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serre fotovoltaiche e conto energia

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  • serre fotovoltaiche e conto energia

    Salve a tutti i partecipanti del forum.
    il mio post per sottoporvi u quesito.

    Dopo mille peripezie volte all'ottenimento di tutte le autorizzaizoni per la riealizzazione di un impianto totalmente integrato si serra Agricola, il progetto è stato oggeto di duediligence da parte di investitori , i quali , dopo un approfondito esame mi hanno palesemente detto che vogliono che il conduttore delle serre stipuli in loro favore una polizza fidiussoria per il mancato ottenimento del contributo in conto energia, qualora la serra, per vari motivi non dovesse essere piu coltivata.
    Questa richiesta, a mio parere è del tutto eccessiva e non trova fondamento in espressa normativa.
    Ho fatto ricerche su ricerche, ma non ho trovato nulla al riguardo.

    Che voi sappiate esiste una esplicita condizione dettata dal GSE al riguardo?
    L'impianto serricolo è stato progettato con i dovuti accorgimenti , sia tecnici , sia agronomici, e i moduli fotovoltaici sono stati totalmente integrati nella struttura ( perfetta integrazione architettonica e strutturale).

    Questa richiesta mi sembra davvero esagerata e fuori luogo. Esiste una correlazione tra "edificio" e utilizzo al fine di erogare e non , eventualmente perdere il contributo in conto energia?

    Se cosi' fosse, allora si perderebbe il contributo in conto energia, qualora l'impianto fosse totalmene integrato in un edificio adibito ad uso abitativo, le cui unità singole non abitate?

    Attendo fiducioso Vs riscontro in merito , al fine di poter risolvere il problema.
    Vi ringrazio

  • #2
    Il problema è abbastanza comune ed è la stessa obiezione che qualcuno ha fatto a me per il primo dei grossi impianti su serra che stiamo facendo.

    In effetti, il problema è che la serra, a differenza di un comune edificio, gode di alcuni benefici in sede autorizzativa, benefici che un impianto a terra non avrebbe avuto.
    Partendo da questo assunto, si ha che, ove la serra non fosse poi effettivamente coltivata, potrebbe configurarsi una manovra elusiva della legge in materia di autorizzazione di impianti fotovoltaici e, quindi, il GSE potrebbe tranquillamente rifiutarsi di pagare il contributo.

    Se gli investitori di cui parli sono investitori istituzionali, credo che tu non abbia grandi chance di vederli desistere in quanto configurano nella coltivazione della serra un punto critico.
    L'unico modo per ovviare a tale problema è trovare un'azienda agricola di dimensioni medio-grandi che abbia non solo voglia ma anche puro e vero interesse a coltivare tale serra, sottoscrivendo un contratto pluriennale senza possibilità di recesso, ma non è detto che basti.

    Federico

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    • #3
      Buongiorno Killedit,
      e' piu' che legittima la richiesta di fidejussione .......
      Ma i problemi sono altri, io cerco di vedere un po piu' in la', immaginando cosa succedera' fra 4 o 5 anni a tutte queste serre e sinceramente la vedo proprio male.
      E' in atto un tentativo di aggiramento delle norme, le solite furbate di qualcuno, che sicuramente si ritorcera' anche su chi gl'impianti sulle serre li realizza veramente perche' gli serve autoconsumarsi l'energia o cederne l'eccesso.
      Nn tardera' molto che il legislatore mettera' mano anche in questo particolare settore del FV rilasciando le autorizzazioni a chi la serra ce l'ha gia' ed e' coltivatore da almeno 10 anni.
      Mi sembra logico, o no?
      ciao car.boni
      Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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      • #4
        No, Car.boni, la richiesta di fidejussione non è affatto logica anche perché vorrei capire quale coltivatore diretto sarebbe mai in grado di fare una fideiussione bancaria da svariati milioni o decine di milioni di euro.

        Nemmeno il resto del tuo discorso è, imho, affatto logico.

        Ci sono molti agricoltori che sarebbero ben contenti di avere delle serre da coltivare perché, specie nel sud Italia, avrebbero 3 mesi in più all'anno di coltivazione, ma non hanno i mezzi per costruirsele visto che non costano propriamente poco.
        Dall'altro lato c'è chi, invece, sarebbe interessato a costruire a questi agricoltori delle serre così da metterci sopra un impianto fotovoltaico.

        Visto che da questo hanno tutti da guadagnare e nessuno ci perde nulla, il tuo discorso, secondo me, non è affatto logico.

        Federico

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        • #5
          Originariamente inviato da Night Visualizza il messaggio
          ...........Visto che da questo hanno tutti da guadagnare e nessuno ci perde nulla, il tuo discorso, secondo me, non è affatto logico.......

