importa il rispetto delle persone molto più delle conoscenze tecniche.

                          Saluti

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                          • [ot]
                            Tizzy il mio intervento è qui (qualche messaggio fa), sotto gli occhi di tutti...
                            Originariamente inviato da gattmes Visualizza il messaggio
                            Ps ricordo a Tizzy che batterie da 55A (unità di misura: corrente) non mi risultano "esistere" nei cataloghi.
                            Di norma per le batterie, in quanto quasi-equiparabili a generatori di tensione, ci si riverisce ai Volt.. o eventualmente alla loro capacità (intesa lato "energia", non certo lato "Farad"), con una delle unità di misura consone per questo parametro.
                            ...Inutile aggiungere che le FAQ sulle batterie nell'omonima sezione, nonchè le spiegazioni sulle unità di misura in zona manualistica supportano quanto sopra.
                            Come vedi io ho iniziato con il piede giusto, usando parole (qua evidenziate in rosso) come "ricordo", "non mi risulta"..
                            nonostante sia preso da molto lavoro e il tempo non mi permetta di solito il lusso di giri larghi e toni "barocchi".
                            Avrei potuto usare parole più dirette come "errore" e simili, visto che il risultato non è poi cambiato.

                            Casomai sei stato tu (senza tirare in ballo Crea58, che direi invece che ha capito a quale "nocciolo" mi riferivo..) ad attaccare duro, snobbando quanto ti avevo caldamente invitato a verificare (e dove.. e come).. continuando a sottolineare le tue affermazioni (te lo dico chiaramente) errate.. non sottigliezze.. (confondere corrente con un altro parametro che sa più di energia non è una sottigliezza per un tecnico)..

                            .. e dando dell'inesperto al sottoscritto (con la tua frase P.s. é mia norma scrivere e trattare argomenti tecnici supportato da esperienza che non tutti hanno....) sulla base di tue affermazioni circa le quali non ti sei però nemmeno minimamente degnato (nonostante i ripetuti inviti) di addurre prove (dal forum, dalla rete.. da cataloghi, ecc.) circa le quali io mi sono invece dichiarato pronto al confronto (in quanto conscio di non essere "il verbo", ma di parlare sulla base della mia esperienza... pronto a ricredermi, se il caso, con materiale "nuovo" a suffragio delle tue affermazioni)

                            Casomai la sottigliezza la ricerchi tu.. inseguendo parametri deducibili al medio progettista:
                            Originariamente inviato da Tizzy
                            condensatore ceramico di 100 nF non hai specificato il voltaggio , non hai specificato i w dello zener ecc ecc
                            Dovrebbe essere palese che il condensatore in questione debba avere una tensione maggiore di quella (alimentazione) presente ai capi
                            Dovrebbe essere palese che lo zener in questione, nel caso vada "in tiro", debba tenere una potenza dipendente principalmente dalla corrette che si permette di fruire in esso con la resistenza da me suggerita in aggiunta al ramo collettore di Q1 (quindi prima si sceglie il mosfet.. ovvero la Vgsmax, poi il valore di zener in tensione.. e quello della resistenza aggiunta/potenza dello zener)

                            Forse è meno palese.. ai meno esperti.. scegliere una ceramica X7R, piuttosto che Y5V... oppure selezionare l'opportuno dv/dt... o applicare un derating secondo qualche specifica (senza magari arrivare ai livelli della NASA JPL-D-8545).. ma queste si che forse (per l'applicazione specifica) sono "sottigliezze"

                            Non è certo sottigliezza confondere corrente con qualcosa d'altro (mi riferisco a chi asserisce d'avere esperienza che non tutti hanno... : e che potrebbe indurre i meno esperti a seguirlo alla lettera):
                            prova ad esempio a confonderti su un multimetro e predisporti per una misura in corrente.. e poi infilare i puntali ai capi di una presa 230Vac (misura invece in tensione)!!! Boooooom!
                            (Non fatelo)

