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Iniziata costruzione turbina

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  • #31
    Per delle foto del collettore le trovi 2-3 pagine dietro.
    Per la questione del girare a scatti , può dipendere da alcuni fattori.
    Tu hai un alternatore di auto modificato con magneti permanenti, hai usato un rotore da 2,2m. perchè se è cosi , forse la moltiplica che hai messo è un pò alta, quando ho fatto i test , il regolatore lo eccitavo quando la turbina era 150rpm , e sentivo ch l'alternatore che mi frenava di parecchio, e io avevo un rapporto 1:5,5 quindi immagina tu con una rapporto di circa 1:10 hai un braccio di leva che è il doppio.
    Il consiglio che ti posso dare e magari fai delle prove su banco e vedi a quanti giri inizia a produrre, amperometro , voltmetro , una lampada di fari, e un tachimetro da bici convertito in contagiri ( settatelo con il valore 167 ,in questo modo 10,0 Km/h corrispondono a 100rpm)
    Oppure una moltiplica più piccola, sicuramente il tuo alternatore ha bisogno di meno giri ma più coppia.
    Un saluto Luigi

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    • #32
      Complimenti per il buon risultato e per le prove complesse.
      Come è stato scritto in altro thread, per avere risultati significativi, occorre la giusta eccitazione, ma anche una corretta regolazione del carico.
      In altre parole non conviene collegare ad un generatore eolico un carico in corto circuito, come può essere una batteria scarica, ma occorre regolare la alimentazione del carico in funzione della velocità del vento.
      Questo credo che sia il grosso problema delle autocostruzioni.
      Ciao

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      • #33
        Ho postato qualche foto del prototipo come vedete c'è ancora da lavorarci sopra e il tempo è sempre poco ho usato scarti di impalcature, lo snodo è un mozzo di una fiat panda l'alternatore non è quello con i magneti permanenti modificato, ma un vecchio alternatore Marelli purtroppo il posto dove è montata è circondato da alberi penso di spostarla in un posto un po + aperto in modo da avere + vento un Saluto !!!
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        • #34
          Ciao iw0ffb
          Se si considerano i materiali poveri e di recupero che hai utilizzato, il risultato è più che dignitoso, anzi, certamente buono.
          Può fare scuola sulla possibilità di realizzare con niente o quasi una turbina eolica funzionante.

          Tre serie obiezioni:

          La prima riguarda lo sbalzo eccessivo dell'elica (il suo piano di rotazione) rispetto al perno verticale attorno al quale la turbina e l'impennaggio si orientano, e nello stesso tempo rilevo che il braccio dell'impennaggio o coda che dir si voglia è troppo corto. Mi atterrei a proporzioni consolidate, con rapporto da 1/8 a 1/12. Guarda le realizzazioni di Hug Piggot ed allievi.

          La seconda riguarda il sistema di ancoraggio delle pale al mozzo o razze. Deve essere robusto, senza compromessi. Ad elevato numero di giri la turbina può essere molto pericolosa, se le pale non sono fissate più che solidamente. Aggiungi eventualmente piatti metallici di rinforzo che distribuiscano al meglio gli sforzi sugli agganci delle pale.

          La terza riguarda la posizione della turbina. Deve trovarsi assolutamente al disopra della cima degli alberi con tutto il disco ed un ampio margine.

          Ciao

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          • #35
            Ciao iwoffb, buono illavoro, sopratutto se si parte da materiale di recupero, però quoto con wilmorel per i tre consigli, sopratutto pe rl'acoraggio delle pale alle "razze" dalle foto sembrano in plastica oppure..... in ghisa ( spero di no) cmq io ti consiglio di tagliare le stremità delle razze ( specie di testa) in questo modo hai un rotore più leggero in secondo luogo le ancori meglio, vai alla pagina 3 di questa discussione e vedi come ho ho modificato le tre razze della meccanica della lavatrice, inserendoci un piatto rotore formato da tre profilati piatti da 40x4 ,tagliato in modo preciso poi ho inserito degli spessori in legno per far in modo che il tutto era in piano, le tre razze della lavatrice non erano in piano ma erano inclinate all'indietro.
            Un saluto Luigi