          Ciao Federico,
          le opinioni sono tutte rispettabili, nn ritengo di essere il depositario della verita'.
          La mia e' un'ipotesi e dico che il tempo ci dira' se e' vera o sbagliata.
          ciao car.boni
          Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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          • #6
            Infatti si stava discutendo, mica litigando

            Federico

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            • #7
              si, a dire il vero la penso esattamente come Federico. il problema di una legittima fideiussione dovrebbe essere basato, eventulmente un altro presupposto, qualora plausibile e non legato al conto energia e di una eventuale privazione per cause indigeste paventate dagli investitori in merito all'eventulità di una non coltivazione del fondo.

              Ieri cercavo di esporre il mio punto di vista, ringraziando Federico per la celere riposta , ma non potendo inserire la riposta nel forum, l'ho inviata solamente a lui in pvt. cercherò di ipratichirimi e inserirla qui , in questo post.

              In sostanza, credo che le pretese di un investitore in merito a tale richiesta di una controgaranzia restano , a mio parere destituite di qulsiasi fondamento, perchè espressamente ad oggi il contributo in conto energia, viene erogato , per il semplice fatto che si produce energia. Che poi l'impianto sia integrato , non integrato o parzialmete integrato questo è un altro discorso.

              Abbandono la veste imprenditoriale e mi indosso i panni di propietario di terreni agricoli.
              Siamo propietari da generazioni di una azienda agricola che ha prmesso di offrire lavoro a molte persone. in questi ultimi anni la crisi si è fatta sentire e per tentare di salvare quello che mi miei isononni, nonni e genitori hanno creato con il sudore della fronte , l'unica cosa da fare, è rinnovarsi per aggrapparsi, pur incoda alla richiesta di mercato.
              Diversifichiamo papà!!! cerchiamo di produrre reddito, non solo per noi, ma per non chiudere battenti e permettere posti di lavoro solidi . lottiamo per permettere al nostro sistema imprenditoriale di risalire la china , senza dover chiudre battenti !!
              allora, da 4 anni mi sono rimboccato le maniche e ho progettato un nuovo sistema di serre che piu si confanno con le esigenze aziendali. bene! dopo mille peripezie ho progettato in impianto di 30 ha di serre, con il duplice scopo: quello di poter incremetare la produzione aziendale e quello di permettere a 30 unità lavorative di poter avere una nuova occupazione, e senza dover ricorreree ad escamotage vari . noi simao una piccola realtà e quello di poter produrre energia rinnovabile . l'ho fatto e con ottimi risultati lavorativi. ovviamente considerando l'imegno economico ho proposto il progetto ad investitori, in modo tale poter sortire un duplice effetto - trarre reddito dal fitto e permetter loro di guadgnare producendo energia. ovviamente il fitto mi serve per finanziare la mia impresa e fare gli investimenti necessari per produrre reddito in modo da poter garantire ai dipendenti lo stipendio a fine mese. ditemi voi se questo è un modello sbagliato. avrei potuto essere egoista e dare il terreno per un impianto non integrato. ho sbagliato ? sono stato furbo? non credo, ma come potrei assecondare la richiesta dell'investitore e sottoscrivere una polizza fidejussoria da 20milioni di euro? è un paradosso!

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              • #8
                Vedi, Killedit, quello che tu hai fatto è estremamente apprezzabile e lo dico sinceramente. Hai trovato un problema e in quello hai visto un'opportunità, un'opportunità che hai studiato e che oggi vorresti realizzare.

                In tutto questo, Killedit, se non ho capito male, hai commesso solo un errore, quello di interfacciarti direttamente con persone che non parlano la tua stessa "lingua", che hanno schemi di ragionamento diversi dai tuoi.

                E' un errore che commettono in tanti perché quasi nessuno sa che gli investitori hanno parametri di ragionamento che nulla hanno a che vedere con quelli dei piccoli o medi imprenditori. Loro ragionano in termini di IRR, DCF, DSCR, LLCR, coefficienti di rischio, variabili ambientali, rischi legali, rischio paese, rischio struttura, etc., tutte cose ostiche, se non incomprensibili, per chi non conosce il loro mondo.

                Se vuoi portare a termine il tuo progetto, Killedit, l'unico modo che hai è quello di rivolgerti a persone che siano in grado di capire te ed il tuo progetto e di trasformarlo in qualcosa di comprensibile e fattibile anche per grossi investitori. Persone che siano in grado di smontarlo, rimaneggiarlo, aggiustarlo e rimontarlo.

                Vista la taglia del tuo progetto, temo che non ci siano altre soluzioni.

