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Finanziamenti idroelettrico

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  • Finanziamenti idroelettrico

    Ho già letto una discussione in merito ma era datata.
    Qualcuno ha esperienza in richiesta di finanziamenti leasin o mutuo.
    So che adesso ubi e intesa sanpaolo spingono facilmnte un idroelettrico.
    Secondo voi basta un venti percento di capitale iniziale per farsi finanziare al 100% l'operazione di acquisto di una centrale attiva magari da revampare?
    Se si o avete esperienze in merito quanto vi hanno chiesto gli istituti di credito come capitale iniziale?

  • #2
    Ciao,
    20 tu/80 banca è possibile ma ti chiedono garanzie pari al doppio di quanto ti prestano considerando il tuo patrimonio personale; poi valutano la capacità di solvibilità tua o della tua società. Le cose cambiano se innalzi il tuo impegno in quanto dimostri di credere nel tuo progetto e loro ti sostengono magari con un chirografario, senza tanti vincoli.

    Non fermarti, le soluzioni si trovano.

    Max72

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    • #3
      grazie per la risposta ma ho un'altra perplessità nel 20% è comprensivo l'importo iva nel senso che alla fine è come se pagassi l'iva se non sbaglio , inoltre l'unico modo per noi sarebbe quello chirografario, forse sarà un pò difficile ma non ci arrendiamo.

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      • #4
        Buongiorno a tutti,
        normalmente l'IVA nn viene finanziata dalla banca.
        Oggi il problema maggiore, oltre all'affidabilita' ed alla solvibilita' dei proponenti (giusta l'osservazione di Max72), e' il piano d'impresa del progetto idroelettrico.
        Barare su numeri e sui risultati economici (un esempio banale e' quello di abbassare i costi di costruzione ed innalzare i ricavi lordi) nn e' possibile in quanto TUTTE le banche si appoggiano ad istituti terzi per periziare l'impianto.
        Qundi, secondo me, il vero problema nn e' il finanziamento ma avere un progetto sostenibile.
        ciao car.boni
        Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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        • #5
          quindi per capirci ammesso sempre che la banca non chieda garanzie perchè a quel punto non avrei bisogno della banca se avessi quei soldi per un importo finanziato di 800.000 dovrei tirar fuori 120.000 ....in soldoni

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          • #6
            Originariamente inviato da loryzex Visualizza il messaggio
            quindi per capirci ammesso sempre che la banca non chieda garanzie perchè a quel punto non avrei bisogno della banca se avessi quei soldi per un importo finanziato di 800.000 dovrei tirar fuori 120.000 ....in soldoni

            Ciao Loryzex,
            i problemi sono diversi :
            - avere o nn avere il denaro; conta il progetto,
            - l'IVA e' fuori; che sia al 10% o al 21%,
            - le garanzie la banca le chiede sempre ed a maggior ragione se si tratta di un mutuo chirografario,
            Premesso cio', se la quota di equity e' del 20%, devi anticipare una somma pari a 160,000 € + l'IVA sugli 800 k€ che puo' variare, a seconda dei casi, tra gli 80 k€ e i 168 k€.
            Il tutto ammonta ad una cifra variabile tra i 240.000 € e i 328.000 €
            ciao car.boni
            Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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            • #7
              Grazie carboni, ho un'amico che sta facendo due conti in san paolo ma penso proprio che alla fine la risposta sarà quella che mi hai detto tu', comunque troppi soldi non ci arrivo nemmeno se mi vendo un rene.
              Magari sto pensando ad un minieolico da 60 kw chissà forse piu' fattibile.

              Lorenzo

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              • #8
                Originariamente inviato da loryzex Visualizza il messaggio
                ..... comunque troppi soldi non ci arrivo nemmeno se mi vendo un rene.
                Magari sto pensando ad un minieolico da 60 kw chissà forse piu' fattibile.

                Lorenzo
                a prescindere dall'eolico o meno e non conoscendo il progetto dell'imianto, rinunciare in toto per mancanza di fondi mi sembra sbagliato, prima di abbandonare puoi cercare qualcuno che assieme a te possa realizzare la cosa, è sempre meglio avere un 20, 30, 40, 50% di una cosa piuttosto che un 100 di niente, magari trovi qualcuno che ha "moneta in mano" e può coprire l'esborso iniziale e poi insieme coprite con i vostri beni il finanziamento della banca