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            • #36
              Grazie dei consigli in realtà infatti all'inizio la coda era + lunga rispetto ad adesso ed infatti prendeva il vento molto + rapidamente "considerate che il timone è un segnale stradale " riguardo l'ancoraggio delle pale vi confesso che e la terza serie che faccio in quanto senza alternatore montato, quindi a vuoto, è bastata una notte di vento per ritrovarmele tutte e tre dentro l'orto, comunque posso tranquillamente spostare il punto di ancoraggio sul palo in modo da diminuire il braccio verso l'elica e allo stesso tempo allungare quello della coda se poi non bastasse posso prendere un altro spezzone di tubo "innocenti" + lungo in modo da rispettare le proporzioni. Certamente per il posto sto facendo delle considerazioni in quanto anche se non si vedono ci sono delle costruzioni vicine che creano sicuramente delle turbolenze quindi dovrei spostare il tutto di una ventina di metri in maniera da avere + spazio libero intorno. Grazie comunque dei consigli sempre bene accetti a risentirci !!!

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              • #37
                per fly. le razze sono di alluminio e l'inconveniente di essere inclinate all'indietro l'ho risolto con un bulloncino tra le razze e le pale in maniera da avere un piano abbastanza perfetto ciò non toglie comunque che il fissaggio deve essere fatto in maniera stabile e solida altrimenti come già accaduto va tutto a finire sui pomodori dell'orto !!!

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                • #38
                  ciao a tutti

                  sono un po in ritardo sulla discussione ma volevo complimentarmi con fly:
                  un lavoro davvero ben fatto, specialmente la finezza dei contatti striscianti!!
                  un saluto
                  Tommaso


                  *** Firma irregolare parzialmente rimossa d'ufficio. ***

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                  • #39
                    per fly
                    ma la ruota di bici che fine a fatto? quella si che ti darebbe soddisfazione
                    http://www.youtube.com/user/federycominieri
                    Ultima modifica di federyco; 13-06-2010, 20:28.

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                    • #40
                      Il motore HUB della bici elettrica è fermo o meglio visto che mi produce corrente dalle prove che ho fatto serve un regolatore di tensione perchè non puoi collegarlo direttamente alle batterrie.
                      Quella turbina del video tu ci hai messo un regolatore di tensione? o l'hai colelgata direttemente alle batterie, quel motore lì è un trifase diretto o un motore DC?
                      Anche se devo essere sincero la tua soluzione di creare quella specie di forcella per reggere il motore non mi piace.
                      Nel mio modello voglio creare un ancoraggio solo su un lato dle mozzo, ho visto che tagliando il supporto per il rucchetto , ho 5 cm di mozzo dove poter fare l'ancoraggio e dall'altra parte mettere i braccetti per le pale, ( vedi foto) ora stò lavorando su un regolatore di tensione di tipo PWM.
                      Un amico di un forum mi ha dato questo generatore della futurenergy ( 24V 1kw a 12m/s raddrizzatori e collettore rotativo incluso) e appena scendo giù ci monterò questo.
                      Cmq il motore HUB non voglio abbandonarlo, cosi farò anche dei confronti tra lui e questo modello commerciale.
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                      • #41
                        ciao e vero la forcella non e bellissima ma resiste anche alle bufere piu forti considera che da quando lo montata non l o piu dovuta toccare
                        per il regolatore non ce ne stato bisogno perche produce gia corrente continua ho solo montato un diodo ed in serie prima della batteria due lampadine per tenere sotto i 14 volt
                        infatti i filamenti si arroventano piu o meno a secondo dell assorbimento della batteria o del carico che gli do
                        potra sembrare un sistema banale ma ti assicuro che non ho ancora rovinato una batteria ed il mio giardino non e mai restato al buio
                        il problema resta solo tarare il sistema con lampadine con il voltaggio adatto
                        naturalmente non e stata una mia idea ma di un amico conosciuto in rete
                        ciao