                Federico

                P.S.: se mi hai scritto in PVT, non mi è arrivato nulla, mi dispiace.

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                • #9
                  Originariamente inviato da killedit Visualizza il messaggio
                  .......... il progetto è stato oggeto di duediligence da parte di investitori , i quali , dopo un approfondito esame mi hanno palesemente detto che vogliono che il conduttore delle serre stipuli in loro favore una polizza fidiussoria per il mancato ottenimento del contributo in conto energia, qualora la serra, per vari motivi non dovesse essere piu coltivata.........
                  Ciao Killedit,
                  ho letto con attenzione il Tuo ultimo messaggio e posso dire che nn hai sbagliato, che hai fatto le scelte corrette per adeguare la Tua azienda ai nostri tempi ed alle nuove tecnologie ma prova a metterTi nei panni di chi deve fare l'investimento.
                  Il punto fondamentale lo ricordi Tu nel Tuo primo messaggio che io riquoto.
                  Che il contributo GSE lo si ha se si produce energia e' un dato assodato e scontato che nel Tuo caso si complica in quanto la condicio sine qua non per ottenere il contributo e' che la serra venga coltivata nn solo in oggi ma per i 20 anni a venire.
                  Di conseguenza la preoccupazione, ed io dico legittima, dell'investitore e' "ma se un domani il coltivatore smette di coltivare, il GSE si accorge, tramite un controllo (legittimo aggiungo io perche' si tratta di contributi statali), che la serra nn e' piu' adibita a coltivazione ed annulla il contributo, cosa succede? Cosa succede al mio investimento?".
                  Venti anni sono lunghi, nessuno se ne rende conto e tutti ragionano, sbagliando, sull'oggi mentre del "doman nn v'e' certezza" diceva il Sommo Poeta.
                  Quando in un contratto intervengo troppi soggetti e troppe variabili diventa indispensabile tutelarsi ed i problemi che si possono sviluppare possono essere nn controllabili con conseguenze pesanti.
                  Questo e' come la vedo io.
                  L'alternativa e' fare un impianto piu' piccolo, o piu' sezioni ed in tempi diversi, ma farlo in proprio. Nn presti garanzie (se nn quelle strettamente necessarie per ottenere il finanziamento), Ti assumi tutti i rischi futuri compreso quello di smettere di coltivare.
                  ciao car.boni
                  Ultima modifica di car.boni; 24-11-2009, 12:18.
                  Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                  • #10
                    Vedi Car.Boni, il problema è proprio questo, ovvero il rapporto tra cpntributo in conto energia e l'effettivo utilizzo.
                    Non mi stancherò mai di dirlo che tal le due cose non v'e' correlazione ed il problema non si è posto in tutto questo tempo e durante la fase di ptogettazione.
                    il progetto vi assicuro è stato curato nei minimi dettagli , per nadare in contro alle eseigenze di produzione e di coltivazione, tant'è vero che si è reso necessario predisporre anche una relazione di miglioramento fondiario.
                    L'intero progetto è stato apprezzato per tutti gli accrodigmenti che sono stati utilizzati per razionalizzare al massimo la produzione di energia; sono riuscuito a ricavare un rapporto mq terreno/kw molto interessante. ogni 12000 mq di terreno utilizzato per la serra mi premette di produrre 1 mw e credo che non sia cosa da poco.
                    Gli investitori, meglio l'inestitore è molto interessato al progetto e sinceramente cia fatto i complimenti per come abbiamo operato. hanno visto , a dir loro una miriade di progetti su serra veramente insignificanti e molto grossolani, che applesavano lì'utilizzo della serra come escanotage.
                    Certo che io mi posso obbligare a condurlo per 20 anni e anche più e con molta contentezza, ma non sono in grado di poter garantire una fideiussione... esasperata cosa devo garantire??? €432 per megawatt totalmente integrato x 25 Mw x 1700 ore di sole? sapete quanto fa??? €18.360.000 all'anno!!!.
                    neanche i lloyd mi agevolerebbero.

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                    • #11
                      Ciao Killedit,

                      io lavoro in finanza e più specificatamente nell'ambito degli investimenti alternativi, (fondi d'investimento) quindi posso capire bene la ragione degli investitori con cui ti sei interfacciato.

                      Dal loro punto di vista la richiesta di fidejussione è (purtroppo) legittima. E mi trovo perciò d'accordo con car.boni.

                      Ti consiglierei di verificare direttamente con il GSE. Vedrai che ti confermeranno che l'incentivo viene ritirato se a seguito di un controllo da parte del GSE risultassero incolti i terreni sottostanti le serre.

                      Una osservazione:

                      se non puoi assicurare la coltivazione puoi sempre darli in affitto a terzi (ad un'altra azienda agricola) che assicurino la coltivazione.