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                • #9
                  un saluto a tutti, in particolare al saggio ed esperto Car Boni...... e non lo dico tanto per dire...
                  quello dell'accesso al credito è un annoso problema che mi sta facendo decidere di vendere il progetto autorizzato perchè le banche con le quali ho avuto a che fare, oltre all'equity 20 - 30 % (si può discutere), chiedono in sostanza il leas - back , fai prima l'impianto, connettilo, portaci il contratto GSE e noi forse ti concediamo il credito !!!! piacere al c.... !!!
                  Avete nominato UBI o San Paolo .... Ubi non la conosco, San Paolo tempo fa (6 mesi) non ha mostrato interesse....
                  Investimento di 1,1 Ml, ricavi lordi medi annui oltre i 300.000 €, netti 120.000 € circa ....
                  A chi mi devo rivolgere e come fare per sbloccare la situazione... sarei disponibile a cedere quote importanti pur di risolvere la situazione e metter in funzione l'impianto !!!
                  Avete consigli / dritte da darmi ?
                  grazie

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                  • #10
                    Credo che anche l'Idroelettrico sia vittima del credit crunch e pertanto le banche, che non si fidano piu' a prescindere delle operazioni proposte, si vogliano garantire su tutta l'operazione ben oltre il 100%. Non stupiamoci se alla richiesta del finanziamento coperto dal 20/30 di equity, dalla copertura dell'esborso IVA ci vengano a dire che (a torto) l'investimento sta in oiedi solo perche' ci sono gli incentivi statali e siccome non si fidano del sistema paese non possono finanziarlo. Credo che i problemi di finanziamento derivino dal fatto che tali operazioni vengano classificate nel sistema bancario come operazioni immobiliare e in un periodo come quello di oggi in cui c'e' crisi di liquidita', operazione a medio o lungo termine che impegnano coperture degli investimenti con ratio importante vengano viste molto male dalle banche. Riassumendo: Non vengano (in maniera gentile tramite l'apposizione di molti vincoli) neanche tenute in considerazione. Buon week end. Munich

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                    • #11
                      per idroflav:
                      io non mi accontenterei di sentire solo una o due banche ma le proverei tutte, sicuramente non è tempo perso, poi dipende sempre da chi hai davanti a volte il funzionario o direttore che sia non sa neanche di cosa stai parlando e a quel punto di "bollano" come una qualsiasi richiesta di finanziamento per avvio attività e nessuna attività, se non specifica come questa, la finanziano all'80% da cui il diniego specie in periodi come questi. Se proprio non trovi nulla ma il progetto è valido troverai sicuramente chi vuole entrare in società con te e convertire quote a favore di capitale per la realizzazione, come ho detto sopra, è meglio poco di qualcosa che il 100% di niente.
                      Giorgio

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                      • #12
                        Buongiorno a tutti,
                        e' vero, nn bisogna fermarsi al primo isituto bancario e nemmeno al secondo.
                        Pero' c'e' da dire che la stragrande maggioranza delle banche aderisce ad un "cartello" virtuale (che tanto virtuale nn e') e le risposte sono molto simili tra loro.
                        Purtroppo oggi le banche finanziano societa' o persone fisiche che hanno solide basi.
                        La credibilita' e le possibilita' di finanziamento aumentano se il proponente ha gia' in portafoglio impianti importanti e funzionanti (di qualunque genere e nn necessariamente idro) ed ha dimostrato nel tempo di saper gestire progetti importanti senza intoppi e nei tempi stabiliti.
                        Mi dispiace dirlo ma pur avendo validi progetti senza solide basi molto difficilmente si ottiene un finanziamento; paradossalmente e' piu' probabile il contrario, progetto scarso ma solide basi.
                        ciao car.boni
                        Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                        • #13
                          abbiamo trattato con MPS, Capital Services (MPS), San Paolo, UniCredit.... il problema come dice car.boni non è quello di valutare la bontà dell'iniziativa..... contano solo le solide basi.... e cioè... ti serve per esempio 1 Ml, se ne hai depositato uno presso l'istitutio al quale chiedi il finanziamento molto probabilmente lo avrai a prescindere se sitratti di acqua, pecore o limoni.
                          Per quanto riguarada UBI banca nominata... esiste una specifica società di leasing del gruppo per l'idro o direttamente con UBI ??
                          cordialità

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                          • #14
                            Ciao a tutti
                            su questo argomento vorrei condividere una possibilità per finanziare i progetti
                            Premetto che personalmente ho solo preso i primi contatti e non ho sviluppato un vero e proprio piano finanziario
                            In quanto ad oggi sono sempre alle prese con la fase autorizzativa...

                            Ma intanto ho inziato a prendere i primi contatti.
                            Con la situazione attuale delle banche: che non conscono il settore, che non danno soldi,
                            e gli immobili a garanzia sono quotate dalle banche a percentuali ridicole (vista la crisi del mattone)...

