Mi sorgono alcune osservazioni sulla base di quanto detto e quanto normalmente si fa:
1 - Realizzaione di coperture con lana di roccia ( e non poliuretano).
Normalmente (non tutti i casi ma molti), quando si fa una copertura industriale con lana di roccia come isolante, e nel caso di un solaio in c.a. o laterocemento sottostante esistente, si utilizza uno strato (magari grecato), di copertura in metallo, che va posato sopra lo strato di lana di roccia isolante. Essendo la lana di roccia molto comprimibile spesso si usa ancorare la copertura metallica su travetti o altri elementi in legno che fungono da orditura e sono posati allo stesso livello della lana di roccia.
in questi casi (come dicevo abbastanza comuni), visto che consideriamo la struttura per intero, all'interno abbiamo questi travetti in legno che sono tutt'altro che ignifughi.
Quindi la soluzione non sarebbe idonea, fatto salvo trattare i travetti !!
che ne pensate ????
2 - altra osservazione:
Spesso si usa ubicare i quadri e gli inverter all'esterno dell'edificio in modo che non ci sia bisogno di sezionare le varie stringhe con il comando di emergenza prima del loro in gresso in edificio, come citato nella circolare attuale e precedente.
I dispositivi però (ripeto spesso), vengono ubicati in aderenza alla parete esterna dell'edificio (magari in box), pareti esterne che non sempre hanno uno specifico grado REI dichiarato.
In questo caso quindi i dispositivi dell'impianto non sono compartimentati rispetto l'interno dell'edificio, anche se di fatto nessun cavo (nel caso di impianti ad esempio in vendita totale), entra nell'edificio stesso.
Come la vedete questa questione ??? secondo voi deve e si può prendere qualche accorgimento in merito???
1 - Realizzaione di coperture con lana di roccia ( e non poliuretano).
Normalmente (non tutti i casi ma molti), quando si fa una copertura industriale con lana di roccia come isolante, e nel caso di un solaio in c.a. o laterocemento sottostante esistente, si utilizza uno strato (magari grecato), di copertura in metallo, che va posato sopra lo strato di lana di roccia isolante. Essendo la lana di roccia molto comprimibile spesso si usa ancorare la copertura metallica su travetti o altri elementi in legno che fungono da orditura e sono posati allo stesso livello della lana di roccia.
in questi casi (come dicevo abbastanza comuni), visto che consideriamo la struttura per intero, all'interno abbiamo questi travetti in legno che sono tutt'altro che ignifughi.
Quindi la soluzione non sarebbe idonea, fatto salvo trattare i travetti !!
che ne pensate ????
2 - altra osservazione:
Spesso si usa ubicare i quadri e gli inverter all'esterno dell'edificio in modo che non ci sia bisogno di sezionare le varie stringhe con il comando di emergenza prima del loro in gresso in edificio, come citato nella circolare attuale e precedente.
I dispositivi però (ripeto spesso), vengono ubicati in aderenza alla parete esterna dell'edificio (magari in box), pareti esterne che non sempre hanno uno specifico grado REI dichiarato.
In questo caso quindi i dispositivi dell'impianto non sono compartimentati rispetto l'interno dell'edificio, anche se di fatto nessun cavo (nel caso di impianti ad esempio in vendita totale), entra nell'edificio stesso.
Come la vedete questa questione ??? secondo voi deve e si può prendere qualche accorgimento in merito???
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