Autocostruzione di un rivelatore di neutroni - EnergeticAmbiente.it

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Autocostruzione di un rivelatore di neutroni

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  • tubi

    Grazie 1000 Mef!!

    Ma.. Hai dei datasheet dettagliati dei tubi russi, oppure hai ricavato a calcolo tutte queste informazioni dai pochi dati sul sito sovtube?
    Quello che hai scritto è la spiegazione dettagliata e tecnica dell'idea appprossimativa e intuitiva che mi ero fatto delle differenze.
    Ma un conto è farsi un'opinione intuitiva, un altro è avere dati certi, quindi ho grande necessità del tuo giudizio da esperto.
    Inoltre, malgrado io abbia impiegato parte del mio (esiguo) tempo libero per approfondire l'argomento, e di testi un po' ne ho trovati, interpretare alcuni dei dati che hai scritto mi è ancora difficile, vuol dire che non ho studiato abbastanza

    I due tubi SNM-9 e SNM-11 vengono venduti praticamente alla stessa cifra.
    L'SNM-11 non è in elenco, magari si può provare a contattarli per farsi avvertire se gli arriva.
    Non ho capito bene come determinano la disponibilità, mi viene il dubbio che sia preparata ad arte per mentenere alti i prezzi.

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    • Ciao a tutti, sono molto di fretta, lascio un link per tubi russi

      ''GSTube.com''. Tubes, sockets etc. Geiger counters, Neutron counters...

      Alcuni tubi mi incuriosiscono, come i primi due, ma la documentazione in russo mi coglie un po' impreparato...

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      • @Bwana:

        Non ho dimenticato il tuo progetto di sonotrodo!
        Sfruttando un piccolo spiraglio di tempo ed energie a mia disposizione, vorrei iniziare a lavorarci sopra.

        Avevi scritto di voler modificare il circuito di pilotaggio, hai fatto qualcosa oppure seguo quello che hai già postato?
        E posso iniziare a procurare il materiale per il sonotrodo? Quello immagino che non cambierà...

        Grazie
        Lostdog

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        • Originariamente inviato da lostdog Visualizza il messaggio
          @Bwana:

          Non ho dimenticato il tuo progetto di sonotrodo!
          Sfruttando un piccolo spiraglio di tempo ed energie a mia disposizione, vorrei iniziare a lavorarci sopra.

          Avevi scritto di voler modificare il circuito di pilotaggio, hai fatto qualcosa oppure seguo quello che hai già postato?
          E posso iniziare a procurare il materiale per il sonotrodo? Quello immagino che non cambierà...

          Grazie
          Lostdog
          Ciao Lostdog

          No, le simulazioni che ho fatto mi hanno convinto che sia meglio
          far funzionare il circuito in mezzo ponte. Aggiungere l'altra meta`,
          anche se apparentemente vantaggioso (lo sarebbe in caso di un
          carico non risonante), nel caso del carico risonante raddoppia la
          resistenza serie del circuito di comando, dimezza quindi il Q del
          circuito oscillante che, essendo pilotato al doppio della tensione
          rende come quello a mezzo ponte, con molte complicazioni in piu`.
          Non credo ne valga la pena. Resta valido quello che ho gia` postato.
          Cordialmente
          Bwana

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          • Ciao a tutti,
            vado ancora a volo di..."pipistrello"...
            allora ...una segnalazione :
            su elektor di questo mese (in edicola) vi é un interessante articolo
            su "Misuratore di radiazioni" con fotodiodo..
            sembra una scemenza,ma vi assicuro che comunque l'articolista
            sa "il fatto suo" ed anche se il circuito é minimale funziona.
            (con un pò di tempo posterò un'altro articolo che circuitalmente si
            avvicina di più ad uno schema professionale).
            vabbè...
            per lostdog ...
            ho ricevuto i tubi russi ed appena posso vedo di provarli,
            per bwana...
            aaah...ma allora sè de coccio...(scherzo biensur...)
            ma perchè non rispondermi direttamente e non in maniera indiretta ?
            non ...."te mordo" mica...he!he!he!
            vabbè ...
            tutto corretto il tuo discorso sul circuito risonante se non fosse che
            il maggior valore resistivo nel tuo circuito (presumo dato che non ho approfondito) é dato dalla bobina (penso: frazioni di ohm se non addirittura ohm) e non dalla resistenza "on"(ordine del milliohm se mosfet decenti e pilotati bene), quindi anche raddoppiando i mosfet non dimezzi il Q !
            anzi potendo comprare mosfet con Vds dimezzata puoi trovarli con
            resistenza "on" la metà (se non meno) .
            Ricapitolando: la resistenza globale potrebbe aumentare di qualche percento
            se usi gli stessi (però buoni) mosfet, se però usi mosfet con tensioni di Vds
            minori allora potresti addirittura migliorare il Q !
            Questo considerando che il montaggio del circuito é fatto a regola d'arte
            e che il montaggio degli altri due mosfet non aumenti l'induttanza dispersa.
            Ciao
            Mef
            Ultima modifica di mefistofele; 09-06-2011, 08:30.

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            • Salve a tutti e un caro saluto a mefistofele nuovo acquisto del nostro forum,

              preso da apnea da lavoro avevo sospeso la lettura di questo thread alla pagina n°2.
              Oggi, che ho cominciato a respirare un po', ho finalmente letto tutto accorgendomi di essermi perso il meglio.