                            Ho iniziato a prendere contatti con un consulente finanziario indipendente che conosce bene il settore e ha pianificato e gestito finanziariamente vari progetti.
                            Tanto per intenderci i consulenti alle quali le banche si appoggiano.
                            Essendo io eventualmente una start-up, e non avendo capitali liquidi per almeno un 30-50% del progetto, e/o non avendo capitali immobili a garanzia per 2-3 volte il valore del progetto...
                            Mi ha proposto un socio finanziatore (quale fondi di investimento o robe del genere).
                            Soggetti che mettono come garanzia i capitali liquidi per rendere finanziabile il progetto e come moneta di scambio chiedono la meta' della torta (circa il 50%).
                            Questo almeno per i primi anni, e per lo start-up, poi una volta che la società (una o più) vive di vita propria, si puo' ri-valutare il tutto, ivi compresi quote societarie etc etc ..
                            Obbiettivo di queste Figure e' fornire le garanzie per l'avvio del progetto, per poi sganciarsi e riversare le liquidità in altri progetti quando è possibile.
                            La storia e' vecchia e ciclica: in momenti di crisi chi ha liquidità assume maggior controllo e potere.

                            Mi date un vostro feed-back su questa soluzione?
                            A chi interessa ovviamente possa fornire i contatti in privato.

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                            • #15
                              Originariamente inviato da marcomambo Visualizza il messaggio
                              ......................
                              Essendo io eventualmente una start-up, e non avendo capitali liquidi per almeno un 30-50% del progetto, e/o non avendo capitali immobili a garanzia per 2-3 volte il valore del progetto...
                              Mi ha proposto un socio finanziatore (quale fondi di investimento o robe del genere).
                              Soggetti che mettono come garanzia i capitali liquidi per rendere finanziabile il progetto e come moneta di scambio chiedono la meta' della torta (circa il 50%).
                              Nemmeno essere soci in modo paritetico gli va bene (50-50)
                              Questo almeno per i primi anni, e per lo start-up, poi una volta che la società (una o più) vive di vita propria, si puo' ri-valutare il tutto, ivi compresi quote societarie etc etc ..
                              Obbiettivo di queste Figure e' fornire le garanzie per l'avvio del progetto, per poi sganciarsi e riversare le liquidità in altri progetti quando è possibile...............


                              Buongiorno Marco,
                              vorrei fare un discorso generale e nn mirato alla Tua situazione.
                              Quello che Tu prospetti ha fondamenti molto teorici e poco pratici.
                              E' vero, esistono per le nuove societa' (parliamo italiano lasciando perdere il termine start up) i cosiddetti "incubatori"; sono delle entita' che sorreggono e sponsorizzano nuove realta' produttive nei primi anni di attivita'.
                              Applicare questo criterio ad un banale (perdona il termine) impianto idroelettrico, piccolo o grande nn importa, secondo me, nn e' possibile. Si sta parlando di tutt'altra cosa.
                              Ti parlo apertamente, se un'entita' (sia essa un privato, una finanziaria o un'altra societa', nn importa) entra in un'iniziativa del genere difficilmente si accontenta di essere socio di minoranza e, specialmente se "l'affare" funziona, ad uscire dopo poco tempo.
                              Bisogna quindi fare molta attenzione e valutare bene cio' che viene proposto.
                              Normalmente questi soggetti, a differenza di un qualsiasi altro investitore privato che puoi trovare nella Tua cerchia di parenti ed amici, sono persone molto scafate e prive di scrupoli.
                              Chi ha questa forza e determinazione puo' imporre condizioni nello statuto societario che condizionano in modo pesante la vita dei/l soci/o di minoranza.
                              Fai attenzione.
                              ciao car.boni
                              Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                              • #16
                                Ciao Carboni

                                allora riformuliamo lo scenario pensando in generale (e non al mio caso specifico)
                                Se in generale uno si trova con un progetto da 1 milione di euro (al netto iva)
                                Il progetto ha una buona sostenibilità in termini di costi/ricavi (ovviamente)
                                e uno non ha la forza economica per sostenerlo da solo (anche se vorrebbe )
                                Ma ha la voglia di portarlo avanti, che deve fare secondo te?
                                Cederlo...? Dopo aver buttato sangue...? Nooo...

                                Secondo te, quale può essere la strada più percorribile, e più equa per proponente / finanziatore da seguire?
                                Il tuo pensiero e la tua esperienza potrebbe essere di aiuto a molti (oltre che a me)

                                Tutto questo con la situazione delle banche attuale, in quanto sino a qualche anno fa...
                                (si possono leggere esperienze dal forum stesso)
                                anche per aziende nuove, ci sono stati casi in cui mettendo un un immobile a garanzia di una fetta del progetto (30%?) ti finanziavano tutto ...

