La fusione fredda amatoriale, ci provo anch'io... - EnergeticAmbiente.it

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La fusione fredda amatoriale, ci provo anch'io...

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  • E va be, alla fine non si fa altro che parlare di tutto tranne che di quello di cui ci occupiamo.... io credo di essermi stancato, per un semplice motivo: per ogni botta c'è sempre una risposta, nessuno è capace di lasciar correre.

    Cari, questo post sta diventando una polemica a non finire, perchè Elettro, come puoi notare alla tua risposta è susseguita quella di j3n4, ora susseguirà quella di skeptic, poi arriverà stranger che ti farà ancora incazzare e tu risponderai, poi risponderò io poi riinizierai tu e poi cosi all'infinito.

    Vedi skeptic, tu puoi avere tutte le ragioni di questa terra a dire che sono volgare, ma però come vedi, la mia volgarità non ha mai suscitato litigi, polemiche, o altro che sia, semplicemente perchè non si tratta di un attacco a qualcuno, ma di un puro e semplice pensiero. E' anche vero che parlare in un certo modo può infastidire, ma lo fa ancor più sentir litigare, sentir gente che debba motivare le sue uscite, e tutto questo perchè? per dar conto a chi? manco stessimo gareggiando per un premio, tutti incalliti alla ricerca di chissà cosa.

    CARI LETTORI CHE VENITE DALL'ESTERNO, MI DISPIACE MOLTO CHE QUESTO GENEROSO POST CHE HO APERTO PER METTERE IN PRATICA LE IDEE ALTRUI SIA DIVENTATO UN COMMISSARIATO RICCO DI INTERROGATORI E DICHIARAZIONI, IN SOLI 24 GIORNI HO TIRATO SU BEN 3054 VISITE,

    QUESTI VISITATORI NON SARANNO RIMASTI MALE QUANDO CONFERMAVO CHE UNA VECCHIA AMICA POTEVA ESSERE LA MIGLIOR POMPA PRESENTE SUL MERCATO, SARANNO RIMASTI MALE E LO CONTINUERANNO AD ESSERE PER VIA DI QUESTE CONTINUE STUPIDE INUTILI E BANALI DISCUSSIONI CHE TIRATE SU.

    IO VI SALUTO, MI SONO PROPRIO SCOCCIATO, ORA MI METTERO' A LAVORARE CON CHI MI CONTATTERA' IN PRIVATO, VI CHIEDERO' CONSIGLI, QUANDO AVRO' MESSO A PUNTO IL TUBO APRIRO' UN ALTRO POST DOVE IN 24 GIORNI FAREMO NON 3054 MA 6108 VISITE, SPERIAMO SIATE IN GRADO DI DARE UNA BELLA IMPRESSIONE AL PUBBLICO.

    Un ringraziamento sincero per l'aiuto e i consigli che ho ricevuto è dovuto a:

    Remond, Quantum, ElettroRik, Stranger, j3n4, Eroika, superabazon e altri che non ricordo.

    Stranger, appena ho il tubo pronto ti chiamo e ci divertiremo a fare questo bell esperimento, che vada bene o che vada male lo pubblicheremo senza alcun timore di essere presi in giro.

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    • CITAZIONE (tecnonick @ 24/4/2007, 17:25)
      per ogni botta c'è sempre una risposta, nessuno è capace di lasciar correre.

      Già. Però non chiamarti fuori, eh ... <img src=">

      CITAZIONE
      Cari, questo post sta diventando una polemica a non finire, perchè Elettro, come puoi notare alla tua risposta è susseguita quella di j3n4...

      Come se avessi insultato qualcuno.
      Stavo già raccogliendo un elenco di link da citare in cui mostro a j3n4 tutti i post di Genco-Stranger in cui si comporta come indicavo. Ma ho soprasseduto, ed ho risposto "senza rispondere".
      Eppure, non è evidentemente sufficiente. Mi sa che qui dentro ci sono rimaste solo le signorine che si impettiscono facilmente.... O che si offendono per il nulla più totale.

      Che voglia di mandare tutti ... ma forse si fa il gioco di chi si diverte alle nostre spalle.