              Dico giusto due osservazioni rese dalle mie esperienze di misura di neutroni sul plasma elettrolitico:

              - un misuratore di neutroni di tipo elettronico (tipo geiger, a semiconduttore, fotomoltiplicatore o come lo si vuole) non sempre è utilizzabile in ambienti molto densi di disturbi elettromagnetici (come ad esempio è il mio, dove si innesca un plasma)

              - il CR39, per quanto ne so, è sensibile solo agli alfa e ai neutroni veloci. No gamma, no UV, no beta (a meno di non cercare condizioni estreme raramente ottenibili coi nostri layout... forse dove lavora mefistofele...). Però, per essere impiegato, richiede di avere una taratura di riferimento, quindi una serie di campioni, debitamente esposti a flussi noti, 'sviluppati' con la stessa tecnica di quelli di misura, con cui fare i raffronti. Personalmente ho avuto la possibilità di ricorrere all'INMRI della ENEA.
              Dopo aver provato anche io con l'Americio ma rinunciando perchè non ho trovato neanche un microgrammo di berillio.
              Il CR39, dato il modo in cui misura, anche con questi accorgimenti, è in grado di dare solo delle stime.
              Ovviamente, in concomitanza coi test di misura delle emissioni, occorre sempre utilizzare due campioni di CR39. Uno di misura vera e propria, l'altro di riferimento (bianco).

              campioni di CR39 puliti e protetti sono acquistabili da FGM Ambiente

              PS-OT per mefistofele: mi sono laureato da un lustro. All'epoca di 'eppur si fonde' ero bell'e laureato (anzi, solo laureato) da qualche anno. Questo per dire che il termine 'laureando' magari mi si addiceva.
              Riguardo le misure elettriche sul plasma, attualmente stiamo quasi terminando la costruzione di un sistema di misura più complesso e (si spera) più preciso di quelli precedenti. Si è accompagnato al gruppo un esperto in misure RF con cinquant'anni di esperienza e due castagne sotto, del tipo 'maroni'. Mi piacerebbe approfondire con te questi argomenti in un 3d dedicato, senza sporcare questo, perchè di cose da dire e da chiedere e argomenti di confronto ce ne sono tanti e, vista la tua preparazione, sarà certamente utile a dimensionare quello che (nonostante tutto) potrebbe sfuggire.
              Interessa?
              fine OT
              ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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              • Ciao Quantum Leap,
                scusami se ti ho inopinamente "relegato" a.... laureando...
                non mi ricordo bene come é uscita la storia del laureando...
                forse ricollegandomi alla trasmissione citata...
                però ....però... mi ricordo della tua presentazione....ad "eppur si fonde"...
                ed eri così ...giovane.!!....(fiuu...forse ..me la sono cavata...he!he!he!)
                vabbè.....
                ora purtroppo non so niente del vostro setup
                e siccome sono un patito della conoscenza (con poco tempo disponibile)
                accolgo ben volentieri l'invito a parlarne anche in un 3d fatto apposta.
                Devo dirti,però, che su certe cose (oltre alla mia già citata pignoleria)
                non transigo.....
                sono un estremista ....he!he!he! ...della valvola...!!!
                no ! scherzo...
                ciao
                Mef

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                • Ciao a tutti.

                  Sempre di corsa, purtroppo, ma ho avuto il tempo di leggere gli interventi e di scaricare e leggere velocemente l'articolo di elektor.
                  In effetti, l'autore dell'articolo appare ben preparato, esprime concetti in modo semplice stimolando il lettore ad approfondire.
                  Prometto che troverò a breve il tempo per mettermi al passo.

                  @Mef:
                  Come al solito, i corrieri della mia zona non si smentiscono, è la peggio servita di tutta Italia, forse servono meglio anche le montagne della Sila. Hai ordinato i tubi il giorno dopo che li ho ordinati io, e ancora non ho ricevuto nulla...

                  @Bwana e Mef:
                  Per ora sto cercando di convincere il venditore a prendere in considerazione il mio ordine di una barra di nickel da 1 metro, poi dovrò avvolgere la bobina, per quel giorno spero che avrete trovato la forma circuitale migliore per l'eccitatore...
                  Ma con i miei tempi penso non ci sia problema...

                  @Mef e Quantum Leap:
                  Sono contento che questa discussione vi abbia offerto la possibilità di una collaborazione.

                  @Quantum Leap:
                  In questi giorni stavo appunto riflettendo sui possibili disturbi causati dal tipo di esperimento sui sensori di tipo più elettronico.
                  Appena possibile ti espongo i miei dubbi, sperando siano rappresentativi di quelli della maggioranza di chi legge questa discussione

                  Ciao a tutti, a presto

                  Commenta


                  • Fotodiodi

                    Ciao a tutti.