                      In questa fattispecie, la fidejussione non è poi una garanzia così difficile da digerire.

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                      • #12
                        Rimango dell'idea che una fideiussione del genere la chiedano solo i fondi che NON hanno intenzione di investire su serre per il semplice motivo che non credo siano più di 100 le società agricole che, in Italia, potrebbero avere una fideiussione BANCARIA da 5, 10 o 20 milioni di euro.

                        Peraltro, trovandosi di fronte ad un soggetto del genere, bisognerebbe capire perché mai dovrebbe fare una fideiussione bancaria quando, evidentemente, avrebbe i mezzi finanziari per farsi l'operazione da solo.

                        Se proprio il problema è la coltivazione basta pensare a due cose:
                        1) "regalando" l'utilizzo di una serra a chi la coltiva, di agricoltori se ne trovano quanti se ne vogliono;
                        2) con quello che si guadagna da un grande impianto, come extrema ratio si può "buttare via" una percentuale davvero misera dell'utile annuo per far coltivare qualsiasi cosa sotto quella serra, foraggio compreso.

                        Trovo molto più serio il comportamento di fondi e investitori che dicono "no, in impianti su serre non investo" piuttosto di quelli che dicono "si, ok, ma voglio la fideiussione bancaria". Per la serie: non mi basta straguadagnare, ma lo voglio pure fare senza il benché minimo rischio.

                        In presenza di controparti di tale "serietà" io, molto semplicemente, mi alzo dal tavolo. Piacere di avervi conosciuti e arrivederci.

                        Federico

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                        • #13
                          magari le garanzie che chiedono non sono delle fidiussioni vere e proprie, la dico molto semplice, "io investitore ti do quanto patuito finchè mi coltivi la serra, il giorno che non la coltivi più, smetto di pagarti e mi trovo un'altro contadino" non sarebbe un'accordo più realistico?
                          99,36kwp, pensiline, nord-est sardegna, 432 recsolar 230w+ 5 powerOne

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                          • #14
                            Purtroppo no, Cat, sono delle fideiussioni vere e proprie, è esattamente questa la parte abbastanza assurda.

                            Federico

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                            • #15
                              Originariamente inviato da Night Visualizza il messaggio
                              ............sono delle fideiussioni vere e proprie, è esattamente questa la parte abbastanza assurda........


                              Buongiorno Night,
                              lasciamo un attimo da parte il valore della fidejussione e focalizziamo l'attenzione su di un particolare : l'investitore pur avendo, immagino, il diritto di superficie di quei terreni per realizzare le serre e l'impianto per ottenere la continuita' dell'erogazione del contributo e' OBBLIGATO a demandarlo ad un terzo (il coltivatore o il proprietario del terreno) che, in qualche modo, deve continuare a coltivare (che cosa??? poche sono le colture che si possono fare) per nn vanificare l'intera operazione con conseguente sospensione dell'erogazione del contributo GSE
                              Il discorso e' ben diverso dalle normali cessioni di diritto di superficie sopra ad un lastrico solare dove l'investitore che l'acquista per fare un impianto NN deve obbligare il proprietario o chi per esso a continuare le lavorazioni nel capannone sottostante ed a sorvegliare che cio' avvenga pena la sospensione dell'erogazione del contributo.
                              La tipologia degli impianti su serra introduce un elemento di difficolta' in piu' che complica enormemente i rapporti tra le parti e rende difficile la conclusione con una societa' terza che vuole realizzare l'impianto.
                              Torno a dire, qui si cerca di cambiare lo spirito del legislatore al solo scopo di fare impianti. Questi impianti vanno bene per chi ha le serre e vuole diversificare o integrare il proprio reddito. Pensare che qualche societa' lo faccia per lui senza preoccuparsi della condizione essenziale (coltivazione) e' pura follia.
                              Chi va con "il cuor leggero" e snobba questo enorme particolare (coltivare sotto la serra per almeno 20 anni) rischia di farsi molto male.
                              La fidejussione, su tutto o su parte del contributo, e' una condizione essenziale perche' l'operazione funzioni.
                              Tu probabilmente stai da una parte a cui importa solo concludere l'affare mentre la realta' e' ben diversa.
                              Bisogna vedere le situazioni in prospettiva futura e nn solo al momento della firma del contratto.
                              ciao car.boni
                              Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

                              Commenta


                              • #16
                                quoto in toto Carboni e aggiungo avete idea di cosa significhi coltivare 300.000 mq. di serra e per di più in ombra? Siete mai entrati in una serra? E allora non prendiamoci in giro diciamo semplicemente che è una pura operazione finanziaria che apporta grandi benefici per chi la fa. E questo lo dico da imprenditore agricolo che ai mega impianti costruiti sui propri terreni da "investitori" ha preferito realizzare un impianto in Consorzio con altri imprenditori agricoli. Il concetto è molto semplice: con la produzione di energia da fonte rinnovabile, attività connessa all'agricoltura, l'azienda agricola trova una fonte di reddito che gli permette di sopravvivere e di continuare a produrre, senza compromessi, sulla strada della qualità. saluti Gennaro

                                Commenta


                                • #17
                                  Mi dite dove stà scritto che il GSE sospende l'incentivo se sotto la serra non è coltivato nulla?

