Disposizioni in materia di Energia - DL 23/07/2009 - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Disposizioni in materia di Energia - DL 23/07/2009

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Disposizioni in materia di Energia - DL 23/07/2009

    E' stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge 23 luglio 2009, n. 99 "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia" (SO n. 136 alla GU 31/7/09 n. 176).
    Nel seguito sono indicate alcune novità relative agli impianti fotovoltaici che emergono tra le pieghe della legge.

    Art. 27, comma 45 - Nell'ambito dello scambio sul posto, l'energia elettrica prodotta e immessa in rete viene remunerata a condizioni economiche di mercato (anche per l'energia eccedente quella scambiata).

    Art. 27, comma 4 e 5 - I comuni fino a 20.000 residenti possono usufruire del servizio di scambio sul posto per gli impianti (< 200 kW) di cui sono proprietari senza tenere conto dell'obbligo di coincidenza tra il punto di immissione e il punto di prelievo dell'energia scambiata con la rete fermo restando il pagamento degli oneri di rete. Quanto sopra vale inoltre per il Ministero della Difesa anche per impianti di potenza 200 kW.

    Art. 27, comma 21 - I comuni (a prescindere dal numero di residenti) possono destinare aree appartenenti al proprio patrimonio alla realizzazione degli impianti per l'erogazione in "conto energia" e dei servizi di "scambio sul posto" dell'energia elettrica prodotta, da cedere a privati cittadini che intendono accedere agli incentivi in "conto energia" e sottoscrivere contratti di scambio energetico con il gestore della rete.
    Il mio primo impianto FTV online
    dalle 06:00 alle 22:00
    Il mio primo impianto FTV su rendimento-solare.eu
    Il mio secondo impianto FTV su rendimento-solare.eu
    Il mio terzo impianto FTV su rendimento-solare.eu

  • #2
    Ciao

    nell'ambito dello SSP, una volta entrata in vigore la legge (15 agosto!!), bisognerà attendere che AEEG emetta una delibera in modifica alla 74/08..... infatti l'energia prodotta ed immessa in rete verrà remunerata a condizioni economiche di mercato solo per il valore eccedente a quanto speso dall'utente dello scambio per l'energia prelevata dalla rete.... (quando Cei risulta maggiore di Oe e ne risulta quindi un credito)
    Praticamente anche per le FER ci sarà la possibilità di farsi pagare l'eventuale credito residuo risultante tra il valore Cei e Oe.
    Oggi questo è previsto dalla 74/08 e vale, in regime di SSP, solo per le CAR.
    Attendiamo il "domani".

    ciao
    luciano - Impianto fotovoltaico da 5,25 in DRESANO - MI
    “Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita” A. Einstein

    Commenta


    • #3
      articolo 27, comma 45

      Ciao, chiedo conferme a chi è più aggiornato su quanto riporto qui sotto:

      la cosa aprirebbe chiaramente possibilità interessanti alla diffusione del fotovoltaico, in quanto sposterebbe il limite superiore del dimensionamento dell'impianto verso l'alto: non si "perderebbe" più, per lo SSP, l'energia prodotta in eccesso rispetto al valore di quella consumata. A questo punto il limite diverebbe:
      - le caratteristiche del tetto o cmq. dello spazio a disposizione
      - la taglia dei 20 kWp per via delle semplificazioni burocratiche (obbligo di officina elettrica)
      - il limite di potenza della fornitura elettrica di cuoi si dispone + 10%
      - la possibilità di realizzare impianti fotovoltaici privi di protezione di interfaccia aggiuntiva a quella degli inverter, per impianti fino a 3 inverter (uno per fase), per una potenza max complessiva di (6 kWp per inverter?)

      Inoltre, a questo punto mi chiedo davvero che c***o di differenza ci sia a loivello concettuale tra SSP e ritiro dedicato, e perché non semplificare un po' e unificare il tutto sotto la stessa disciplina?!!

      Commenta


      • #4
        Originariamente inviato da sergio.r Visualizza il messaggio
        Ciao, .......................Inoltre, a questo punto mi chiedo davvero che c***o di differenza ci sia a loivello concettuale tra SSP e ritiro dedicato, e perché non semplificare un po' e unificare il tutto sotto la stessa disciplina?!!
        Ciao

        oggi il GSE;
        - con lo SSP per 1 KWh "scambiato" mi paga circa € 0.14 (zona Nord)
        - con il Rid per 1 KWh "venduto" mi paga cira € 0.10 (prezzo minimo garantito)

        Nel limite dell'energia scambiata il GSE con lo SSP ti rimborsa gli oneri dispacciamento trasmissione e le varie componenti A UC..... Nel mio caso nel 1° trimestre di fatto 1 KWh è stato valorizzato così:
        € 0.09349 prezzo medio energia
        € 0.05599 oneri
        Totale 1 KWh € 0.14948