                    Ho letto con più attenzione e tempo a disposizione l'articolo di Elektor, cito una parte interessante:
                    I fotodiodi BPW34 e BPX61 sono praticamente
                    identici, eccezion fatta per i loro
                    contenitori. Il BPW34, più economico,
                    arriva in un contenitore in plastica, mentre
                    BPX61 arriva in un contenitore di metallo
                    TO-5 con una finestra di vetro. È possibile
                    rimuovere questa finestra (con attenzione!)
                    per esporre il chip: questo renderà il diodo
                    capace di rilevare particelle alfa.
                    Ho fatto una piccola indagine: Il BPW34 costa meno di 1 euro, il BPX61 circa 10 euro.
                    é interessante il fatto che si possano rilevare le alfa, seppure solo al di sopra di una certa energia. Il limite maggiore è dato dal fatto che il fotodiodo è sensibile alla luce, quindi la stessa schermatura che impedisce alla luce di entrare impedisce anche l'ingresso delle alfa.
                    ...a differenza del tubo Geiger, questo rilevatore
                    può determinare l’energia delle singole
                    particelle...
                    ...Combinate il comparatore con
                    un contatore digitale, e il livello generale di
                    radioattività può essere misurato. Un circuito
                    “sample-and-hold” (campiona e mantieni)
                    potrebbe essere aggiunto per registrare
                    i livelli di energia, e i risultati potrebbero
                    essere visualizzati come una specie di
                    spettrogramma di energia.
                    Immagino che Mef si riferisse a questo quando diceva di voler studiare un circuito più professionale.
                    L'autore dell'articolo dice che così come con i tubi GM, anche i fotodiodi possono essere messi in parallelo.

                    Commenta


                    • Ciao Mef,
                      Non intendevo risponderti in maniera indiretta, semplicemente e` un pezzo che ho poco tempo da dedicare al forum, e sono quindi quanto piu' sintetico possibile. Cosi`, al momento, vado ad orecchio anche per i conti che ho fatto, anche se sarebbe piu` corretto risponderti dopo averli riguardati.
                      Se mi ricordo, per le circa 80 spire che avevo calcolato, la resistenza doveva essere molto inferiore all'Ohm, e del resto la reattanza induttiva e` ugualmente molto bassa, per cui ottenere un Q elevato e` abbastanza difficile. So anch'io che i mosfet dovrebbero avere resistenza molto bassa, tant'e` che non a caso avevo scelto l'IRFZ44. Le simulazioni del circuito, a mezzo ponte e ponte intero, effettuate come puoi vedere dal mio post, con Multisim 11, hanno dato pero` i risultati che ho detto, sorprendendo anche me. Ho concluso che probabilmente la simulazione SPICE ha un modello abbastanza dettagliato del fet che gli consente di prevedere resistenze serie piu` alte alle frequenze ultrasoniche. In certi casi era addirittura preferibile l'impiego di transistors bipolari di potenza rispetto al MOSFET. Per essere esaustivo avrei dovuto costruire un prototipo , ma non ne ho il tempo.
                      Aggiungo che non penso dipenda da come ho pilotato i FET, poiche` oltre a quanto ho postato ho fatto molte altre prove, ma i risultati migliori restano quelli.
                      Anche se ancora non ho guardato il circuito di Elektor, mi e` comunque gia` stato utile, poiche`qui sopra ho letto la spiegazione del perche`, a suo tempo, non rilevavo particelle col BPW80. Non avevo tolto il vetro, molto interessante. Dato che me ne e` ricapitato uno per le mani giusto ieri, magari appena posso ci riprovo.
                      Cordialita`
                      Bwana
                      Ultima modifica di bwana; 10-06-2011, 10:46.

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                      • Sono arrivati!!!
                        Finalmente :-(
                        File allegati
                        una goccia d'acqua deionizzata e bidistillata ad una analisi specifica degli elementi in essa contenuti in ppb (parti per miliardo) risulta possedere in se tutti gli elementi che compongono il nostro pianeta ad eccezione delle terre rare, è in pratica la nostra impronta digitale.

                        Commenta


                        • Sono arrivati!!!
                          Finalmente :-(
                          Belli, mi piacciono anche i contenitori tipo sigari...
                          Si apre la caccia ai neutroni in posti inattesi, dunque...
                          Trasformatori, ablatori per il tartaro, siete avvertiti!!

                          A proposito, l'altro giorno mi hanno parlato molto bene dei fornelli a induzione. A quanto pare funzionano intorno ai 20 khz, e scaldano l'acqua in modo molto efficiente... La cosa ovviamente mi ha fatto drizzare le antenne...

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                          • Misurare i Raggi Gamma con un Fotodiodo - ELEKTOR.it - Elettronica & Microcontrollori

                            Si può scaricare l'articolo previa registrazione, è molto interessante perchè spiega anche come procurarsi dei campioni di gamma dal radon ambientale.
                            Ciao.
                            "Non date da mangiare ai troll"
                            http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                            • Prove tecniche rilevatore...(di psicopatologia mentale)
                              Ciao Gabri...giusto in tempo. (-:
                              E' da qualche giorno che mi prodigo alla costruzione di una specie di ratemeter.
                              Son passato sopra un vecchio scanner, con i cingoli di un caterpilar D10, per recuperare l'alimentatore ccfl HV della lampada, ho raddrizzato l'uscita, gli ho aggiunto per l'alimentazione un regolatore 0-12V, l'uscita HVva da 0 a 1500 e rotti Volt.

                              La sonda la ho costruita con un tubo inox da circa 250 X 20mm, spessore 1mm, con dello stucco vetroresina ho fissato il filo centrale(rame 0,2 mm2) e una valvolina di carico (quella per freon).
                              Ho fatto scorrere il gas(argon+ 14%co2), in modo da eliminare l'aria, immettendo dalla valvola di carico e facendo uscire da una vite di sfiato posta all'altra estremità.
                              Poi ho fatto il vuoto a quasi 0'1bar.