                            Comunque io/noi siamo qui.. se c'è qualcosa che è sbagliato in quel che ho/abbiamo scritto ben vengano le correzioni.. ma non in tono "perchè lo dico io".. ma con un minimo di documentazione al seguito.
                            Anche questo fa parte del "rispetto" e "garbo", ovvero considerare l'interlocutore in grado di intendere e capire (fornendo il "materiale") cioè al proprio livello/pari, piuttosto che considerarlo essere intellettualmente inferiore/cerebroleso..per cui è forse più adatto un imperativo "è così e cosà - Punto"
                            -----------------------------------------------

                            tornado invece al circuito di atomax mi viene un dubbio che pregerei di fugare.
                            Supponiamo che non ci sia tensione (o una tensione bassa) sulla bobina a sinistra (aerogeneratore fermo o a bassi giri..)
                            In questo caso mi sembra di capire che l'operazionale probabilmente si trova con l'ing "-" (dove c'è la Vf di un diodo che fa da riferimento) ad una tensione più alta dell'ing "+". Se è così l'uscita è "bassa".. conseguentemente Q1 non è pilotato.
                            Ammessa la correzione vista per il mosfet.. in tal caso pure quest'ultimo non è pilotato.. e quindi non dovrebbe esserci eccitazione (se il ritorno di questa è al negativo).
                            Non dovrebbe essere contraria la logica? O mi sbaglio?
                            Ultima modifica di gattmes; 13-04-2010, 10:00.
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                            • Cioè, ti rendi conto che per una h non scritta hai riempito il forum di paroloni? inoltre hai anche scritto che hai perso moltissimo del tuo tempo nel tentativo di togliere "il prosciutto dagli occhi" della gente.....Ma chi sei per permetterti di dire queste cose? Fatti un esame di coscenza e tagliala!

                              Dovrebbe essere palese come del resto scrivi pure tu per i condensatori lo zener e compagnia che le batterie al piombo vanno espresse in Ah.....
                              Citazione:
                              Originariamente scritto da gattmes
                              Ps ricordo a Tizzy che batterie da 55A (unità di misura: corrente) non mi risultano "esistere" nei cataloghi.
                              Di norma per le batterie, in quanto quasi-equiparabili a generatori di tensione, ci si riverisce ai Volt.. o eventualmente alla loro capacità

                              Quì la tua svista, che mi stai portando ad evidenziare è che avresti dovuto scrivere (pignoleria per pignoleria )(ci si riferisce ai Volt..e alla loro capacità)

                              Dato che tutte le batterie ricaricabili hanno necessariamente e non eventualmente ( come scrivi tu ) tutte le diciture necessarie per identificarne le potenzialità.
                              Come vedi le sviste sono una caratteristica degli uomini della quale spece appartieni anche tu .

                              Saluti

                              Commenta


                              • Ma chi sei per permetterti di dire queste cose?
                                io qui sono co-amministratore del forum se non lo avessi ..."letto"... e come tale, l'ho già scritto (lo hai letto?), sono tenuto a correggere/chiarire i concetti tecnici non del tutto corretti, quando di mia conoscenza/competenza.

                                per il resto, l'ho già scritto (lo hai letto?):
                                sono anche uno che (per professione, hobby, passione che oltrepassa abbondantemente il terzo di secolo) crede di avere un pochino... ma proprio un pochino.. d'esperienza sulle batterie ...da supermercato e non!

                                -------

                                come vedi nei messaggi io porto sempre questioni tecniche.. e tu invece di tecnico scrivi (e soprattutto "linki" ) un po' poco, mentre non ti risparmi a perseverare in tentativi d'attacco nei miei confronti (per giunta ad amministratore)..
                                Sono oltre sette anni che scrivo su questo forum, migliaia di messaggi.. non sei il primo, ne sarai l'ultimo

                                Ti invito nuovamente a controbattere con questioni tecniche, non "personali". Io non ho nulla nei tuoi confronti (neanche ti conosco.. magari..), ma solo su quello che riporti in maniera non del tutto corretta.. e non certo nel mio (o tuo) interesse.. ma in quello di molti frequentatori che potrebbero avere poche conoscenze tecniche.. molte idee confuse... e che si potrebbero ulteriormente smarrire chiamando fischi per fiaschi.

