Salve, vi sottopongo il mio problema.
Ho attivato ieri pomeriggio il mio impianto da 4,7 kWp in regimi di CESSIONE TOTALE al netto dei servizi ausiliari. Fin qui tutto OK.
Questa mattina iniziando la procedura per la richiesta dell’incentivo sul portale del GSE, mi esce fuori una finestra dove specifica che se la cessione è TOTALE necessita che il Soggetto Responsabile abbia la partita IVA.
Ora inizia la tragedia, se decidessi di aprirmi la partita iva per la vendita dell’energia non posso ammortizzare il costo dell’impianto perché è stato fatturato a me PERSONA FISICA e cmq si cumulerebbe al mio reddito del lavoro come operaio… il tutto andrei pagare tasse su tasse su tasse.
Alternativa è la vendita dell’energia al netto dell’autoconsumo, dove non è richiesto la partita Iva. Ma il dubbio è che non ho utenze da poter collegare a questo impianto in modo da consumare il 70% dell’energia.
Infine l’ultima strada, che io vorrei affrontare, è il passaggio a SCAMBIO SUL POSTO. Installerei il secondo gruppo di misura e ogni tanto attiverei dei compressori e altro per consumare un po’ l’energia.
Enel di zona mi ha spigato che non ha mai praticato il passaggio da cessione totale a scambio sul posto e quindi non sa darmi né tempi né costi. Ha eseguito un solo caso simile, ma alla fine il richiedente ha lasciato perdere. E’ mai capitato a qualcuno di voi?
Perché la strada certa è recedere il contratto e rimuovere il contatore esistente e ricominciare dall’inizio la richiesta di connessione di un impianto di produzione….con probabile allaccio nel mese di novembre. Così facendo andrei a perdere circa 350€ anno x 20 anni….
Qualcuno sa consigliarmi la strada migliore, sta diventando per me un investimento a fondo perduto.
Confido in voi, grazie
Ho attivato ieri pomeriggio il mio impianto da 4,7 kWp in regimi di CESSIONE TOTALE al netto dei servizi ausiliari. Fin qui tutto OK.
Questa mattina iniziando la procedura per la richiesta dell’incentivo sul portale del GSE, mi esce fuori una finestra dove specifica che se la cessione è TOTALE necessita che il Soggetto Responsabile abbia la partita IVA.
Ora inizia la tragedia, se decidessi di aprirmi la partita iva per la vendita dell’energia non posso ammortizzare il costo dell’impianto perché è stato fatturato a me PERSONA FISICA e cmq si cumulerebbe al mio reddito del lavoro come operaio… il tutto andrei pagare tasse su tasse su tasse.
Alternativa è la vendita dell’energia al netto dell’autoconsumo, dove non è richiesto la partita Iva. Ma il dubbio è che non ho utenze da poter collegare a questo impianto in modo da consumare il 70% dell’energia.
Infine l’ultima strada, che io vorrei affrontare, è il passaggio a SCAMBIO SUL POSTO. Installerei il secondo gruppo di misura e ogni tanto attiverei dei compressori e altro per consumare un po’ l’energia.
Enel di zona mi ha spigato che non ha mai praticato il passaggio da cessione totale a scambio sul posto e quindi non sa darmi né tempi né costi. Ha eseguito un solo caso simile, ma alla fine il richiedente ha lasciato perdere. E’ mai capitato a qualcuno di voi?
Perché la strada certa è recedere il contratto e rimuovere il contatore esistente e ricominciare dall’inizio la richiesta di connessione di un impianto di produzione….con probabile allaccio nel mese di novembre. Così facendo andrei a perdere circa 350€ anno x 20 anni….
Qualcuno sa consigliarmi la strada migliore, sta diventando per me un investimento a fondo perduto.
Confido in voi, grazie
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