                              risultato: da 0 a 700v niente, oltre i 700v si ha un assorbimento nel tubo di qualche microV e si vede qualche colpo, circa una ventina minuto, con tempi molto irregolari somigliante alla radiazione di fondo, aumentando la tensione aumentano in proporzione i colpi che arrivano ad assumere un andamento ritmico che niente a che fare con il fondo, dopo i 900V silenzio.
                              Purtroppo, per ora, non dispongo di sorgenti radioattive per la verifica. Volevo qual cosa di piu energico ma in mancanza d'altro proverò con il metodo del radon con filo a 5kV del link di gabri.


                              Che mi dite?
                              Ultima modifica di SGF; 20-06-2011, 12:15.
                              Ciao
                              __________________________________________________ ___________________________________________
                              Stirling

                              Commenta


                              • Salve, non so se può interessare, se cercate berillio puro, su ebay (america) sono in vendita per pochi dollari... vecchie mazze da golf fatte di questo. Attenzione però perché ce ne dono moltissime che anziché di puro berillio sono di rame-berillio, e non saprei se vanno bene lo stesso. Poi penso si tratti solo di lavorare di lima e olio di gomito...
                                Saluti.

                                Commenta


                                • Ciao SGF felice di essere stato di aiuto, si i venti impulsi al minuto a 700v sembrano anche a me il fondo è più o meno quello che misuro io col mio piccolo geiger.
                                  Il problema che uno spessore di 1 mm di acciaio inox credo passiono soltando i gamma di una certa energia, alfa e beta mi sa che non passano se non hanno un'alta energia.
                                  Facci sapere se il metodo del radon funziona, è una prova che voglio fare anche io usando il generatore di hv di una racchetta ammazza zanzare e poi mi procurero anche i fotodiodi per provare anche il circuitino proposto è abbastanza semplice e voglio testarne la sansibilità
                                  Cioa.
                                  "Non date da mangiare ai troll"
                                  http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                  • Ragazzi, ciao a tutti!

                                    Mi scuso per la mia latitanza, dovuta prima a un periodo di superlavoro, e dopo a una influenza contratta a causa degli sbalzi termici di questo periodo.
                                    .. A proposito di sbalzi termici...
                                    [OT]
                                    Qualcuno di voi ha mai analizzato il corpo umano inteso come una macchina termica? In particolare, qual'è il suo rendimento?
                                    Lo so, in effetti.. Alcuni esseri umani passano così tanto tempo in ozio che viene da chiedersi dove finisce l'energia che acquisiscono con il cibo... Dovrebbero avere sempre la febbre...
                                    [/OT]

                                    Approfittando del pit stop forzato, appena ho avuto le forze per leggere mi sono rimesso al passo con il forum.
                                    Devo dire che SGF ha messo in pratica in modo esemplare il principio ispiratore di questa discussione: se autocostruzione deve essere, autocostruzione sia, in tutti i dettagli!
                                    Ma dove hai trovato, SGF, la miscela di argon+14% CO2? Sono curioso...
                                    Sono anche piuttosto interessato a conoscere altri dettagli della tua realizzazione. Per le fonti radioattive di test, c'è chi vende in internet piccoli campioni racchiusi in resina e in contenitori di piombo.
                                    Si potrebbe provare (in barba alle previsioni che dicono che non può funzionare) a ricoprire l'interno del tuo tubo inox con del boro, per vedere se diventa sensibile ai neutroni. Come facciamo poi ad avere la fonte di neutroni questo è da vedere...

                                    Da parte mia, invece, il poco tempo a disposizione incide drammaticamente sulle realizzazioni pratiche. Ecco dove sono arrivato finora:

                                    - Sonotrodo con barra di nichel -
                                    ho contattato 3 settimane fa un'azienda troavata in internet che vende barre delle dimensioni utili al nostro progetto.
                                    Ho telefonato al numero indicato, una segretaria un po' imbarazzata mi ha dato un numero di cellulare, dicendo che loro non si occupano di questi prodotti e che devo parlare direttamente con quest'altra persona.. (..non si occupano di questi prodotti? Allora perchè li hanno messi sul sito?)
                                    Chiamo l'interessato, dice che è in auto alla guida, e che è meglio se mando email, cosa che faccio subito dicendo che desidero il preventivo per il materiale comprensivo di spese di trasporto.
                                    Dopo due settimane, inoltro la stessa email, aggiungendo che capisco che il mio ordine è molto piccolo, e che se non hanno piacere di servirmi me lo dicano, che cerco un altro fornitore.
                                    Per inciso, l'azienda in questione vende anche altre cose, e la fa al dettaglio, non all'ingrosso...
                                    E' passata una ulteriore settimana, e nessuno mi ha risposto.
                                    Non voglio citare qui il nome o il link dell'azienda, ma per non far perdere tempo ad altri qui che volessero acquistare nickel, vi posso dire che il nome di questa azienda ha una relazione con un grosso felino africano.

                                    - rivelatore di neutroni a base di gel per rasatura -
                                    Pochi giorni fa ho finalmente ho trovato in un supermercato il famigerato gel.
                                    Per ora ho provato a farne uscire un pochino, a temperatura ambiente, e ho visto che a contatto con l'aria reagisce passando molto velocemente allo stato di schiuma.
                                    Devo trovare il modo di metterlo in un contenitore a volume variabile, come quelli acquistati da Armando, per poterlo tenere sotto pressione. Ovviamente devo fare altre prove a bassa temperatura.

                                    - tubi rivelatori di neutroni dalla russia -
                                    A causa del passato periodo di superlavoro, non sono ancora riuscito a ordinare i materiali per costruire il generatore di alta tensione. Ma si tratta del progetto con più alta priorità per me.