        Con il Rid per 1 KWh avrei preso € 0.10908

        Ciao
        luciano - Impianto fotovoltaico da 5,25 in DRESANO - MI
        “Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita” A. Einstein

        Commenta


        • #5
          Ciao Luciano,

          sono ben conscio del fatto che vi sia un certo vantaggio offeto dallo SSP rispetto al ritiro dedicato. Non solo economico, direi forse soprattutto procedurale.
          Quello che mi domando, dato che con la nuova legge (vedremo la delibera AEEG) si "snatura" ulteriormente lo SSP che non sarebbe (il condizionale è d'obbligo) più limitato al valore dell'energia consumata, dicevo ciò che mi domando è che senso abbia avere due regimi distinti che si applicano a situazioni oramai simili.
          Se le differenze tra ritiro dedicato e SSP divenissero così limitate, perché non si semplifica il tutto adottando un'unico sistema di valorizzazione dell'energia prodotta? Fosse per me io preferirei che tutta l'energia prodotta fosse messa in rete direttamente, quindi con un unico contatore dopo gli inverter e senza più il bidirezionale: l'autoproduttore pagherebbe tutta l'energia che compra secondo quanto prevede il suo contratto di fornitura, mentre dall'altra parte si prende un tot fisso uguale per tutti. Potrebbero eventualmente aggiustare le tariffe del CE, il cui meccanismo invece secondo me va bene com'è, sulla base delle potenze, in modo da favorire gli impianti piccoli o sfavorire quelli grandi a seconda che si adotti una tariffa per il ritiro più alta o più bassa.
          In questo modo si ridurrebbero i parametri in ballo necessari a stimare la fattibilità economica delle installazioni, con la felicità di tutti e prob. meno perplessità = più impianti realizzati. Inoltre si sfrutterebbe di più le superfici utili all'installazione degli impianti per via dei minori limiti (pensisamo a quante belle falde esposte a sud sono utilizzate specie dai privati solo in parte perché altrimenti produrrebbero più di quel che consumano, valutazione che oggi deve essere fatta sulla base non dell'energia ma del suo valore...).
          Si ridurrebbero anche gli oneri di contabilizzazione (un solo misuratore in più acnziché due o uno più il bidirezionale).
          Non vorrei sbagliarmi ma credo che lo SSP sia una roba tutta italiana! Cmq., che vivrà vedrà
          Ciao

          Commenta


          • #6
            Intervengo nella discussione solo per dire che quanto proposto da Sergio avrebbe a mio avviso conseguenze disastrose per tutti coloro che producono energia per i propri consumi.
            Infatti con il ritiro dedicato si diventa produttori perdendo la qualifica di autoproduttori che esclude la tassazione sull'energia prodotta. Il che significa proventi della vendita di energia soggetti a tassazione e magari obbligo di tenuta della contabilità.
            Auspicare pertanto l'abbandono dello SSP a favore del ritiro dedicato significa secondo me darsi la zappa sui piedi.
            Il meccanismo dello SSP così come ha funzionato fino alla fine dell'anno scorso, è validissimo e semplicisso ed è, se non ricordo male un'invenzione giapponese. L'"aborto" rappresentato dal nuovo meccanismo (che non si dovrebbe più chiamare SSP), ha una complessità diabolica per cui a tuttoggi non si sa con precisione quanto verrà rimborsato. Questo penso che sia tutta e solo una invenzione italiana.
            Scusate ma non ho ancora digerito il nuovo SSP e spero che prima o poi, almeno per i piccoli impianti si possa tornare al precedente sistema.

            Commenta


            • #7
              Ciao Francoc, la tua preoccupazione è condivisibile, lasciami cmq. chiarire la proposta.
              Tieni presente che la tassazione dell'incentivo potrebbe seguire lo stesso modello che segue la tassazione dei proventi del conto energia: se sei utente privato, non paghi niente, se sei utente azienda, ci paghi le tasse!
              Io non capisco più la logica di avere 2 sistemi separati, conto energia e scambio sul posto, dato che è sempre il GSE a pagarli.
              Son daccordo con te che il nuovo SSP sia una mezza fregatura, inoltre trovo sia deleterio dal punto di vista della promozione delle rinnovabili, in quanto non si capisce più molto quanto sarà il ricavato dell'energia prodotta.
              Meglio forse una sistema unico con due voci: una per la cessione dell'energia prodotta (per tutta la durata dell'impianto, il corrispettivo dell'attuale SSP), ed una incentivante (x venti anni, il corrispettivo del'attuale CE).
              Tassazione a seguire il modello attuale utilizzato per il CE. Eventualmente limite di 20 kW per gli utenti privati (no partite IVA), cioè quelli che non pagano tasse.

