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Cooperativa di autoproduzione

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  • Cooperativa di autoproduzione

    Buongiorno a tutti. Premetto che faccio un lavoro diverso dal vostro, sono commercialista, e sono finito sul vostro forum cercando risposte ad una serie di dubbi che nascono da una iniziativa prospettata da un nostro cliente, e per la quale ci è stato chiesto uno studio di fattibilità economica e finanziaria.
    Ovviamente non sono a chiederVi opinioni o indicazioni circa la redazione del business plan, quello è lavoro mio, bensi circa alcune componenti o variabili che di questo piano sono parte essenziale e che il mio cliente non mi ha per niente chiarito.
    Vi espongo, cercando di semplificare al massimo, la questione, senza alcuna pretesa di risposte risolutive, ma sperando almeno di avere delle indicazioni o delle opinioni, o l'indirizzo di qualcuno che potrà (anche professionalmente, ben inteso) dipanare la matassa.
    Una cooperativa di consumo intende acquisire la disponibilità - mediante un contratto di affitto di azienda - di alcuni impianti di produzione di energia idroelettrica, al fine di produrre energia da cedere in via pressochè esclusiva ai propri soci, utilizzando la rete di distribuzione già esistente e dalla quale, attualmente, i soci ricevono l'energia dai rispettivi fornitori.
    L'obiettivo è quello di configurare la cooperativa quale soggetto autoproduttore così come definito dall'art. 2 Dlgs 79/99.
    In seconda battuta è in programma l’acquisizione diretta degli impianti suddetti da parte della cooperativa, sulla base di un accordo di cessione stipulato con l’attuale proprietario degli impianti.
    Per poter disporre delle risorse finanziarie necessarie all’investimento ed al successivo esercizio degli impianti, ai soci (tutti utilizzatori domestici) viene proposto il versamento anticipato alla cooperativa di una somma di denaro forfettaria, in contropartita della quale la cooperativa garantirà al socio la fornitura di energia elettrica per un periodo di tempo determinato (n anni) sulla base di una media di consumo annuo predeterminata senza ulteriori addebiti, salvo l’eventuale conguaglio a debito o a credito al termine di ogni anno sulla base degli effettivi utilizzi dell’utenza del socio.
    La cooperativa, altresì, sulla base di stime legate alle economie di scala, al miglioramento della capacità produttiva degli attuali impianti, alla cessione sul mercato dei "certificati verdi" che otterrà dal GSE (tra l’altro dopo aver riqualificato gli impianti…), ed a componenti reddituali derivanti dalla leva finanziaria prospettica, si aspetta l’equilibrio economico e finanziario della gestione pur non avendo, nel tempo, ulteriori ricavi se non quelli derivanti dalla cessione delle eventuali eccedenze produttive degli impianti sul mercato dell’energia e dal riconoscimento, come detto, dei "certificati verdi" da parte del GSE.
    La cooperativa sosterrà in proprio i costi derivanti dai servizi di misurazione, trasmissione, distribuzione e dispacciamento dell’energia, senza addebiti ulteriori al socio utente.
    In prima battuta viene da chiedermi se un tale progetto è fattibile dal punto di vista prettamente operativo, vista l'articolata normativa del settore.
    Secondariamente, non riesco ad inquadrare la natura del versamento del socio alla cooperativa e, conseguentemente, del rapporto fra socio e cooperativa. Il socio è un cliente, e quindi il corrispettivo della fornitura lo fatturo, sottoponendolo ad iva, accise, strutturando le varie componenti tariffarie, e chi più ne ha più ne metta, oppure il socio è appunto un soggetto che "utilizza" l'energia autoprodotta dalla cooperativa, e quindi tale energia "sfugge" alla ordinaria regolamentazione sulla vendita di energia??

    Voi capite che è proprio su questo punto che la partita della fattibilità economica si gioca.

    Può essere che qualche utente, leggendo il quesito, sorrida o prenda il mio cliente per un visionario... in realtà lo è, ma le sue visioni fino ad ora hanno sempre portato grandi benefici a molti "utenti", in diversi settori.

