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MULINO OLTREPO...opinioni...

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  • #61
    Perché mi sgridi? Avevi scritto: "...Io ad esempio vorrei fare un test con la mia turbina Banki e un PMA serio al posto del normale motore asincrono trifase che ho, tanto per togliermi lo sfizio di vedere quante decine di W in più escono..." perciò ti ho offerto di provare "a gratis" il mio aggeggio. Ho fatto un conto ad occhio: a 640 giri col 93% sono circa 2,6kW, col 90% sono circa 5,1kW. Fossero troppi, allargando il traferro si riduce la potenza a piacere e il rendimento non cala (non capisco perché, ma non mi lamento) . Nel caso della ruota la costanza del rendimento al calare dei giri lo vedo utile quando c'è poca acqua: i giri della ruota calano parecchio. Certo che il 93% misurato su poche decine di watt sembra strano, ma ho consultato parecchia gente e pare che il metodo di controllo usato sia giusto, ho cambiato anche gli strumenti. Forse ho trovato uno del mestiere che viene a controllare. Comunque il fatto si spiegherebbe perché nel mio aggeggio non c'é quasi niente ferro ed è lì che nascono le perdite. Capisco anch'io che il risparmiare una cinghia che ti mangia il 5% è annullato dall'inverter che ti mangia altrettanto. Però la cinghia è sempre una rogna. Inoltre passare dall'82% al 93% non mi pare disprezzabile. Se poi c'è un periodo di magra dovrebbe essere un vantaggio.

    E' vero che ti h ho linkato un Alxion troppo piccolo (avevo chiesto il prezzo di quello lì) però se guardi le curve di rendimento di quelli grossi che girano più piano e rendono di più, vedrai che il rendimento ai bassi giri cala parecchio ugualmente. Degli asincroni non so (e poi diffido molto dalle dichiarazioni dei fabbricanti).

    PS. Magari al crescere dei giri il rendimento cala, ma sarebbe cosa assai strana, succede sempre il contrario. Non sono attualmente attrezzato per crescere di giri e potenza: ecco perché mi farebbe comodo sfruttarti.
    Ultima modifica di gino33; 26-05-2013, 18:21.

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    • #62
      Nessuno ti sgrida, ma mi spieghi come fai a fare un calcolo della potenza solo con i metri del salto e gli RPM? (senza sapere la portata precisa?) Generalmente un alternatore più è potente più è efficiente, sono efficienze di un grosso PMA, comunque complimenti perché deve dare molta soddisfazione dopo un lungo lavoro di realizzazione del Piggott. Ciao

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      • #63
        Misuro i volt e gli ampere: ho un pacco di resistenze e cambio gli ohm fino a che non ottengo la potenza massima (faccio a mano quello che immagino faccia una routine MPPT in un inverter). Nel caso dei modelli piccoli (ho messo la foto di quello con diametro 150 cm largo 7) so la portata perché uso una pompa. Il modello più grande (quello di diametro 98 e largo 100) l'ho testato prendendo l'acqua da un canale che alimenta un vecchio mulino, ma la situazione impedisce di misurare la portata, perciò la stimo prendendo quella di un modello 100 x 5 e moltiplicandola per per 20. Ma una "stima" non è una certezza.

        L'alternatore è un "assiale" come quelli di Piggot, ma non ha niente a che fare con Piggot (che commette errori marchiani e sopratutto non misura i rendimenti, quindi fatica assai nel capire cosa sta facendo). Figurati che in un altro forum sono stato "bannato" perché ho messo in dubbio certe loro affermazioni che non concordavano con le mie misure (le misure sono sempre discutibili, però bisogna verificarle).

        Io ho "verificato" che i "miei" bi-rotore, a parità di neodimio, andavano peggio del mono-rotore perché ciò che si perde viene più che recuperato raddoppiando il diametro. Tutto dipende da quanti volt hai col birotore e quanti ne restano togliendo un rotore. A me, in vari test, ne sono restati dal 33 al 44% e quindi (dovrei farti due conti) il monorotore (più semplice da fare) è sempre conveniente (a meno che il diametro più grande non disturbi). Ho posto la questione anche qua, nella sezione eolico, ma silenzio quasi assoluto: a quanto pare è sacrilegio mettere in discussione i "guru" ... ma io sono disposto ad imparare da tutti, forse io facevo dei birotori mal fatti, forse qualcuno misurando il suo poteva dire: "guarda che da me si scende al 25%" e allora io avrei dovuto grattarmi la zucca ...