                                1) non è "palese" che nelle batterie al piombo ci si debba esprimere in Ah (primo tra tutto è la tensione il dato principale, l'ho già scritto prima e anche in fondo a questo messaggio .Ti invito a riflettere sul suo significato tecnico) Nel caso eventuale che ne sia indicata o richiesta la capacità questa potrebbe essere espressa anche in "riserva di minuti" (cerca es. su google/internet il significato, se non lo conosci).. che è tra l'altro un dato più realistico per la misura della capacità

                                Comunque queste "definizioni" sono ..diciamo sinonimi dell'energia contenuta (wattora).. in quanto, proprio in virtù del fatto che la tensione è il dato "maestro" in una batteria.. ed essa è abbastanza costante (ho scritto "abbastanza"..).. la si considera, matematicamente, come tale.. ovvero Wh sono facilmente deducibili moltiplicando .. ad esempio gli Ah per quella costante (la tensione DI TARGA).
                                Nell'esempio della batteria che suppongo tu intendevi 55Ah alla scarica C/20, l'energia stivabile "di targa" (e fruibile solo con scariche a C/20) risulterebbe:
                                55Ah(nom) x 12V(nom) = ..vediamo i numeri 55x12=660 vediamo le unità di misura A*V=W > Ah*V=Wh.. e quindi 660Wh

                                2) Sempre per parlare di palese, la stessa batteria negli USA potrebbe risultare 610Wh. ovvero poco oltre 50Ah, invece dei 660Wh in Eu...ma per quanto già citato nel punto "1", andar a chiedere una bat auto da 610Wh.. o anche da 50Ah suonerebbe (ancor oggi) spesso "male" al ricambista nel nord America....

                                3) circa l'eventualmente ... invece del necessariamente:
                                .. prova a vedere sui cataloghi Toyota.. (o a chiedere alla sede di Roma o in Giappone) perchè anche loro sbagliano (secondo te) a non definire necessariamente la capacità della bat sui loro veicoli ibridi (mentre forniscono dati sulle tensioni).
                                (nota bene: la capacità non è neanche più richiesta in sede di omologazione per i veicoli elettrici/ibridi.. eventualmente la si "chiede" .. quasi come gentilezza ... come dato aggiuntivo a corredo pratica.. ma NON fa più parte dei dati obbligatori)

                                Oppure prova a vedere su una qualunque apparecchiatura elettrica a batteria (radio, giocattolo, torcia elettrica.. e chi più ne ha ne metta) se è specificata una determinata capacità delle batterie (solitamente primarie) da impiegare: è sempre invece specificata/richiesta la tensione ("elettricamente").. eventualmente il modello /AA, AAAA, C.. ecc.) per le questioni dimensionali/meccaniche.

                                --------------------------------

                                Ripeto (non necessariamente per Tizzy, ma per gli altri che leggono):
                                le batterie sono quasi equiparabili a generatori di tensione, quindi il dato ("elettrico") principale è la tensione, segue EVENTUALMENTE la capacità... e poi la corrente fornibile in certe condizioni, es. massima di scarica... o anche di carica, se secondarie.. che nella batteria di cui ho riportato le foto in precedenza (ad esempio e onde evitare equivoci) è 510 Ampere (leggasi cinquecentodieci.. ben diverso da 55)...

                                ma la corrente, in un generatore di tensione o assimilabile, dipende dal carico che gli si applica.... non dal generatore stesso.. come ben spiegato in zona manualistica (qua: http://www.energeticambiente.it/elet...-corrente.html)