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Originariamente inviato da lisa Visualizza il messaggio
                                    Mi dite dove stà scritto che il GSE sospende l'incentivo se sotto la serra non è coltivato nulla?


                                    Ciao Lisa,
                                    questa e' la precisazione che trovi sul sito GSE :

                                    "Precisazioni sulle serre fotovoltaiche: rientrano in questa tipologia le installazioni nelle quali i moduli fotovoltaici costituiscono gli elementi costruttivi della copertura o delle pareti di manufatti adibiti, permanentemente per tutta la durata degli incentivi, a serre dedicate alle coltivazioni agricole o alla floricoltura. La struttura della serra, in metallo, legno o muratura, deve essere chiusa (la chiusura può eventualmente essere stagionalmente rimovibile), fissa ed ancorata al terreno."

                                    Va da se che se nn coltivi nn hai diritto agli incentivi.
                                    Sono convinto che se la richiesta d'impianti su serra continuera' verranno introdotte nuove norme per evitare abusi e speculazioni in quanto, ve lo ricordo, stiamo parlando d'incentivi pubblici.
                                    ciao car.boni
                                    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Car.boni, in futuro ti pregherei di evitare certe uscite davvero poco felici come questa
                                      Originariamente inviato da car.boni Visualizza il messaggio
                                      Tu probabilmente stai da una parte a cui importa solo concludere l'affare mentre la realta' e' ben diversa.
                                      perché sono inutili e squalificanti.

                                      Evidentemente a te non è chiara una cosa: quelli che oggi investono nelle RES (Renowable Energy Sources) sono le stesse persone con cui lavoravo gli anni passati nel Real Estate e quelle con cui vorrei lavorare negli anni a venire su qualcosa d'altro, quindi, se vogliamo parlere del mio interesse, la persona in assoluto meno interessata a rifilargli un chiodo sono proprio io.

                                      Fatta questa premessa il punto focale è come e con quali modalità e finalità è stato sviluppato il progetto.

                                      Un conto è andare da un agricoltore qualsiasi, farsi dare il terreno, richiedere tutte le autorizzazioni necessarie e poi cedere l'operazione a qualche investitore che, giustamente e doverosamente, ti fa mille domande e obiezioni.

                                      Altra cosa è andare a cercare i grandi agricoltori, i latifondisti, quelli che hanno decine o centinaia di ettari coltivati magari ad ortaggi, e, sulla base di una vera relazione agronomica (redatta tenendo conto del tipo di terreno, del tipo di serra e del tipo di pannello), proporre loro la possibilità di avere delle serre da coltivare gratuitamente ma obbligatoriamente per almeno 20 anni con colture adatte a quella serra specifica e anche molto remunerative per l'agricoltore medesimo.

                                      L'impostazione alla base delle due operazioni è nettamente diversa perché nella prima l'interesse dell'agricoltore è incassare un po' di liquidità dal terreno, nella seconda è avere gratuitamente delle serre da coltivare e da cui guadagnare lautamente, serre che tra vent'anni, tanti ma non sicuramente troppi per famiglie di tradizione secolare, saranno di loro proprietà e gli daranno anche un bel reddito extra.

                                      Peraltro, un investitore che si rispetti non è certo quello che sta in poltrona tutto l'anno ed aspetta il fine mese per fare fattura e incassare, ma è quello che ogni tanto si alza dalla scrivania o manda qualcuno a controllare che il suo investimento non abbia problemi.
                                      Pertanto, qualora scoprisse che l'agricoltore non coltivasse le sue serre, potrebbe tranquillamente porvi rimedio in breve tempo, anche facendo lui stesso un impresa agricola con cui coltivare qualsiasi cosa, foraggio compreso.

                                      I rischi non si possono mai annullare ma si possono contemperare e mantenere entro livelli accettabili.

