Il liquido elettrolitico deve essere molto conduttivo elettricamente, quindi conterrà acqua e moltissimo sale (fino ad arrivare alla saturazione), oppure niente sale ma molto acido.
La variante rispetto alla cella di Iorio sta nel fatto che il catodo non è di tungsteno ma di torio.
Inoltre il catodo non deve mai sciogliersi, (al massimo deve diventare di colore rosso), cioè rimanere allo stato solido a tempo indeterminato o infinito.
Pincipio di funzionamento:
Gli ioni di idrogeno hanno sempre carica positiva e sono attratti dal catodo perchè il catodo è collegato al meno.
Lo ione di H è attratto dalla nuvola di elettroni che circonda il nucleo del torio, ma trova dificoltà ad entrare nel nucleo perchè il nucleo ha la stessa carica elettrica dello ione, tuttavia il fallito tentativo di entrare nel nucleo trasmette energia di collisione al nucleo che è già instabile per sua natura, quindi si scinde.
La scissione libera qualche neutrone che scinde un'altro nucleo, e cosi via.
Qualche volta succede che il neutrone viene acquisito, allora in quel caso c'è salita verso l'alto nella lista del numero atomico degli elementi.
Nel reattore di Rubbia c'è bombardamento ionico sul torio, e anche qui c'è bombardamento ionico sul torio.
quindi esiste una certa analogia.
La differenza è che nel rubbiatrone gli ioni sono lanciati con notevole energia (non si sa il perchè) qui invece sono lanciati a bassisima energia in un liquido elettrolitico: appunto (trasmutazioni nucleari a bassa energia).
La sezione d'urto è abbastanza accettabile essendo il nucleo del torio molto grande, quindi è probabile la collisione tra il piccolissimo ione e il grande nucleo.
Attendo eventuali controdeduzioni...
Edited by stranger - 2/10/2007, 20:41
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