                                Detto questo e ritornando al punto 1-2 qui sopra, ma sopratutto al nocciolo della questione (batteria uso accumulo energia per eolico) la capacità (non la corrente) della batteria dipende dall'uso che se ne fa .. e non parliamo di "pignolerie" ma di variazioni che, specialmente con chimica al piombo, possono essere del 100% (leggasi "cento" %) come ampiamente spiegato qua http://www.energeticambiente.it/pile...questions.html
                                Ultima modifica di gattmes; 13-04-2010, 22:03.
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                                • Originariamente inviato da gattmes Visualizza il messaggio
                                  tornado invece al circuito di atomax...Supponiamo che non ci sia tensione sulla bobina a sinistra...In questo caso mi sembra di capire che l'operazionale probabilmente si trova con l'ing "-" ad una tensione più alta dell'ing "+". Se è così l'uscita è "bassa".. conseguentemente Q1 non è pilotato.
                                  Ammessa la correzione vista per il mosfet.. in tal caso pure quest'ultimo non è pilotato.. e quindi non dovrebbe esserci eccitazione (se il ritorno di questa è al negativo).
                                  Perchè...?!?
                                  Se l'uscita dell'operazionale è a livello logico basso, Q1 è interdetto pertanto la Vgs del mos sarà pari a 0V. In questa condizione la resistenza interna del mos è altissima, impedendo difatti un passaggio di corrente dalla batteria al circuito di eccitazione dell'alternatore. Se l'uscita dell'operazionale si porta a livello logico alto, Q1 va in saturazione e la tensione sul suo collettore si porta a circa 0 V (in realtà un pò di più a causa della Vce di saturazione). In questo modo il gate del mos si porterà a circa 0V e la Vgs sarà pari a circa -12V, più che sufficienti per aprire il canale del mos e portare la sua RdsOn a valori molto bassi. In questo modo la corrente potrà fluire dalla batteria al circuito di eccitazione, e richiudersi attraverso il negativo della batteria, collegato alla massa del sistema.
                                  O non ho capito bene la perplessità?
                                  "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                                  • Non ci piove ..siamo allineati allora...
                                    ma mi chiedo se l'eccitazione piena debba esserci con "bobina" che genera o con bobina che non genera (pensavo la seconda.. ma vado a rileggermi indietro, mi sono un po' perso con altre questioni...)

                                    ..ad es. nell'alternatore uso auto .. man mano che sali di giri l'eccitazione viene "tagliata"..

                                    ----
                                    ho "riagganciato": il tutto serviva non a regolare la tensione generata (per la bat)....
                                    ma a tagliare l'eccitazione, supponendo questa NON ricavata dai 3 diodi aggiuntivi del ponte ma direttamente dalla bat.... , quando .. non c'è vento!

                                    Quindi poi c'è un "altro" regolatore (o dc/dc)

                                    (a parte che preferisco il sistema "automatico" con ponte a 9 diodi, se si può fare/applicabile) mi verrebbe da suggerirei allora un minimo d'isteresi.
                                    Forse è una mia idea.. ma penso che tagliando l'eccitazione sotto un certo numero di giri (sensore bobina-magnetino "indipendenti" dal circuito di potenza)... venga a mancare il carico meccanico ...e quindi è plausibile un'accelerazione (che potrebbe riportare "on" l'eccitazione)
                                    (la butto "li".. a sentimento.. senza aver mai fatto prove/riscontri!)
                                    Ultima modifica di gattmes; 13-04-2010, 22:15.
                                    Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                                    • Originariamente inviato da gattmes Visualizza il messaggio
                                      Forse è una mia idea.. ma penso che tagliando l'eccitazione sotto un certo numero di giri (sensore bobina-magnetino "indipendenti" dal circuito di potenza)... venga a mancare il carico meccanico ...e quindi è plausibile un'accelerazione (che potrebbe riportare "on" l'eccitazione)
                                      Si, avevo pensato anch'io alla necessità di retroazionare positivamente l'operazionale, per garantire una certa soglia di isteresi, ( ed evitare l'istabilità da te supposta e probabilmente riscontrabile) e avevo messo una resistenza da 10Mohm tra in. non invertente e uscita. Chiaramente non avendo nessun dato sulla f.d.t. del sistema eolico, l'unico modo per sapere se l'isteresi è necessaria e quale dovrebbe essere il suo valore dipende esclusivamente dalla sperimentazione diretta.
                                      Questo sistema comunque è molto banale e da risultati della stessa natura. Un sistema più valido sarebbe proprio quello relativo all'adozione di un sistema che fornisce la corrente all'eccitazione in modo continuo, (modulando in PWM la tensione sull'avvolgimento) e misurando, ad intervalli temporali definiti, la velocità del vento e la potenza assorbita all'alternatore. Attraverso un microcontrollore o DSP si realizza una funzione MPPT grazie alla quale è possibile mantenere sempre un buon grado di adattamento tra impedenza d'uscita dell'alternatore e impedenza d'ingresso del carico (sia esso batteria o altri utilizzatori), variando semplicemente la corrente di eccitazione (chiaramente entro certi limiti).
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                                      • Gentile Atomax.
                                        Ti sono immensamente grato per il tuo impegno nel mandarmi lochemino.
                                        Ho riflettuto su quanto postato in precedenza in effetti se si tratta di una piccola calamita in plastoferrite non dovrebbe influire sulla massa rotante.
                                        Per di più grazie per il suggerimento di montarne due contrapposte,che nel frattempo mi era venuto in mente anche a me.
                                        In questo modo sono a posto, appena riesco faccio delle prove.

