Qualche chiarimento ai tanti referendum-entusiasti che stanno osservando con attonito stupore o sdegnata delusione l'apparente disprezzo dell'attuale governo verso i suoi risultati.
Nella Costituzione Italiana il referendum è uno strumento che, volutamente e a mio parere saggiamente, NON permette alla gente di imporre una norma di legge alle istituzioni (sarebbe un plebiscito), ma solo di abrogare una norma e solo a condizione che la corte costituzionale abbia deciso che quell'argomento può essere sottoposto a referendum popolare (oltre a diverse esclusioni già previste a monte).
In parole semplici vuol dire che la corte valuta L'ARGOMENTO PRECISO del referendum e dà il suo parere. Ci siamo fin qui?
In un'altra discussione ho definito quello dell'87 un "furberendum" e non mi rimangio affatto la definizione, nonostante qualcuno possa pensare che così ho poco rispetto per l'istituzione stessa!
Questo perchè nell'87 i promotori hanno sottoposto alla corte costituzionale alcuni quesiti (in parte pure bocciati se non ricordo male) che avevano a che fare solo in modo estremamente indiretto con l'argomento "NUKE SI/NO". Questo NON perchè a qualcuno interessasse davvero decidere se l'Enel poteva partecipare o meno a progetti esteri, ecc. ma semplicemente perchè era un modo astuto (furbo insomma) per aggirare una norma costituzionale!
La corte, ovviamente, non ha avuto da eccepire sulla domanda di abrogazione di qualche riga senza importanza in qualche regolamento legislativo secondario, ma tutta la propaganda del SI è stata basata sul "no al nucleare", chiarendo esattamente alla gente qual'era il vero argomento.
La gente quindi ha votato di conseguenza, ma scopre ora di essere stata ingannata dagli stessi "ingannatori della Costituzione". Infatti il referendum NON ha MAI avuto alcun valore vincolante nella definizione del SI o NO al nucleare, al contrario di cosa da sempre affermato dai Verdi, ma tuttalpiù un valore di consultazione, anche del tutto parziale e poco valido in quanto il campione (volontario e molto parziale) non era assolutamente significativo.
In base a quel "sondaggio pagato dallo stato" le forze politiche, per vari motivi, ma certo non per obbligo istituzionale, hanno deciso una moratoria decennale che è ormai abbondantemente scaduta.
Ed eccoci ai tempi odierni quando qualche milione di persone, convinte di essere in un paese dove chi volesse aprire una centrale nucleare dovrebbe prima fare una legge apposita, magari sottoponibile a un ulteriore referendum.... scopre che NON E' AFFATTO COSI' e che l'unico ostacolo alla ripresa del nucleare è una moratoria scaduta e la volontà del governo.
Irritante vero? Ma VERO!
Il "furberendum" è stato uno dei primi esempi di distorsione dei meccanismi costituzionali inaugurando tutta una serie di violenze e modifiche all'opera dei padri costituenti fatte sull'onda della demagogia del momento. Violenze del tutto bipartisan e che ci stanno trascinando in un valzer infinito di mosse e contromosse che occupano il parlamento che avrebbe bisogno di operare su cose piaù serie.
Quelli che ora dicono che è ridicolo star lì a guardar cavilli e leggine e che la gente col referendum si era chiaramente espressa hanno in fondo ragione.
Ma ciò non toglie che hanno in mano solo un sondaggio! E nemmeno granchè aggiornato!
Nella Costituzione Italiana il referendum è uno strumento che, volutamente e a mio parere saggiamente, NON permette alla gente di imporre una norma di legge alle istituzioni (sarebbe un plebiscito), ma solo di abrogare una norma e solo a condizione che la corte costituzionale abbia deciso che quell'argomento può essere sottoposto a referendum popolare (oltre a diverse esclusioni già previste a monte).
In parole semplici vuol dire che la corte valuta L'ARGOMENTO PRECISO del referendum e dà il suo parere. Ci siamo fin qui?
In un'altra discussione ho definito quello dell'87 un "furberendum" e non mi rimangio affatto la definizione, nonostante qualcuno possa pensare che così ho poco rispetto per l'istituzione stessa!
Questo perchè nell'87 i promotori hanno sottoposto alla corte costituzionale alcuni quesiti (in parte pure bocciati se non ricordo male) che avevano a che fare solo in modo estremamente indiretto con l'argomento "NUKE SI/NO". Questo NON perchè a qualcuno interessasse davvero decidere se l'Enel poteva partecipare o meno a progetti esteri, ecc. ma semplicemente perchè era un modo astuto (furbo insomma) per aggirare una norma costituzionale!
La corte, ovviamente, non ha avuto da eccepire sulla domanda di abrogazione di qualche riga senza importanza in qualche regolamento legislativo secondario, ma tutta la propaganda del SI è stata basata sul "no al nucleare", chiarendo esattamente alla gente qual'era il vero argomento.
La gente quindi ha votato di conseguenza, ma scopre ora di essere stata ingannata dagli stessi "ingannatori della Costituzione". Infatti il referendum NON ha MAI avuto alcun valore vincolante nella definizione del SI o NO al nucleare, al contrario di cosa da sempre affermato dai Verdi, ma tuttalpiù un valore di consultazione, anche del tutto parziale e poco valido in quanto il campione (volontario e molto parziale) non era assolutamente significativo.
In base a quel "sondaggio pagato dallo stato" le forze politiche, per vari motivi, ma certo non per obbligo istituzionale, hanno deciso una moratoria decennale che è ormai abbondantemente scaduta.
Ed eccoci ai tempi odierni quando qualche milione di persone, convinte di essere in un paese dove chi volesse aprire una centrale nucleare dovrebbe prima fare una legge apposita, magari sottoponibile a un ulteriore referendum.... scopre che NON E' AFFATTO COSI' e che l'unico ostacolo alla ripresa del nucleare è una moratoria scaduta e la volontà del governo.
Irritante vero? Ma VERO!
Il "furberendum" è stato uno dei primi esempi di distorsione dei meccanismi costituzionali inaugurando tutta una serie di violenze e modifiche all'opera dei padri costituenti fatte sull'onda della demagogia del momento. Violenze del tutto bipartisan e che ci stanno trascinando in un valzer infinito di mosse e contromosse che occupano il parlamento che avrebbe bisogno di operare su cose piaù serie.
Quelli che ora dicono che è ridicolo star lì a guardar cavilli e leggine e che la gente col referendum si era chiaramente espressa hanno in fondo ragione.
Ma ciò non toglie che hanno in mano solo un sondaggio! E nemmeno granchè aggiornato!
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