  • #2
    Originariamente inviato da pikkio Visualizza il messaggio
    ..........sono commercialista,...............
    .........non riesco ad inquadrare la natura del versamento del socio alla cooperativa e, conseguentemente, del rapporto fra socio e cooperativa. Il socio è un cliente, e quindi il corrispettivo della fornitura lo fatturo, sottoponendolo ad iva, accise, strutturando le varie componenti tariffarie, e chi più ne ha più ne metta, oppure il socio è appunto un soggetto che "utilizza" l'energia autoprodotta dalla cooperativa, e quindi tale energia "sfugge" alla ordinaria regolamentazione sulla vendita di energia??


    Buongiorno Pikkio,
    e benvenuto nel forum.
    Diciamo che il Tuo cliente nn e' un visionario e nn ha nemmeno scoperto una cosa nuova. L'idea della cooperativa tra consumatori che gestisce un impianto di produzione e' gia' applicata nel FV ed alcuni tentativi ci sono anche nell'eolico.
    Cambia la fonte energetica ma i problemi dovrebbero restare, grosso modo, gli stessi.
    Su entrambi i casi nn Ti so dire in che modo hanno risolto i problemi.
    Personalmente la ritengo una grande idea ma di difficile applicazione pratica.
    Venendo al Tuo lungo messaggio l'unica cosa che mi ha colpito e' la contraddizione che emerge e che ho quotato.
    Se nn riesci a risolverlo Tu, che sei un commercialista, come puoi pensare che lo possano risolvere degli idraulici ?
    Credo che il forum corretto a cui sottoporre la questione sia quello dei commericlisti, dei fiscalisti e/o degli avvocati.
    ciao car.boni
    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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    • #3
      Intanto grazie per la risposta.
      Può pure essere che questo non sia il forum giusto... come detto, sono utili anche semplici considerazioni o spunti di riflessione e magari, come scritto in premessa, l'indicazione di un contatto professionale che secondo voi potrebbe darmi delle indicazioni in merito.

      Si, io sono commercialista, ma il problemino che tu hai quotato fra tutte le mie fonti ed in 15 anni di esperienza professionale, non mi è mai capitato.

      Oltre ad essere professionista, scrivo anche su forum di commercialisti.
      Non pretendo certo che qualcuno qui o altrove mi risolva il problema, è ovvio, ma parlarne non ne farà di certo male.

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      • #4
        Ciao Pikkio,
        la mia nn vuole essere una polemica ma la constatazione di una realta'.
        Parlo per me ma conoscendo alcuni dei frequentatori del forum e le questione che normalmente vengono trattate posso tranquillamente estendere ad altri quello che e' il mio pensiero.
        Credimi, nn si tratta di nn voler parlare del Tuo problema ma per poterlo fare bisogna conoscere la materia.
        Comunque sentiamo cosa ne pensano gli altri partecipanti .........
        ciao car.boni
        Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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        • #5
          Non metto in dubbio quanto scrivi, mi rendo conto che per voi l'argomento potrebbe non essere così usuale.
          In questi giorni ho esposto il problema su diversi fronti, e pare non sia competenza di "nessuno"...

          Mettiamola così, se dovesse venire fuori da qualcuno di voi utenti "professionali" nel campo (anche) idroelettrico il nominativo, o l'indicazione di qualche professionista (consulente amministrativo, fiscale...) con cui magari avete avuto a che fare in tale ambito, già ve ne sarei grato.

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          • #6
            I problemi che stai affrontando dovrebbero averli già risolti in:
            www.retenergie.it
            2 anni fà a report, ascolta il notaio alla fine del filmato
            YouTube - retenergie

            I commercialisti in questo settore sono ancora "poco ferrati", considera che il mio è molto quotato eppure gli ho dovuto parlare io di Tremonti ter e credo anche che mi abbia fatto perdere soldi.

            Sull'argomento sono preparati i fiscalisti-tributari di grandi aziende tipo Edison- Enel e via discorrendo, se ne conosci qualcuno sicuramente può aiutarti.

            Per il resto ha ragione Car.Boni, per noi è più facile calcolare il numero di giri caratteristico di una macchina, ma, per quel che si può, cerchiamo di aiutare.

            Un augurio
            Spes

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            • #7
              Grazie per il suggerimento di "retenergie" che, effettivamente, fa o vorrebbe già fare qualcosa di simile. Vedrò anche li che si dice, o se trovo contatti utili.

              Ho anche pensato ad interpellare direttamente l'AEEG o il GSE, probabilmente la prossima settimana lo farò.

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