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  • #61
    CITAZIONE (sapora @ 19/3/2007, 11:30)
    1) Non trattatemi come il classico "sborone": non sono per nulla il tipo! Non datemi del "signor ING.", perché non lo sono! Sono uno studente, neo-laureato! La differenza tra la piu parte della gente in questo forum e me é l'età. In altre parole l'ESPERIENZA, che senz'altro gioca dalla vostra, e per la quale ho il massimo del rispetto. Illo, hai solo la licenza elementare? Non vuol dire nulla, fai sempre critiche eccezionali, e ora proponi anche idee! Non credere che ti consideri un pirla, al contrario (mio padre stesso, é piu intellignete di me ma ha un titolo di studi infimo)!

    Non ho solo la licenza elementare <img src="> ma nulla da togliere a chi ha solo quella!

    La mia era un'aperta provocazione , a chi sventola titoli o pseudo titoli .

    Per sapere quello che si dice , non occorre essere avere un qualche strano dottorato...semplicemente , occorre documentarsi , capirne il funzionamento , parlare con chi ne sa piu' te , e poi dopo magari avanzare delle idee..

    Un mio prof, anni fa mi diceva :"La sciensa avansa e l'ignoransa sopravansa" e le "Z" non mancano per un'errore di battitura.

    Io me la ridevo... solo passando qualche anno ho capito quanto aveva ragione !

    Ciao

    CITAZIONE (Paolo Cattani @ 17/3/2007, 08:32)
    Non mi sembra affatto male la tua idea, illo. I costi sono limitati, la fattibilità è ottima. Hai pensato al semplice recupero di energia in un accumulatore di pressione? Forse costerebbe anche meno, seppur con minore rendimento. Naturalmente, il tutto a valle degli overcenter, cioè sullo scarico nel serbatoio.

    Per risparmiare sulla potenza impegnata, comunque, potremmo anche riempire l'ascensore con l'elio o con l'idrogeno..... salirebbe praticamente da solo.

    No , non ci avevo pensato , e' un'ottima idea , dovrebbe essere oppurtunamente calibrato per non rallentare troppo la discesa.
    Sai essendo sull'idroelettrico , la prima cosa che mi e' venuta in mente e' una turbina <img src=">

    L'idrogeno o l'elio , manco per l'anticamera del cervello ! <img src="> n'attimino esplosivi.... <img src="> Comunque potrebbe essere un notevole risparmio sull'uso dell'ascensore....

    Comunque zitto...acqua in bocca... cosi' le brevettiamo ! <img src=">
    Ciao,


    -Illo41100-

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    • #62
      CITAZIONE (Paolo Cattani @ 19/3/2007, 12:43)
      Janvalian, come pensi di poter gestire un sistema del genere?
      La potenza degli ascensori è determinata dal peso della cabina (che viene contrappesata) più la metà della portata nominale, che viene anch'essa contappesata.
      Per un ascensore per quattro persone (ognuna di 80 kg) la portata è di 320 kg, ma la metà del peso è annullata dal contrappeso, quindi con due persone il peso della cabina è neutro... con zero persone il motore deve addirittura frenare quando l'ascensore sale; quando invece hai quattro persone il peso che grava sull'argano è solo di 160 kg...
      Per sollevare un simile peso, basta un motore da 1000 W.... ma allora perchè si usano motori da 20-30 kW?
      Beh, li usano per un fattore di sicurezza e per l'inerzia, visto che l'ascensore deve accelerare e decelerare.
      Quanto pensi di risparmiare, aggiungendo o togliendo pesi, sulla gestione di un motore che lavora normalmente al 20 % della potenza sviluppabile? La maggior parte dei kW veramente necessari verranno usaiti ugualmente per vincere l'inerzia, la parte di peso aggiunto o tolto è quasi ininfluente


      Facciamo un'ipotesi con una famiglia di quattro persone persone tipica. Diciamo che gli adulti pesino. per comodità, 60 chili... e i bambini ed il cane 30 kg:
      -ore 7.00 - il marito scende per andare al lavoro. - scendono 60 kg
      -ore 7.30 - la moglie scende col bambino per accompagnarlo a scuola - scendono 60+30 kg
      .....

      Finalmente delle critiche fondate...era quello che aspettavo.

      Devo ammettere che hai posto un ottimo problema: ossia che salite e discese non sono equamente distribuite lungo l'arco della giornata, ma piuttosto abbiamo una concentrazione di discese a inzio giornata e di salite a fine giornata.