                                      Federico

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                                      • #20
                                        Originariamente inviato da Night Visualizza il messaggio
                                        .........in futuro ti pregherei di evitare certe uscite davvero poco felici ........perché sono inutili e squalificanti...............
                                        ......................... un investitore che si rispetti non è certo quello che sta in poltrona ...........ma è quello che ogni tanto si alza dalla scrivania o manda qualcuno a controllare che il suo investimento non abbia problemi.
                                        Pertanto, qualora scoprisse che l'agricoltore non coltivasse le sue serre, potrebbe tranquillamente porvi rimedio in breve tempo, anche facendo lui stesso un impresa agricola con cui coltivare qualsiasi cosa, foraggio compreso...........


                                        Ciao Night,
                                        nn era mia volonta' offendere e chiedo scusa qualora fosse successo
                                        La mia era solo una constatazione sul come Ti ponevi di fronte ai problemi e sono sempre piu' convinto che nn conosci quelli legati al tipo di coltivazioni che si possono fare (pochissime) sotto una serra "buia" e mi permetto di ricordarTi che vivo in una zona in cui le serre sono molto diffuse.
                                        Ma soprattutto il considerare un imprenditore, e che fior d'imprenditore se puo' permettersi di realizzare serre ed impianti per decina di ettari, che si limita ad alzarsi dalla poltrona per controllare che ci coltivino sotto (oppure mandare qualcuno a coltivare foraggio) senza chiedere garanzie fidejussorie adeguate perche' cio' avvenga.
                                        Le fantasie sono una cosa. la realta' ed i problemi che possono nascere dietro a questa situazione, nen altra e possono essere enormi.
                                        Chi si comporta cosi nn lo si puo' definire un imprenditore ma un giocatore d'azzardo.
                                        ciao car.boni
                                        Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                        • #21
                                          Credo che non ci siamo capiti su una questione, Car.boni, ovvero il tipo di serra.
                                          Tu parli di serra buia, io parlo di serra tutt'altro che buia, parlo di serre alte, nel punto più basso, 4 metri, con falde di pannelli glass-tedlar trasparenti altrernate a falde in vetro e coperture laterali trasparenti, per l'inverno.
                                          Forse tu hai in mente qualche altro tipo di serra che non assomiglia per nulla a quelle che intendo io.

                                          In secondo luogo, ti ribadisco che di fondo c'è una relazione agronomica fatta sulla base di questo speficifo ed esatto tipo di serra la quale identifica le colture che meglio si adattano e ti posso assicurare che non sono esattamente poche, da diversi tipi di frutta "ad alto valore aggiunto" a una serie molto lunga di ortaggi.

                                          Infine, io non ho parlato di imprenditore ma di investitore, ovvero una persona che per definizione è un giocatore d'azzardo "sui generis". Un imprenditore fa impresa, un investitore fa investimenti e le due cose non coincidono.

                                          Un investitore ha le capacità di fare una valutazione dei rischi connessi ad un investimento ed è assolutamente in grado di capire che la serra deve essere coltivata perché quello è il suo unico vero rischio. Dall'altro lato del muro, però, c'è un IRR molto elevato che remunera lautamente ed ampiamente quel suo unico rischio, rischio che cmq un investitore è in grado di cautelare, arrivando anche ad estremi rimedi.

                                          Chi investe su serre sa benissimo che è più rischioso di investire su capannoni o impianti a terra, tant'è che molti investitori le serre non le vogliono per principio. Altri investitori, invece, sono perfettamente a conoscenza del maggior rischio ma valutano che il maggior rendimento dell'impianto su serra ripaghi ampiamente quel rischio, senza doverlo invece addossare all'imprenditore agricolo.

                                          Se pensi che questi siano idioti, non ti posso dare tutti i torti, ma hanno le stesse logiche di pensiero di chi, 10 o 15 anni fa, ha investito ad esempio in google. Il rischio di rimetterci era alto ma le possibilità di guadagno erano enormi... alcuni hanno perso, altri hano straguadagnato.

                                          Queste sono le loro logiche, che a te, a me o a chiunque altro piacciano o no.

                                          Federico

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                                          • #22
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                                            .......... parlo di serre alte, nel punto più basso, 4 metri, con falde di pannelli glass-tedlar trasparenti altrernate a falde in vetro e coperture laterali trasparenti, per l'inverno.
                                            Forse tu hai in mente qualche altro tipo di serra che non assomiglia per nulla a quelle che intendo io.
                                            ..............
                                            Se pensi che questi siano idioti, non ti posso dare tutti i torti, ma hanno le stesse logiche di pensiero di chi, 10 o 15 anni fa, ha investito ad esempio in google. Il rischio di rimetterci era alto ma le possibilità di guadagno erano enormi... alcuni hanno perso, altri hano straguadagnato.........