              Commenta


              • #8
                Ciao Sergio, incentivo previsto dal CE e ricavi di vendita dell'energia nel ritiro dedicato sono cose completamente diverse e già le circolari dell'Agenzia delle Entrate lo ha chiarito come pure ha chiarito che i ricavi di vendita sono soggetti a tassazione anche se effettuati da un privato.
                Spero che almeno il compenso per l'eccedenza di cui all'Art. 27, comma 45 -DL 23/07/09 sfugga dal principio sopra esposto in quanto relativo ad impianti destinati all'autoproduzione.
                Non riesco a seguirti quando ti ostini a voler unificare due situazioni completamente differenti: autoproduzione e vendita (ritiro dedicato). La prima mira a soddisfare i propri fabbisogni energetici, la seconda è una attività commerciale a fine di lucro. A nulla rileva il fatto che sia il GSE ad amministrare entrambe le situazioni. Unificare i due sistemi in favore del ritiro dedicato è come, obbligare il pescatore che ha appena pescato una trota e vorrebbe mangiarsela con la sua famiglia, a portare la trota al mercato del pesce, venderla al grossista, per poi riacquistarla dal dettagliante pagandola ovviamente il doppio. A meno che uno non sia un grossista o dettagliante di pesce (elettricità) a mio avviso la tua proposta significa volersi fare del male.

                Commenta


                • #9
                  Ciao Franco,

                  chiaramente non sto dicendo di abolire lo SSP e di lasciare il ritiro dedicato, uno può già scegliere ciò che gli pare, no?

                  Però auspico una semplificazione.

                  Capisco (e condivido) perfettamente le tue preoccupazioni, ma non pensi anche tu che il sistema sia eccessivamente complicato e diverisficato? Io non reputo questa cosa come particolarmente positiva, quindi per questo auspico una semplificazione, perché tutte queste differenze non facilitano ne chi "vende" ne chi "compra" il fotovoltaico.
                  Inoltre la situazione attuale non permette l'utilizzo ottimale della superficie disponibile sulle coperture per l'installazione di pannelli fotovoltaici, perchè con lo SSP non ti riconoscono l'energia prodotta in eccesso rispetto al valore di quanto acquistato (ma hai presente il casino che si mette in piedi, due contatori, informazioni dal fornitore al GSE sul costo dell'energia venduta... per me è una assurdità).
                  Oppure ti obbligano ad installare utenze elettriche che si giustificano solo per la necessità du usare tutto quanto viene prodotto (ora è ancora più assudo perchè non funziona più come prima).
                  Quindi penso si debba trovare un sistema incentivante semplificato per le fonti energetiche rinnovabili, che risolva le questioni di cui sopra, senza però perdere i "privilegi" dell'utente privato in temrini di gestione del suo impianto.
                  Autoproduzione o vendita: sono differenze di tipo giuridico, dal punto di vista tecnologico è la stessa cosa, l'obiettivo dovrebbe essere promuovere il FV, del soddisfacimento del fabbisogno o del lucro non mi interessa nulla, basta che si creini le situazioni per cui il tutto sia "profittevole" per tutti, privati e partite IVA.
                  Un unico contatore dopo l'inverter, tutto in rete, CE resta come è, condizioni di ritiro diverse in funzione dell'utente e della taglia dell'impianto.

                  Il tuo esempio della trota: è calzante, ma ora è già così: il pescatore porta già la trota al grossista, al massimo ne tiene un pezzettino che si mangia subito (quota prodotta e direttamente consumata).

                  Ti ho convinto?

                  Commenta


                  • #10
                    Ciao Sergio
                    A quanto ne so io, quello che hai descritto e cioè:
                    "Il pescatore porta già la trota al grossista, al massimo ne tiene un pezzettino che si mangia subito (quota prodotta e direttamente consumata)."
                    non è lo SSP ma il ritiro dedicato che ammette l'autoconsmo istantaneo.
                    Il pezzettino che mangio subito è un terzo (almeno nel mio caso) quindi non è un quantità trascurabile.
                    Lo scambio sul posto vero presuppone che la parte della trota che non mangi subito perchè non hai più fame, la metti in frigorifero (costituito dalla rete) per andarlo a riprendere quando ti torna l'appetito. Nella rete c'è sempre qualcuno che ha fame e che si mangerà istantaneamente quello che ti è avanzato ma si impegna a rimettertela a disposizione non appena ne avrai bisogno.
                    Come vedi il sistema è semplicissimo e bastano due righe per descriverlo. Il suo stravolgimento operato recentemente dall'autorità che ha introdotto una complessità pazzesca al punto che non sono sufficienti 45 pagine di TISP per farlo capire, non lo puoi attribuire al meccanismo dello SSP che ha funzionato benissimo in Italia fino a qualche mese fa e immagino continui a funzionare bene in altri paesi.
                    Non capisco poi perchè dici: "Un unico contatore dopo l'inverter, tutto in rete, CE resta come è, condizioni di ritiro diverse in funzione dell'utente e della taglia dell'impianto." Un contatore di prelievo lo avresti comunque e quindi sempre 2 contatori sono: l'unica cosa è che potrebbero essere unidirezionali anzichè bidirezionali ma il risparmio sarebbe trascurabile. E poi neanche questo è vero perchè montano i bidirezionali anche sui contatori di produzione per tener conto dell'assorimento notturno dell'inverter e degli altri apparati.
                    Direi comunque che stiamo andando fuori tema.
                    Penso di averti dato argomenti sufficienti per cambiare idea sull'opportunità di abbandonare lo SSP in favore del RD. Se non sono riuscito desisto: mission impossible!

