Sto per ristrutturare una vecchia casa rurale, e trattandosi di una ristrutturazione piuttosto corposa, è di vitale importanza che io mi muova correttamente nei riguardi delle agevolazioni fiscali da ottenere, sfruttandole al massimo.
Chiedo, dunque, a voi esperti, di chiarirmi le idee definitivamente per quanto riguarda i limiti di detrazione vigenti per il 2015.
La casa è attualmente accatastata come F2 (immobili collabenti) e gli interventi per riportarla all’agibilità e al nuovo accatastamento riguarderanno:
1) Sistemazione murature (demolizione vecchi intonaci, applicazione intonaci risananti, sostituzioni architravi danneggiate, travi di legno danneggiate, rifacimento solai di alcuni locali, rifacimento bagni, impianto fognario, canne fumarie, ecc.)
2) Interventi di isolamento termico secondo legge 10 (isolamento a cappotto interno spessore 6cm lana di roccia + 5cm polistirene, isolamento pavimenti e solai, sostituzione infissi)
3) Nuovo impianto elettrico – allarme - TV
4) Nuovo impianto idraulico/riscaldamento che prevede elementi radianti a battiscopa + radiatori, caldaia a condensazione, ACS con pannelli solari termici + bollitore 300 litri
5) Climatizzazione estiva tramite 2 unità multisplit (4 split ciascuna, una unità per piano) , aventi funzione anche di riscaldamento in PDC aria/aria per l’inverno.
6) Sistemazione giardino
Premesso che non ho grossi problemi di capienza irpef, e che gli interventi di cui sopra avranno un costo complessivo stimato vicino ai 150.000 euro, quello che mi domando è:
1) Quanto potrò in realtà detrarre, visti i massimali per recupero edilizio (98.000 €) e per riqualificazione energetica (100.000 €). Sono massimali indipendenti ???
2) Come bisogna muoversi burocraticamente ? Occorrono due pratiche diverse, una per il recupero edilizio e una per il risparmio energetico, o ne basta una ?
3) Bisogna dividere opportunamente le spese per i singoli interventi ? E come ?
4) Che iva mi spetta di pagare sui singoli interventi ?
Abbiate pazienza, ma il problema è grosso, e i geometri interpellati non è che fossero molto sicuri di quel che dicevano…, mi fido di piu’ del forum.
Capite che devo dimensionare il tutto a seconda delle detrazioni possibili, perché non è che i soldi li trovo per terra, purtroppo… e in giro si sente unicamente parlare del limite dei 98.000 euro per unità immobiliare che a questo punto non so se sia esatto considerare come limite invalicabile, riguardo ai miei interventi succitati.
Grazie anticipato a chi cercherà di chiarirmi le idee.
Chiedo, dunque, a voi esperti, di chiarirmi le idee definitivamente per quanto riguarda i limiti di detrazione vigenti per il 2015.
La casa è attualmente accatastata come F2 (immobili collabenti) e gli interventi per riportarla all’agibilità e al nuovo accatastamento riguarderanno:
1) Sistemazione murature (demolizione vecchi intonaci, applicazione intonaci risananti, sostituzioni architravi danneggiate, travi di legno danneggiate, rifacimento solai di alcuni locali, rifacimento bagni, impianto fognario, canne fumarie, ecc.)
2) Interventi di isolamento termico secondo legge 10 (isolamento a cappotto interno spessore 6cm lana di roccia + 5cm polistirene, isolamento pavimenti e solai, sostituzione infissi)
3) Nuovo impianto elettrico – allarme - TV
4) Nuovo impianto idraulico/riscaldamento che prevede elementi radianti a battiscopa + radiatori, caldaia a condensazione, ACS con pannelli solari termici + bollitore 300 litri
5) Climatizzazione estiva tramite 2 unità multisplit (4 split ciascuna, una unità per piano) , aventi funzione anche di riscaldamento in PDC aria/aria per l’inverno.
6) Sistemazione giardino
Premesso che non ho grossi problemi di capienza irpef, e che gli interventi di cui sopra avranno un costo complessivo stimato vicino ai 150.000 euro, quello che mi domando è:
1) Quanto potrò in realtà detrarre, visti i massimali per recupero edilizio (98.000 €) e per riqualificazione energetica (100.000 €). Sono massimali indipendenti ???
2) Come bisogna muoversi burocraticamente ? Occorrono due pratiche diverse, una per il recupero edilizio e una per il risparmio energetico, o ne basta una ?
3) Bisogna dividere opportunamente le spese per i singoli interventi ? E come ?
4) Che iva mi spetta di pagare sui singoli interventi ?
Abbiate pazienza, ma il problema è grosso, e i geometri interpellati non è che fossero molto sicuri di quel che dicevano…, mi fido di piu’ del forum.
Capite che devo dimensionare il tutto a seconda delle detrazioni possibili, perché non è che i soldi li trovo per terra, purtroppo… e in giro si sente unicamente parlare del limite dei 98.000 euro per unità immobiliare che a questo punto non so se sia esatto considerare come limite invalicabile, riguardo ai miei interventi succitati.
Grazie anticipato a chi cercherà di chiarirmi le idee.
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