      IDEA! Chiudiamo il post e riapriamolo con un titolo tipo: "Cella in scarica di gas idrogeno" o roba simile.
      Questo schifo s'insabbierà rapidamente... :woot:
      "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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      • Caro ElettroRik,
        in effetti il mio senso critico si era accentuato forse per contagio con la polemica in atto fra te, Stranger e gli altri.
        Ma dalle tue parole mi rendo conto che finalmente l'atmosfera si è schiarita e possiamo continuare sul piano tecnico.
        Come forse avrai notato, dopo una serie di interventi assidui ho lasciato trascorrere un po' di tempo prima di intervenire nuovamente, per vari motivi, tra cui anche una certa stasi e ripetitività che mi appariva dai messaggi in corso.
        Poichè probabilmente mi sono perso da qualche parte il filo della discussione, vorrei riassumere la mia opinione relativa al tipo di esperienze discusse in questo thread, e verificare se intendiamo le stesse cose.

        Mi sembra che l'obiettivo dell'intera sezione sia quello di implementare un'esperienza che dimostri un guadagno di energia, e/o una trasmutazione nucleare mediante reazione di idrogeno più o meno caldo con il tungsteno.
        Nella cella classica Iorio-Cirillo la reazione avviene con forti correnti e brevi distanze dell'arco, e si pensa che l'alta temperatura del plasma e il forte campo elettrico possano "farcire" il reticolo del tungsteno finchè raggiunta un "caricamento" adeguato, avvenga una reazione di fusione tra nuclei di idrogeno, o di questi con quelli del tungsteno.
        Le esperienze di Remond mi sembra rappresentino una particolare specializzazione di tale cella, riducendo ulteriormente la tensione tra gli elettrodi. In ogni caso, pressione normale, medie tensioni, plasma corto.

        Dal momento che tali esperienze coinvolgevano notevoli quantità di energia, e una quantità piuttosto rilevante di materiale, per cui la rilevazione di tracce di materiale trasmutato era particolarmente difficile, e considerando come centrale alla ricerca la propensione del tungsteno a far avvenire le reazioni, avevo qualche tempo fa suggerito a Quantum di tentare di bombardare un sottile strato di tungsteno da protoni generati mediante scarica in un tubo atto a generare raggi "canale" da idrogeno rarefatto.
        Questo arrangiamento sperimentale avrebbe avuto il vantaggio di utilizzare una quantità minima di tungsteno (inoltre si sarebbe potuto sperimentare anche altri metalli forse ancora più attivi, come plalladio, titanio etc., la cui esigua quantità necessaria non avrebbe creato problemi economici), da cui una semplice analisi chimica o fisica avrebbe potuto isolare i nuovi elementi.
        Analogamente la quantità di gas richiesta era minima, e si poteva benissimo provare anche con il deuterio.
        Naturalmente dato il grado di vuoto necessario onde permettere un certo cammino libero ai raggi canale, la quantità di protoni inviata al tungsteno sarebbe stata molto bassa, e quindi molto lungo il tempo necessario a raggiungere una concentrazione critica, con la speranza che il tungsteno avesse abbastanza forza da tenere legati a sè tutti gli ioni già ricevuti.
        Non sapendo cosa ne pensassero Quantum e gli altri, e non potendo metter su io l'esperienza, ho atteso.

        Ora l'esperienza di Tecnonick mi ha fatto pensare ad una certa analogia con il mio suggerimento.
        Da come ho capito, nel suo caso si cerca di spedire i protoni sul tungsteno mediante una scarica in idrogeno rarefatto.
        Non mi addentro nella questione relativa alla frequenza di alimentazione della scarica, io resto alla tradizionale tensione continua, che ad una certa pressione e temperatura della scarica dovrebbe garantire un efficace trasferimento di energa agli ioni idrogeno dissociati permettendo loro di penetrare gli strati superficiali di tungsteno.
        In ogni caso: pressione ridotta, alte tensioni, plasma lungo(più o meno).