                                    - circuito di Elektor con fotodiodi -
                                    Sebbene sia il più semplice da realizzare, essendo l'ultimo arrivato è finito in coda. Mi riprometto di inserire fotodiodi e qualche altro componente nel prossimo ordine di materiale che faccio.
                                    Comunque, è un rivelatore di gamma, da lì al rivelare neutroni è tutto da verificare...

                                    Ora che vi ho fatto pagare la mia assenza dei giorni scorsi con un romanzo da leggere, vi saluto

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                                    • - tubi rivelatori di neutroni dalla russia -
                                      A causa del passato periodo di superlavoro, non sono ancora riuscito a ordinare i materiali per costruire il generatore di alta tensione. Ma si tratta del progetto con più alta priorità per me.
                                      Ciao Lostog, il generatore di alta tensione semplicissimo, ho usato il cirquitino dell'inverter della lampada di uno scanner, radrizando l'uscita.
                                      Vado di fretta(causa grigliata di pesci e vari annessi) poi ti posto un po di dettagli.

                                      Argon co2 14% bombolino per saldatura tig, da un litro trovato al brico. Bombolino 12euri regolatore 14euro.
                                      con la co2 il pianerottolo e molto corto circa 50 volt, ho migliorato inserendo una goccia di acqua vite ....poi ho scoperto una anomalia nel tubo, in prattica quando ho inserito il tubetto in rame che serve per il riempimento lo ho posizionato troppo vicino all'anodo si creava una zona con un gap ridotto dove veniva ad esserci una piccola scarica perenne di qualche microamper, il che in un quarto d'ora mi faceva fuori il quencing e il tubo diventava un semplice zener.
                                      Comunque, sto risolvendo e perfezionando varie problematiche che man mano si presentano, mi sto concentrando sopratutto sulla acquisizione del segnale e sulla stbilità dell'alimentatore, poi il resto sara una passeggiata arduino e un bel display.
                                      vi posto gli schemi che ho usato per le prove e i risultati cosi vediamo un po di definire eventuali migliorie. sono sicuro che verrà fuori un bellissimo strumento professionale preciso versatile e poco costoso.

                                      Ps qualcuno ha a disposizione una bomboletta di bf3?
                                      Ultima modifica di SGF; 27-06-2011, 13:30.
                                      Ciao
                                      __________________________________________________ ___________________________________________
                                      Stirling

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                                      • Ciao SGF.

                                        Complimenti per l'inventiva e per la manualità.
                                        Il BF3 sarebbe per rendere il tubo sensibile ai neutroni?
                                        In effetti, la possibilità di poter autocostruire il tubo è affascinante...

                                        Per quanto concerne il gas all'interno, non è meglio fare il vuoto prima e dopo?
                                        Intendo: vuoto per mezz'ora, riempimento con argon+co2, vuoto successivo fino al valore corretto: se non fai il vuoto prima, rischi che restino dentro gas non voluti, ma, soprattutto, umidità.

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                                        • avanzamento esperimenti

                                          Ecco i miei pochi passi avanti:

                                          - Sonotrodo con barra di nichel -
                                          nessuna nuova dall'azienda contattata, e non riesco a trovare nessuno che mi venda una barra.
                                          Qualcuno qui ha un recapito di un venditore affidabile?

                                          - rivelatore di neutroni a base di gel per rasatura -
                                          Ho messo in frigo (5-6 gradi) la bomboletta per un giorno. Agitandola si sente che parte del gel all'interno si è solidificato. Facendolo uscire, è molto meno reattivo di quando è a temperaura ambiente.
                                          Ora sto aspettando che mi venga un'idea per un contenitore stagno con volume variabile (qualche tipo di modifica a una siringa, direi...) per metterci dentro il gel a bassa temperatura.

                                          - tubi rivelatori di neutroni dalla russia -
                                          Non avendo niente da smontare, ho ordinato un alimentatore per lampade a scarica, mi è arrivato oggi. Ora devo trovare un modo affidabile per leggere la tensione in uscita senza falsare la misura con la resistenza interna del voltmetro, e poi parto con le prove. Ma manca ancora la fonte di neutroni. Qualcuno ha un pezzetto di americio da vendermi? Per il berillio c'è la rondella di RS...

                                          - circuito di Elektor con fotodiodi -
                                          Come ho detto, è finito in coda.

                                          ciao
                                          lostdog

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                                          • Ora devo trovare un modo affidabile per leggere la tensione in uscita senza falsare la misura con la resistenza interna del voltmetro
                                            che te ne frega? lo lasci sempre collegato e la tensione, quella è, è quella rimane(cadute comprese).

                                            ciao
                                            Ciao
                                            __________________________________________________ ___________________________________________
                                            Stirling

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                                            • che te ne frega? lo lasci sempre collegato e la tensione, quella è, è quella rimane(cadute comprese).
                                              Seppure con qualche riserva, sono d'accordo.
                                              Il problema è determinare la tensione giusta la prima volta. Una lettura sbagliata può portare a sovralimentare il tubo, che ne soffre parecchio...