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                                        • Facci sapere e buon lavoro...
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                                          • Creo58... però ritorno a sottolineare una cosa:
                                            Originariamente inviato da Creo58 Visualizza il messaggio
                                            Cerco una soluzione per eccitare un alternatore d'auto,
                                            Originariamente inviato da Creo58 Visualizza il messaggio
                                            il problema da me sollevato non è in relazione all'allacciamento in tampone della batteria con l'alternatore, in quanto la piastra diodi provvede già ad arrestare la corrente verso l'alternatore.
                                            Quindi ricapitolando:
                                            1. hai un alternatore ad uso automobilistico
                                            2. utilizzi anche la sua piastra diodi di rettificazione (viceversa palesare se per "piastra diodi" si intende altro)
                                            3. prevedi di caricare una batteria pure essa ad uso automobilistico
                                            4. suppongo (io) che la tensione nominale della bat e quella dell'alternatore coincidano (ovvero NON stai usando ad esempio un alternatore per sistemi a 24V e una bat a 12).. viceversa palesarlo. (NB come si vede della corrente.. e della capacità ..non me ne importa.. "in questo frangente")


                                            Allora torno a riscrivere.. nella speranza che questa volta sia letto (ultimo tentativo)
                                            1. perchè non usi i diodi preposti per l'eccitazione della (da te nominata) "piastra diodi"?
                                            2. perchè non usi anche il regolatore originario dell'alternatore, già predisposto per essere alimentato dai diodi di rettificazione e per "regolare" in modo abbastanza ottimale per la bat "auto"?

                                            Cosa te lo impedisce? Visto che quanto affermi:
                                            Originariamente inviato da Creo58 Visualizza il messaggio
                                            Ma io intendo la corrente di eccitazione che l'alternatore richiede sotto chiave in una normale automobile, quando giri la chiave per partire.
                                            non mi risulta sul 99,9% dei veicoli (non parlo della "Balilla" .. ma diciamo di veicoli costruiti nell'ultimo ventennio)

                                            Perchè?
                                            Ultima modifica di gattmes; 14-04-2010, 08:47.
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                                            • Se tu mi inviti a controbbatere con questioni tecniche ( che sono ben lieto di continuare a fare, cosa che stavo facendo prima di essere interrotto ), io ti invito ancora una volta ad abbassare i toni....... e amministratore o no non cambia proprio nulla se non l'ai capito ci vuole rispetto ed educazione prima di tutto .
                                              Non mi va di vantarmi raccontandoti il mio curriculum, non è nel mio stile, potremmo anche bleffare chi lo sà. Mi piace fare i fatti e ricambiare con la stessa moneta, tutto quì. Neanche io ti conosco...magari....lo penso pure io . A buon intenditore poche parole. Diciamo che tu rimani con la tua opinione e io con la mia soprattutto nel confondere le idee a chi non ne mastica tanto.