        Rispetto all'esperienza da me proposta questa ha il vantaggio di operare ad una pressione di idrogeno superiore, e di utilizzare l'alta temperatura della scarica per aumentare il cammino libero medio dei protoni, e quindi la loro accelerazione a parità di tensione di alimentazione.
        Ha però lo svantaggio di riscaldare notevolmente l'elettrodo, e questo potrebbe far evaporare i protoni assorbiti, inoltre occorrerebbe misurare la tensione effettiva applicata al tubo, che sospetto sia molto inferiore a quella applicabile a un tubo per raggi canale.
        Sospetto inoltre una bassa resa in termini di accelerazione.
        Infatti già la lunga colonna luminosa che appare nelle foto è indice di molteplici accelerazioni e decelerazioni degli ioni generati dalla scarica che urtandosi provocano salti quantici vari, e luce nella ricombinazione, ovvero dispersione di energia.
        Inoltre la natura degli elettrodi e il loro volume relativamente alto possono rendere più difficoltosa la successiva analisi chimica, nel caso si desiderasse rivelare i prodotti di trasmutazione.
        Con questo non intendo pro****e una ad esclusione dell'altra, ma semmai modificarle entrambi per il massimo rendimento.
        Se qualcuno ha qualche idea...
        Salvatore

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        • ElettroRik mo mi hai proprio rotto.
          Vatti a vedere i vecchi post di genco propbabilmente ci sarò anche io che mi sbellico dalle risate.

          La so perfettamente la storia di genco, io leggo tutto il forum ogni giorno da 3 anni a questa parte, e ti posso dire che Genco probabilmente è un tipo particolare, avrà anche un atteggiamento strano ma tu che spari a zero su tutto con l'atteggiamento del so tutto io, sei pesante.
          Vuoi che mi vado a cercare i vecchi post dove hai toppato anche tu?

          Almeno Genco la pompa l'ha comprata tu che hai fatto?
          Te lo dico io: hai fatto scappare tutti, bravo.

          Saluti
          j3n4

          P.S. Passo e chiudo, buona continuazione.
          We are BORG: http://www.hitechfree.info

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          • Caro ElettroRik,
            per favore non abboccare alle provocazioni.
            Se i nostri amici fanno buon uso della raccomandazione del Moderatore si atterranno a temi di natura tecnica e ad essi varrà la pena di rispondere o di ribattere, altrimenti conviene lasciar perdere per non fare il loro gioco.
            Così almeno mi regolo io.
            Salvatore

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            • CITAZIONE (skeptic @ 24/4/2007, 17:50)
              Caro ElettroRik,
              in effetti il mio senso critico si era accentuato forse per contagio con la polemica in atto fra te, Stranger e gli altri.

              Infatti anch'io vorrei terminarla. Grazie per aver compreso il senso positivo che intendevo esprimere.
              Anzi, confesso che mi vergogno di aver avuto, a un certo punto, il sospetto che volessi burlarti della situazione attizzando il fuoco.

              CITAZIONE
              Nella cella classica Iorio-Cirillo la reazione avviene con forti correnti e brevi distanze dell'arco, e si pensa che l'alta temperatura del plasma e il forte campo elettrico possano "farcire" il reticolo del tungsteno finchè raggiunta un "caricamento" adeguato, avvenga una reazione di fusione tra nuclei di idrogeno, o di questi con quelli del tungsteno.

              Infatti anch'io ragionerei su questa linea. Ecco perchè pensavo ad un modello che rispettasse le condizioni della Iorio-Cirillo: tensioni non troppo alte, elettrodi molto vicini, catodo in forte emissione termoionica.

              CITAZIONE
              ...tentare di bombardare un sottile strato di tungsteno da protoni generati mediante scarica in un tubo atto a generare raggi "canale" da idrogeno rarefatto.
              Questo arrangiamento sperimentale avrebbe avuto il vantaggio di utilizzare una quantità minima di tungsteno (inoltre si sarebbe potuto sperimentare anche altri metalli forse ancora più attivi, come plalladio, titanio etc., la cui esigua quantità necessaria non avrebbe creato problemi economici), da cui una semplice analisi chimica o fisica avrebbe potuto isolare i nuovi elementi.

              Ecco, qui ritengo che sia importante il fatto della termoionica, quindi un catodo 'attivo' costituito da un filo di W incandescente più che da una punta 'passiva'. In pratica un diodo a vuoto ma riempito di H2. Ed è quello che sto tentando di fare facendomi modificare una grossa valvola militare russa dal mastrovetraio.

              CITAZIONE
              ... Infatti già la lunga colonna luminosa che appare nelle foto è indice di molteplici accelerazioni e decelerazioni degli ioni generati dalla scarica che urtandosi provocano salti quantici vari, e luce nella ricombinazione, ovvero dispersione di energia.