                        Commenta


                        • #42
                          Buongiorno a todos,
                          Complimenti per i lavori fino a qui postati....però...e c'è un però :-) :-)))))).....è normale che non possano funzionare. La trasmissione a chinghia non si sposa con la bassa coppia che di solito hanno i piccoli aerogeneratori. Un mulino di diametro intorno ai 2 metri avrà un buon numero di giri (anche con un TSR relativamente basso) ma una coppia scarsissima, per non parlare poi della coppia di spunto, praticamente inesistente.

                          Provate a mettere le pale in presa diretta dopo aver "riavvolto" gli statori degli alternatori....sicuramente qualche Watt uscirà fuori.

                          Scusate se vi sono sembrato um pò troppo disfattista ma purtroppo fisica e meccanica non si inventano! :-))))) :-))))))

                          Ancora complimenti per i progetti realizzati.
                          Ciao
                          Paolo

                          Commenta


                          • #43
                            Originariamente inviato da federyco Visualizza il messaggio
                            per il regolatore non ce ne stato bisogno perche produce gia corrente continua ho solo montato un diodo ed in serie prima della batteria due lampadine per tenere sotto i 14 volt
                            infatti i filamenti si arroventano piu o meno a secondo dell assorbimento della batteria o del carico che gli do
                            potra sembrare un sistema banale ma ti assicuro che non ho ancora rovinato una batteria ed il mio giardino non e mai restato al buio
                            il problema resta solo tarare il sistema con lampadine con il voltaggio adatto
                            naturalmente non e stata una mia idea ma di un amico conosciuto in rete
                            ciao
                            Ciao ho appena rovinato il regolatore shunt della mia turbina e cercavo un sistema alternativo e semplice,mi spiegheresti bene il tuo che non l'ho capito?

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                            • #44
                              A me la soluzione delle lampadine me la segnalata Vittorio Caprella, ha una sua home di elettronica.
                              Per Max, in pratica le lampadine funzionanno come dei termistori , variano la loro resistenza al variare della temperatura, le lamapda di fari vanno montate in serie sul filo positivo che va alle batterie.
                              Quando il gen. dà uan tensione prossima a quella della batteria , la ddp ai capi della lampada e 0V , quindi il filamento funziona come un semplice conduttore con una reistenza bassa siamo sui 0,4-0,2 ohm. (lampada fari da 55W)
                              Appena la tensione del gen. aumenta si crea una ddp ai capi della lampada che la fa illuminare al variare della ddp, più la ddp è alta più s illumina, a questo punto il filamento aumenta la sua resistenzafà abbassare la tensione cosi al polo positivo ti arrivano circa 14V.
                              Per tarare il sistema , devi preparare un "gruppo di lampade" in parallelo e questo gruppo va messo in "serie" al filo positivo, ti servono due tester uno pe rleggere la tensione prima delle lampade e uno dopo , quando il gener. produce corrente con una tensione superiore a 14V, devi togliere o aggiungere lampade al "gruppo" finoa quando sul secondo tester quello dopo le lampade hai una tesnione che sia circa 13,5-13,9V
                              Sinceramente non sò quando sia efficace questa soluzione, anche perchè se si brucia un filamento di una lampada cambia il valore della resistenza totale che cambia la tensione di uscita.