        Più potente = più efficiente.
        Sulla questione ho litigato con mio cognato, un elettronico che però in gioventù ha progettato dei trasformatori.
        Secondo me perché la roba piccola non si vende se costa molto e quindi si tira a risparmiare.

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        • #64
          Ciao Gino e Buran
          mi sarebbe piaciuto poter intervenire in questa interessante discussione, ma il tempo disponibile in questi giorni è veramente poco.
          Mi limito ad alcune osservazioni di metodo.
          Buran ha ragione ad affermare che i test per valutare le caratteristiche devono essere rigorosi. Aggiungerei che occorre adottare metodi corretti e plausibili.
          Anzitutto, vanno tenuti ben distinti i test sui due principali componenti di questi esperimenti, cioè il gruppo ruota idro dal generatore a magneti permanenti.
          Nella ruota idro entrano tre parmanetri principali, salto, portata, potenza.
          -Il salto deve essere misurato dal pelo libero della canala di alimentazione in prossimità della ruota al pelo libero dello scarico.
          Ci sarebbe da argomentare per quanto concerne la velocità di ingresso alla ruota, ma per me non è il momento e il tema.
          -La portata non può essere valutata a partire dalla portata nominale di una pompa di alimentazione, la quale è variabile in funzione della prevalenza, ma come afferma Buran, tramite misure oggettive.
          Anch'io suggerisco lo stramazzo calibrato o il buon vecchio bidone con cronometro.
          -La potenza non la puoi misurare mediante un generatore di cui non conosci le caratteristiche. Puoi adottare il sistema a freno dinamometrico o di Prony, che offre valori attendibili, se correttamente impiegato, oppure un generatore di caratteristiche certificate abbinato a serie di resistenze-zavorra e strumenti di misura (amperometro, voltmetro, wattmetro ecc.)

          Per il generatore a magneti permanenti, premessa la mia ignoranza sull'argomento, credo che debba essere testato al banco, cioè, come puoi vedere fra l'altro cercando su you tube, tramite un motore di trascinamento di caratteristiche note.
          Testati i valori elettrici in ingresso ed in uscita, noti i rendimenti del motore, la curva dei rendimenti del generatore a magneti permanenti risulta definita da differenze e prodotti.

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          • #65
            Ciao Wilmorel,
            giustissimo quel che dici.

            La portata della-delle pompe l'ho verificata riempiendo un contenitore e misurando i tempi (sempre inferiore ai dati del fabbricante).
            Per la ruota più grande, nella zona dove è ora, è difficile usare uno stramazzo: farei prima con la pompa (nel modo indicato).
            Per il rendimento dell'alternatore ho usato un metodo diverso (misuro la coppia di reazione sullo statore) che è stato giudicato corretto da gente del mestiere. Certo però si tratta di misure delicate, ho cambiato varie volte i tester e la bilancia e ho fatto e rifatto le misure, ma una verifica via motore tarato sarebbe opportuna. Pochi giorni fa mi aveva scritto una persona che pareva attrezzata al riguardo, ma non si è più fatta viva.

            Però una verifica molto utile credo sarebbe quella di provare l'alternatore in un impianto funzionante.
            Poniamo che la Banki di Buran001 fornisca regolarmente X watt, montandoci il mio aggeggio + inverter si vedrebbe che ne esce.
            Certo occorre fidarsi del rendimento dell'asincrono per risalire al rendimento del mio aggeggio, ma si capirebbe se è il caso di buttare tutto nel cestino.

            Ecco perché l'ho offerto in prova, visto che Buran ha detto che la curiosità ce l'aveva.
            Ultima modifica di gino33; 30-05-2013, 10:58.

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            • #66
              Bravo Gino
              le procedure che hai seguito sono corrette (a mio parere).
              Bene la misurazione delle portate delle pompe se la quota di mandata di prova è all'incirca quella di alimentazione della ruota.
              Mi sembra molto buona la misurazione della coppia attraverso la reazione dello statore misurata con bilancia o cella di carico. In pratica è un freno dinamometrico elettromagnetico. Immagino che avrai contemporaneamente misurato il numero di giri con una buona precisione...
              I costruttori più seri, tipo Siemens, dovrebbero fornire motori con curve di rendimento certificate (e pubblicate). In questo modo avresti però valori attendibili solo per la velocità di sincronismo del motore, e viceversa, per testare un generatore a magneti permanenti e quindi a differenti velocità di rotazione, ti occorrerebbero una serie di puleggie di riduzione e cinghie, tenendo presente che una trasmissione utilizzante cinghie del tipo SP (Z, A, B, C) ha efficienze attorno al 97%, quindi perde il 3% ad ogni stadio.

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