                                              Ora parliamo un po di cose serie. Io trovo molto valido il circuitino di atomax non trovo perplessità.
                                              Per migliorare però il tutto si potrebbe eliminare totalmente il magnetino e la bobina captatrice ricavata da un relè e tramite dei condensatori di piccola capacità ,diciamo 10 nf 100v poliestere , collegarsi rispettivamente a due fasi qualsiasi dello statore, direttamente in alternata prima dei diodi di rettificazione. I due condensatori servono ad accoppiarsi perfettamente all'alternata dello statore, e a dissaccoppiarsi dalla continua di alimentazione in modo che la soglia realizzata con l'operazionale non abbia conflitti di sorta. Per essere più chiaro , un condensatore va in serie al diodo D1 e a una fase, e l'altro dal negativo all'altra fase. Per completare aggiungerei un diodo 1N4148 per caricare il circuito e duplicare la tensione in igresso comparatore (o soglia che dir si voglia ). Collegare l'anado al negativo e il catodo tra il condensatore e D1 . In pratica sfrutteremo il magnetismo residuo del rotore .
                                              Tarare il comparatore per il numero di giri desiderato e il gioco è fatto.

                                              Saluti

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                                              • Siamo sicuri che a 1000RPM la tensione generata dall'alternatore grazie alla magnetizzazione residua è superiore almeno alla tensione di soglia del diodo D1?
                                                "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                                                • (Tizzy: io sono educato, ma vado al nocciolo... schietto e sincero, proprio perchè non devo dimostrare nulla... e non avrei timori nel farlo.
                                                  Aborro inoltre la censura ed ho un concetto sulla libertà d'espressione che non penso tu riesca minimamente ad immaginare [sempre anche per questioni di esperienza varie di vita che tralascio. Come diceva qualcuno... potrei raccontare cose che voi umani..]...
                                                  Non mi permetterei mai di "sovramodulare" con gli insulti per via scritta.. o con le urla per via orale [ormai tipici ultimamente nei talk show televisivi, ecc.]
                                                  Prova a comportarti così come ti sei atteggiato con qualche altro moderatore.. e vedi da te il risultato)

                                                  atomax: ecco una possibile risposta alla mia domanda (voglio dire.. la tua)!

                                                  Effettivamente forse ci sono spesso situazioni ben al di sotto di quei giri nell'applicazione di Crea58.

                                                  Se penso invece al minimo auto .. forse li non ci sono grossi problemi per avere circa quei numeri (vado a memoria, sforzandomi di ricordare cosa significa un motore ICE canonico acceso al minimo.. visto che fanno parte di un "passato" e non ne maneggio uno da un bel po' di .. anni)

                                                  mmmh quindi forse un mix tra il tuo circuitino e la soluzione con i diodi per l'eccitazione del ponte (a mo' di sensore come indicato da Tizzy) potrebbe essere l'optimum per il "caso" particolare?
                                                  Ultima modifica di gattmes; 14-04-2010, 23:15.
                                                  Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                                                  • Originariamente inviato da gattmes Visualizza il messaggio
                                                    ...quindi forse un mix tra il tuo circuitino e la soluzione con i diodi per l'eccitazione del ponte (a mo' di sensore come indicato da Tizzy) potrebbe essere l'optimum per il "caso" particolare?
                                                    Bisognerebbe provare....
                                                    "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                                                    • Be, a quell'altro moderatore direi che creare un martire non è mai servito a nulla , come ci insegna la storia, se non a fare insorgere la gente contro le tirannie.

                                                      Atomax, a mille giri il rotore è perfettamente in grado di innescare l'alternatore anche sensa l'ausilio di alcuna batteria esterna come da parecchie prove fatte con diversi alternatori in mio possesso. Del resto, invece al comparatore servono anche pochi mv per cambiare stato logico. Piuttosto nello schemino non vedo scritto il valore del trimmer che , se adottiamo la mia modifica deve avere un valore alto attorno a 470k che andando a creare un partitore di tensione con R2 abbasa di parecchio i volt generati dalle due fasi dopo essere stati duplicati in c.c. con i diodi 1N4148. Non dimentichiamoci infatti, che una volta innescato l'alternatore, lo statore genererà parecchi V che potrebbero distruggere l'ingresso della soglia. A noi serve solo una piccolissima "fetta" di tensione per pilotare il tutto.

