Sì, l’ho considerata, sarebbe certamente un modo idoneo ad aumentare la potenza termica, da fonti .. convenzionali. Ma la escluderei per i seguenti motivi:
1 - Sebbene inspiegabilmente per questa prova non hanno usato il wattmetro registratore utilizzato nelle prove di dicembre e gennaio e si siano limitati a misurare l’amperaggio (1,5 A, probabilmente con l’amperometro a pinza che si vede in una delle immagini dei primi test), un eventuale aumento di voltaggio e di potenza sarebbe stato rilevato da Essen il quale invece, nell’intervista a NyTeknik, dice che la potenza elettrica (power consumption) non è aumentata, semmai è diminuita. Probabilmente avrà dato uno sguardo all’amperometro anche dopo la fase iniziale, mentre invece non dice nulla sulla portata dopo la calibrazione iniziale.
2 - Sempre nella stessa intervista i 2 svedesi sostengono che dentro il modulo di controllo ci sono solo componenti passivi, per lo più raddrizzatori. Ora io non sono un esperto, ma penso che per aumentare a piacimento la tensione occorra un trasformatore variabile o un modulo elettronico di potenza abbastanza sofisticato.
3 - Il terzo motivo è che sarebbe una soluzione troppo complicata e fino adesso le interpretazioni alternative dei bilanci termici (quelle secondo la vecchia fisica) sono state sempre molto semplici. Talmente semplici da essere ritenute impensabili, cosicchè la maggior parte dei critici e degli scettici ha cercato, e va tuttora a cercare, soluzioni astruse come quelle di fonti chimiche o elettriche imboscate chissà dove (cosa che io mi sentirei di escludere).
1 - Sebbene inspiegabilmente per questa prova non hanno usato il wattmetro registratore utilizzato nelle prove di dicembre e gennaio e si siano limitati a misurare l’amperaggio (1,5 A, probabilmente con l’amperometro a pinza che si vede in una delle immagini dei primi test), un eventuale aumento di voltaggio e di potenza sarebbe stato rilevato da Essen il quale invece, nell’intervista a NyTeknik, dice che la potenza elettrica (power consumption) non è aumentata, semmai è diminuita. Probabilmente avrà dato uno sguardo all’amperometro anche dopo la fase iniziale, mentre invece non dice nulla sulla portata dopo la calibrazione iniziale.
2 - Sempre nella stessa intervista i 2 svedesi sostengono che dentro il modulo di controllo ci sono solo componenti passivi, per lo più raddrizzatori. Ora io non sono un esperto, ma penso che per aumentare a piacimento la tensione occorra un trasformatore variabile o un modulo elettronico di potenza abbastanza sofisticato.
3 - Il terzo motivo è che sarebbe una soluzione troppo complicata e fino adesso le interpretazioni alternative dei bilanci termici (quelle secondo la vecchia fisica) sono state sempre molto semplici. Talmente semplici da essere ritenute impensabili, cosicchè la maggior parte dei critici e degli scettici ha cercato, e va tuttora a cercare, soluzioni astruse come quelle di fonti chimiche o elettriche imboscate chissà dove (cosa che io mi sentirei di escludere).
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