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                                              • Originariamente inviato da lostdog Visualizza il messaggio
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                                                - Sonotrodo con barra di nichel -
                                                nessuna nuova dall'azienda contattata, e non riesco a trovare nessuno che mi venda una barra.
                                                Qualcuno qui ha un recapito di un venditore affidabile?
                                                Andrebbe ridimensionato lo stadio di potenza dwana?
                                                si possono usare gli elettrodi per saldare la ghisa sono di nichel al 97% diametro 2,5mm per 300mm e quelli li trovi in ferramenta 5 pezzi per 6€ circa.
                                                Ciao
                                                "Non date da mangiare ai troll"
                                                http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                                • Grazie gabriChan

                                                  Il diametro della barra del progetto originale era maggiore. E se metto gli elettrodi in parallelo, in un fascio, funziona lo stesso?
                                                  Diventerebbe 'simile' ai lamierini di un trasformatore...
                                                  Non chiedetemi di fonderli in una barra unica, mi sa che non ho un forno abbastanza potente

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                                                    Grazie gabriChan

                                                    Il diametro della barra del progetto originale era maggiore. E se metto gli elettrodi in parallelo, in un fascio, funziona lo stesso?
                                                    Diventerebbe 'simile' ai lamierini di un trasformatore...
                                                    Non chiedetemi di fonderli in una barra unica, mi sa che non ho un forno abbastanza potente
                                                    Ciao Ragazzi, resto sempre molto defilato, ma trovo ancora il tempo per leggervi.
                                                    Fare un nucleo composito a mio avviso stravolge completamente il progetto originale, poiche` in partenza avevo
                                                    calcolato le dimensioni per far risuonare meccanicamente il nucleo come un diapason. Quindi non saprei come pre-
                                                    vedere il comportamento di un nucleo composito, e mi aspetto modi di risonanza diversi e "strani" per l'insieme.
                                                    Lostdog, vabbe`, non avrai un forno adatto, ma forse una barra unica si puo` ancora fare per elettrodeposizione
                                                    o elettrolisi, utilizzando una delle tue barre come catodo da ingrossare e le altre come anodi, all'intorno, dai quali
                                                    prelevare il materiale. Non discuto che sia un casino, anche perche` il cilindro non verra` regolare e bisognera`
                                                    farlo piu` grosso e poi tornirlo a misura... Ma tanto siamo abituati a farci tutto da soli...
                                                    Beati voi che potete ancora seguire queste ricerche, io al momento sono impallato di brutto...
                                                    Post scriptum: Non so se ti possa essere utile Lostdog, ho trovato questo link, ma ci vorrebbe un milanese per contattarli di persona...http://www.cvanicroram.com/dove_siamo.htm
                                                    Ultima modifica di bwana; 08-07-2011, 21:20. Motivo: aggiunta link

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                                                      Seppure con qualche riserva, sono d'accordo.
                                                      Il problema è determinare la tensione giusta la prima volta. Una lettura sbagliata può portare a sovralimentare il tubo, che ne soffre parecchio...
                                                      Per quanto riguarda la taratura iniziale per l'alta tensione, suggerirei un sistema a conversione tensione-frequenza:
                                                      Partiamo da una lampadina al Neon, tipo quella presente in un vecchio starter. Bisogna assicurarsi che non abbia alcuna resistenza in serie. Le colleghiamo un voltmetro ad alta resistenza ai capi (almeno 10 MOhm, portata 200V) e l'alimentiamo con una tensione continua crescente attraverso una resistenza da almeno 200k. Arrivera` il momento che partira`la scarica, e noi potremo registrare la massima tensione alla quale avviene, mentre a scarica in corso la tensione ai capi dovrebbe essere circa 90V, se ricordo bene, comunque verificare. Aumentando la resistenza in serie, ad un certo punto la corrente sara` cosi` bassa da impedire il mantenimento della scarica, anzi addirittura da generarla.
                                                      Cambiamo ora sistema. Ci misuriamo quanto piu` precisamente possibile tre-quattro resistori da 10 MOhm, e li mettiamo poi in serie alla lampada, andando ad alimentare il tutto con la nostra alta tensione incognita. Ma prima, in parallelo alla lampada, abbiamo posto un condensatore a bassissime perdite (policarbonato, mylar) in grado di sopportare i 200V, di capacita`nota, meglio se misurata con un ponte RCL (la Monacor ne vendeva un tipo del costo di una trentina di Euro, anni fa) fra i 100 e i 1000 pF (piu` grande la capacita`, piu` bassa la frequenza).
                                                      Dando tensione, la serie delle resistenze e dell'alta tensione si comportera` come un generatore di corrente quasi costante, grossolanamente pari a (VH-Vs/2)/Rtot, indicando con VH l'alta tensione incognita e con Vs la tensione di scarica della lampada, in grazia del fatto che la tensione Vs sia MOLTO (>0.1) inferiore a VH. Una corrente costante che carica un condensatore da` luogo ad una rampa di tensione v(t): Q = C x V -> v=Q/C e poiche` I=Q/T => v=I x t /C.
                                                      Questo significa che il condensatore (da scarico) raggiunge la tensione Vs nel tempo Vs x C/I, ove I vale (VH-Vs/2)/Rtot.
                                                      A tensione raggiunta, la lampada al Neon innesca e scarica il condensatore, poi, non essendo piu` presente una corrente in grado di sostenere la scarica, questa cessa, ed il condensatore si ricarica per un nuovo ciclo, che non partira` pero` da zero, ma dalla tensione residua allo spegnimento scarica, che andrebbe misurata anch'essa in partenza.
                                                      Poiche` durante la scarica la lampada s'illumina, e` possibile contare la sua frequenza d'innesco e da essa risalire prima alla corrente di carica e poi, note le resistenze in serie, alla tensione VH. Schermando il tutto all'interno di un opportuno scatolino e` anche possibile prelevare il segnale impulsivo con un fotodiodo e comandarci un vero e proprio convertitore frequenza tensione.
                                                      Ancora piu` semplicemente, limitarsi ad un partitore noto fra un gruppo di resistenze in serie per un valore (BEN NOTO!!, cioe` BEN MISURATO) di 30-40 MOhm ed una resistenza, sempre ben misurata, di 100K, curando che il massimo di tensione nel partitore resti nel campo di funzionamento di un rail-to-rail FET op-amp che, in configurazione inseguitore, provvedera` a leggere l'uscita senza caricarla. Il tutto si gioca sulla precisione del valore noto dei componenti.

