Molto bene, mi fa molto piacere che il progetto basato su Arduino stia procedendo. Come cultore dell'Open Source credo sia la strada da seguire! Anche senza LabView possiamo ottenere comunque quello che ci serve, almeno in questa fase sperimentale.
Facendo seguito a quanto anticipato, ho dedicato del tempo alla ricerca di componenti in acciaio adeguati alla bisogna, nell'ottica di poter condividere un sottosistema modulare robusto, flessibile e ripetibile (la ripetibilità di eventuali risultati è il punto dolens della storia LENR).
La mia selezione di componenti si è concentrata su produttori di parti in acciaio che operano su soluzioni per vuoto spinto (abbiamo idrogeno in pancia, ad alta temperatura e magari alta pressione) e all'inizio della prossima settimana vorrei fare i primi ordini. Non sono un esperto in materia, e ho notato vari standard di giunzioni con diverse specifiche di tenuta. Salvo pareri contrari da qualcuno di voi sarei orientato alla linea CF, storicamente messa a punto dalla Varian e mi pare standard nei laboratori di tutto il mondo per camere a vuoto, reactors e apparecchiature sperimentali. Qualche link ai fornitori che sto vagliando:
http://www.mdcvacuum.co.uk/resources.../pdfs/sec1.pdf
http://www.vacom-vacuum.com/files/ka...components.pdf
http://www.mksinst.com/docs/UR/Series88.pdf
se date un occhio a questi componenti vi rendete conto che si hanno a disposizione molte opzioni architetturali. Certo, non regalano nulla, ma per me questo non è un gioco e per fare le cose per bene tocca investire un pò. E, se anche voi provate a valorizzare il tempo che dedicate con passione a questa causa, scoprirete che l'acciaio è il meno.
Personalmente sto concentrandomi su un modello di cubo a 6 vie che mi garantisce una buona accessibilità interna tipo questo:
https://www.vacom-shop.de/epages/Vac...9&Currency=EUR che ha lato di 7cm e costa "solo" 445 Euro o quella da 11 cm che costa 869 Euro. Comparandolo con le foto dell'apparato di Rossi credo che anche quello da 7cm dovrebbe andare bene come volume, anche tenendo conto che le flange sono grandi e permettono di collegare le opportune estensioni per elementi di potenza, sensori e apparecchiature di misura. resto in dubbio sull'acciaio 304 rispetto al 316 (che sarebbe meglio) ma i fornitori sono meno forniti.
Le piccole dimensioni servono anche per ridurre i rischi e, inoltre, in questo modo il tutto potrà a sua volta rientrare in un cubo di piombo da 30 cm di lato per 2 di spessore il cui peso di solo 160 Kg circa renderà il tutto relativamente trasportabile.
Se questa impostazione architetturale non viene bocciata da qualche esperto, conto di prendere almeno due cubi base gemelli. I primi esperimenti che vogliamo fare sono:
Don Borghi/Santilli inizialmente senza microonde con arco ad elettrodi in Nickel monolitico e in nickel nano-micro compresso
Piantelli/Focardi con nickel nano-micro compresso
Inizialmente l'analisi di eventuale reazione sarebbe fatta senza particolari sensori collegati ai reactor, tramite semplice analisi calorimetrica tra energia immessa e Delta di Temperatura ottenuto (auspicabilmente). Naturalmente il tutto, onde evitare rischi inutili, avverrà all'interno del cubo di piombo con adeguati rilevatori di gamma, neutroni etc. Mi sto documentando su quelli professionali, ma ho anche intenzione di vedere come si comportano quelli "creativi" proposti nel forum.
Da ultimo, a prescindere dalla misurazione della eventuale generazione di calore, ricordiamoci che quello che stiamo cercando di verificare è anche la trasmutazione, idealmente di nickel in rame. Chiaro che questo verrà fatto con tecniche di spettrometria di massa , anche se sono certo che qualcuno di voi mi suggerirà il metodo chimico del test con il ferrocianuro di potassio o della fiamma verde, che senz'altro proverò anche se francamente non mi aspetto certo di avere un 10% di rame o ferro in breve tempo.
Bene dunque. fatemi sapere che ne pensate. Qualcuno viene a Vimercate da Roy, così ci conosciamo di persona? A proposito: mi chiamo Sergio e ogni tanto mi chiedo perché su internet la gente sia così gelosa della propria identità.