              Concordo, inoltre in atmosfera di H2, anche a 76mmHg occorrono potenze spaventose per portare il catodo ad incandescenza, data l'enorme conducibilità termica dell'H2.
              In una delle mie prove 'lampadina', arrivavo a 2000°C di T filamento in Ar a 76mmHg con 19A di corrente, mentre me ne occorrevano quasi 50A in H2 a parità di pressione per ottenere la stessa T di colore del filamento. Dopo un po' si è fuso il bulbo in Pyrex spesso 4mm, anche se distava 3 cm dal filamento.

              Ogni strada può essere buona, basta chiarire cosa ci si aspetta e dove si vuole andare a parare... o anche solo dire: 'boh, andiamo a casaccio' e vediamo quel che succede. Sarà pure poco scientifico, ma a volte rende anche quello. Basta avere l'onestà di dichiararlo, non c'è alcun problema. <img src=">

              CITAZIONE (skeptic @ 24/4/2007, 18:42)
              Caro ElettroRik,
              per favore non abboccare alle provocazioni.

              No, non lo avrei fatto comunque. Ma grazie lo stesso del consiglio.

              Edited by ElettroRik - 24/4/2007, 23:51
              "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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              • Salve amici

                Forse può tornarvi utile questa tabella.
                image

                Renzo Mondaini (Ravenna)

                Commenta


                • Ho aperto un post più 'conforme' all'argomento.

                  Mi impegno per primo a restare in ambito 'tecnico'.

                  Se volete, possiamo continuare qui: http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=6366988
                  "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                  • CITAZIONE (remond @ 25/4/2007, 17:13)
                    Salve amici

                    Forse può tornarvi utile questa tabella.
                    image

                    Renzo Mondaini (Ravenna)

                    Si
                    è interessante.
                    Ma ciò non deve trarre in inganno perchè noi non dobbiamo fare un trasmettitore radio ma dobbiamo fare un qualcosa cui interno deve contenere un pò di gas di idrogeno.

                    Teoricamente andrebbe bene anche la pressione atmosferica, ma se la pressione è uguale a quella atmosferica allora il generatore di segnali deve essere un qualcosa di veramente speciale, dovrebbe mandare un impulso quadrato che dura un centesimo di secondo, finito l'impulso dovrebbe esserci un periodo morto di (esempio) 2 minuti (120 secondi).
                    Il periodo morto serve per dare tempo al contenitore di raffredarsi, se non ci fosse questo lungo periodo di assenza di segnale si squaglierre tutto: vetro, elettrodi, cavi, tutto insomma.


                    1Se Maometto non può andare alla montagna allora mandiamo la montagna da Maometto.
                    2Se dopo riempito di idrogeno non si riesce a fare un vuoto abbastanza spinto allora spariamo un impulso brevissimo ogni morte di papa.



                    1Pressione bassissima con segnali frequenti e tensione altissima
                    2Pressione atmosferica con brevi segnali rari e tensione altissima


                    Si faccia pure quello che si è più comodo, basta che la tensione elettrica sia altissima e che la caloria non squagli tutto.

                    L'alta tensione elettrica è l'unico vincolo che è richiesto, gli altri valori seguono di conseguenza.




                    Se la tensione elettrica è bassa allora stiamo facendo la lampada a idrogeno, ma quella giàla vendono del magazzino all'ingrosso degli articoli elettrotecnici.
                    Se la tensione elettrica è bassa allora stiamo facendo... (meglio che non lo dico)

                    Commenta


                    • CITAZIONE (stranger @ 26/4/2007, 10:46)
                      Ma ciò non deve trarre in inganno perchè noi non dobbiamo fare un trasmettitore radio ma dobbiamo fare un qualcosa cui interno deve contenere un pò di gas di idrogeno.

                      Perfetto. Speravo che postassi qui la tua idea di tubo ad idrogeno.

                      Così distinguiamo bene le due cose. Tu poni questo
                      CITAZIONE
                      L'alta tensione elettrica è l'unico vincolo che è richiesto, gli altri valori seguono di conseguenza.

                      come vincolo ed elemento principale.

                      CITAZIONE
                      Se la tensione elettrica è bassa allora stiamo facendo... (meglio che non lo dico)

                      Lo dico io: realizziamo un modello in gas della GDPE, su cui potremo discutere nel thread apposito http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=6366988
                      "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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