                                            Ciao Night,
                                            voglio proprio vedere come riescono a farsi approvare serre cosi alte (4 m nel punto piu' basso) per piantar lattuga ..........
                                            Ti pongo una domanda : lo sai a quale tipologia edilizia appartiene una serra e quali sono le sue condizioni di rilascio autorizzative?
                                            Che in talune Regioni si possano "tirare" le norme ad uso e consumo di qualcuno lo posso credere ma da qui arrivare a dire che questo e' l'affare del futuro, tanto da paragonarlo a Google, beh, lasciamelo dire, faccio molta fatica a crederlo.

                                            rischio che cmq un investitore è in grado di cautelare, arrivando anche ad estremi rimedi.
                                            Purtroppo contro certe avversita' nn c'e' estremo rimedio che tenga. Sono un curioso, vorrei proprio leggere un contratto di questi impianti e leggere quali sono le norme relative alla coltivazione, agli obblighi del coltivatore, alle condizioni di accesso nell'azienda sottostante ........
                                            ciao car.boni
                                            Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                            • #23
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                                              Pertanto, come abbiano fatto ad autorizzare tali serre non ne ho la minima idea visto che non è il mio lavoro (e non mi metto a fare quello altrui) e a me basta che siano regolarmente (e sottolineo il regolarmente) autorizzate e che un agronomo di titolo e di fatto (perché non faccio nemmeno il suo lavoro) abbia studiato il problema e proposto una soluzione percorribile, sostenuta da studi e dati di fatto e, in ultima analisi, realizzabile.

                                              Io, inoltre, non ho parlato di nessun affare del futuro e non ho paragonato delle serre a Google, ma ho solo detto che, come è stato anche per Google, ci sono dei rischi che gli investitori sanno, riconoscono e accettano perché ritengono che il rendimento atteso dall'investimento giustifichi quei rischi.

                                              Un contratto? Ce ne sono almeno sei o sette, non uno solo. Cmq ti farò avere dei draft se proprio ci tieni.

                                              Federico

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                                              • #24
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                                                potresti inviare anche a me i draft di cui parli nel messaggio precedente? Il discorso delle serre mi interessa molto perchè mio padre ha un 'azienda agricola e vorrebbe realizzarle. Io come detto lavoro in finanza ma non sulle energie rinnovabili quindi non ho conoscenze di settore e non saprei come consigliare mio padre.

                                                Grazie mille.

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                                                • #25
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                                                  ............Un contratto? Ce ne sono almeno sei o sette, non uno solo. Cmq ti farò avere dei draft se proprio ci tieni........

                                                  Ciao Federico.
                                                  Attendo con piacere il contratto e Ti ringrazio per aver soddisfatto la mia curiosita'.

                                                  ciao car.boni
                                                  Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                                  • #26
                                                    Ragazzi, ho letto con molto piacere i vostri post ed ho rilevato una leggera polemica.
                                                    Rispondo subito a car.boni. lo stalcio che hai riportato dal vedemecum del GSE, tutto dice , tranne che stabilire l'obbligo di conduzione delle stesse. Finalmente questa mattina ho avuto un responso ufficiale dal garante. quindi una cosa è certa!!! come anticipavo nei precedenti post. il contributo in conto energia lo si ha per il solo fatto di produrre energia.

                                                    Quanto all'integrazione architettonica, questo è un altro discorso. la stessa viene riconosciuta se il progetto rispecchia quanto in raltà stabilito nel vademecum dello Stesso gse, del quale Car.boni ha postato lo strlcio essenziale.

                                                    E' vero, come confemrato dallo stesso Gse, che ci sono state domande di contributo , con progetti su serra, intendendo la serra una sttuttura alta 1,5mt dal suolo ( evidente elusione); in tal caso il gse si è rifiutato di erogare, il contriobuto , specifinado che l'opera è stata realizzata in difformità di quanto disciplianto dallo stesso GSE.

                                                    Quanto alla validità dei progetti su serra, messi in discussione, è deoveroso fare delle precisazioni. investitore che sia, se non si fa abbindolare dalla invalidità del progetto chiede in garanzia mare e monti.
                                                    Nel mio caso, i terreni sono coltivati da oltre 100 anni senza alcuna interruzione. Pertanto alcune illazioni formulte mi sembrano fuori luogo.
                                                    Serra si , serra no?? , beh io sono stato invitato in Spagna a vedere cosa hanno fatto: serre megagalattiche finznaziate anche da banche italiane ....... paradosso.

                                                    Certo, sono investimenti piu alti , am chi ha avuto la possibilita di farsi 2 conti, ha capito anche in quanto tempo si ripaga la struttura.