                                                      Ciao
                                                      Ultima modifica di Tizzy; 15-04-2010, 19:01.

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                                                      • Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   020510180932.jpg 
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ID: 1920250 Il circuitino in questione può anche essere pilotato da un piccolissimo anemometro autocostruito come questo. Basta un micromotorino e due tappi per colla.

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                                                        • Originariamente inviato da Tizzy Visualizza il messaggio
                                                          Atomax, a mille giri il rotore è perfettamente in grado di innescare l'alternatore anche sensa l'ausilio di alcuna batteria esterna
                                                          Se l'hai provato già, allora la tua modifica è perfettamente applicabile e sicuramente semplifica e rende più affidabile il tutto.

                                                          Originariamente inviato da Tizzy Visualizza il messaggio
                                                          Non dimentichiamoci infatti, che una volta innescato l'alternatore, lo statore genererà parecchi V che potrebbero distruggere l'ingresso della soglia.
                                                          Per evitare questo basta mettere un limitatore di tensione a diodo zener.
                                                          "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                                                          • Gentile Gattmes:
                                                            Devo ringraziati molto per avermi invitato a consultare le (faq) per quanto riguarda le batterie. Io avevo frequentato un corso un po di anni fà di Elettrauto e pensavo di conoscere abbastanza sulle b. ma trascuravo il fatto che negli anni sono sorte nuove tipologie di B e con chimiche diverse,per cui mi è stato veramente utile considerare fattori quale scarica veloce, temperature alte basse carichi di varie entità possono influire notevolmente sulla capacità di una B.
                                                            Infatti sfiderei chiunque in una fredda giornata di inverno con un'automobile che non si accende il motore ,a fare i calcoli di quanto tempo si può stare con la chiave girata.
                                                            E evidente che in questa situazione non c'è calcolo che tenga,si finisce per scaricarla in pochi minuti.
                                                            Grazie ancora Gattmes.
                                                            Mi rimane questo quisito da porgerti:nel ricaricare una B si consiglia usare una corrente pari ad 1/10 della sua capacita.
                                                            La mia domanda è se non possiedo sofisticata apparecchiatura ma un normale caricabatterie, mi sembra correggimi se sbaglio, che la corrente di carica la stabilisce la B stessa, infatti si nota che l'amperometro in primo luogo sale molto poi si abbassa man mano che la B si carica.Vero?

                                                            In quanto alle tue domande riguardo all'alternatore, 1° io sto usando e provando normalissimi al. di auto 2° per piastra diodi io intendo la lamiera in genere di alluminio,che contiene i 6 diodi per raddrizzare la corrente da alternata trifase in cc monofase 14V.
                                                            Tu chiami questi diodi di rettificazione , e lo sono, ma qui forse dobbiamo chiarire, che io sappia essi servono al solo scopo che ho detto prima,Comunque se qualcosa mi sfugge fammi una nota. Forse fanno entrambi le funzioni!
                                                            Alla tua nota b io uso l'alternatore intonso non modifico nulla!
                                                            Al punto 3 uso b 12 v .
                                                            Al punto b uso alternatori a 14v che montano la maggioranza delle case automobilistiche.
                                                            UNa precisazione posso farla con cognizione di causa: una volta gli alternatori, e parlo dei primi con regolatore esterno,35 /40 anni fa ,se si faceva girare ad una velocità di 1800 g/m misurati, entravano in autoeccitazione.
                                                            Purtroppo quelli di anni più recenti con regolatore incorporato sul blocco spazzole,non rispondono a queste caratteristiche.
                                                            Li ho testati con un normale trapano a 2800 g/m ma solo in rare occasioni ho avuto risultati.
                                                            Concludendo questi ultimi hanno bisogno che si colleghi il + al morsetto grande , una spia ad una spina faston, e all'altra spina (faston) un + della B che passi dal blocco chiave.
                                                            E solo in quest'ultima fase che l'alt. comincia a generare e si sente anche facendolo girare a mano che diventa duro collegando un tester si vedrà la lancetta raggiungere qualche unità di V.

                                                            Saluto da cra 58.