      Teniamo questa in standby e passo ad altre a cui però avevo già dato risposta nei miei post.

      -Il sistema non è a bilancio energetico zero. Vuoi per la questione dell'inerzia, dell'attrito, dei pesi che salgono e non scendono, il sistema presente comunque delle perdite, e questo era ovvio. Avevo quantificato a spanne queste perdite intorno al 10-15 %. Ciò vuol dire teoricamente che ogni 8-10 corse, un motorino ausiliario tirerà su i contrappesi. Come ho già detto, sarà un motorino di piccola potenza, anche da 200 W, che a basse velocità (20 cm/s) riporterà i pesi in alto.

      Ritornando sulla questione dell'inerzia. Ripeto il calcolo che ho fatto della carrucola con 2 pesi. Poniamo il caso limite di 500 kg da una parte e 530 kg dall'altra. Bilancio delle forze: 30· 9,81 = 294,3 N. Questa forza deve spostare entrambe le masse. Quindi l'accelerazione totale sarà 294,3/1030 = 0,28 m/s.
      In 4 secondi si arriva a quasi 1,2 m/s che è la velocità tipica di un ascensore comune. Quando l'ascensore si ferma, l'energia cinetica delle 2 masse viene persa.

      Ecco quindi una grande ottimizzazione: il rapporto variabile. Non so se sarebbe pienamente fattibile, ma si potrebbe pensare o ad un semplice verricello a diametro di avvolgimento variabile o ad un vero e proprio CVT tra i 2 verricelli.
      In questo modo si riesce a dare un ottimo spunto in partenza spostando il rapporto dalla parte del peso che scende. Poi il rapporto torna quasi 1 a 1 giusto quel tanto che basta a vincere gli attriti e a garantire velocità uniforme. Poi, qualche secondo prima della fermata, il rapporto diventa sfavorevole per il peso in discesa. In questo modo la velocità diminuisce gradualmente, recuperando gran parte dell'energia cinetica dei due corpi.

      Dal punto di vista degli spazi percorsi: all'inizio il peso in discesa percorre più spazio di quella in salita (quindi a maggiore velocit&agrave, poi le velocità arrivano quasi ad eguagliarsi, ed alla fine il peso in discesa percorre sempre meno spazio fino a fermarsi.

      In pratica è come se il peso in salita "vedesse" dall'altra parte una massa che varia continuamente in modo fittizio. Massa fittizia che lo supera nettamente all'inizio, poi lo eguaglia, infine diventa minore. Il tutto grazie ad un rapporto di trasmissione variabile gestito via software secondo l'equazione m1·a1· s1 + 1/2 m1·v1² = m2·a2· s2 + 1/2 m2·v2² (a cui c'è da aggiungere l'energia persa per attrito)


      Ora, ritornando alla questione originale, effettivamente servirebbero un gran numero di contrappesi per permettere il funzionamento continuativo del tutto. Teoricamente anche 4-5 volte il carico massimo della cabina. Non di più perchè devi tener conto che non tutte le corse avvengono dall'ultimo piano.

      Sempre teoricamente, l'intero sistema potrebbe essere gestito anche con 1 o 2 grandi masse da 1000 kg ciascuna (basta mezzo metro cubo di piombo). Sempre col sistema del rapporto variabile, con piccoli spostamenti della massa si otterrebbero grandi spostamenti della cabina. E il nostro piccolo motorino da nemmeno 1 kw pronto a ricaricare la massa "esausta" perchè giunta a fine corsa (dopo vari su e giù), riportandola lentamente in alto, con l'altra pronta come riserva.

      Se il sistema delle masse vi sembra troppo "invasivo" si può pensare anche a qualcos'altro che immagazzini l'energia. Una molla ad esempio, o un sistema in pressione come suggerito da alcuni. Ma la novità interessante secondo sarebbe proprio il rapporto variabile. Allego un immagine con una semplice idea per realizzarlo

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      • #63
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        • #64
          Originariamente inviato da Maurizio78 Visualizza il messaggio
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          He he...


          Comunque penso che tutti gli ascensori siano dotati di frenatura rigenerativa.

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          • #65
            Esiste qualche libro /manuale che spiega come progettare e autocostruire un mini impianto idroelettrico, magari in parte con materiali di recupero.
            grazie
            Faina

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