una mia risposta è comunque doverosa, visto che io non ho attaccato nessuno di Voi, ma solo fatto una personale constatazione. Quindi nessuna "coda da mordere"...
Io non sono un bambino piccolo.. e non mi piace essere così considerato.
Informazione NON è sinonimo di allarmismo (o altro).
Se andare in paranoia o meno lo decido io e non il mio Stato tutore, superiore, insegnante, ecc. La mia storia, la mia vita, le mie vicende famigliari, lavorative, ecc. mi hanno portato a venire in contatto con persone, culture, epoche e regimi, ecc... che nemmeno immaginate.. e che forse a Valmax e molti mancano (alcune delle quali estinte per sempre ..da cui non si potrà più attingere). Io non dico, nemmeno suggerisco.. Valmax (o altri) come devi pensare.. non si osi fare altrettanto nei miei confronti.
Inoltre, come di mio solito, tendo ad essere preciso.. e desidererei essere altrettanto contraccambiato. Quindi non mettetemi in bocca/tastiera parole/lettere che non ho detto/scritto!
Ce la fai Roby a ri-leggere quanto avevo scritto? La vedi la parte in neretto?
Lo era anche nel messaggio originale (qui http://www.energeticambiente.it/fiss...#post118995092). Ne comprendi il significato?
Ecco.. spero quindi che quando scrivi...
non ti rivolgi al sottoscritto, vero?(Sarebbe gradita precisazione..)
Visto che "Reppublica" mi risulta faccia parte della stampa ..inoltre, eventualmente, un conto e "notificare" alle 13:00 o ora "viva" simile.. altro è farlo alle 03:00... Forse libera la coscienza, ma praticamente equivalente a non farlo (mi riferisco ai media da me citati)
Infine per ritornare in tema.. molte ditte/industrie anche piccole, sono oggi costrette al rispetto di norme ISO EN... dove non passa spillo senza essere catalogato (e tutto ha poi ispezione periodica per il "mantenimento delle norma"/qualifica). La perdita (di vista) di materiale potenzialmente equivalente a 6-7 (o quello che è) "Nagasaki" per chi ne aveva la "gestione" è fuori da ogni ragione e del tutto inaccettabile (parlo da cittadino europeo) e di una gravità inaudita che solo chi ignora questi sistemi può sottovalutare. Il pericolo principale, reale o fittizio che sia, dovrebbe esser chiaro che NON risiede nel materiale in se... ma nella sua gestione (chi lavora in una industria comprende bene a cosa mi riferisco..)
Specificato questo passo e chiudo definitivamente.
(siete liberi di "condirla" italianamente come volete...)
Io non sono un bambino piccolo.. e non mi piace essere così considerato.
Informazione NON è sinonimo di allarmismo (o altro).
Se andare in paranoia o meno lo decido io e non il mio Stato tutore, superiore, insegnante, ecc. La mia storia, la mia vita, le mie vicende famigliari, lavorative, ecc. mi hanno portato a venire in contatto con persone, culture, epoche e regimi, ecc... che nemmeno immaginate.. e che forse a Valmax e molti mancano (alcune delle quali estinte per sempre ..da cui non si potrà più attingere). Io non dico, nemmeno suggerisco.. Valmax (o altri) come devi pensare.. non si osi fare altrettanto nei miei confronti.
Inoltre, come di mio solito, tendo ad essere preciso.. e desidererei essere altrettanto contraccambiato. Quindi non mettetemi in bocca/tastiera parole/lettere che non ho detto/scritto!
Originariamente inviato da gattmes
Lo era anche nel messaggio originale (qui http://www.energeticambiente.it/fiss...#post118995092). Ne comprendi il significato?
Ecco.. spero quindi che quando scrivi...
Originariamente inviato da Roby
Visto che "Reppublica" mi risulta faccia parte della stampa ..inoltre, eventualmente, un conto e "notificare" alle 13:00 o ora "viva" simile.. altro è farlo alle 03:00... Forse libera la coscienza, ma praticamente equivalente a non farlo (mi riferisco ai media da me citati)
Infine per ritornare in tema.. molte ditte/industrie anche piccole, sono oggi costrette al rispetto di norme ISO EN... dove non passa spillo senza essere catalogato (e tutto ha poi ispezione periodica per il "mantenimento delle norma"/qualifica). La perdita (di vista) di materiale potenzialmente equivalente a 6-7 (o quello che è) "Nagasaki" per chi ne aveva la "gestione" è fuori da ogni ragione e del tutto inaccettabile (parlo da cittadino europeo) e di una gravità inaudita che solo chi ignora questi sistemi può sottovalutare. Il pericolo principale, reale o fittizio che sia, dovrebbe esser chiaro che NON risiede nel materiale in se... ma nella sua gestione (chi lavora in una industria comprende bene a cosa mi riferisco..)
Specificato questo passo e chiudo definitivamente.
(siete liberi di "condirla" italianamente come volete...)
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