                                                    Ovvio, condivido con chi afferma che condurre 30 ha di serre non sono uno scherzo; noi ne abbiamo coltivate , prendendole in fitto da altri , anche 100 ha all'anno. E' certo un impresa ed è molto faticoso.

                                                    Nel caso di specie, ho anhe pensato di finanziarmele da solo e interessare l'investitore per i soli pennelli, ma quando gli ho chiesto una percentuale del conto energia ha storto il muso.
                                                    Allora cosa vogliono la botte piena e la moglie ubriaca???

                                                    I proegetti fatti con cosienza vanno apprezzati , qaelli fatti per speculazione ........ no
                                                    io nel mio caso , non ho fatto speculazione non ho alcuna intenzione di cedere il progetto dietro il pagamento di royalty .
                                                    ho solo chiesto... mi fate le serre??????

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                                                    • #27
                                                      Originariamente inviato da lalternativa Visualizza il messaggio
                                                      Ciao Night,
                                                      potresti inviare anche a me i draft di cui parli nel messaggio precedente? Il discorso delle serre mi interessa molto perchè mio padre ha un 'azienda agricola e vorrebbe realizzarle.
                                                      I draft di cui parlavo sono quelli dei contratti, mentre credo che a te serva più una simulazione di progetto, o sbaglio?
                                                      In ogni caso, sii così gentile da mandarmi per PM cosa ti serve e la mail a cui girartelo


                                                      Car.boni, immagino che Ti interessi solo quello con l'azienda agricola per la conduzione delle serre, giusto? Non credo che Ti interessino anche gli altri (opzioni terreni, preliminari, etc.).
                                                      Se mi mandi per PM la tua email, domani ti mando un draft standard.

                                                      Federico

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        Ciao Killedit.
                                                        Posteresti gentilmente il quesito che hai posto al garante e la risposta?
                                                        Grazie molte

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                                                        • #29
                                                          Originariamente inviato da Night Visualizza il messaggio
                                                          ............immagino che Ti interessi solo quello con l'azienda agricola per la conduzione delle serre, .........Se mi mandi per PM la tua email, domani ti mando un draft standard........



                                                          Buongiorno Federico,
                                                          nel mio profilo utente trovi tutto cio' che serve. Grazie.
                                                          ciao car.boni
                                                          Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                                          • #30
                                                            NESSUNA CORRELAZIONE TRA CONTRIBUTO IN CONTO ENERGIA E OBBLIGO DI CONDUZIONE MANUFATTO fficeffice" />>>
                                                            Dopo mille voci e false rappresentazioni terroristiche avanzate da progettisti, speculatori del settore delle energie alternative e rappresentati di banche ed investitori, finalmente questa mattina si è vista la luce.
                                                            Interpellato il gestore dei servizi energetici in merito alla eventuale perdita del contributo in conto energia per mancato utilizzo dell’edificio ( intendendo per esso , qualunque edifico o manufatto, adibito ad uso civile, commerciale, industriale o agricolo ), questi palesemente ha riposto affermando che: il contributo in conto energia non è ASSOLUTAMENTE collegato all’uso del edificio o manufatto, in quanto il contributo è legato al solo fattore di produzione. Altresì lo stesso, ha dichiarato che nel disciplinare emanato, ha espressamente previsto le fattispecie costruttive che permettono di godere del contributo nella forma prevista dalla parziale integrazione architettonica, totale integrazione architettonica nonché di assenza di integrazione ; l’utilizzo o meno del fabbricato, edificio o manufatto che dir si voglia, non pregiudica , in modo assoluto l’erogazione del contributo ,per tutta la durata della convenzione e non puo’ essere revocato per il mancato o il diverso utilizzo dello stesso.
                                                            Si pronunzia lo stesso gestore per meglio chiarire il concetto, ad esaurimento dell’interrogazione richiesta , ribadendo che, anche essendo un ente pubblico, non ha i poteri necessari per poter verificare la bontà autorizzativa o concessoria , ma solo le caratteristiche del manufatto , che devono rispondere ai requisiti di integrazione. Nei soli casi in cui il manufatto è realizzato in difformità delle autorizzazioni e quindi abusivo, la consequenziale demolizione integrale o parziale e il riprisitino dello stato dei luoghi, fa venir meno il conto energia, ovvero la sua riduzione per la parte computabile al pertinente abuso.
                                                            Pertanto verificata la bontà dei progetti e loro validità , gli investitori non corrono IN NESSUN MODO il rischio di vedersi privato il contributo in conto energia per il mancato utilizzo o diverso utilizzo dell’edicifio o manufatto che sia , a patto che lo stesso la realizzazione dello stesso sia conforme alle norme di legge che disciplinano le singole fattispecie : edilizio – urbanistico - agricolo – industriale.

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