Facendo seguito a quanto anticipato, ho dedicato del tempo alla ricerca di componenti in acciaio adeguati alla bisogna, nell'ottica di poter condividere un sottosistema modulare robusto, flessibile e ripetibile (la ripetibilità di eventuali risultati è il punto dolens della storia LENR).
La mia selezione di componenti si è concentrata su produttori di parti in acciaio che operano su soluzioni per vuoto spinto (abbiamo idrogeno in pancia, ad alta temperatura e magari alta pressione) e all'inizio della prossima settimana vorrei fare i primi ordini. Non sono un esperto in materia, e ho notato vari standard di giunzioni con diverse specifiche di tenuta. Salvo pareri contrari da qualcuno di voi sarei orientato alla linea CF, storicamente messa a punto dalla Varian e mi pare standard nei laboratori di tutto il mondo per camere a vuoto, reactors e apparecchiature sperimentali. Qualche link ai fornitori che sto vagliando:
http://www.mdcvacuum.co.uk/resources.../pdfs/sec1.pdf
http://www.vacom-vacuum.com/files/ka...components.pdf
http://www.mksinst.com/docs/UR/Series88.pdf
se date un occhio a questi componenti vi rendete conto che si hanno a disposizione molte opzioni architetturali. Certo, non regalano nulla, ma per me questo non è un gioco e per fare le cose per bene tocca investire un pò. E, se anche voi provate a valorizzare il tempo che dedicate con passione a questa causa, scoprirete che l'acciaio è il meno.
Personalmente sto concentrandomi su un modello di cubo a 6 vie che mi garantisce una buona accessibilità interna tipo questo:
https://www.vacom-shop.de/epages/Vac...9&Currency=EUR che ha lato di 7cm e costa "solo" 445 Euro o quella da 11 cm che costa 869 Euro. Comparandolo con le foto dell'apparato di Rossi credo che anche quello da 7cm dovrebbe andare bene come volume, anche tenendo conto che le flange sono grandi e permettono di collegare le opportune estensioni per elementi di potenza, sensori e apparecchiature di misura. resto in dubbio sull'acciaio 304 rispetto al 316 (che sarebbe meglio) ma i fornitori sono meno forniti.
Le piccole dimensioni servono anche per ridurre i rischi e, inoltre, in questo modo il tutto potrà a sua volta rientrare in un cubo di piombo da 30 cm di lato per 2 di spessore il cui peso di solo 160 Kg circa renderà il tutto relativamente trasportabile.
Se questa impostazione architetturale non viene bocciata da qualche esperto, conto di prendere almeno due cubi base gemelli. I primi esperimenti che vogliamo fare sono:
Don Borghi/Santilli inizialmente senza microonde con arco ad elettrodi in Nickel monolitico e in nickel nano-micro compresso
Piantelli/Focardi con nickel nano-micro compresso
Inizialmente l'analisi di eventuale reazione sarebbe fatta senza particolari sensori collegati ai reactor, tramite semplice analisi calorimetrica tra energia immessa e Delta di Temperatura ottenuto (auspicabilmente). Naturalmente il tutto, onde evitare rischi inutili, avverrà all'interno del cubo di piombo con adeguati rilevatori di gamma, neutroni etc. Mi sto documentando su quelli professionali, ma ho anche intenzione di vedere come si comportano quelli "creativi" proposti nel forum.
Da ultimo, a prescindere dalla misurazione della eventuale generazione di calore, ricordiamoci che quello che stiamo cercando di verificare è anche la trasmutazione, idealmente di nickel in rame. Chiaro che questo verrà fatto con tecniche di spettrometria di massa , anche se sono certo che qualcuno di voi mi suggerirà il metodo chimico del test con il ferrocianuro di potassio o della fiamma verde, che senz'altro proverò anche se francamente non mi aspetto certo di avere un 10% di rame o ferro in breve tempo.
Bene dunque. fatemi sapere che ne pensate. Qualcuno viene a Vimercate da Roy, così ci conosciamo di persona? A proposito: mi chiamo Sergio e ogni tanto mi chiedo perché su internet la gente sia così gelosa della propria identità.
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