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                                                      • @bwana:

                                                        Accidenti quanto sei ingegnoso!
                                                        Ma se devo dire la verità, mettermi a fare elettrodeposizione mi pare impegnativo, piuttosto vado di notte nella sede della ditta che non mi risponde e prendo una barra... Gli lascio lì i soldi, mica la rubo... Credo che anche di fronte a un giudice, con le alternative di prendere la barra nottetempo oppure fare elettrodeposizione+tornitura, mica mi darebbero torto...
                                                        Scherzi a parte, lunedi telefono al link di Milano.

                                                        L'idea della lampada al neon per misurare l'HT è davvero spettacolare, con una scelta opportuna dei valori si può misurare la tensione attraverso il periodo, e avere una lettura relativamente veloce... Nella prospettiva di usare un micro, che potrebbe leggere anche gli impulsi del tubo, mi pare di realizzazione più semplice rispetto a partitore e operazionale, che si porta dietro piste di guardia e cura degli isolamenti.
                                                        La precisione è importante, si, ma poi quello che conta è stare dentro al plateau, no?

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                                                          @bwana:

                                                          La precisione è importante, si, ma poi quello che conta è stare dentro al plateau, no?

                                                          Grazie per i complimenti, che fanno sempre piacere!
                                                          Comunque, quella volta che mi ero fatto io il Geiger, avevo arrangiato l'alimentatore HV nel seguente modo:
                                                          una sezione di un 40106 con retroazione molto asimmetrica generava un impulso con duty cycle circa 10%.
                                                          Altre successive sezioni, poste in parallelo fra loro e disaccoppiate dall'uscita della prima da un'altra sezione
                                                          (che quindi invertiva il segnale) comandavano la base di un transistor tipo 2N1711, ma con VCE almeno 300V,
                                                          che, a sua volta comandava il primario di un trasformatorino in ferrite con rapporto spire 1:10 costruito MOLTO
                                                          bene, e cioe` con molta attenzione all'isolamento fra spira e spira ed alla capacita` parassita fra spira e spira.
                                                          Potrebbe anche trattarsi di un autotrasformatore con lo stesso rapporto, ed allora la presa centrale va a batte-
                                                          ria, e fra il lato freddo (collettore del tr) ed il centrale bisogna prevedere uno snubber, costituito da un diodo
                                                          veloce (polarizzato inversamente dalla batteria) con in serie (rovescio!) uno zener di potenza (clipper di transitorio)
                                                          da, diciamo 250V, in modo che il tr non si sfondi con la sovratensione d'interdizione. L'avvolgimento a bassa capacita`
                                                          tra spira e spira ed il migliore isolamento fra le spire si ottengono avvolgendo su se stesso un nastro di lamierino
                                                          sottilissimo di rame, di poco piu` stretto del cartoccio disponibile,separando le spire successive interponendo un
                                                          nastro di mylar od altro ottimo isolante largo quanto il cartoccio del trasformatore. I tre contatti sono prelevati
                                                          saldando sul nastro in rame opportuni reofori, che emergono da fori opportuni sulle due spalle del cartoccio, in
                                                          modo da impedire per quanto possibile la scarica fra i reofori stessi. Considerando il primario al massimo due spire,
                                                          l'avvolgimento totale per un autotrasformatore sara` di 20 spire, cosa fattibile con molti nuclei standard in ferrite.
                                                          E` bene, una volta terminato l'avvolgimento, annegare il caroccio in araldite o simili resine per alta tensione.
                                                          Tornando al circuito, gia` all'interdizione del tr, ottenevo a primario uno spike dell'ordine dei 150-200V, spike che il
                                                          secondario moltiplicava per 10, alla faccia della bassissima corrente in gioco. Avevo anche previsto un triplicatore
                                                          di tensione, realizzato con dei condensatori pin-up da 3-400 pF 12 kV che quella volta si usavano negli stadi HV dei
                                                          televisori (in questo caso e` sufficiente raggiungere 3-400V a secondario, che significa uno spike di 30-40V a primario)
                                                          Il vantaggio di questo secondo sistema e` che l'induttanza del primario puo` essere piu` alta, e maggiore l'energia
                                                          magnetica immagazzinata, con una frequenza di oscillazione piu` bassa.
                                                          Per mantenere costante l'alta tensione, un partitore ad altissima resistenza (20 MOhm quella piu` alta, se non ri-
                                                          cordo male) verso massa con un potenziometro da 200k alimentava dal suo punto centrale uno zener, il cui anodo
                                                          finiva in base ad un Darlington (2 x BC109C) che, col collettore cortocircuitava a massa il condensatore di temporizzazione del 40106, determinandone il temporaneo spegnimento finche` la tensione d'uscita non scendeva al di sotto del valore necessario a far condurre lo zener. Abbastanza grezzo, ma funzionava piuttosto bene. Cosi` mi riusciva di leggere (Keythley 167) e regolare 1050V.
                                                          Ultima modifica di bwana; 20-07-2011, 00:30.