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                                                              Questa lampada che hai fatto notare (sempre se non c'è dell'elettronica.. rimaniamo sulle "vecchie" soluzioni elettrotecniche) è generalmente collegata da una parte al +bat.
                                                              Dall'altra parte è collegata verso l'alternatore/eccitazione: se questa non è alimentata .. o lo è poco da parte dei diodi di rettificazione aggiunti per l'eccitazione (**).. allora risulta prossima alla "massa" .. e la lampada si accende più o meno (si trova tra +bat.. e massa o quasi).
                                                              Man mano che la tensione per l'eccitazione sale.. la lampada si spegne (si trova tra due positivi abbastanza prossimi):
                                                              il regolatore.. in realtà regola la tensione d'eccitazione, non quella d'uscita verso il +bat (!).. "clampandola virtualmente" a 14V circa.
                                                              Ma la tensione di batteria sarà analoga.. visto che i diodi di rettificazione di potenza sono simili a quelli dell'eccitazione (a parte le variazioni per potenza.. e corrente che li attraversa) e collegati assieme a monte/lato alternatore (su ogni fase)..
                                                              Quindi la lampada rimane sempre spenta (ci saranno al limite qualche centinaia di mV ai capi)

                                                              Tuttavia la lampada si comporta come una R tra l'eccitazione e il +bat.. e la debole corrente che la attraversa potrebbe comportarsi come una prepolarizzazione dell'eccitazione in aiuto alla tensione generata dalla magnetizzazione residua del nucleo quando tutto comincia a girare...

                                                              (**)i 3 diodi per l'eccitazione dovrebbero essere presenti nel 90% dei casi nella piastra diodi.. che solitamente è quindi a 9/nove.. e non 6.. NB quelli di rettificazione sono molto più piccoli: prova a seguire il percorso del filo "+" ("d+") dell'eccitazione (quello che va al regolatore, solitamente montato sopra le "spazzole) ..dovresti "scovarli"!

                                                              Comunque a questo indirizzo puoi vedere una schematica di collegamento:
                                                              http://utenti.multimania.it/Iair/motori002.html

                                                              I diodi (solitamente fanno capo al "d+") spesso sono visibili come nella seguente figura in alto e a metà a sinistra:


                                                              (dal sito: http://www.deraco.eu/alternatori.html)

                                                              talvolta sono più nascosti.. come in quello in basso a destra della figura sopra..
                                                              ..o in questa piastra diodi

                                                              presa da questo ottimo sito: FAQ - Revisione alternatore Lucas ACR

                                                              in quest'altro ancora un ottimo schema (con indicato regolatore e lampada)
                                                              http://www.luke3d.org/bmw/circuitoricarica.htm
                                                              Il sito inoltre avvalla il discorso della prepolarizzazione della lampada (addirittura "snobba" la magnetizzazione residua)

                                                              Ora mi soffermo su quanto detto da Tizzy:
                                                              ..a mille giri il rotore è perfettamente in grado di innescare l'alternatore anche sensa l'ausilio di alcuna batteria esterna come da parecchie prove fatte con diversi alternatori in mio possesso...
                                                              e quindi ritorno a sottolineare quanto già scritto:
                                                              -se si lavora a quei giri "come minimo".. allora, previsa verifica del discorso lampada, non serve nessun circuito esterno: bastano i diodi già presenti nel ponte e il regolatore "originale"
                                                              -se invece si lavora a meno giri e/o la lampada gioca un ruolo importante nella premagnetizzazione (che preferisco allora chiamare prepolarizzazione).. e non si può accettarla (consumo a aerogeneratore fermo), allora occorre continuare con la soluzione alternativa proposta (o derivata) da atomax

                                                              (ps non dimentichiamo che .. in campo automobilistico .. i giri motore potrebbero non coincidere con i giri alternatore: ci sono delle pulegge che talvolta hanno diametri differenti, quindi dei rapporti!)

                                                              quindi biosognerebbe prima cercare una risposta alla domanda qua sopra
                                                              Ultima modifica di gattmes; 16-04-2010, 10:45.
                                                              Fare si può! Volerlo dipende da te.

                                                              Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

                                                              Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
                                                              Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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