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                              • #45
                                Originariamente inviato da fly71 Visualizza il messaggio
                                ...Sinceramente non sò quando sia efficace questa soluzione, anche perchè se si brucia un filamento di una lampada cambia il valore della resistenza totale che cambia la tensione di uscita.
                                E soprattutto se la/le lampade si guastano, nel senso che si bruciano, il circuito Generatore-Lampade-Batteria si apre ed il generatore non ha piu' nessun carico per frenare le pale e con forte vento che nella nostra ipotesi ha gia provocato la bruciatura dei filamenti delle lampade, le pale stesse assumerebbero velocità pericolose per l'integrità stessa della struttura. Meglio orientarsi verso i classici regolatori.
                                Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare. Igor Sikorsky

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                                • #46
                                  Originariamente inviato da fly71 Visualizza il messaggio
                                  Per tarare il sistema , devi preparare un "gruppo di lampade" in parallelo e questo gruppo va messo in "serie" al filo positivo, ti servono due tester uno pe rleggere la tensione prima delle lampade e uno dopo , quando il gener. produce corrente con una tensione superiore a 14V, devi togliere o aggiungere lampade al "gruppo" finoa quando sul secondo tester quello dopo le lampade hai una tesnione che sia circa 13,5-13,9V
                                  ...ma la prova la devo fare con la massima potenza del generatore?Non è possibile calcolarla a tavolino sapendo che ottengo al massimo 20A a 12V....

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                                  • #47
                                    se hai 20A a 12V non hai bisogno del sistema di regolazione....
                                    vuoldire chè già stabilizzata
                                    Questo non te lo sò dire se fatto con la massima potenza, cmq devi valutare e controllare con le raffiche non aumenti la tensione sulle batterie , anche perchè ti accorgerai che più gira il generatore e più si illuminano le lampade
                                    Va fatto sull'impianto, perchè dipende anche dalle batterie del banco.
                                    Prendi 2 lampade di fari, collegaci i filamenti abbagliante e anabbagliante in parallelo ( spinotto di massa n.1 , spinotto anab n.2 , spinotto abbag. n.3)
                                    i fili dei spinotti 1 +1' li colleghi al filo positivo che viene dal generatore , e il 2+2'+3'+3' li colleghi al banco batteria , inizia la taratura quando vedi che il generatore supera i 14V vedi cohe tensione hai sulle batterie, inizia staccare uno alla volta dei fili del 2 , 2' 3, 3' se non cambia nulla vuol dire che serve una terza lampada, stesso schema collegamento.

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                                    • #48
                                      ...fichissimo quel sistema con le lampadinenon sarà una soluzione finale ma temporaneamente va benissimo....con il ventaccio di oggi senza questa soluzione avrei sicuramente cotto la batteria....però ho ancora un dubbio quando la batteria è completamente carica il sistema continuerà a funzionare oppure dovrò predisporre un carico per dissipare l'eccesso?

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                                      • #49
                                        Salve a tutti ben risentiti vi posto delle foto circa l'ultima versione del lavoro svolto in questi ultimi mesi come vedete è ancora tutto da montare, sto organizzandomi per trovare un posto aperto senza alberi e case vicino. il materiale risulta tutto di recupero tranne il generatore che anche se sembra un motore asincrono in realtà è stato modificato inserendo dei magneti permanenti sul rotore. non ho fatto ancora le relative prove di quanto produce comunque facendolo girare con un motore ho bruciato un paio di lampade a 125 volt alle prossime per qualche altra foto
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                                        • #50
                                          Qualche altra foto dei particolari: le spazzole sono state ricuperate da motori di lavatrice di ultima generazione, ho adottato il sistema di collegare le pale su un cerchio di bicicletta per avere un sistema leggero ma nello stesso tempo robusto, l'ancoraggio forse è da farlo meglio. Spero di fare qualche prova non appena pianto il palo.
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                                          • #51
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                                            • #52
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                                              • #53
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                                                • #54
                                                  forse ricupero un vecchio palo dell'illuminazione pubblica quindi alto 5 o 6 metri poi devo fare un basamento con delle cerniere per poterlo tirare giù e poi lo devo munire di adeguati tiranti per questo ho un amico con un trattore che però non ha la trivella da applicare al mezzo e nel paese ce ne dovrebbe essere una in giro tra i vari agricoltori bisogna soltanto trovarla

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                                                  • #55
                                                    Mi spiace che io non ti possa aiutare. Potresti optare per una trivella a mano; tempo fà me ne ero fatta imprestare una riuscendo a fare una foro da 20cm profondo 1,2m, mi ero fatta una pelliccia però. Quel tipo di trivelle si utilizzano per mettere i pali di recinsione e di solito i contadini locali ne hanno una.... Prova da chi ha una vigna l'avrà di sicuro.

