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Contatti indiretti lato cc

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    Ti avevo gi&agrave; risposto sul forum Ingegneri.info, ad ogni modo:<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">1)Nel caso di gestione del lato cc come un IT quindi con la presenza all&#39;interno dell&#39;inverter di un trasformatore, l&#39;uso di un trasformatore ad alta frequenza garantisce la separazione galvanica e quindi rende possibile la gestione del lato cc come un IT?</div></div><br>L&#39;uso di inverter con trasformatore ad alta frequenza (10-20 kHz) garantisce la separazione metallica tra il lato AC e il lato DC ma non assicura invece, a causa di un guasto sull&#39;inverter, la protezione da eventuali componenti continue iniettate in rete, caratteristica invece dei trasformatore a frequenza industriale (50 Hz)<br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">2)Se si per la protezione dai contatti indiretti realizzerei un impianto sicuro usando per il lato cc componenti di classe II e un controllore d&#39;isolamento?</div></div><br>Secondo la normativa, si&#33;<br>E&#39; possibile anche esercire l&#39;impianto mediante:<br>&quot;PROTEZIONE SENZA INTERRUZIONE AUTOMATICA DEL CIRCUITO&quot;, metodo utilizzato per la protezione dai contatti indiretti che, a differenza dell&#39;impiego di impianti di terra e dispositivi amperometrici, non determinano l&#39;interruzione automatica del circuito, con evidente vantaggio per la continuit&agrave; di esercizio.<br>Si tratta di una protezione preventiva, che tende a impedire che possano verificarsi condizioni di pericolo. Ovviamente non è sempre attuabile&#33;<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">3)La corrente di primo guato per il lato cc non dovrebbe generare tensioni verso terra sulle masse non superiori a 120V essendo in corrente continua e non quindi superiori a 50 V come per l&#39;alternata?</div></div><br>Esatto, ma direi non superiori a 120 V dato che stiamo parlando del lato DC del sistema.<br>Un primo guasto a terra, nei sistemi IT, fa circolare una corrente molto piccola, che si richiude attraverso le capacit&agrave; parassite verso terra dei conduttori e che quindi non richiede l&#39;interruzione del circuito.<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">4)Nel caso in cui si abbia un guasto lato cc, la corrente di guasto scaricata a terra potrebbe richiudersi sul lato ca,&quot;attraversare&quot; l&#39;inveter e arrivare fino al punto di guasto in cc?Se si un interruttore differenziale di tipo AC subito a valle dell&#39;inveter sarebbe in grado di aprire il circuito in tempi che rispettino la curva di sicurezza?</div></div><br>Se il sistema lato DC è gestito come sistema IT, con trafo a 50 Hz, la rete in alternata non contribuisce al mantenimento delle correnti di guasto e non vi è alcuna componente continua iniettata in rete.<br>Il differenziale di tipo AC non è sensibile alle componenti continue&#33;<br><br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">5) Occorre prevedere un interruttore differenziale sensibile alle componenti continue posto sul lato cc nel caso di gestione del lato cc come un sistema IT?</div></div><br>Assolutamente no, casomai sul lato AC&#33;<br>Cordiali saluti,<br><br>Antonio Vincenti

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  • antonio.canu
    ha iniziato la discussione Contatti indiretti lato cc

    Contatti indiretti lato cc

    Salve a tutti sono nuovo del forum e sono arrivato a conoscerlo cercando una risposta ai quesiti che porrò di seguito.Ho cercato ovunque facendomi un&#39;idea precisa sull&#39;argomento ma ancora non son riuscito ad avere un confronto con delle persone che abbiamo i miei stessi dubbi...AIUTOOO.<br><br>Siamo nel caso in cui un sistema fv sia gestito come IT sul lato in continua e come TT sul lato in alternata e l&#39;inveter abbia al suo interno un trasformatore ad alta frequenza,inoltre ho deciso di collegare le strutture di sostegno, dei moduli fv di classe II, a terra:<br><br>1)Nel caso di gestione del lato cc come un IT quindi con la presenza all&#39;interno dell&#39;inverter di un trasformatore, l&#39;uso di un trasformatore ad alta frequenza garantisce la separazione galvanica e quindi rende possibile la gestione del lato cc come un IT?<br><br>2)Se si per la protezione dai contatti indiretti realizzerei un impianto sicuro(quindi a regola d&#39;arte) usando per il lato cc componenti di classe II e un controllore d&#39;isolamento?<br><br>3)La corrente di primo guato per il lato cc non dovrebbe generare tensioni verso terra sulle masse non superiori a 120V essendo in corrente continua e non quindi superiori a 50 V come per l&#39;alternata?<br><br>4)Nel caso in cui si abbia un guasto lato cc, la corrente di guasto scaricata a terra potrebbe richiudersi sul lato ca,&quot;attraversare&quot; l&#39;inveter e arrivare fino al punto di guasto in cc?Se si un interruttore differenziale di tipo AC subito a valle dell&#39;inveter sarebbe in grado di aprire il circuito in tempi che rispettino la curva di sicurezza?<br><br>5) Occorre prevedere un interruttore differenziale sensibile alle componenti continue posto sul lato cc nel caso di gestione del lato cc come un sistema IT?<br><br>Help me<br>
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