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                                                          • Non ho capito un accidente bwana!!!

                                                            In molti affermano che i fenomeni LERN producono molte radiazioni elettromegnetiche, di conseguenza è molto difficile rilevare i neutroni.
                                                            Bene visto che siamo nel 3D che discute di come realizzare un rilevatore di neutroni e immagino (visto che non posso capire il tuo ultimo intervento) che ci possa essere un'altra soluzione, oltre ad utilizzare una gabbia di faraday per riuscire a far funzionare un rilevatore elettronico con precisione.
                                                            Solitamente nei fenomeni LERN sembra che i neutroni vengono rilasciati a fasci concentrati e in modo imprevedibile, da qui la difficoltà a rilevarli.
                                                            Alcuni esperti sono riusciti a risolvere il problema, prima con sistemi a bolle e poi tarando opportunamente i sistemi elettronici.

                                                            La caccia ora è aperta per gli alpha. :-)
                                                            una goccia d'acqua deionizzata e bidistillata ad una analisi specifica degli elementi in essa contenuti in ppb (parti per miliardo) risulta possedere in se tutti gli elementi che compongono il nostro pianeta ad eccezione delle terre rare, è in pratica la nostra impronta digitale.

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                                                            • Non ho capito un accidente bwana!!!
                                                              AHAHA
                                                              Io e bwana condividiamo una passione per l'hardware...
                                                              Io ho capito perfettamente, ma leggendoti, Armando, mi rendo conto che era una comunicazione criptica, per addetti ai lavori

                                                              La caccia ora è aperta per gli alpha. :-)
                                                              Ancora non sono riuscito ad acchiappare un solo neutrone, e già la caccia cambia obiettivo...
                                                              Ma mi sto attrezzando, anche se con i miei tempi lunghissimi... Forse so dove prendere un po' di americio 241... E ho scoperto che la lega rame-berillio è utilizzata in molti componenti elettrici di facile reperibilità, come ad esempio i portafusibili e i connettori. Una prova a metterli vicini (tranquilli, non li mescolo) la faccio, al massimo non esce nulla... Al massimo ho collaudato le sonde del geiger...

                                                              @ bwana:
                                                              Non erano complimenti, era la constatazione di un dato di fatto.
                                                              Visto il poco tempo a disposizione, anzichè mettermi a costruire un alimentatore HV da zero ho acquistato belli e pronti un po' di alimentatori per lampade a scarica. Rispetto al progetto che hai descritto sono giocattoli, ma mi permettono di sperimentare in tempi 'brevi'.
                                                              Voglio alimentare i tubi russi rivelatori di neutroni che ho comprato tempo fa, e vanno a 1300 V.
                                                              L'alimentatore arriva anche più alto, e la corrente è abbastanza alta da poter misurare la tensione anche con un multimetro, ma non ho potuto superare i 600V della sua portata massima.
                                                              Aspetto di ammucchiare un po' di componenti e poi faccio un ordine a Farnell, dove metto dentro una resistenza da 1Gohm per un partitore HT e i condensatori da 3kV (avevo sopravvalutato il mio magazzino di componenti, di così robusti ne ho pochi)
                                                              Visto che sei disponibile e geniale, ti faccio un'altra domanda:
                                                              Vorrei costruire una sorta di scaler, con tensione regolabile, ma visto che i tubi si guastano facilmente con tensioni troppo alte, vorrei aggiungere un crowbar. Il problema è fare un crowbar regolabile, soprattutto considerando che per essere universale dovrei prevedere una HT massima intorno ai 2400V. Cosa mi consigli per questo scopo?
                                                              Mi sa che dovrò leggere la HT e con questa pilotare un crowbar sul lato bassa tensione dell'alimentaore, ma in questo modo creo un loop infinito di on-off, a meno di non spegnerlo e basta e riattivarlo manualmente, tanto se interviene vuol dire che c'è un guasto...
                                                              Ovviamente progetto di avere una sola manopola che regola sia la HT che la soglia del crowbar (un po' più alta della HT).
                                                              Tra l'altro, pensavo che il comando che fa il crowbar potrebbe anche fare un quenching, ma a quel punto dovrebbe essere direttamente sulla HT, per scaricare i condensatori in uscita dal raddrizzatore...
                                                              Solo che non riesco a trovare componenti adatti a fare un quenching a 3KV... Qualche idea/suggerimento?
                                                              (scusami, avevo finito le domande semplici )

                                                              Una volta superata la fase di costruzione della HT, ti farò qualche altra domanda sulla lettura dell'impulso che esce dal tubo. Ti premetto che ho letto qualcosa riguardo alla differenziazione della lettura (threshold + differenziale)... Ma tranquillo, i miei tempi sono geologici... Mi sa che quando avrò finito la costruzione di questo strumento, saranno già in uso i geiger a deformazione spaziotemporale, e la fisica dei quanti sarà citata nei libri di storia come una prima approssimazione alla fisica del campo universale...

                                                              Ciao a tutti

                                                              P.S. Armando, mi spiace ma non ho potuto resistere, dovevo per forza continuare a parlare di un argomento così coinvolgente
                                                              Comunque, sono interessato a maggiori dettagli sulle contromisure per la lettura in campo perturbato delle quali hai accennato

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