                                                    Commenta


                                                    • #56
                                                      Considerato che debbo fare i buchi anche per l'ancoraggio dei tiranti penso di andare alla ricerca di quella che si collega al trattore molto meglio che la pelliccia se la fa lui che io

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                                                      • #57
                                                        Per i tiranti usate il sistema con basetta di cemento di ancoraggio, si usano per gli impianti dei vigneti a tendone, ci sono varie misure , c'è tipo da 30cm di diametro, alte 10cm con il foro centrale, dove ci passa il tirante in ferro con gli uncini su entrabi ai lati e vien bloccato alla basetta da uno spezzone di ferro ( detto capichiave, quelli che si vedono fuori dai vecchi palazzi, porticati, funzione di ancoraggio) , i tiranti mio padre si li prepara con i tondini da costruzioni, li scalda per fare l'uncino ai lati.
                                                        la basetta vieni interrata a una 60 cm e poi al tirante che sporge vieni collegati i cavi dell'impianto.

                                                        Questa e la resistenza zavorra che ho preparato da due resistenze di una vecchia stufetta elettrica, 10 blocchi da 10 Ohm ciascuno in parallelo mi danno 1 Ohm, a 20V mi da una potenza di 400W.
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                                                        • #58
                                                          Originariamente inviato da fly71 Visualizza il messaggio
                                                          Questa e la resistenza zavorra che ho preparato da due resistenze di una vecchia stufetta elettrica, 10 blocchi da 10 Ohm ciascuno in parallelo mi danno 1 Ohm, a 20V mi da una potenza di 400W.
                                                          GENIALE!!!! Hai svolto il filo, lo hai tagliato alla misura che ti serviva e lo hai avvolto sui supporti tagliati della stufetta stessa? Sulla rete avevo trovato un sistema del genere però fatto con pezzi di resistenza di forno elettrico. La piastra metallica alla base l'avrei fatta più larga... Sai non si sà mai.

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                                                          • #59
                                                            La piastra la posso sempre cambiare l'unica cosa devo stare a ttendo a non toccare i 2 supporti perchè li ci passa la corrente con il rischio di mettere in corto tutto , la piastra è il fondo delle vaschette di alluminio piegato in due......sempre sulla filosofia, costuire con quello che ci circonda.....e recuperando vecchie cose...
                                                            ho due soluzioeni su come usarla
                                                            1- mettrci uan retina attorno per contatti accidentali , bambini curiosi....
                                                            2- vorrei usarla in versione invernale, montare una ventolina da 8cm, inscatolare il tutto e lasciare aperto solo su un lato e metterla in casa , insomma farlo diventare un piccolo termoconvettore, tanto sarà calore da smaltire almeno immetiamolo negli ambienti da scaldare.... questo dipende poi da quando si "scalda" tutta la resistenza, magari la provo collegandola ad uan batteria.

                                                            La cosa noiosa della costruzione e stato fare i fori sul supporto in refratario, punta per cemento da 3mm e forare lentamente altimenti si spezzano perchè sono fragili, , due si sono rotti ma li ho riattacati

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                                                            • #60
                                                              Complimenti Flay; l'idea N°2 mi piace molto e sono sicuro che sarà molto rifinito e curato nei dettagli come è tuo solito fare. Cotruire con quello che si ha intorno è più difficoltoso ma dà più soddisfazione.

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