                                Grazie

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                                • #17
                                  Buonasera Marco,
                                  nel mio precedente messaggio nn ho usato il termine "cedere l'operazione" perche' conoscevo gia' la Tua risposta.
                                  Tra diventare socio di minoranza di una compagine controllata da persone poco affidabili sceglerei sicuramente la strada della cessione.
                                  Meglio togliersi il problema subito piuttosto che soffrire per decine di anni.
                                  Veniamo alla soluzione che, secondo me, e' da perseguire.
                                  Dando per assodato che il progetto e' valido mi guarderei intorno e verificherei se tra le mie conoscenze di amici, parenti, imprenditori stimati (piccoli o grandi) c'e' una o piu' persone interessate a partecipare all'impresa e che abbiano "qualcosa alla luce del sole". La percentuale ed il corrispettivo li decidi Tu. L'importante e' che in sede di costituzione della societa' ci siano norme di salvaguardia a favore di chi ha una piccola partecipazione.
                                  Il mutuo e' meglio ipotecario in quanto si puo' mettere l'ipoteca sui terreni ove insistono le opere di presa e la centrale. Sara' poca cosa ma e' una base di partenza. Questo evita di ipotecare beni immobili personali ma nn evita le garanzie personali.
                                  Infine, diciamocela tutta, e' impensabile fare attivita' industriale senza metterci soldi propri e nessuna garanzia.
                                  Se uno pensa questo allora e' meglio che si venda il progetto subito.
                                  ciao car.boni
                                  Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Car.boni , che saluto , ha ragioni da vendere... io li definirei piu' "strozzini"...... anche se sono stati descritti con termini diversi.... il risultato non cambia.
                                    Le banche _oggi_ non hanno interesse nell'investire con terzi .. ma investire i propri denari con investimenti propri , prababilmente piu' remunerativi , meno rischiosi , e meno problematici.
                                    Ciao,


                                    -Illo41100-

                                    Commenta


                                    • #19
                                      il problema attuale delle banche è che, almeno nel mio caso, nessuno ti finanzia se non realizzi prima l'impianto, non lo connetti e non sottoscrivi con il GSE il contratto con la tariffa certa. Ragionando solo con la formula del leas-back non si creano facilmente le condizioni per attivarsi in famiglia e dintorni come ben dice car.boni. Ci sarebbe quindi bisogno, come nel mio caso, di una raccolta privata di circa 1 Ml o di un socio che abbia già avuto un precedente finanziamento simile con una banca.... il socio potrebbe essere del tipo "permanente" o "a tempo", in entrambi i casi mi sembra ovvio riconoscere una buona remunerazione all'eventuale ruolo del soggetto !!! solo in questo caso potrebbe esserci credo un potenziale finanziamento a SAL e cmq non a leas-back !!!
                                      buona giornata Idroflav

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                                      • #20
                                        concordo con car.boni, cerca da altre parti, secondo me persone che voglio investitore in questo settone ne trovi vicino a casa tua e anche qui. Quelli definiti incubatori o finanziatori di quel tipo entrano in un progetto solo se vedono un potenziale ritorno molto alto nel breve, nello specifico ricercano delle idee innovative "in partenza" da far crescere per poi rivendere nel giro di 1 o 2 anni con utili altissimi (hanno anche molti fallimenti = alto guadagno - alto rischio) e in quel caso anche all'ideatore del progetto può andare bene perchè gli fanno esplodere l'iniziativa con ritorni enormi per entrambi. Nel progetto idro, dove il ritorno non è espandibile se non quanto definito da quello che la natura ci offre in quel sito e non nel breve come loro consuetudine, possono solo barattare la cosa con fette importanti di quote capitale e pertanto io penso non sia la strada giusta da percorrere.

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                                        • #21
                                          in alternativa bisognerebbe, anche controvoglia, trovare acquirenti per cedere l'iniziativa e buona notte al secchio.... in questo modo continui a fare solo lo sviluppatore di altri progetti.... non è il massimo ma rappresenta UNA soluzione !!!
                                          idroflav

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                                          • #22
                                            ciao a tutti
                                            vista la situazione delle cose... ho pubblicato un post...
                                            http://www.energeticambiente.it/idroelettrico/14754502-cerco-soci-finanziatori-per-progetto-mini-idro-centro-italia.html
                                            per chi fosse interessato ... se ne può parlare...

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