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circuito per moltiplicare la tenzione

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  • circuito per moltiplicare la tenzione

    In questi giorni cercando su internet un regolatore di carica valido per l'eolico, mi sono imbattuto in questo semplicissimo moltiplicatore di tenzione e devo dire che più semplice di questo non ne esistono.Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   moltiplicatore_tensione.gif 
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Dimensione: 3.0 KB 
ID: 1978544, ma prima di comprare i componenti e perderci tempo, vorrei sapere da qualcuno di voi se ne vale la pena, visto che invece di caricare delle batterie da 6V mi carico un paio di batterie da 12V che già ho.

  • #2
    ...mi rispondo da solo: mi sa tanto che non può funzionare dall'uscita dei ponti a diodi, perchè la tenzione è già raddrizzata, ci vorrebbe un altro circuito che sarebbe ingrado di farmela diventare alternata, altrimenti un altra soluzione sarebbe quella di costruire 2 circuiti di quelli e collegarli uno ad una fase e l'altro all'altra fase, che ne pensate?

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    • #3
      Bravo, ma inoltre di solito sono utili per elevate tensioni e modeste correnti.
      Servono principalmente per generare tensioni per tubi catodici e per generatori di cariche elettrostatiche.
      Per ottenere correnti significative occorrono condensatori di elevata capacità.

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      • #4
        Originariamente inviato da transistor86 Visualizza il messaggio
        In questi giorni cercando su internet un regolatore di carica valido per l'eolico, mi sono imbattuto in questo semplicissimo moltiplicatore di tenzione e devo dire che più semplice di questo non ne esistono.[ATTACH]5633[/ATTACH], ma prima di comprare i componenti e perderci tempo, vorrei sapere da qualcuno di voi se ne vale la pena, visto che invece di caricare delle batterie da 6V mi carico un paio di batterie da 12V che già ho.
        l'avevo fatto un po' di tempo fa', ma visto le correnti in gioco, condensatori di grossa capacita', un giorno mi e' scoppiato.....
        per quanto riguarda il collegamento devi usare l'uscita delle tre fasi in corrente alternata, colleghi la fase 1 con la 2 e la fase 1 con la 3....
        se vuoi sperimentare fallo...ma non e' la soluzione ottimale.

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        • #5
          che tipo di condensatori servono diciamo per ottenere in uscita 3 o 4 ampere?

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          • #6
            ciao, transistor86, tra l'altro sei del mio stesso anno, complimenti collega!
            beh se parti da 1 segnale alternato certamente si può fare, riguardo ai duplicatori per 2 o 3 stadi vanno anche bene tipo fino al x2 poi diventa 1 po instabile, cioè risulta scarsa la regolazione della tensione in uscita o comunque è molto dipendente dalla corrente che prelevi, quindi sopratutto dai condensatori, se come quel circuito prelevi corrente in verso + dell'altro cioè conversione 1 po mal bilanciata per il tuo generatore

            per questi sistemi difficilmente si superano le centinaia di millimapere in uscita, proprio per le piccole capacità dei condensatori, per raggiungere gli ampere, penso che ci vorrebbero condensatori molto grossi forse troppo e si sa i grossi condensatori non sono propensi a gestire forti correnti in poco tempo e come minimo devi coinvolgere tutte e 2 le semionde, comunque se progettato bene il circuitino possono uscirti delle cose favolose, purtroppo non ho mai avuto il piacere di realizzarne 1, bisognerebbe ragionarci 1po non è proprio banale perchè alla fine potrebbe essere anche 1 validissimo sostituto dei convertitori switch cc/cc o ca/cc a induttori eliminando le perdite nel ferro e joule

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            • #7
              se posso qua ti posto 1 quadruplicatore bilanciato rispetto a quel tuo circuito, oltre si complica e comunque siccome è bilanciato puoi prelevare solo x2 x4 x6... poi 1classico duplicatore monofase, 1duplicatore trifase molto semplice e efficiente ma solo se collegato a stella, poi per il trifase a triangolo esce 1 schema enorme se lo vuoi bilanciato ovviamente
              File allegati
              Ultima modifica di Wattos; 10-06-2009, 23:48.

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              • #8
                brevemente.. in quanto molto hanno già detto Wilmorel, eneo e Wattos.. quindi mi limito a integrare le loro osservazioni.. magari creando sinergia...

                ...mhhh.. quello che ancora manca.. è per esempio il rendimento del sistema...

                Molto banalmente (senza andare nel complicato) ogni diodo comporta una caduta.. facciamo 1V... conseguentemente .. se immaginiamo una corrente media (anche se bisognerebbe vedere non la media ...ho scritto -> "banalmente") simile a quei 3-4A citati... implica buttare da una parte 3-4W a diodo!

                ... Implica anche che di "celle" moltiplicatrici ce ne potrebbero volere di più, visto 1V mangiato qua.. uno la....(e se moltiplico esempio 12V x 2 ottenedo 24...x2 48, ecc. .. ma se moltiplico 12-2=10 x 2=20.. e poi 20-2=18x2=36..insomma ci siamo capiti)

                Viceversa i discorsi sono diversi se parto con 100V ...e magari, a parità di potenza, molto meno corrente: da una parte 100-2=98.. e cioè quasi sempre 100V.. specialmente se con correnti basse la caduta magari non è 1V ma 0,6..0,7..... ed anche come potenza persa: 1V x 3..4A fa 3..4W... ma 1V (o 0,6..0,7) x 0,3A.. fa 300mW o meno!

                Quindi è meglio spiegato e integrato quanto detto da altri negli interventi (prova a rileggerli ora.. con la "chiave" di lettura)

                Certo che per prove (ma non a 4A) il sistema è comunque semplice...

                (ndr.. consiglio una visita nella sez. manualistica/elettronica)
                Fare si può! Volerlo dipende da te.

                Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

                Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
                Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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                • #9
                  A mio parere conviene solo fare il circuito per un solo raddoppio usando condensatori di discreta capacità (specie se la frequenza è bassa). Per esempio in un piccolo generatore eolico che ho installato (3.2V @100 rpm , 1.6 ohm di impedenza eq) ho messo uno di questi circuito ottenendo il doppio della tensione e ovviamente quattro volte l'impedenza "vista" dalla batteria

                  quindi gia a 200 giri comincia a caricare , ovviamente con meno corrente
                  La natura ha paura del vuoto e lo riempie di cavolate. (Anonimo).E Io so di dare il mio contributo a questo (IlSignor15Magneti)

                  Evoluzione umana: perchè? negli ultimi 100000 anni c'è stata evoluzione??...

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                  • #10
                    hai provato a vedere quanta energia fornisce?... Secondo me un 40-50% in meno... Con un convertitore a commutazione (step-up switching) probabilmente riusciresti a perdere meno del 20% (fino a meno del 5% con "macchine da guerra" particolari ..leggi rettificazione sincrona et simila)

                    non che poi, avendo un alternatore.. non si possa usare un semplice trasformatore x 50Hz (o più trafo in config. 3 fasi).
                    In tal caso..occorre vedere la F minima: dipende quante volte è + bassa del 50Hz... si riducono i Voltspira di conseguenza (es Fmin 5Hz... un trafo con primario 44V "diventa" 4,4V)...
                    ...i rendimenti però sono inferiori alla tecnica a commutazione (ma maggiori di quella a diodi.. tenete presente che i condensatori preferiscono la carica in corrente fissa..e non tensione... mentre le induttanze l'opposto...quindi l'impiego di "switching" [tipicamente impiegano induttanze]..è ideale)

                    maggiori info in sez. manualistica/elettronica
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