Originariamente inviato da vanni9828
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Un perito elettronico può firmare un impianto fotovoltaico?
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art 16 del RD n. 275/1929
"spettano ai periti industriali inoltre, per ciacuno nei limiti delle rispettive specialità di meccanico, elettricista, edile, tessile, ...omissis...ed altre analoghe, le funzioni esecutive per i lavori alla medesime inerenti...
inoltre sempre il medesimo articolo prevede che i periti (elettrotecnici ed elettrici quindi) possano progettare fino a quando non si abbia l'applicazione del calcolo infinitesimale...
la verifica integ(i2*tdt) in sostanza ad esempio non possono farla...
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Complimenti per la discussione sollevata e molto controversa.
Io, umile perito elettronico (elettronica industriale) e ing. elettronico (n.o. solo 3 senza 2), a progettar impianti da MWp (lo faccio da ormai da + di 2 anni) a firma di altri (spero ormai solo per poco visto che da perito iscritto posso farlo!!!) vi volevo sottoporre la mitica controversia del comune di Paterno.
http://massimario.avcp.it/cgi-bin/showdoc.pl?id=3465
P.S. e comunque anche nei primi 3 di laurea in Elettronica, di elettrotecnica, fisica, emc e soprattutto infinitesimali ce nè a iosa
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Originariamente inviato da ener Visualizza il messaggioL'ordine mi ha anche detto che tutti gli ordini professionali sono soggetti a revisione globale quindi tutto quanto detto verrà rimesso in discussione.
P.S. Nel caso sia necessario il diploma di perito industriale (io non ce l'ho) mi converrebbe prendere quello da perito elettronico o perito elettrico per firmare gli impianti?
Vi ringrazio.
Saluti.
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Originariamente inviato da axelkb Visualizza il messaggioIo, umile perito elettronico (elettronica industriale) e ing.
Originariamente inviato da halo981 Visualizza il messaggioSono un Ing. Inf. Triennale e sto facendo la specialistica. Vorrei avere maggiori...
Per quanto riguarda il diploma ti converrebbe prendere quello in elettrotecnica così è sicuro che eviti problemi con alcuni collegi.
PS sai la trafila che devi effettuare per prendere il diploma?
Te lo chiedo perchè un mio amico si trova nella tua stessa situazione .Ultima modifica di recoplan; 07-04-2010, 00:11.
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Originariamente inviato da vanni9828Per quanto
Per il diploma, dovrei andare in qualche ITIS e farmi spiegare cosa recuperare. In pratica (questo me l'hanno spiegato al collegio dei periti industriali) dovrei sostenere un esame per recuperare gli anni dal 1° al 4° e poi fare l'esame di stato (quello del 5° anno) e quindi sarei diplomato. Successivamente dovrò fare l'esame di stato per iscrivermi all'albo dei periti industriali.
Quindi non è una passeggiata...
Per quanto riguarda la riforma degli ordini professionali, se non sbaglio si vocifera di un cambiamento, ma chissà quando vista la lentezza degli organi istituzionali. Nella speranza poi che non cambino in peggio le cose, ma ormai peggio del DPR 328 credo non si possa fare, quindi qualsiasi modifica sarebbe comunque migliorativa allo stato attuale delle cose...
Saluti.Ultima modifica di recoplan; 07-04-2010, 00:12.
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Originariamente inviato da halo981 Visualizza il messaggioCiao, ti ringrazio per la risposta.
Per il diploma, dovrei andare in qualche ITIS e farmi spiegare cosa recuperare. In pratica (questo me l'hanno spiegato al collegio dei periti industriali) dovrei sostenere un esame per recuperare gli anni dal 1° al 4° e poi fare l'esame di stato (quello del 5° anno) e quindi sarei diplomato. Successivamente dovrò fare l'esame di stato per iscrivermi all'albo dei periti industriali.
Quindi non è una passeggiata...
Saluti.
è la stessa cosa che hanno detto al mio amico, volevo una conferma.
Speriamo in una modifica delle cose , almeno che ci diano la possibilità di iscriverci al settore industriale .
Purtroppo il nostro settore (informazione) è quasi inutile dal punto di vista della libera professione .
