1 Verso una nuova chimica multidimensionale?
Questo fatto rafforza ampiamente l'idea che il catalizzatore non sia il classico catalizzatore chimico ma piuttosto un miscuglio fatto da un elemento particolare come il ferro (molto probabile) e una scarica elettrica del tipo di quella usata dai coniugi Correa. Per me è una conferma che aspettavo e quindi mi accingo ora a provare a dare la mia ultima ipotesi sul fenomeno.
Spero di concludere qui il "tentativo di teorizzazione" sul fenomeno FF.
Sono partito dalla fisica classica, passando alla fisica quantistica, e introducendo l'osservatore come elemento fondamentale che rende i fenomeni fisici più "flessibili".
Come già detto nella teoria della Superaffinità, quando si scende nel piccolo alcune "dimensioni" perdono di importanza mentre altre ne acquistano.
In pratica si evidenzia l'aspetto multidimensionale dell'universo.
Quando si lavora con particelle atomiche, non si può più parlare semplicemente di corpuscoli ma si ragiona principalmente per onde. Lì non esistono pareti vere e proprie ma si parla di "sezione d'urto". L'atomo non può più essere pensato secondo il modello fisico di Bohr, ma è visto come un insieme di onde, e di campi.
Che differenza c'è chiederete voi?
Capire come un sistema solare sia tenuto unito è facile, il Sole con la sua enorme gravità raggruppa tutti i pianeti.
Nel modello corpuscolare di Bohr il nucleo, formato da protoni e neutroni, sostituiva il posto del Sole. Ora se passiamo ad una visione in cui il nucleo è fatto di onde le cose cambiano.
In effetti noi sappiamo che i protoni e neutroni sono fatti a loro volta di subparticelle dette Quark, queste essendo di dimensioni inferiori rispetto ai protoni vengono considerate decisamente come onde.
Quindi un insieme di onde cosa formano? Un'altra onda.
Con lo stesso ragionamento possiamo dedurre che anche il nucleo e infine l'atomo sono onde. Ovviamente non ho detto niente di nuovo. In effetti in quantistica si osserva un comportamento ondulatorio anche in gruppi di atomi come le molecole del Fullerene (60 atomi di carbonio).
E-Cat Rossi/Focardi ultime teorizzazioni
Venerdì 28 ottobre 2011
La dimostrazione dell'E-Cat fatta a Bologna il 6 ottobre 2011 ha portato alcune novità. La più importante, a mio giudizio, è data dal fatto che il reattore non è stato spento del tutto ma è stata inviata al suo interno una corrente elettrica pulsante di pochi Watt.Questo fatto rafforza ampiamente l'idea che il catalizzatore non sia il classico catalizzatore chimico ma piuttosto un miscuglio fatto da un elemento particolare come il ferro (molto probabile) e una scarica elettrica del tipo di quella usata dai coniugi Correa. Per me è una conferma che aspettavo e quindi mi accingo ora a provare a dare la mia ultima ipotesi sul fenomeno.
Spero di concludere qui il "tentativo di teorizzazione" sul fenomeno FF.
Sono partito dalla fisica classica, passando alla fisica quantistica, e introducendo l'osservatore come elemento fondamentale che rende i fenomeni fisici più "flessibili".
Come già detto nella teoria della Superaffinità, quando si scende nel piccolo alcune "dimensioni" perdono di importanza mentre altre ne acquistano.
In pratica si evidenzia l'aspetto multidimensionale dell'universo.
Quando si lavora con particelle atomiche, non si può più parlare semplicemente di corpuscoli ma si ragiona principalmente per onde. Lì non esistono pareti vere e proprie ma si parla di "sezione d'urto". L'atomo non può più essere pensato secondo il modello fisico di Bohr, ma è visto come un insieme di onde, e di campi.
Che differenza c'è chiederete voi?
Capire come un sistema solare sia tenuto unito è facile, il Sole con la sua enorme gravità raggruppa tutti i pianeti.
Nel modello corpuscolare di Bohr il nucleo, formato da protoni e neutroni, sostituiva il posto del Sole. Ora se passiamo ad una visione in cui il nucleo è fatto di onde le cose cambiano.
In effetti noi sappiamo che i protoni e neutroni sono fatti a loro volta di subparticelle dette Quark, queste essendo di dimensioni inferiori rispetto ai protoni vengono considerate decisamente come onde.
Quindi un insieme di onde cosa formano? Un'altra onda.
Con lo stesso ragionamento possiamo dedurre che anche il nucleo e infine l'atomo sono onde. Ovviamente non ho detto niente di nuovo. In effetti in quantistica si osserva un comportamento ondulatorio anche in gruppi di atomi come le molecole del Fullerene (60 atomi di carbonio).
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