                    Commenta


                    • #11
                      Originariamente inviato da sergio.r Visualizza il messaggio
                      ............. Inoltre la situazione attuale non permette l'utilizzo ottimale della superficie disponibile sulle coperture per l'installazione di pannelli fotovoltaici, perchè con lo SSP non ti riconoscono l'energia prodotta in eccesso rispetto al valore di quanto acquistato........
                      Ciao

                      Il DL oggetto della presente discussione ha rimosso l'unico ostacolo presente nel DL 387/03..... infatti l'Art 6 di questo decreto che vietava la vendita di energia elettrica per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili in regime di SSP è stato completamente riscritto (direttamente da AEEG.... troppo tecnico per i nostri politici!!!!!!) e oggi, se un utente FER in regime di SSP ai sensi della delibera 74/08 matura un credito può richiederne il pagamento......
                      Per "oggi" intendo per l'anno 2009 in sede di conguaglio.

                      Ciao
                      luciano - Impianto fotovoltaico da 5,25 in DRESANO - MI
                      “Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita” A. Einstein

                      Commenta


                      • #12
                        Originariamente inviato da luciexpo Visualizza il messaggio

                        Il DL oggetto della presente discussione ha rimosso l'unico ostacolo presente nel DL 387/03..... infatti l'Art 6 di questo decreto che vietava la vendita di energia elettrica per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili in regime di SSP è stato completamente riscritto (direttamente da AEEG.... troppo tecnico per i nostri politici!!!!!!) e oggi, se un utente FER in regime di SSP ai sensi della delibera 74/08 matura un credito può richiederne il pagamento......
                        Per "oggi" intendo per l'anno 2009 in sede di conguaglio.
                        Grazie per la precisazione Luciexpo, appena un attimo mi documento e poi vedrò di fornire del feed back. Ero convinto che per questo fossimo in attesa di una aggiornamento all'ultima delibera dell'AEEG...

                        Commenta


                        • #13
                          Originariamente inviato da sergio.r Visualizza il messaggio
                          Grazie per la precisazione Luciexpo, appena un attimo mi documento e poi vedrò di fornire del feed back. Ero convinto che per questo fossimo in attesa di una aggiornamento all'ultima delibera dell'AEEG...
                          Ciao

                          la legge 99, oggi in vigore, non rimanda per l'applicazione di quanto previsto all'art. 6 comma 2 del DL 387/03 all'obbligo di una delibera AEEG..... nonostante ciò l'AEEG, sollecitata in merito ha dichiarato:

                          """" L'articolo 27, comma 45, della legge n. 99/09 ha modificato il comma 2 dell'articolo 6 del decreto legislativo n. 387/03.
                          Tale modifica permette, per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili in regime di SSP, la remunerazione a condizioni economiche di mercato dell'energia prodotta e immessa in rete, nei limiti del valore eccedente il costo sostenuto per il consumo dell'energia.
                          Quindi, alla fine di ogni anno solare, anche per le fonti rinnovabili sarà possibile scegliere tra il mantenimento del credito presso il GSE o il pagamento di tale credito. Affinchè la cosa diventi operativa è in programma una modifica della delibera ARG/elt 74/08 entro fine anno. La prima concreta possibilità di pagamento del credito sarà in corrispondenza del conguaglio per l'anno 2009""""

                          Considerando che il conguaglio 2009 è previsto per giugno 2010.....

                          Ciao
                          luciano - Impianto fotovoltaico da 5,25 in DRESANO - MI
                          “Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita” A. Einstein

                          Commenta


                          • #14
                            Ciao, come sempre super professionale, altro che servizio del GSE!

                            Alla prox.!
                            Sergio

                            Commenta

                            Attendi un attimo...
                            X