Sai quante vollte poi mi sono chiesto l'utilità della specialistica nel settore dell'informazione? Dal punto di vista della libera professione e non solo , non ti dà nulla in più
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Originariamente inviato da vanni9828 Visualizza il messaggioPurtroppo il nostro settore (informazione) è quasi inutile dal punto di vista della libera professione .
Speriamo in un cambiamento positivo del DPR.
L'unico motivo per il quale ho scelto di continuare con la specialistica è che non so se in futuro si ritornerà alle lauree a ciclo unico (5 anni).
Siccome ci sono sempre cambiamenti nei piani e nei percorsi di studio, allora ci potrebbe essere questo rischio in futuro.
Saluti.
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Originariamente inviato da axelkb Visualizza il messaggioComplimenti per la discussione sollevata e molto controversa.
Io, umile perito elettronico (elettronica industriale) e ing. elettronico (n.o. solo 3 senza 2), a progettar impianti da MWp (lo faccio da ormai da + di 2 anni) a firma di altri (spero ormai solo per poco visto che da perito iscritto posso farlo!!!) vi volevo sottoporre la mitica controversia del comune di Paterno.
http://massimario.avcp.it/cgi-bin/showdoc.pl?id=3465
P.S. e comunque anche nei primi 3 di laurea in Elettronica, di elettrotecnica, fisica, emc e soprattutto infinitesimali ce nè a iosa
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Il mio consiglio è di prendere una seconda laurea in settori vicini ai vostri come
ingegneria biomedica o ingegneria dell'automazione
3-4 esami ed una tesi dovrebbero bastare e vi da accesso al settore industriale.
Io avevo scelto da subito automazione al posto di meccanica perchè permette l'iscrizione a 2 diversi settori.
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Originariamente inviato da Roby Visualizza il messaggioIl mio consiglio è di prendere una seconda laurea in settori vicini ai vostri come
ingegneria biomedica o ingegneria dell'automazione
3-4 esami ed una tesi dovrebbero bastare e vi da accesso al settore industriale.
Io avevo scelto da subito automazione al posto di meccanica perchè permette l'iscrizione a 2 diversi settori.
Si potrebbe prendere La laurea in Ingegneria gestionale ma bisognerebbe sostenere 11-12 esami circa
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Originariamente inviato da vanni9828 Visualizza il messaggioIngegneria dell'automazione rientra nel settore dell'informazione
Ordine degli Ingegneri di Vicenza - Ordine: Settore industriale
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Bhe, se non mettevano automazione nel settore industriale era una farsa, sarebbe stato come non mettere gli edili nel settore civile .
Le materie sono simili, uguali direi, e per questo lo hanno inserito anche nel settore dell'informazione.
Il fatto è che Informazione ed industriale sono molto vicini come contenuti.
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atroce dubbio...
Buonasera a tutti,
siccome io mi sono trovato in una situazione abbastanza "incasinata" (passatemi il termine) volevo chiedervi un vostro parere, magari accompagnato se possibile (e se esiste) da un riferimento normativo. Sono laureato in informatica (triennale), con diploma di Perito Elettronico. Sentendo più campane mi han detto di sostenere l'Esame di Stato per periti piuttosto che per Ingegnere Junior e da quanto ho potuto leggere in giro i consigli probabilmente sono stati giusti. Ora mi sorge il terribile dubbio: l'Esame lo devo sostenere facendo la seconda prova in Informatica o Elettronica? Il Regio Decreto parla di "competenze professionali in base all'ambito di appartenenza", per cui se faccio l'esame in Informatica posso firmare anche argomenti di Elettronica o viceversa? Forse sto dicendo qualcosa di scontato ma questa cosa non mi è assolutamente chiara..
grazie a tutti e scusate!
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mi dispiace dirlo ma
Sei in ritardo : hai perso un anno ! dovevi iscriverti all'esame di stato entro fine marzo .
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Essendo perito in Elettronica Industriale sosterrai l'esame di Elettronica Industriale ,
se sei perito in Elettronica e Telecomunicazioni sosterrai l'esame di in Elettronica e Telecomunicazioni
Ciao da Recoplan
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grazie al cielo ho mandato la raccomandata sabato con i vari documenti...il mio dubbio è se potrò firmare in tutti e due gli ambiti sostenendo una sola prova..speriamo che almeno all'Ordine qualcuno sappia rispondermi anche se la vedo dura...
