Originariamente inviato da GabriChan
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Quindi o usi un calorimetro a flusso, completamente (o al meglio che puoi) isolato dall'ambiente, dotato di intercapedine in cui fai circolare un flusso di raffreddamento e misuri l'energia "asportata" come deltaT x p (p = portata = massa / tempo), oppure ne usi uno completamente adiabatico, e resti in un range di temperatura ristretto, sotto l'ebollizione. Sennò commetti degli errori stimando la perdita verso l'ambiente come costante, quando costante essa non è.
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