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bensì un impianto tecnico complesso in cui la parte elettrica è soltanto una delle componenti. Per questo motivo, la progettazione non può essere di competenza né di periti industriali nè di architetti (l'impianto fotovoltaico non rientra nella categoria delle costruzioni in quanto è privo del requisito fondamentale della trasformazione definitiva del suolo prevista dal DPR 380/01), ma solo di ingegneri (se di V.O., qualsiasi, se di N.O. solo gli industriali e non, ad esempio, gli elettronici)
infatti, secondo quanto stabilito dall'art.16 del RD 275/1929, che è l'unica norma di riferimento sulle competenze dei periti industriali (checchè se ne dica circa i c.d. dottori junior...), al p.i. può competere solo la progettazione e la direzione di modeste costruzioni civili, ovvero la progettazione di semplici macchine ed istallazioni meccaniche o elettriche che non richiedano la conoscenza del calcolo infinitesimale. Mentre agli architetti esula la competenza in materia in quanto gli impianti fotovoltaici non rientrano nella categoria delle "costruzioni" in quanto sono privi della fondamentale caratteristica della trasformazione permanente del suolo prevista dal DPR 380/2001. Gli impianti fotovoltaici sono impianti tecnici complessi di cui la parte elettrica è solo una delle varie componenti progettuali. Per queste ragioni, la progettazione è di competenza solo degli ingegneri (se di V.O., qualsiasi, se di N.O. solo degli ingegneri industriali)
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E in impianti di taglia modesta (lasciamo stare i mostri da centinaia di kW o le installazioni su edifici per le quali è necessaria la verifica statica), il calcolo infinitesimate nella progettazione dove lo applichi ? Tieni presente che fino a 6 kW il comune elettricista, a norma di legge (DM 37/08) è competente a progettare, e lui il calcolo infinitesimale non sa nemmeno dov'è di casa. Credo che questa sulle competenze sia una discussione in se sterile; alla fine la mia opinione è che ognuno progetti nei limiti di ciò che sa fare e si assuma la responsabilità di ciò che firma.
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Originariamente inviato da mozzarella Visualizza il messaggioE in impianti di taglia modesta (lasciamo stare i mostri da centinaia di kW o le installazioni su edifici per le quali è necessaria la verifica statica), il calcolo infinitesimate nella progettazione dove lo applichi ? Tieni presente che fino a 6 kW il comune elettricista, a norma di legge (DM 37/08) è competente a progettare, e lui il calcolo infinitesimale non sa nemmeno dov'è di casa. Credo che questa sulle competenze sia una discussione in se sterile; alla fine la mia opinione è che ognuno progetti nei limiti di ciò che sa fare e si assuma la responsabilità di ciò che firma.
da TNE-Maggio 2010
"Secondo il DM 19/02/07, art. 5, comma 4,la documentazione finale di progetto di un impianto fotovoltaico,da presentare al GSE per ottenere la tariffa incentivante,deve essere firmata da un professionista o da un tecnico iscritto all'albo professionale.
Tale non è il responsabile tecnico di una impresa installatrice abilitata,TNE 1/08 pag. 21,anche se ai sensi del DM 37/08 può progettare ed eseguire impianti elettrici fino a 6 kW di potenza contrattuale".1,26 kWp 6 x SANYO HIP210NKHE1,Prov. Brescia,Azimuth -90°,Tilt 17°,inverter Riello-UPS 1500 in esercizio dal 01/09/2009
Produzioni: 2010=1325; 2011=1476; 2012=1387; 2013=1294; 2014=1305; 2015=1327; 2016=1344; 2017=1350; 2018=1239; 2019=1329; 2020=1431.... 2021=0 kWh
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Per quanto di mia conoscenza il GSE accetta progetti fino a 6 kW firmati dal responsabile tecnico delle imprese installatrici ai sensi della 37/08. Per completezza, sono anche accettati progetti firmati da architetti fino a 20 kW in quanto entro tale limite non considerati industriali e quindi non di appannaggio esclusivo di ingegneri e periti.
Ma d'altronde, grazie alla normalizzazione di materiali e componenti, l'attività di progettazione è semplificata notevolmente e il ricorso al calcolo differenziale è praticamente inesistente, al massimo si arriva all'algebra. In tale situazione, mi pare ovvio che sia consentita la progettazione anche a figure che non maneggiano con dimestichezza tali stumenti (diciamo periti, ma ci metterei anche diversi ingegneri che magari per anni non hanno più avuto a che fare con il calcolo differenziale) e, entro limiti più ristretti, anche i responsabili tecnici delle imprese installatrici.
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Ragazzi riprendo la discussione in quanto la ritengo molto utile e interessante.
Sono un Ing. meccanico neolaureato e ho superato l'esame di Stato come Ing. Industriale, ma sono ancora in dubbio se iscrivermi o meno all'ordine, visto che per il lavoro che faccio ora mi è totalmente inutile.
Stavo però pensando di investire i primi risparmi in un impianto fotovoltaico (max 6 kwp) a casa dei miei, e vorrei seguire da solo tutta la procedura di progettazione e relative pratiche. Mi confermate che è indispensabile l'iscrizione all'albo? E a parte la necessità di questo progetto, come valutate l'opportunità di iscriversi sapendo che per diversi anni non ne avrò effettivamente bisogno?
Grazie a tutti
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mi diapiace ma col quarto cponto energia non è così. Stanno rigettando tutte le pratiche firmate dai responsabili tecnici.
Originariamente inviato da mozzarella Visualizza il messaggioPer quanto di mia conoscenza il GSE accetta progetti fino a 6 kW firmati dal responsabile tecnico delle imprese installatrici ai sensi della 37/08. Per completezza, sono anche accettati progetti firmati da architetti fino a 20 kW in quanto entro tale limite non considerati industriali e quindi non di appannaggio esclusivo di ingegneri e periti.
Ma d'altronde, grazie alla normalizzazione di materiali e componenti, l'attività di progettazione è semplificata notevolmente e il ricorso al calcolo differenziale è praticamente inesistente, al massimo si arriva all'algebra. In tale situazione, mi pare ovvio che sia consentita la progettazione anche a figure che non maneggiano con dimestichezza tali stumenti (diciamo periti, ma ci metterei anche diversi ingegneri che magari per anni non hanno più avuto a che fare con il calcolo differenziale) e, entro limiti più ristretti, anche i responsabili tecnici delle imprese installatrici.
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Originariamente inviato da vanni9828 Visualizza il messaggiomi diapiace ma col quarto cponto energia non è così. Stanno rigettando tutte le pratiche firmate dai responsabili tecnici.
scaldo il timbro alloraTUTORIAL VIDEO PER NEOFITI E NON SOLO ( contatore quadri etc )
http://www.youtube.com/user/socosnc/videos
web/public?name=SOCO_SOLAR_PLANT[/URL]
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Originariamente inviato da andreaporta Visualizza il messaggioscaldo il timbro alloraAUTO BANNATO
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Personalmente sconsiglio vivamente l'iscrizione all'albo a coloro che non ne hanno necessità per lavorare. Se la necessità non c'è, prima di tutto è un costo inutile, e inoltre ti espone al grave rischio di accertamenti "induttivi" sulla tua attività professionale anche se non la svolgi, in parole povere c'è il rischio che ti vengano a chiedere migliaia di euro di tasse e contributi per i lavori che (non) hai fatto. Se poi lo fai solo per firmare il tuo impiantino, è una speculazione da quattro soldi, con meno di quello che ti costa l'iscrizione trovi uno che te lo fa e te lo firma, vedi tu se pensi che ne valga la pena.
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Originariamente inviato da fmdl Visualizza il messaggioPersonalmente sconsiglio vivamente l'iscrizione all'albo a coloro che non ne hanno necessità per lavorare....
Confermate quindi che anche per impianti < 6 kw serve la firma di un ingegnere?
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Originariamente inviato da janvaljan Visualizza il messaggioParere molto interessante, altri invece consigliavano di iscriversi subito per maturare dopo 10 anni la possibilità di firmare progetti più importanti.
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